trentaluca Inserito: 25 gennaio 2007 Segnala Inserito: 25 gennaio 2007 Ho un impianto di ventilazione pilotato da un inverterSiemens MM430....Con pulsanti di marcia.arresto,emergenza.Ovviamente una arresto o un emergenza mi tolgono tensione all'inverter(dato che ho un ventilatore non ho necessità che l'inverter provveda a frenarmelo in pochi secondi quindi lascio l'albero libero) e per ripartire l'utente deve premere nuovamente l'interruttore di marcia.Dato che la ditta è soggetta a continui sbalzi di corrente e che la funzionalità dell'impianto e fondamentale(aspira fumi di cromatura)il cliente mi richiede il riavvio automatico del ventilatore in caso di black out?La mia domanda è questa.....come faccio a discriminare un black out da una pressione d'emergenza o arresto generale??Ho pensato di mettere un selettore a chiave con relativa spia luminosa arancio(Attenzione riavvio automatico) che mi bypassi la marcia manuale....in questo caso però dopo una pressione di un emergenza al suo successivo rilascio la ventilazione parte da sola senza l'ausilio dell'operatore..Ringrazio anticipatamente.
serafinof Inserita: 25 gennaio 2007 Segnala Inserita: 25 gennaio 2007 dopo l'arresto di emergenza da fungo, devi "pilonare" un pò di roba, come almeno riarmare il fungoIl black Out invece non prevede il riarmo del fungoPotrebbe essere una prima discrimante?
trentaluca Inserita: 25 gennaio 2007 Autore Segnala Inserita: 25 gennaio 2007 Fungo di emergenza a sblocco rotativo + arresto di emergenza a sblocco rotativo.Avevo pensato di metterci un relè bistabile che memorizzasse la pressione di un emergenza e che venisse resettato solo dalla marcia fenerale.
Del_user_23717 Inserita: 25 gennaio 2007 Segnala Inserita: 25 gennaio 2007 Dato che la ditta è soggetta a continui sbalzi di corrente Questo mi pare il problema reale.Qual' è l'entità dei buchi di tensione? Di che si tratta? Fornitura in MT? Anche a me è capitato di trovarmi in una situazione simile, ma quando andava male i black-out erano 10/15/20 al giorno (considerando solo 16 ore su 24) e di durata brevissima, spesso soltanto il tempo di riuscire a spegnere le utenze e a volte anche meno, ora la situazione è un pò migliorata, e questo inconveniente capita più raramente.Di recente abbiamo installato un temporizzatore sul quadro BT per evitare appunto che in casi di buchi ravvicinati, le utenze importanti abbiano un tempo minimo prima di essere rialimentate. Se la situazione è così seria io cercherei di capire se questa scarsa qualità dell' energia elettrica (come mi ha insegnato il buon Mario) è dovuta al gestore e alle sue linee, o è un problema che parte dalla vostra cabina.Poi mi chiedo, ma lo stesso problema non lo hanno su altri macchinari?? O quelli hanno già il riavvio automatizzato al ripristino della tensione di rete??
dak_71 Inserita: 25 gennaio 2007 Segnala Inserita: 25 gennaio 2007 Non mi è mai capitato un problema simile, comunque la prima idea è quella di mettere il contatto NA di un relè temporizzato sempre alimentato in serie ad un selettore di abilita riamo automatico, e questa (serie) in parallelo al pulsante di start.Praticamente ogni volta che manca e ritorna la corrente il temporizzatore si riarma (per quel secondo che serve) e si resetta solo alla nuova mancanza di corrente. Il problema può essere che al mattino, se non hai disabilitato l'avviamento automatico, quando accendi l'interruttore generale parte anche il ventilatore.Un po' da studiare, vedendo le esigenze del caso.Ciao
Hellis Inserita: 25 gennaio 2007 Segnala Inserita: 25 gennaio 2007 (modificato) Abilita riarmo automatico? detto così mi pare qualcosa che fa a pugni con la Direttiva Macchine e con le Norme Armonizzate che riguardano i circuiti di emergenza.1.2.4.3. Arresto di emergenzaLa macchina deve essere munita di uno o più dispositivi di arresto di emergenza, che consentano di evitaresituazioni di pericolo che rischino di prodursi nell'imminenza o che si stiano producendo.Sono escluse da quest'obbligo:— le macchine per le quali il dispositivo di arresto di emergenza non può ridurre il rischio, perché nonriduce il tempo per ottenere l'arresto normale oppure perché non permette di prendere le misure specificheche il rischio richiede,— le macchine portatili tenute e/o condotte a mano.Il dispositivo deve:— comprendere dispositivi di comando chiaramente individuabili, ben visibili e rapidamente accessibili,— provocare l'arresto del processo pericoloso nel tempo più breve possibile, senza creare rischi supplementari,— quando necessario avviare, o permettere di avviare, alcuni movimenti di salvaguardia.Quando si smette di azionare il dispositivo di arresto di emergenza dopo un ordine di arresto, detto ordinedeve essere mantenuto da un blocco del dispositivo di arresto di emergenza, sino al suo sblocco; non deveessere possibile ottenere il blocco del dispositivo senza che quest'ultimo generi un ordine di arresto; lo sbloccodel dispositivo deve essere possibile soltanto con una apposita manovra e non deve riavviare la macchina, masoltanto autorizzarne la rimessa in funzione.La funzione di arresto di emergenza deve essere sempre disponibile e operativa a prescindere dalla modalitàdi funzionamento.I dispositivi di arresto di emergenza devono offrire soluzioni di riserva ad altre misure di protezione e nonsostituirsi ad esse. Modificato: 25 gennaio 2007 da Hellis
dak_71 Inserita: 25 gennaio 2007 Segnala Inserita: 25 gennaio 2007 Abilita riavvio automatico può andar bene? Si parlava di un ventilatore aspirafumi che è più pericoloso da fermo che il funzione. Visto che ho il piacere di confrontarmi con te, che pensi del problema (a parte il fatto di riuscire a risolvere a monte la fornitura)?Ciao
dak_71 Inserita: 25 gennaio 2007 Segnala Inserita: 25 gennaio 2007 Effettivamnte la mia soluzione non è del tutto buona perchè ad ogni ritorno di corrente, il ventilatore parte, anche se lo volevo fermo.Ho fatto una piccola analisi dei costi e ho visto che un piccolo UPS da PC (400VA) costa sui 50€ (poco più di un relè temporizzato), valuterei se fosse il caso di alimentare con questo il solo circuito di comando, in modo tale che al momento ritorno della corrente dò potenza o no al ventilatore a seconda di come è rimasto lo stato di comando. Al peggio si scarica l'ups e al ritorno della corrente non succede niente.ciao
Hellis Inserita: 25 gennaio 2007 Segnala Inserita: 25 gennaio 2007 possiamo dire che il ventilatore rientra in quei casi dove:— le macchine per le quali il dispositivo di arresto di emergenza non può ridurre il rischio, perché nonriduce il tempo per ottenere l'arresto normale....
trentaluca Inserita: 25 gennaio 2007 Autore Segnala Inserita: 25 gennaio 2007 Grazie ragazzi sono d'accordo con la direttiva macchine ma in questo caso il mio ventilatore non rappresenta un rischio per l'utente in quanto:1)E posizionato fuori dalla sua portata2)E chiuso in un contenitore insonorizzanteValutando bene il rischio è più pericoloso quando è fermo rispetto a quando è in funzione.Io avevo pensato ad un circuito di emergenza/arresto che mi va a finire su un relè bistabile.Tale relè mi memorizza lo stato di arresto funzionale/emergenza e mi impedisce la ripartenza in quanto viene resettato solo dal pulsante marcia generale.Al contrario se questo non viene attivato in caso di ritorno di tensione il ventilatore riparte in automatico.La ditta in questione è una cromatura quindi di macchinari spinti non ne ha al massimo qualche forno per scaldare..quindi i cali di tensione non hanno effetti drastici.Domanda:Il micromaster se ho un assenza di tensione di qualche secondo mi da problemi alla ripartenza..o basta settare un parametro(come in altri inverter)...altrimenti dovrei aggiungere pure un temporizzatore.Quindi la mia soluzione sarebbe:Selettore a chiave per abilitare la ripartenza automatica.Spia di segnalazione che indica questa modalità dell'aspiratoreFungo di emergenza cor riarmo rotativoArresto generale con riarmo rotativoCircuito di memoria evento emergenza,evento arresto.Cos'ì mi sembra che possa amdare....Fatemi sapere cosa ne pensate.
TRC Inserita: 11 febbraio 2007 Segnala Inserita: 11 febbraio 2007 Bella domanda, partecipo perchè mi interessa molto questo problema.Una macchina che riparte dopo una pausa e tanto diversa da una macchina che parte dopo un black-out?A me viene richiesta una partenza automatica perchè la macchina lavora dei pezzi meccanici con acidi, che se lasciati sui pezzi per un tempo troppo lungo ne causano il danneggiamento, che fare? Che fare se un buco di tensione di mezzo secondo causa 50000 euro di pezzi da buttare? Grazie per i suggerimenti.
Piero Azzoni Inserita: 11 febbraio 2007 Segnala Inserita: 11 febbraio 2007 i circuiti ausiliari dell'inverter sono a 24 Vccaggiungi un alimentatore a 24 Vcc che alimenta un grosso condensatore elettrolitico con un diodo di sbarramentocon questo grosso condensatore alimenti un piccolo rele' (per esempio un my2) che funziona in autoritenuta con i pulsanti di marcia/arrestoil pulsante di marcia fa solo questoil pulsante di arresto idem, e' un pulsante normale, non a fungoil terzo pulsante e' l'emergenza, a fungo, esso ha due contatti, uno in serie al pulsante di arresto, l'altro sul circuito di emergenzail rele' pilota l'invertera fronte di un buco breve l'inverter riparte semprea fronte di un buco lungo anche il rele' si diseccita, ma e' giusto cosi', del resto se il condensatore e' sufficentemente grosso e il rele' piccolo il sistema rimane in memoria per moltissimi secondiovvio che qualsiasi spia o ausiliari non dovranno gravare sul circuito di memoriaoltertutto non hai neanche i problemi secondari tipici degli ups in quanto e' un circuito a bassissima tensione che comunque per disalimentazione della macchina va da solo fuori tensoine sempre e comunque
trentaluca Inserita: 14 febbraio 2007 Autore Segnala Inserita: 14 febbraio 2007 Raga un mio collega che ha lo stesso problema con le pompe di irrigazione mi ha dato questo suggerimento.Utilizzare il sezionatore generale(colore giallo/rosso)come marcia e arresto.Utilizzare un temporizzatore che mi ritardi la partenza dell'inverter per permettere ai condensatori di scaricarsi.Posizionare in prossimtà del motore un'sezionatore scatolato con contatto nc anticipato e 3 contatti di potenza.Cos'ì facendo la manutenzione è al sicuro e col contatto anticipato avverto anche l'inverter.Ciao
TRC Inserita: 14 febbraio 2007 Segnala Inserita: 14 febbraio 2007 ma scusate il problema non è il rifar partire la macchina, è che partendo dopo un black-out è fonte di pericolo, se va via corrente e ritorna, che ci sia un sezionatore rosso e giallo o nero non fa differenza
dak_71 Inserita: 14 febbraio 2007 Segnala Inserita: 14 febbraio 2007 Continuo per esperienza a sposare l'idea di un UPS (se l'impianto ha un certo valore): scusami, una domanda banale, ma perchè marcia e arresto per il ventilatore, non ti basterebbe un selettore acceso/spento sotto la conizionata dell'emergenza? E sicuro che è bene metterlo sotto emergenza?Un dubbio: grossi condensatori non possono mandare in protezione di cortocircuito i piccoli alimentatori?Ciao.
trentaluca Inserita: 16 febbraio 2007 Autore Segnala Inserita: 16 febbraio 2007 Dak 71 hai ragione.....In questo caso un emergenza su un ventilatore non frenato in assenza di tensione non aumenta la sicurezza.-Il ventilatore non è accessibile..quindi in un suo utilizzo normale..non può rappresentare pericolo-Volendo valutare bene l'arresto del ventilatore è dannosa in quanto non mi elimina i gas nocivi presenti in un ambiente..Quindi fatto queste premesse ho ritenuto necessario mettere un sezionatore lucchettabile a 0 sul quadro dell'inverter per manutenzione(quindi l'inverter sarà acceso o spento-ho eliminato la sequenza di riavvio a pulsante)ed un'altro lucchettabile posizionato vicino al motore per raddoppiare la sicurezza in caso di manutenzione.Domandone:Io solitamente utilizzo 2 tipi di arresto quando uso un inverter:1)Arresto funzionale=Tolgo solo l'abilitazione(enable) con un contatto di segnale.L'operatore non può venire a contatto con i motori azionati da quest'inverter2)Arresto sicurezza=Tolgo l'alimentazione all'inverter(caso in cui non ho bisogno di frenatura istantanea).Mi si presenta un applicazione in cui l'operatore apre una porta 6 volte al minuto e quindi per sicurezza devo fermare l'inverter.Facendo 4 conti ogni giorno accendo/spengo l'inverter 2880 volte......cosa ne dite??Un conto è abilitare/disabilitare un segnale un conto è la potenza.I condensatori che fine mi fanno?Il contattore di alimentazione qunto mi dura 2 mesi??Accetto suggerimenti.N.B=Ho proposto un nastro di scarico automatico per ovviare la continua intromissione dell'operatore nella zona di lavoro macchina....aumentando anche la produzione.....ma la risposta è stata...allora devo lasciare a casa l'operaio...fate voi..
Ospite iron_cut Inserita: 16 febbraio 2007 Segnala Inserita: 16 febbraio 2007 Dato che la ditta è soggetta a continui sbalzi di corrente e che la funzionalità dell'impianto e fondamentale(aspira fumi di cromatura) il cliente mi richiede il riavvio automatico del ventilatore in caso di black out?Visto che parliamo di aspiratori, compatibilmente con le potenze in ballo naturalmente, hai provato a valutare la possibilità di un gruppo di continuità che alimenti solo il ventilatore incriminato, ormai i prezzi di queste apparecchiature sono abbordabili e ci sono svariate ditte che ne costruiscono su misura, e a maggior ragione nel caso prospettato da "TRC", se non altro per tirar fuori i pezzi prima che si rovinino.
dak_71 Inserita: 16 febbraio 2007 Segnala Inserita: 16 febbraio 2007 (modificato) Secondo me a naso (non dai molte info sull'impianto), una soluzione potrebbe essere con il contattore di potenza a valle dell'inverter, sempre se quando apri le porte sono fermi i motori. Fai una ricerca sul forum o su google di LIVIO ORSINI CONTATTI VALLE INVERTER, a mio parere un "grande" in fatto di inverter che ne ha già parlato di questa applicazione.Ciao Modificato: 16 febbraio 2007 da dak_71
Messaggi consigliati
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente per poter lasciare un commento
Crea un account
Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora