fb4work Inserito: 24 maggio 2006 Segnala Inserito: 24 maggio 2006 Buongiorno a tutti. Sono di fronte ad uno schema elettrico di una macchina automatica in cui il circuito di comando alimentato a 24VDC con un punto collegato a massa è anche, in caso di intervento del sistema di sicurezza, tagliato su ambe due i poli. E' possibile realizzare questo tipo di circuito? Come interpretare le norme in questo caso? Dal mio punto di vista il collegamento a massa del meno e il taglio del 24VDC degli attuatori in caso di intervento del circuito di emergenza sono necessari e sufficienti ma non saprei esprimermi circa il taglio del secondo polo. Di fatto so che è consigliato il taglio dei due poli di alimentazione del circuito quando un capo di questo non è messo a massa. Nel mio caso il particolare cablaggio è stato scoperto per la presenza di un ritorno di segnale che accendeva un'uscita PLC anche a macchina in emergenza.Ok, ringrazio tutti per l'aiuto. Hang in there!
Hellis Inserita: 24 maggio 2006 Segnala Inserita: 24 maggio 2006 Interrompere solo il circuito di comando, non credo che possa essere considerato una 'sicurezza'. Quando si parla di circuito di sicurezza e/o di emergenza, normalmente si parla di tagliare la potenza
emanuele.croci Inserita: 24 maggio 2006 Segnala Inserita: 24 maggio 2006 Dal mio punto di vista il collegamento a massa del meno e il taglio del 24VDC degli attuatori in caso di intervento del circuito di emergenza sono necessari e sufficientiAnche secondo me è così.Ovviamente, come suggerisce Hellis, la 24VDC che tagli è anche quella che va ad alimentare le bobine dei contattori di potenza.Nel senso che quando questa è "tagliata" non è possibile che i contattori di potenza si inseriscano e quindi hai "tagliato la potenza".Poi, in base alla classe di sicurezza richiesta, potrai tagliare 1 contattore di linea, 2 contattori di linea in serie, solo i contattori dei singoli movimenti, ecc.... sempre sinonimi di "tagliare la potenza"Ciao, Emanuele
rickyx Inserita: 24 maggio 2006 Segnala Inserita: 24 maggio 2006 Le emergenze in genere devono far scattare l'interruttore principale di potenza del quadro relativo alla macchina ove installate,il circuito sovradescritto è più un interruzione degli "ausiliari",che può essere utilizzata per barriere o dispositivi di protezione ad hoc ma non credo possa essere chiamata emergenza!
emanuele.croci Inserita: 24 maggio 2006 Segnala Inserita: 24 maggio 2006 Le emergenze in genere devono far scattare l'interruttore principale di potenza del quadro relativo alla macchina ove installate,Puoi citare qualche riferimento normativo per quel che dici...?Se scatta "l'interruttore principale di potenza" che succede ? Si spegne anche il PLC, eventuale PC, illuminazione, ecc...? Oppure c'è un interruttore "ancora più principale" ?Ciao, Emanuele
rickyx Inserita: 24 maggio 2006 Segnala Inserita: 24 maggio 2006 Premetto che per l'alimentazione dei PLC e PC uso una linea dedicata sotto gruppo di continuità.Ho specificato il quadro relativo al macchinario in uso,luci et simila hanno il loro quadro dedicato.Sono da distinguere alimentazioni "ausiliarie" da interrompere in un dato e preciso momento es.attraversamento di una barriera,apertura di un cancellino o comunque a protezione dell'utilizzatore,anche se ci sono i cartelli ad avvisarlo.Ma poniamo il caso che avvengano cause esterne ad esempio fughe di gas infiammabili o perdite d'acqua o semplicemente ti si incolla un teleruttore di un motore,che fai? sicurezza
Hellis Inserita: 24 maggio 2006 Segnala Inserita: 24 maggio 2006 (modificato) Potresti tagliare potenza agli attuatori (teleruttori, inverter, etc etc) dei motori, lasciando 'su' il teleruttore di linea principale, quindi tutta la diagnostica e la parte HMI.In genere una interruzione della linea di potenza in più punti che pone in essere una ridondanza efficacie, è conforme ad una Norma Tecnica. Modificato: 24 maggio 2006 da Hellis
oiuytr Inserita: 24 maggio 2006 Segnala Inserita: 24 maggio 2006 Le emergenze in genere devono far scattare l'interruttore principale di potenza del quadro relativo alla macchina ove installate,il circuito sovradescritto è più un interruzione degli "ausiliari",che può essere utilizzata per barriere o dispositivi di protezione ad hoc ma non credo possa essere chiamata emergenza!Attenzione a non confondere "l'arresto di emergenza" con il "comando di emergenza", sono 2 cose diverse
Savino Inserita: 24 maggio 2006 Segnala Inserita: 24 maggio 2006 (modificato) Le emergenze in genere devono far scattare l'interruttore principale di potenza del quadro relativo alla macchinaNo.Premetto che per l'alimentazione dei PLC e PC uso una linea dedicata sotto gruppo di continuità.Questo potrebbe andare bene, ma gli ausiliari PLC lo alimenti sempre dal quadro locale, sotto quel interruttore, e quindi...Potresti tagliare potenza agli attuatori (teleruttori, inverter, etc etc) dei motori, lasciando 'su' il teleruttore di linea principale, quindi tutta la diagnostica e la parte HMI.essatto. Attenzione a non confondere "l'arresto di emergenza" con il "comando di emergenza", sono 2 cose diverseA punto.Lo sgancio dell'interruttore generale avviene in casi eccezionali, a secondo delle caratteristiche speciali che potrebbe presentare la macchina/impianto. Modificato: 24 maggio 2006 da Savino
rickyx Inserita: 25 maggio 2006 Segnala Inserita: 25 maggio 2006 Scusate,ma potreste farmi un esempio di un normale "pulpito di comando" cablato secondo voi?Tanto per essere tranquilli e magari umilmente imparare qualcosa(GRAZIE)
Savino Inserita: 25 maggio 2006 Segnala Inserita: 25 maggio 2006 (modificato) Sono di fronte ad uno schema elettrico di una macchina automatica in cui il circuito di comando alimentato a 24VDC con un punto collegato a massa è anche, in caso di intervento del sistema di sicurezza, tagliato su ambe due i poli. E' possibile realizzare questo tipo di circuito? Come interpretare le norme in questo caso? Dal mio punto di vista il collegamento a massa del meno e il taglio del 24VDC degli attuatori in caso di intervento del circuito di emergenza sono necessari e sufficienti ma non saprei esprimermi circa il taglio del secondo polo.Questo va bene.Nel mio caso il particolare cablaggio è stato scoperto per la presenza di un ritorno di segnale che accendeva un'uscita PLC anche a macchina in emergenza.Non e' che quel PLC lavora con logica NPN e allora ci potrebbero esserci degli errori di cablaggio. Scusate,ma potreste farmi un esempio di un normale "pulpito di comando" cablato secondo voi?Potresti per cortesia essere piu' specifico?Ci sono le emergenze locali, emergenze globali, arresto di emergenza.Ci sono le normative, ci sono i capitolati aziendali (con instruzioni eccezionali sempre respettando le normative, of course). Modificato: 25 maggio 2006 da Savino
rickyx Inserita: 25 maggio 2006 Segnala Inserita: 25 maggio 2006 cerco di mettere un pò di ordine:Ho forse capito che la macchina fb4 work è cablata in modo che se mancano gli ausiliari viene attivato un ingresso al PLC tramite "massa" magari per "sapere" una determinata posizione o presenza può essere?Per Savino grazie "Ci sono le emergenze locali, emergenze globali, arresto di emergenza."tu come le cabli?Tre cose,possibilità infinite . . .
Savino Inserita: 25 maggio 2006 Segnala Inserita: 25 maggio 2006 (modificato) tu come le cabli?In linea di massima....Un diterminato pulsante(fungo) di emergenza forma parte in 2 circuiti separati (2 contatti NC)Uno mi chiude la ridondanza HW con l'insieme di tutti gli oggetti di sicurezza vincolati e fa capo al dispositivo rele' HW in merito.L'altro, mi da una seganalzione in input al PLC.( esempio PSEM1 attivato) .Il rele' di sicurezza taglia la alimentazione alle schede output interessate nel sistema PLC. Poi, per quanto riguarda all'architettura e logica ad adottare per la diterminazione del circuito ad utilizzare dipendera' delle caratteristiche della macchina -impianto a disposizione.Potresti avere 3 pulsanti di emergenza con 3 rele di sicurezza che tagliano la alimentazione su 3 diverse schede output e cosi' via.Mi riccordo avere fatto degli impianti per Fiat Auto, dove loro chiedevano da capitolato un pulsante fungo/chiave, non mi riccordo bene se addiritura racchiuso in un box di plastica o meno , per lo sgancio dell'interruttore generale in caso c'era bisogno. ciao P.S. come rele di sicurezza intendo il dispositivo modulo di sicurezza ridondante Modificato: 25 maggio 2006 da Savino
fb4work Inserita: 5 aprile 2007 Autore Segnala Inserita: 5 aprile 2007 Scusate la mia assenza....Cerco di chiarire..... La macchina è una macchina che utilizza un normale plc S7 con normalissime uscite a transistor. Fatta la valutazione del rischio doveva essere eseguito un circuito di sicurezza in classe 2 ma, non ho ben capito come mai, il costruttore ha deciso di inserire qualche taglio delle alimentazioni in più. Non ha usato due contattori con i contatti di potenza in serie per arrestare motori o ausiliari di comando attuatori in 24VDC, magari....avrebbe semplicemente fatto un misto tra un circuito in classe 2 e uno in classe 4. Ha pensato bene di tagliare tutti e due i fili del 24VDC degli attuatori. Quando l'emergenza è premuta o il circuito di emergenza non ripristinato ho il filo di 0VDC, quello che generalmente secondo la 60204-1 deve essere collegato a massa tagliato quindi non collegato a massa. Aggiungo inoltre che si veniva anche a creare una strana richiusura delle correnti che facevano funzionare delle uscite. Se trovo uno schema di principio lo inserisco. Bye
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