Marietto91 Inserito: 11 aprile Segnala Share Inserito: 11 aprile Ciao a tutti, spero sia la sezione corretta. In un quadro per la gestione del riscaldamento dell'acqua su un impianto industriale è stata inserita una bobina a lancio di corrente che viene eccitata dal plc quando la temperatura delle resistenze supera una soglia di emergenza. La mia domanda è: c'è qualche motivo per cui viene utilizzate una bobina di lancio, costringendo l'utente finale ad aprire il quadro e riarmare in caso di sovratemperatura? Non poteva essere messo un contattore in serie al magnetotermico, eccitato sempre dal PLC per fare la stessa cosa in automatico e quindi riarmare automaticamente o tramite un pulsante di reset una volta rientrato l'allarme? Per ora l'unico motivo che mi viene in mente è il costo di contattore di quella taglia (50A circa)... qualcuno ha qualche competenza nel campo del riscaldamento per confermare o smentire? Allego foto dello schema elettrico. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
max.bocca Inserita: 11 aprile Segnala Share Inserita: 11 aprile Costo? Un 50A per carico resistivo non da svenimento spazio? Non ci sta e mettere una bobina ad un MT già esistente occupa 17mm Sicurezza? Potrebbe, è più improbabile che su un MT si incolli un contatto. Vedo che ci sono anche due moduli statici.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Marietto91 Inserita: 11 aprile Autore Segnala Share Inserita: 11 aprile 1 minuto fa, max.bocca ha scritto: Costo? Un 50A per carico resistivo non da svenimento spazio? Non ci sta e mettere una bobina ad un MT già esistente occupa 17mm Sicurezza? Potrebbe, è più improbabile che su un MT si incolli un contatto. Vedo che ci sono anche due moduli statici.. Esatto, gli statici servono per fare la termo-regolazione delle resistenze. In pratica il PLC acquisisce il valore di una sonda PT100 e su quello fa un PID, mandando un segnale PWM ai relè statici per la termoregolazione. Di fatti quando si verifica un surriscaldamento delle resistenze vengono già diseccitati i relè statici dal PLC ed in più viene inviato il segnale alla bobina di lancio. Li per li ho pensato a qualche motivo di normativa... Supponi quindi che il motivo sia perchè i contatti di un contattore si possono incollare più facilmente rispetto al magnetotermico? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Roberto Gioachin Inserita: 11 aprile Segnala Share Inserita: 11 aprile 40 minuti fa, Marietto91 ha scritto: costringendo l'utente finale ad aprire il quadro e riarmare in caso di sovratemperatura? Magari lo hanno fatto proprio per questo motivo, altrimenti un contattore andava bene. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
click0 Inserita: 11 aprile Segnala Share Inserita: 11 aprile (modificato) reset e via... direi di no una protezione fatta in quel modo "indica" che il surriscaldamento è una cosa "grave", tanto da richiedere che un operatore "ragioni" sul problema e metta in atto azioni per risolverlo la termica di un motore lavorerebbe per lo stesso "principio", cosi come tutte quelle protezioni che richiedano uno sblocco "meccanico" Modificato: 11 aprile da click0 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Marietto91 Inserita: 11 aprile Autore Segnala Share Inserita: 11 aprile 6 minuti fa, click0 ha scritto: reset e via... direi di no una protezione fatta in quel modo "indica" che il surriscaldamento è una cosa "grave", tanto da richiedere che un operatore "ragioni" sul problema e metta in atto azioni per risolverlo la termica di un motore lavorerebbe per lo stesso "principio", cosi come tutte quelle protezioni che richiedano uno sblocco "meccanico" Anche perchè quando si legge una sovratemperatura sulla resistenza è già "tardi". Da quello che so non fa bene alle resistenze stesse. Quindi dare la possibilità all'operatore medio di resettare compulsivamente non è il massimo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
drn5 Inserita: 11 aprile Segnala Share Inserita: 11 aprile Speriamo che poi non lascino il quadro aperto sennò la "gravità" resta tutta sulla carta.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dina_supertramp Inserita: 11 aprile Segnala Share Inserita: 11 aprile Scusa la domanda @Marietto91, si tratta mica di un impianto per CND? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
click0 Inserita: 11 aprile Segnala Share Inserita: 11 aprile 5 minuti fa, drn5 ha scritto: periamo che poi non lascino il quadro aperto sennò la "gravità" resta tutta sulla carta.... si, può succedere racconto una storiella... gruppo frigo, un cliente chiama che va in antigelo, programmato intervento per il giorno dopo quando esco trovo: sonda mandata a penzoloni nel gruppo, pressostato bassa escluso, scambiatore gas/acqua in "9 mesi" e gruppo scarico di gas morale: serve un gruppo nuovo al posto di un intervento di un oretta... ma lui aveva caldo e dovendo "risolvere", l'ha "fatto" togliendo tutte le protezioni Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 11 aprile Segnala Share Inserita: 11 aprile 16 minuti fa, Marietto91 ha scritto: Anche perchè quando si legge una sovratemperatura sulla resistenza è già "tardi". Dipende come è fatto l'allarme. Se ci si limita a leggere la temperatura ed a far scattare l'allarme al superamento della soglia, allora è probabile che sia tardi. Se invece si combina un'analisi di derivata con il superamento di soglie, allora l'allarme sarà anche efficace per proteggere i resistori. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Marietto91 Inserita: 11 aprile Autore Segnala Share Inserita: 11 aprile 17 minuti fa, Livio Orsini ha scritto: Dipende come è fatto l'allarme. Se ci si limita a leggere la temperatura ed a far scattare l'allarme al superamento della soglia, allora è probabile che sia tardi. Se invece si combina un'analisi di derivata con il superamento di soglie, allora l'allarme sarà anche efficace per proteggere i resistori. Nel nostro caso è un termostato sulla superficie di una resistenza. Per caso saprebbe dire qualcosa a riguardo dello sgancio fatto in questo modo? Grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 11 aprile Segnala Share Inserita: 11 aprile 38 minuti fa, Marietto91 ha scritto: Per caso saprebbe dire qualcosa a riguardo dello sgancio fatto in questo modo? Condivido le motivazioni di Click0 e Roberto Gioachin. 39 minuti fa, Marietto91 ha scritto: Nel nostro caso è un termostato sulla superficie di una resistenza. Anche nel caso di un semplice clixon dipende come è stata tarata la soglia di intervento, anche se più grossolano può essere efficace. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Marietto91 Inserita: 11 aprile Autore Segnala Share Inserita: 11 aprile 1 ora fa, Livio Orsini ha scritto: Condivido le motivazioni di Click0 e Roberto Gioachin. Anche nel caso di un semplice clixon dipende come è stata tarata la soglia di intervento, anche se più grossolano può essere efficace. Ok, sono arrivato ad una conclusione... Ufficialmente potrebbe essere per obbligare l'operatore a ragionare, ufficiosamente perché costa meno una bobina piuttosto che un contatore da 50A.. Grazie Scusi Orsini, una curiosità. Non sono un assiduo partecipante del Forum, ma nonostante ciò si percepisce subito leggendo qualche post che ha una conoscenza molto ampia. Potrei chiederle che percorso ha fatto (studi, professione)? Se non é una cosa troppo invadente da chiedere. buona serata! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 12 aprile Segnala Share Inserita: 12 aprile Riassumendo Diploma in elettronica industriale, triennio di perfezionamento post diploma (fine anni '60), corso di laurea in fisica indirizzo elettronica-informatica (non terminato). partendo da operaio qualifica ho percorso tutti i gradini sino alla dirigenza. Ho termionato la carriera lavorativa come direttore tecnico di una piccola azienda produttrice di impianti di automazione industriale. Dal 2001 sono in pensione e dal 2003 ho anche chiuso la partita IVA Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luigi69 Inserita: 12 aprile Segnala Share Inserita: 12 aprile Avete già fatto le considerazioni necessarie , vorrei aggiungere solo alcune considerazioni derivata dalla pratica . Sono stati usati relè allo stato solido ad una fase , 2 non 3 . Pro e contro , soprattutto per he se se ne brucia 1 , alcune resistenze scaldano comunque ( se va in corto ) Come detto....da prenderne atto , pro e contro della soluzione . Ho visto un quadro simile su una pressa ad iniezione per zama , con il crogiolo riscaldato a resistenze . Ho dovuto montare due relè a ritenuta meccanica a doppia bobina , perché capitava lo sgancio , e spegneva però tutto il quadro , non riuscendo poi a capirne il motivo ed a leggere la temperatura. Anche qui....pro e contro Infine , è vero che uno sgancio, non un ripristino automatico richiedono un intervento da parte di un manutentore...ma questo è vero in ambienti medio grandi In ambienti lavorativi piccoli , lo stesso operatore apre il quadro per tentare il ripristino con la possibilità che metta le mani dove non deve . Ripeto...considerazioni Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
click0 Inserita: 12 aprile Segnala Share Inserita: 12 aprile 3 ore fa, luigi69 ha scritto: Infine , è vero che uno sgancio, non un ripristino automatico richiedono un intervento da parte di un manutentore...ma questo è vero in ambienti medio grandi In ambienti lavorativi piccoli , lo stesso operatore apre il quadro per tentare il ripristino con la possibilità che metta le mani dove non deve . Ripeto...considerazioni vero ma allora sorge il dubbio: metterla o non metterla anche la si facesse software, magari protetta da password, uno finisce che si fa dare la password, perché altrimenti :" la password serve, perché il "manutentore" di turno si faccia pagare l'intervento " ( ?! ) o andrebbe "migliorata" la "formazione" di chi la usa ?! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Adelino Rossi Inserita: 12 aprile Segnala Share Inserita: 12 aprile Quote In un quadro per la gestione del riscaldamento dell'acqua su un impianto industriale Il disegno appare come un segmento di uno schema più complesso quindi potrebbe essere una sicurezza specificatamente prevista. Essendo un riscaldamento di acqua una sovratemperatura di una resistenza significa arrivare a produrre vapore anziché acqua calda. Conseguentemente avere notevoli sovra-pressioni e sovra-temperature nei circuiti. L'intervento è giustificato e richiede un intervento di manutenzione e non di reset impianto. Poi come sempre il proprietario, gestore gestisce l'impianto come crede. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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