walter.r Inserita: 14 gennaio 2007 Segnala Share Inserita: 14 gennaio 2007 Livio :La certificazione è solo un pezzo di carta che vale meno dell'inchiostro usato per scriverlo. Solo la procedura corretta è garanzia della qualitàSavino : Ma ripeto, qui si parla di certificazione a livello " funzionalita' del SW " e non stesura, etc.Batta :Oppure dovremmo costringere tutti a programmare seguendo un unico metodo, deciso magari da chi di automazione industriale ne capisce ben poco, e introducendo così solo maggiori difficoltà di sviluppo, che avrebbero come conseguenza diretta un aumento di probabilità che il software contenga errori? Onestamente non capisco cosa si dovrebbe certificare.Credo che in queste frasi sia contenuta la possibilità di comprendere PERCHE' una certificazione del software, nel campo dell'automazione indstriale, è semplicemente qualcosa di inutile, una perdita di tempo in più in un Paese già sovraccarico di burocrazia a tutti i livelli..... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Wyatt Earp Inserita: 23 gennaio 2007 Segnala Share Inserita: 23 gennaio 2007 Buongiorno a tutti e ben riletti, anzi, buon anno nuovo a tutti.Le risposte alla domanda forse provocatoria della regolamentazione e la certificazione del software che sono state date da Livio Orsini sono più che esaudienti dal mio punto di vista e lo straquoto.Voglio solo aggiungere che è una "perversione" tutta italiana quella di voler assicurare la rendita a persone tecnicamente incompetenti e incapaci di comprendere il più basilare concetto tecnico, ma la cui capacità vessatoria e cavillatoria è sorprendente. Quello che viene supposto è che io che ho studiato elettronica digitale ottenendo un PhD all'estero ma in Italia sono un semplice perito elettronico dovrei stare sotto qualcun altro, magari laureato in giurisprudenza e scrivere software per lui a 850 euro al mese mentre lui lo rifattura a 10000 euro dopo che ci ha messo un timbro sopra senza neppure comprendere cosa diamine sia.Credo che dobbiamo piantarla, consentitemi il "dobbiamo", di sottostare a questi ricatti. Ci sono persone che sono tagliate per fare il tecnico e scrivere software ed altre per fare altre cose. Dobbiamo ed abbiamo il dovere civile di rimettere al proprio posto coloro che non sono qualificati per natura e/o per studio a fare i tecnici.O ci riusciamo, oppure l'Italia (sta già diventando) diventerà solo un ridicolo parco giochi per pochi turisti rincitrulliti.Già l'industria ci ha mollato, e quella che c'è ci mollerà al più presto, se insistiamo a volerci garantire il "soldo" solo per diritti acquisiti o ce ne andremo tutti all'estero (come spero di riuscirci io prima o poi) o ci convertiremo in pizzaiuoli, baristi, animatori, comici, saltimbanchi...Saluti alla prossima... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
walter.r Inserita: 23 gennaio 2007 Segnala Share Inserita: 23 gennaio 2007 Beh, Wyatt Earp , che dire......Un po' catastrofica....... :blink: ma purtroppo veritiera...... :senzasperanza: Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 23 gennaio 2007 Segnala Share Inserita: 23 gennaio 2007 (modificato) Wyatt Earp, che dire? Sei quasi più pessimista di me, ma io sono più vecchio e quindi è quasi naturale.Purtroppo la tua analisi è abbastanza reale. Noi siamo talmente furbi che finiamo per essere stupidi.Per tua informazione anche in USA c'è qualcuno che, periodicamente, cerca di mettere privative sulla progettazione software: non sarà di origine italica? Modificato: 23 gennaio 2007 da Livio Orsini Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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