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patron

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So che la 626/94 dice solo che l'illuminazione di sicurezza deve avere un'intensità sufficiente a garantire un'agevole esodo degli occupanti, ma non determina la precisa intensità dell'illuminazione;

ma per quanto riguarda il tempo di intervento? ci sono parametri da rispettare per i luoghi di lavoro con meno di 100 persone?

Ma la 626/94 non è stata superata dalla 494 o qualcosa del genere? :huh:

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Non mi sembra ci sia una norma che regola i tempi di intervento, basta che se scatta la tensione intervenga subito, correggetemi se sbaglio.

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Ciao Patron e Bottai

So che la 626/94 dice solo che l'illuminazione di sicurezza deve avere un'intensità sufficiente a garantire un'agevole esodo degli occupanti, ma non determina la precisa intensità dell'illuminazione;

L'illuminamento minimo richiesto, senza considerare le riflessioni delle pareti, del soffitto e del pavimento del locale, è di 0,5 lx al suolo sull'intera area, con esclusione di una fascia perimetrale di 0,5 m, UNI EN 1838, art. 4.3.1, salvo quanto richiesto dalle norme particolari.

Ad esempio, nei locali di pubblico spettacolo la norma CEI 64-8, art.752.56.5, richiede un'illuminazione antipanico di almeno 2 lx, in ogni ambiente al quale abbia accesso il pubblico.

L'illuminazione antipanico bdeve essere sufficientemente uniforme: il rapporto tra l'illuminamento massimo e minimo non deve superare 40, UNI EN 1838, art. 4.3.2

Nei locali dove si svolgono attività lavorative che in caso di mancanza dell'illuminazione ordinaria possono determinare un pericolo per gli addetti, deve essere prevista un'illuminazione di sicurezza, in base al DPR 547/55, art. 31 e al DLgs 626/94, art.33, comma 8.3

Le zone dove si svolgono attività ad alto rischio, in caso di mancanza dell'illuminazione ordinaria, devono essere individuate nell'ambito dell'analisi dei rischi condotta dal datore di lavore ai sensi del DLgs 626/94.

Deve essere garantito un illuminamento di sicurezza sul piano di riferimento pari ad almeno il 10% dell'illuminamento necessario in condizioni ordinarie, con un minimo di 15 lx, UNI EN 1838 art. 4.4.1. In questo caso l'uniformità di illuminamento deve essere non superiore a 10.

ma per quanto riguarda il tempo di intervento? ci sono parametri da rispettare per i luoghi di lavoro con meno di 100 persone?

L'illuminazione di sicurezza per l'esodo e antipanico deve raggiungere il 50% del livello minimo di illuminamento entro 5 s dal mancare dell'illuminazione ordinaria e raggiungere il livello prescritto entro 60 s, UNI EN 1838, art. 4.2.6 e 4.3.6

Nelle attività ad alto rischio deve fornire l'illuminamento richiesto senza soluzione di continuità, o entro 0,5 s a seconda delle applicazioni.

Ma la 626/94 non è stata superata dalla 494 o qualcosa del genere?

La 494 non c'entra nulla, riguarda la sicurezza dei cantieri temporanei e mobili.

Spero di non avervi annoiato. :sleepy:

Ciao, Benny

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Come sempre Ing. Benny preciso e puntuale... :P

No non mi sono annoiato. Ricordo anche un 5 Lux sulle vie di fuga nei PS o ho preso un "abbaglio"?

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No non mi sono annoiato.

Meno male :P

Ricordo anche un 5 Lux sulle vie di fuga nei PS o ho preso un "abbaglio"?

No, non hai preso un abbaglio, :D infatti gli apparecchi di illuminazione, vanno installati in corrispondenza dei posti di pronto soccorso, dei punti di chiamata e delle attrezzature antincendio (idranti, estintori, etc)

Se tali punti sono ubicati nelle vie d'esodo o in zone con illuminazione antipanico, deve essere garantito un livello di almeno 5 lx sul pavimento, UNI EN 1838, art. 4.1

Ciao, Benny

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gabrielekykko

salve a tutti

ho visto un progetto di adeguamento delle luci di emergenza di una scuola in pratica viene fatta mettere una lampada d'emergenza(da 8w) su ogni porta delle singole aule e una lampada d'emergenza(sempre accesa)sulle vie di fuga,tutte queste lampade sono sotto un interruttore magnetotermico posto in una custodia con vetro frangibile al primo piano(la scuola e su due piani)questo magnetotermico e alimentato direttamente dal contatore.E giusto o chi a progettato da i numeri?Perchè io non riesco a capire se una lampada va in corto e si sgancia il generali luci come faranno a fare accendere le luci d'emergenza...?

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Se una lampada va in corto e scatta il magnetotermico tutte le altre si accendono in quanto alimentate dalla batteria interna, l'unico problema risiede nel fatto che se si scarica la batteria si spengono.

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gabrielekykko

ciao

scusa ma mi sono spiegato male io intendevo dire se va in corto una lampada dell'illuminazione generale e non di una lampada d'emergenza perchè con l'impianto fatto così si rimane allo scuro e volevo essere sicuro che in questo modo rispetti le norme.

ciao

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L'illuminazione di sicurezza per l'esodo, che comprende la segnaletica di sicurezza e l'illuminazione delle vie di esodo, deve essere realizata nei seguenti ambienti:

- ingresso, atrio;

- corridoi e scale di accesso alle aule;

- luoghi sicuri dove terminano le vie d'esodo.

Nelle aule va installato il segnale retroilluminato di uscita di sicurezza sulle porte.

Il DM 26.8.92 prevede che l'impianto elettrico ordinario sia provvisto di interruttore generale che consenta di togliere tensione. Se la scuola è dotata di impianto di illuminazione centralizzato, deve essere predisposto un ulteriore comando di emergenza, separato dal precedente a disposizione dei Vigili del Fuoco, per disattivare anche l'illuminazione di sicurezza.

Pertanto l'impianto è fatto bene se non si tratta di corpi illuminanti autoalimentati e l'interruttore sotto vetro serve solo a tale scopo. Sarebbe auspicabile che tale organo di comando fosse un sezionatore e non un interruttore magnetotermico.

Ciao, Benny

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ciao a tutti

Benny ti ringrazio molto per la tua risposta e vorrei ancora approffittare della tua gentilezza o di quella di qualche altro membro chiedendo cosa intendi o cosa significa corpi illuminanti autoalimentati.

le mie sono lampade beghelli alimentate con tensione di rete a 220V quelle sopra le vie di fuga sono del tipo SA(sempre accese).

ciave a tutti

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....cosa intendi o cosa significa corpi illuminanti autoalimentati.

Un apparecchio illuminante autoalimentato è un apparecchio alimentato dalla rete ENEL e al suo interno monta una batteria e un inverter. Quando va via la 230 V, la batteria, per mezzo dell'inverter, accende la lampada.

le mie sono lampade beghelli alimentate con tensione di rete a 220V

E queste sono autoalimentate e potrebbero essere del tipo SA o che si accendono in emergenza.

quelle sopra le vie di fuga sono del tipo SA(sempre accese).

Presumo, ricordando il discorso dell'interruttore mt generale, che queste non siano di tipo autoalimentato, ma che ricevano l'aliumentazione, attraverso una linea di sicurezza, o da un UPS o da un soccorritore.

Ciao, Benny

Modificato: da ing.bennyp
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molte grazie ing.Benny

si è sbagliato chi ha fatto il disegno il progetto,la mie lampade sono infatti di tipo autoalimentato dopo le mie insistenze hanno contattato l'ingegnere il quale si è scusato perchè nella scatola con vetro frangibile non andava il sezionatore per le lampade ma bensì lo sgangio generale dell'edificio(togliere Enel)e le lampade di sicurezza vanno collegate sotto il generale luce di ogni piano(seminterrato 1°piano e secondo piano)

grazie di nuovo

ciao a tutti

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molte grazie ing.Benny

si è sbagliato chi ha fatto il disegno il progetto.....

Di nulla, mi fa piacere che abbiamo evidenziato l'errore,che spero sarà corretto al più presto. Un po' meno mi fa piacere l'aver evidenziato una "distrazione" :rolleyes: del collega, che, però, la prossima volta starà più attento.

Sbagliando si impara! ;) Spero almeno sia un giovane collega :P

Ciao, Benny

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