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Obbligo Di Progetto - centrali termiche


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Inserito:

C'è obbligo di progetto in un complesso condominiale con potenza impegnata per le parti comuni superiore ai 6 kW, relativamente alla centrale termica?

Il caso che pongo in oggetto però riguarda la centrale termica che diventa sottocentrale, in quanto i nuovi gruppi termici non vengono più installati all'interno del locale caldaia ma all'esterno (cortile o tetto).

Secondo la 46/90 lo devo fare ugualmente il progetto? In teoria si, c'è qualcuno che la pensa diversamente?


Inserita:
C'è obbligo di progetto in un complesso condominiale con potenza impegnata per le parti comuni superiore ai 6 kW, relativamente alla centrale termica?

C'è obbligo di progetto se la centrale termica è alimentata dallo stesso gruppo di misura dei servizi condominiali, nel caso in cui questi sia di potenza impegnata superiore a 6kW.

Questo per risponderti sulla base della 46/90.

Se vuoi ragionare in termini diversi dovresti valutare se la centrale termica è:

1) un luogo con pericolo di esplosione;

2) un luogo a maggior rischio in caso di incendio (ma.r.c.io);

3) un luogo ordinario.

Nel caso 1) e 2) l'impianto elettrico è soggetto a progettazione da parte di un professionista iscritto all'albo professionale.

Ciao, Benny

Inserita:

Dal DPR 447/91 che disciplina gli impianti con obbligo di progetto della 46/90

Art. 4.

PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI

Fatta salva l'applicazione di norme che impongono una progettazione degli impianti, la redazione del progetto di cui all'art. 6 della legge è obbligatoria per l'installazione, la trasformazione e l'ampliamento dei seguenti impianti:

a) per gli impianti elettrici di cui all'art. 1, primo comma, lettera a), della legge, per tutte le utenze condominiali di uso comune aventi potenza impegnata superiore a 6kW e per utenze domestiche di singole unità abitative di superficie superiore a 400 mq; per gli impianti effettuati con lampade fluorescenti a catodo freddo, collegati ad impianti elettrici, per i quali è obbligatorio il progetto e in ogni caso per impianti di potenza complessiva maggiore di 1200 VA rese dagli alimentatori;

secondo me non è necessario fare le analisi che Benny suggerisce se si supera i 6 kW all'interno di un condominio l'obbligo scatta sempre, teoricamente anche quando si installa un ascensore andrebbe eseguito il progetto.

Inserita:

Ciao Jakala,

confermo quanto hai detto nel tuo post.

Se la potenza dei servizi condominiali supera i 6 kW, la centrale termica richiede il progetto dell'impianto elettrico, ovviamente se alimentata dalla stesso contatore e questo ce lo dice la 46/90 o il suo regolamento di attuazione.

Gli altri casi che citavo si potrebbero applicare in tutte quelle situazioni che non ricadono nella situazione della 46/90.

Ciao, Benny

Inserita:

Io però ho preso in esame non propriamente una centrale termica, ma una sottocentrale al cui interno c'è il quadro elettrico di comando che alimenta il gruppo termico esterno. In pratica il locale non avendo generatori di calore al suo interno non è più definibile una CENTRALE, ma una sottocentrale.

Ma in questo caso rimane uguale l'obbligo di progetto?

Inserita: (modificato)
In pratica il locale non avendo generatori di calore al suo interno non è più definibile una CENTRALE, ma una sottocentrale.
Ciao Symple, io la chiamerei locale quadro elettrico centrale. Non capisco perchè ti ostini a chiamarla sottocentrale, se non ci sono dispositivi che in qualche modo sono a servizio dell'impianto termico, mi sembra una forzatura. Ma comunque chiamala come ti pare: sottocentrale, locale quadri, luisa, etc..... :P
Ma in questo caso rimane uguale l'obbligo di progetto?

E' la terza volta che mi ripeto, la prossima volta che mi registro al sito sceglierò il nick PAGANINI.... :P .

Se la potenza elettrica impegnata per i servizi condominiali supera i 6 kW e se non vi è un contatore a parte per il locale in oggetto occorre il progetto, in caso contrario NO!

Ciao, Benny

Modificato: da ing.bennyp
Inserita:

Senza offesa Symple mi sembri che stai cercando tutti i cavilli per eliminare l'obbligo di progetto, in questo caso stranamente la legge è di una chiarezza unica se è un unità condominiale e la sua potenza è superiore ai 6 kW non ci sono dubbi.

Ovviamente anche se fosse sotto i 6 kW si dovrebbe effettuare l'analisi per la classificazione degli ambienti

ing.bennyp

+-->

CITAZIONE(ing.bennyp

)

  • 3 weeks later...
Inserita: (modificato)

Ok fino a qui tutto è chiaro.

E se un elettricista, sempre relativamente ad una centrale termica viene incaricato di collegare elettricamente il nuovo bruciatore, mentre il resto dell'impianto rimane tale e quale (perchè non necessita di alcun adeguamento), lui rilascerà la dichiarazione di conformità relativamente a quello che ha fatto, ma è obbligato ad allegare il progetto alla sua dichiarazione il progetto?

Modificato: da Symple
Inserita:

Una cosa sono gli impianti elettrici, un altra cosa i bordo macchina.

Da quello che ho capito tu cableresti sono il bruciatore, quindi ti occuperesti di una macchina non di un impianto elettrico.

  • 2 weeks later...
Inserita:
C'è obbligo di progetto in un complesso condominiale con potenza impegnata per le parti comuni superiore ai 6 kW

la risposta è già nella tua domanda superi i 6kW quindi è obbligatorio il progetto dell' impianto (e non solo della centrale termica o come la vuoi chiamare) fermo restando che potrebbero esserci anche altri motivi per cui è obbligatorio il progetto è inutile insistere se non vuoi farlo non credo che qui qualcuno possa darti comforto

  • 4 weeks later...
Inserita:

Mi aggancio a questo 3D per un dubbio normativo:

Mi si richiede di eseguire la corretta realizzazione dei collegamenti equipotenziali tra i componenti di una centrale termica esistente: pompe tubazioni bruciatori ecc.

Non mi risulta esista per detta centrale un progetto degli impianti esistenti e neppure una dichiarazione di conformita'. (argomento questo gia' trattato in passato :rolleyes: )

Mi chedo se per l'esecuzione dell'equipotenziale in caldaia debba coinvolgere un progettista oppure lo realizzo e produco una DC per il solo lavoro che andro' a fare?

O forse la cosa migliore sarebbe coinvolgere un progettista per redigere una relazione di verifica in ogni caso.

Inserita:
Mi si richiede di eseguire la corretta realizzazione dei collegamenti equipotenziali tra i componenti di una centrale termica esistente: pompe tubazioni bruciatori ecc.

Speriamo non siano i soliti cavallotti..... :rolleyes:

Non mi risulta esista per detta centrale un progetto degli impianti esistenti e neppure una dichiarazione di conformita'. (argomento questo gia' trattato in passato )

Il fatto che non esiste la DDC, nè il progetto non significa che per tali ambienti non sia richiesto.

La DDC è sempre richiesta, il progetto può essere obbligatorio, ma dipende dalla classificazione, se è un ambiente M.A.R.CI.O, sicuramente è richiesta.

Mi chedo se per l'esecuzione dell'equipotenziale in caldaia debba coinvolgere un progettista oppure lo realizzo e produco una DC per il solo lavoro che andro' a fare?

Per la DDC nessun problema se sei un installatore con PIVA, per il progetto, se richiesto, occorre un professionista iscritto all'albo, quindi o un perito, o un ingegnere. Tu se non hai tali titoli non puoi firmare progetti.

Un'ultima cosa, scegli un bravo tecnico....che non si limiti a fare dei cavallotti inutili.....

Ciao, Benny

Inserita:
Per la DDC nessun problema se sei un installatore con PIVA, per il progetto, se richiesto, occorre un professionista iscritto all'albo, quindi o un perito, o un ingegnere. Tu se non hai tali titoli non puoi firmare progetti.

benny siamo alle solite :-) la caldaia c'e' e funziona da anni e anni, il problema e' che non c'e' uno straccio di pezzo di carta vuoi un progetto, vuoi una DC. Arriva l'ispezione dei Vigili del Fuoco e questi notano che mancano quelli che tu chiami "inutili cavallotti" l' Amministratore mi chiede di eseguirli...

Un'ultima cosa, scegli un bravo tecnico....che non si limiti a fare dei cavallotti inutili.....

Io di solito saldo un bulloncino in ogni flangia e poi metto un pezzo di cavo gialloverde con due terminali ai suoi capi e lo stringo con i dadi ai bulloncini prima saldati. Dalla flangia piu' vicina al nodo equipotenziale porto un cavo al nodo medesimo.

Temo che definirai la mia attivita' come "inutili cavallotti" :-)

Inserita:
Io di solito saldo un bulloncino in ogni flangia e poi metto un pezzo di cavo gialloverde con due terminali ai suoi capi e lo stringo con i dadi ai bulloncini prima saldati. Dalla flangia piu' vicina al nodo equipotenziale porto un cavo al nodo medesimo.

Temo che definirai la mia attivita' come "inutili cavallotti"

Se lo scopo del cavallotto è ridurre la resistenza del conduttore di protezione si tratta di un utile cavallotto. Mi spiego meglio:

Se consideriamo una pompa messa a terra tramite la tubazione idrica il cavallotto sulla flangia va fatto se quest'ultima non garantisce la continuità elettrica. Ovviamente se le [censored] sono molte occorrerebbero molti cavallotti e quindi sarebbe molto più economico posare un conduttore di protezione.

Se lo scopo del cavallotto è ridurre l'accumulo di cariche elettrostatiche si tratta di un utile cavallotto. Mi spiego meglio:

Nel movimento di un fluido in una tubazione si possono formare delle cariche elettrostatiche, pertanto si crea un campo elettrico e qualora questi superi la rigidità dielettrica dell'aria si può innescare una scarica in aria, la quale è da evitare nei luoghi con pericolo di esplosione. Affinchè non si abbia la scarica in aria bisogna evitare l'accumulo di cariche elettrostatiche. Il modo più semplice è favorire il deflusso delle cariche verso terra, man mano che s formano. donde il collegamento a terra delle tubazioni metalliche in un punto. Diciamo che sarebbe sufficiente una resistenza verso terra di qualche decina megaohm, ma prudenzialmente la norma fissa il valore limite di 1 megaohm. I cavallotti sui giunti sono in tale caso inutili se la resistenza verso terra non supera il valore di 1 megaohm.

E' questo il tuo caso? Il tuo liquido produce accumulo di cariche elettrostatiche?

In tutti gli altri casi i cavallotti sono inutili e addirittura contro la sicurezza.

Ciao, Benny

Inserita:

Nel precedente post ho scritto....

Ovviamente se le [censored] sono molte

il termine censurato è F L A N G E, che scritto per intero non passa.....

E' una parolaccia o una parola sconveniente? :D .....Forse in aramaico, se è così la prossima volta starò attento.... :o giuro che non lo sapevo :D

Gabriele chiedo numi.... :P

Ciao, Benny

Inserita:
E' questo il tuo caso? Il tuo liquido produce accumulo di cariche elettrostatiche?

In tutti gli altri casi i cavallotti sono inutili e addirittura contro la sicurezza.

Non e' il mio caso, pero' ammetto la mia totale confusione in materia :-(

Ho cercato di documentarmi e non ho trovato particolari normative che impongano la ponticellatura di tutti i tratti di tubazione che compongono una cantrale termica. La normativa dice di collegare al nodo equipotenziale le tubazioni in quanto masse metalliche. Le pompe essendo dotate di messa a terra in morsettiera sono gia' a posto. D'altro canto mi e' capitato al termine dei lavori in una grossa centrale di condizionamento che l'ispettore del committente mi imponesse la messa a terra di ogni singolo tubo, inteso come tratto di linea da flan_gia a flan_gia, cosa che ho dovuto fare seguendo la normativa : "liga l'ase dove o vo o padrun" (lega l'asino dove vuole il padrone).

Puoi segnalarmi quelche utile link ove chiarirmi le idee?

Inserita: (modificato)

Un articolo tecnico molto interessante lo trovi, a firma del prof. Carrescia, su TNE 04_1998, c'è un asino in copertina, infatti il buon Vito scherza con l'affinità Cavallotti e Asinotti. :rolleyes:

Lì trovi le risposte a tutti i tuoi dubbi concernenti l'equipotenzializzazione.

Se ti riesce difficile procurartelo te lo scannerizzo e te lo posto, ma, via PM, mi devi dare una mail privata.

Ciao, Benny

Modificato: da ing.bennyp

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