Safetyman Inserito: 19 settembre 2006 Segnala Share Inserito: 19 settembre 2006 Ciao a tuttiDei colleghi asseriscono che il pannello di comado di una macchina non può essere posizionato esattamente parallelo al piano di lavoro (per intenderci con i comandi rivolti verso l'alto), ma deve essere inclinato per prevenire avviamenti involontari causati dalla caduta di oggetti (utensili vari) sul pannello stesso.Personalmente non ritengo sia indispensabile adottare questa accortezza a fronte del fatto che la macchina è già dotata di un pulstate di marcia del tipo a "raso" il quale dovrebbe parzialmente scongiurare avviamenti involontari.In ogni caso non riesco a trovare alcuna normativa che faccia riferimento all'inclinazione del pannello di comando.Cosa ne pensate?Esiste una normativa che regolamenta l'inclinazione del pannello do controllo?Ciao e grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Piero Azzoni Inserita: 19 settembre 2006 Segnala Share Inserita: 19 settembre 2006 e poi basta !?! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
murissio Inserita: 19 settembre 2006 Segnala Share Inserita: 19 settembre 2006 Se non ricordo male : Direttiva 89/32 ( allegato 1 ) Norma 44-8 ( art. 4.2.2 ) riferisce quanto segue ( estrapolato da un documento di una rivista ) : Gli attuatori devono esser posti in modo da evitare manovre non desiderate a causa di urti con persone o cose : a questo scopo i pulsanti sono spesso muniti di "guardia" o "mezzaguardia", oppure in esecuzione a "raso".Questo fattore è particolarmente importante quando i pulsanti sono posti su di un piano orizzontale, ove casualmente potrebbero essere appoggiati oggetti che potrebbero azionarli. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Safetyman Inserita: 19 settembre 2006 Autore Segnala Share Inserita: 19 settembre 2006 Grazie Murissio, vado subito a leggermi la norma 44-8 che fortunatamente ho.Per Piero Azzoni: Non mi sembra di avere esagerarto con il numero di quesiti, come invece tu dai a intendere.Non capisco il senso della tua risposta (e delle faccine arrabbiate), potresti spiegarti meglio?Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Piero Azzoni Inserita: 19 settembre 2006 Segnala Share Inserita: 19 settembre 2006 non si puo' pensare eternemente di dipendere da "norme" che ti devono condurre per la maninale norme devono essere poche, serie, chiare e indispensabilinon posso accettare che tu cerchi una norma che ti definisca l'inclinazione di un piano di lavoroprova invece a ragionareorizzontale direi proprio di noverticale puo' darsise lo uso in piedi ed e' pieno di spie potrebbe essere una inclinazione elevatase lo uso seduto e attuo tanto potrebbe essere una inclinazione leggerase e fatto per attuazione veloci potrebbe essere mediase.......... se vado avanti a fare i ragionamenti arrivo a capire che e' giusto che ognuno che ha pensato un quadro e' arrivato a una sua conclusione, se ha ragionato bene e' giustase si ragiona si arriva ad una definizione, potrebbe non essere la migliore, ma quasi sempre e' buonase si aspetta che qualcuno ragioni per te, tanto vale giocare i numeri al lotto Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
serafinof Inserita: 20 settembre 2006 Segnala Share Inserita: 20 settembre 2006 Le norme sono un modo comodo per dimostrare di aver rispettato la regola dell'arte, senza doversi scrivere papiri di FT.Inutile scagliarcisi contro perchè sono una scelta progettuale, come usare un motoriduttore piuttosto che una trasmissione a cinghia : esistono pro e contro.Personalmente le norme di tipo C mi stanno un pò antipatiche (sono quelle che ti dicono cosa fare), mentre le norme che ti dicono come dimostrare un dato livello di sicurezza sono imprescindibili ed in tale senso sono d'accordo su un numero ridotto di norme , ma sicuramente propenderei per sostituire le norme C con delle guide in modo che non ci siano dei lavamani (intesi come "ho applicato la norma sono pari") e nel frattempo ci siano delle indicazioni Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Safetyman Inserita: 20 settembre 2006 Autore Segnala Share Inserita: 20 settembre 2006 Scusate se rispondo solo ora…Quando viene progettata una nuova apparecchiatura, il progettista si trova davanti ad una moltitudine di variabili, e non sempre, anche il più esperto, è in grado di valutarle tutte.Potrebbe capitare pertanto, che i ragionamenti fatti non portino alle medesime soluzioni riportate dalle norme o che addirittura portino a soluzioni che si contrappongono a quanto suggerito dalle norme.Vero è, che le norme non sono obbligatorie, ma al termine di tutti i lavori di progettazione, l’apparecchiatura dovrà riportare la marcatura CE, che congiuntamente alla dichiarazione di conformità, attesterà che la macchina sarà conforme a tutti i requisiti di sicurezza, salute, igiene e protezione dell'ambiente ad essa applicabili.E’ quindi comprensibile che il progettista, per soddisfare questi requisiti, preferisca affidarsi alle normative piuttosto che rischiare che gli vengano attribuite delle colpe (che inevitabilmente ricadrebbero su di lui) qualora i suoi ragionamenti si rivelassero incompleti o non corretti.Un altro aspetto da non sottovalutare, e che la maggior parte dei progettisti si trova ad affrontare quotidianamente è il seguente:Una apparecchiatura può essere progettata seguendo criteri ben precisi ed eseguendo ragionamenti estremamente corretti, ma se poi “dall’alto” (per questioni economiche, di ingombri, logistiche, o chissà cos’altro), viene imposto, ad esempio, che il pannello di controllo deve essere montato in un determinato modo , ecco che il progettista deve affidarsi alle normative, per capire se quanto gli è stato imposto “dall’alto” è comunque corretto o meno.Altre volte, poi, la normativa viene in contro al progettista, infatti, quando questi si trova a discutere di scelte progettuali da lui fatte che magari in “alto” non digeriscono, può dire, documento alla mano, che quella soluzione è imposta dalla normativa (tanto in “alto” non sanno che le normative non sono obbligatorie ).Sono d’accordo con te Piero, quando in sostanza dici che bisognerebbe affidarci meno alle normative e ragionare di più con la nostra testolina, ma purtroppo ad oggi nella nostra azienda (ma penso che sia così nella gran parte delle imprese Italiane) la situazione è quella sopra descritta.Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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