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Fungo Unico O Multiplo? - sicurezza sulle macchine


igor79

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ciao a tutti

in una plancia devo poter comandare 3 macchinari.

A bordo macchina ho i funghi di emergenza di ogni singolo apparecchio, ma in sulla consolle di comando che dista una decina di metri devo mettere un fungo unico per tutto l'impianto (3 macchine) o 3 singoli funghi?

Ogni macchina ha il suo relè di sicurezza; se dovessi usare un fungo unico come devo collegarli?

grazie

saluti

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A mio parere, visto che comandi tutto da una unica consolle, è più corretto avere un unico organo di emergenza (pulsante a fungo).. eventualmente che comanda contemporaneamente tre circuiti diversi.

Prova a pensare ad un operatore che in pochissimi decimi di secondo, a causa di un avaria o di un pericolo incombente, deve scegliere fra tre funghi distinti.... Sembrerebbe quasi una 'emergenza' selettiva, che non potrebbe esistere.

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Se le ognuna delle tre macchine è da considerarsi come un sottosistema di un sistema unico, qualsiasi pulsante di emergenza deve bloccare l'intero sistema.

Ciao.

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  • 2 months later...

Credo che la norma non consenta il cablaggio di 3 funghi con funzioni differenti su un'unica console, proprio per una questione di rapidità di intervento e di confusione che la cosa potrebbe creare: intanto che l'operatore cerca di capire qual'è il fungo giusto, il patatrac è già successo! :)

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concordando sul fungo unico in console, vi porto la mia esperienza : 3 macchine separate con un pulpito di comando operatore

tuttavia le dimensioni della macchina erano tali che, il pulpito soffe assai distante da alcune zone della machina, comunque accessibili e nelle quali si svolgevano delle operazioni

soluzione : 4 funghi di cui uno generico ed uno per ogni macchina posto in un punto adatto, che non avevano influenza sulle altre macchine

motivo : l'operatore in console, con compiti di sorveglianza, aveva (in base alle analisi svolte) una percezzione ritardata di un pericolo incorso ad un collega.

è forse un caso limite, ma mi sembrava pertinente

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Anche nei macchinari che produce la ditta in cui lavoro, causa dimensioni e/o implementati in impianti, è necessario spesso utilizzare più funghi, qualcuno con funzioni di arresto dell'impianto, mentre altri adibiti solo all'arresto della relativa macchina. L'unica precauzione (dato che la normativa mi sembra non consenta di utilizzare colori diversi dal rosso su sfondo giallo) di indicare su funghi stessi o almeno sui manuali ciò che arresta il relativo fungo.

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Claudio Monti

:blink: e le macchine sono certificate? mah...

Quando c'e' un'emergenza e qualcuno si sta facendo male, chi interviene sul fungo di emergenza NON SI METTE A LEGGERE le etichette!!! Preme iil primo fungo a portata di mano!

Quando ci sono consolle per impianti e/o macchine multiple, il dispositivo di emergenza deve essere chiaramente inequivocabile e quindi i dispositivi rossi su fondo giallo devono fermare tutto.

Se hai delle macchine in cascata e la fermata di una puo' creare pericolo anche sulle altre, DEVI fermarle tutte e quindi i funghi di ciascuna devono essere messi in serie con quelli delle altre.

Anni fa ho fatto delle macchine per il mercato tedesco/austriaco e loro prevedevano sempre, nei connettori di interconnessione tra le macchine, un contatto pulito per l'emergenza e 2 morsetti per l'emergenza della macchina collegata, questo sia per macchine a monte sia per macchine a valle: la pressione di 1 singolo fungo di una qualsiasi macchina della linea provocava l'arresto di tutte quante.

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Beh, non è che questa cosa della descrizione del pulsante di emergenza me la sono inventata io: ho letto su diversi testi di sicurezza che c'è la possibilità di agire in questo modo se non si può fare altrimenti.

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Ad essere sincero concordo anch'io, però purtroppo c'è da considerare il fatto che gli operatori hanno il brutto vizio di utilizzare l'emergenza anzichè lo stop per arrestare il ciclo della macchina (stop in fase). Che significa? Significa che con macchine tipo le nostre (imbustinatrici), non effettuando lo stop controllato e quindi interrompendo il ciclo di imbustinamento con l'emergenza (arresto istantaneo), succede il disastro (buste non chiuse riempite a mteà, ecc.....). Questo nonostante si scriva e si dica loro di utilizzare il fungo solo in caso di emergenza. E questo succede in tutte le parti del mondo.

Per cercare di ovviare a questa negligenza dell'operatore, su certi impianti siamo costretti ad applicare dei funghi selettivi, sebbene restii a farlo.

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L'aspetto operativo che citi è importante, ma è secondario agli aspetti legati alla sicurezza.

Poniamo un impianto composto da più macchine in serie, che per la Direttiva Macchine diventa un unico impianto.

Poniamo che ci siano in essere delle emergenze selettive.

Toccandoci mettiamo di assistere ad una manovra sbagliata di un operatore e che lo stesso stia per finire sotto ad un paletizzatore. Ora direi che siamo d'accordo che l'istinto ci porta a premere il primo fungo a portata di mano, e se poi non sappiamo che è selettivo....

Ma anche sapendo che è selettivo, che tempo di reazione abbiamo per cercare quello giusto, magari posto lontano o dall'altra parte della macchine, e correre a fermare quel tratto di processo?

So che il tuo ragionamento è legato al fatto che bisogna valutare anche gli aspetti che non sono grati al Cliente, ma ti posso garantire che (sempre toccandoci) in caso di incidente il Cliente non si fa certo problemi ad indicarVi come responsabili di un progetto non conforme.

Modificato: da Hellis
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Non hai idea di quanto se ne è discusso, si discute e se ne discuterà qua da noi.

Mi confermi dunque che la norma prescrive che in un impianto tutti i funghi devono arrestare immediatamente tutti i macchinari e che funghi selettivi sono "fuori legge"? Mi potresti indicare anche il punto della norma che vieta i funghi selettivi, dato ch etutti i testi di cui sono in possesso non riportano questo divieto oppure consentono i funghi selettivi previa segnalazione?

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io invece non sono perplesso sulle emergenze che operano solo su parti dell'impianto, a patto che almeno una blocchi l'intero impianto

infatti, che senso ha bloccare una machina lontana 15 metri dal punto dell'eventuale pericolo, qualora l'arresto non ne provochi di ulteriori?

Rimane ovvio che, per intervenire e sanare la problematica, bisogna porre l'intera macchina in condizioni di fermo sicuro

inoltre, sul pulpito di comando dove cioà c'è la sorveglianza dell'intero impianto, non si mettono funghi sezionali, ma un bel generale e basta

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1.2.4.3. Arresto di emergenza

La macchina deve essere munita di uno o più dispositivi di arresto di emergenza, che consentano di evitare

situazioni di pericolo che rischino di prodursi nell'imminenza o che si stiano producendo.

Sono escluse da quest'obbligo:

— le macchine per le quali il dispositivo di arresto di emergenza non può ridurre il rischio, perché non

riduce il tempo per ottenere l'arresto normale oppure perché non permette di prendere le misure specifiche

che il rischio richiede,

— le macchine portatili tenute e/o condotte a mano.

Il dispositivo deve:

— comprendere dispositivi di comando chiaramente individuabili, ben visibili e rapidamente accessibili,

— provocare l'arresto del processo pericoloso nel tempo più breve possibile, senza creare rischi supplementari,

— quando necessario avviare, o permettere di avviare, alcuni movimenti di salvaguardia.

Quando si smette di azionare il dispositivo di arresto di emergenza dopo un ordine di arresto, detto ordine

deve essere mantenuto da un blocco del dispositivo di arresto di emergenza, sino al suo sblocco; non deve

essere possibile ottenere il blocco del dispositivo senza che quest'ultimo generi un ordine di arresto; lo sblocco

del dispositivo deve essere possibile soltanto con una apposita manovra e non deve riavviare la macchina, ma

soltanto autorizzarne la rimessa in funzione.

La funzione di arresto di emergenza deve essere sempre disponibile e operativa a prescindere dalla modalità

di funzionamento.

I dispositivi di arresto di emergenza devono offrire soluzioni di riserva ad altre misure di protezione e non

sostituirsi ad esse.

Questo è il testo della nuova direttiva emendata. Come vedi la prima riga taglia la testa al toro: a mio avviso

in quella frase intrinsecamente vale quanto detto nel post precedente: una emergenza selettiva sopperisce appieno

al res?

Modificato: da Hellis
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A proposito, mi è capitato di dover bloccare urgentemente dei macchinari dove c'erano più "funghi" vicini, li ho premuti tutti senza stare li a pensare quale premere. Dunque un pulsante di emergenza per ogni consolle. Sta a noi progettisti prevedere le condizioni di emergenza e collocare nel posto giusto i "funghi" appropriati.

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Penso che se vi è una Macchina in una linea di processo, che svolge un particolare lavoro.

I suo dispositivo di Emergenza oltre che arrestare questa singola macchina, devono arrestare anche

tutte le altre.

Infatti capita spesso che il una linea di processo vi siano diverse tipi di macchine, che lo compongono,

magari fatte da diverse ditte costruttrici.

Ma in Ogni caso ogni Macchina deve essere dotata di Consensi dall' esterno per Riarmare i propri Dispositivi

di Emergenza e poi di Conseguenza dare il Consenso per Riarmare le altre Macchine ad essa collegate.

In una Linea di Processo se un operatore nota un pericolo, anche non è lui ad essere in pericolo ma un altro suo collega, magari situato in un altro punto del Processo deve avere il Modo, di bloccare immediatamente

il Processo.

Tutte le macchine sono Collegate in Catena. (Chiaramente la Catena ha un Partenza ed una Fine)

Poi ogni macchina per conto proprio può avere un Arresto Immediato "Fungo Giallo"

(Tempi di arresto simili all' emergenza), ma che non arresta le altre macchine collegate al processo, per

linea diretta, ma per assenza dei normali consensi tra macchina e macchina.

Questo è quello che penso sia più giusto fare, voi cosa ne pensate ?

Qualche dubbio interpretativo, mi viene quando non si tratta di una Linea di Processo, ma da

un Impanto di Processo, in cui ogni singola parte può o potrebbe non essere influenzata dalle altre

macchine.

Esempio Processi di Depurazione Acque, Trattamento Acidi, Processi Chimici etc.

Come Interpretare bene il Concetto di Emergenza ?

Cosa deve fare l'emergenza in questi processi ?

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