Bayern Inserito: 1 marzo 2007 Segnala Inserito: 1 marzo 2007 Desideravo sapere se qualcuno di voi ha cominciato a valutare i circuiti di sicurezza delle macchine con la nuova normaEN 13849-1 .Mi pare di capire che il problema maggiore è la non disponibilità dei valori di MTTF DC e CCF dei componenti che fanno parte della catena di sicurezza. Inoltre come già evidenziato in un convegno molte macchine non risponderanno alla nuova norma di riferimento; basti pensare che per individure la cat.1 devo avere un MTTF elevato ovvero non inferiore a 30 anni; ora per il sistema di composizione del MTTF per soli componenti in serie porta con MTFF da 30 anni il complessivo sarà di 15 anni cadendo in una categoria B.Grazie a chi volessi partecipare alla discussione
laser635 Inserita: 2 marzo 2007 Segnala Inserita: 2 marzo 2007 in effetti il grosso prb è avere i famigerati tassi di guasto (FIT) dei songoli componenti.La norma accetta: dati teorici e banca dati clientiQui sorge il vero guaio: molti non sono capaci di convertire dei dati percentuali in fit.A tua disposizione
emanuele.croci Inserita: 2 marzo 2007 Segnala Inserita: 2 marzo 2007 Bayern sono perfettamente d'accordo con te.Alle conferenze i relatori dicono: "non vi piacciono queste norme perché ci sono troppi calcoli da fare"A me invece non piacciono perché si fanno dei calcoli usando numeri inventati e tabelle senza senso.(vedi anche il "diagnostic coverage"...)Sono d'accordo anche sul fatto che qualsiasi catena di componenti messi in serie ti abbatte paurosamente la categoria di sicurezza (ecco perché nelle slide ti fanno vedere sempre l'esempio con: 1 finecorsa + 1 modulo di sicurezza + 1 motore)Un'altra cosa che non mi è chiara è il "dualismo" tra 13849 e 62061....Tuttavia lo SPIRITO di queste norme posso anche condividerlo: SE uno potesse avere i numeri giusti, TEORICAMENTE funziona.Ciao, Emanuele
emanuele.croci Inserita: 2 marzo 2007 Segnala Inserita: 2 marzo 2007 A proposito, sapete qualcosa di software di ausilio alla progettazione in questo senso?Doveva uscire qualcosa della Pilz...Ciao, Emanuele
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