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PLC Forum


Parallelo di due inverter off grid non allacciati in rete


robertocotza

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robertocotza

Su un impianto completamente ad isola (off grid), senza connessione alla rete, ho un primo inverter tipo Voltronics da 3,5kv con batteria litio 24V 100Ah. Successivamente ho creato un secondo impianto con inverter Powmr da 5,5kv e batteria 48V 200Ah

Non essendo collegati al gestore, cosa succede se metto in parallelo lato AC i due inverter ?

E' possibile farlo o, altrimenti, esiste un dispositivo che mi permetta di farlo ?

Gli inverter non hanno la predisposizione per il parallelo e non ho intenzione di collegarli alla rete

Vorrei evitare di inserire un ATS, quelli "cinesi" ho visto in diversi filmati che se commutano a pieno carico possono "bruciare", e quelli professionali mi costano più dell'inverter stesso 

I pannelli dei due impianti sono diversi sia per W che per tensione/corrente

Nelle varie discussioni ho visto che in tutti i casi era richiesto un collegamento in parallelo alla rete, cosa che io non avrei da fare

Grazie

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Livio Orsini
7 ore fa, robertocotza ha scritto:

E' possibile farlo o, altrimenti, esiste un dispositivo che mi permetta di farlo ?

Gli inverter non hanno la predisposizione per il parallelo e non ho intenzione di collegarli alla rete

 

Ti sei risposto da solo. Se gli inverters non sono predisposti per il parallelo non puoi collegarli in parallelo tra loro.

L'unica soluzione è cambiare gli inverters con altri per cui è previsto il parallelo, oppure collegarli alla rete.

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Siccome sono off-grid, hanno presumibilmente un ingresso e un'uscita, puoi eventualmente metterli in cascata, l'uscita del primo va in ingresso al secondo e quest'ultimo serve l'abitazione.
L'ultimo (il secondo) alimenterà le utenze, fintanto che c'è sole/batterie, il primo resterà soltanto in "attesa", finite le batterie sul secondo andrà in bypass e comincerà a lavorare il primo.

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Adelino Rossi

Suppongo che esistono le stesse problematiche dei generatori tradizionali. Stessa tensione, stessa frequenza e sincronismo alla chiusura. Ci vorrà poi un dispositivo ripartitore del carico che definisca uno a carico fisso e uno in regolazione di carico. 

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In serie non serve alcun ripartitore di carico, semplicemente l'inverter a valle vede l'inverter a monte come se fosse la linea del gestore.
Si può configurare in due modi: ad esclusione, cioè quello menzionato sopra (finita la batteria di quello a valle, entra in funzione quello a monte), in questo modo però durante la produzione, l'energia prodotta da quello a monte servirà solo a ricaricare la sua batteria (eventuali eccessi non contribuiranno a servire le utenze); oppure l'inverter a valle (cioè quello a cui è connesso l'impianto elettrico dell'abitazione), può essere configurato in modalità "ibrida", cioè preleva corrente dalla rete (che in questo caso è l'altro inverter) che contribuirà a servire l'abitazione e pure a ricaricare le proprie batterie, appunto in cascata.

Modificato: da arctic_ita
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Adelino Rossi

Sugli inverter in serie e vero ma che senso ha avere due impianti per poi collegarli in cascata. 

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Livio Orsini
3 ore fa, Adelino Rossi ha scritto:

Stessa tensione, stessa frequenza e sincronismo alla chiusura. Ci vorrà poi un dispositivo ripartitore del carico che definisca uno a carico fisso e uno in regolazione di carico. 

 

In effetti gli inverters predisposti per lavorare in parallelo hanno già queste funzioni inglobate.

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robertocotza
5 ore fa, arctic_ita ha scritto:

In serie non serve alcun ripartitore di carico, semplicemente l'inverter a valle vede l'inverter a monte come se fosse la linea del gestore.
Si può configurare in due modi: ad esclusione, cioè quello menzionato sopra (finita la batteria di quello a valle, entra in funzione quello a monte), in questo modo però durante la produzione, l'energia prodotta da quello a monte servirà solo a ricaricare la sua batteria (eventuali eccessi non contribuiranno a servire le utenze); oppure l'inverter a valle (cioè quello a cui è connesso l'impianto elettrico dell'abitazione), può essere configurato in modalità "ibrida", cioè preleva corrente dalla rete (che in questo caso è l'altro inverter) che contribuirà a servire l'abitazione e pure a ricaricare le proprie batterie, appunto in cascata.

Grazie ! Non ci avevo pensato

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robertocotza
4 ore fa, Adelino Rossi ha scritto:

Sugli inverter in serie e vero ma che senso ha avere due impianti per poi collegarli in cascata. 

Il primo da 3,5kv l'ho fatto quasi per gioco, con pannelli usati da 280W, inverter low cost preso su Alibaba, 2 batterie al piombo in serie da 12V 200Ah recuperati da sfasciacarrozze da pullmann incidentati e quadretti AC e DC su Aliexpress. Poi, visto che il "giochino" funzionava, ma dopo aver avuto un paio di guasti sull'inverter, prima il fusibile interno, poi la ventola (che per averla dalla Cina mi ci è voluto un mese), ho trovato un inverter Powrme da 5,5kw in superpromo (300€). Così ho sostituto anche la batteria 24V con una LifePo4 . Ripristinato l'inverter è capitata l'occasione per dei pannelli nuovi da 415W a 70€ e ho preso una nuova batteria da 48V per il secondo inverter. Avendo spazio sul terreno ho realizzato una nuova struttura e così mi ritrovo due impianti singoli. Ora quando mi si "scarica" uno devo intervenire manualmente spegnendo i carichi e commutando l'ATS (non mi fido a lasciarlo in automatico, è troppo "cinese"). Visto che è fattibile metterli in serie mi eviterò di uscire nel campo per fare la commutazione prolungando quindi il tempo di produzione. In casa ho messo su lavatrice, boiler elettrico, cucina induzione e condizionatori dei quadretti con dei commutatori 1/0/2 così tengo fisicamente separati gli inverter dalla linea elettrica. Sul tetto ho comunque un impianto a regola, 2^ conto energia con SSP e risultava impossibile aggiungere questo nuovo. E, visto che a parte la comunicazione al comune e dich. conformità non serve altro (i pannelli sono posati su zavorre senza struttura fissa al suolo e non connesso in rete) e fino a 20kw è permesso farlo, perchè non cercare di rendersi energicamente più autonomi ? 

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Fatti comunque i conti sull'assorbimento di picco, indipendentemente da quale inverter metterai a valle (cioè quello che servirà l'impianto domestico), che immagino sarà quello da 5,5kW, perché quando quest'ultimo avrà esaurito le batterie, andrà in bypass e interverrà quello a monte che eroga solo 3kW, quindi ovviamente non potrai superare questa potenza quando lavorerà lui.
 

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