sss Inserito: 16 marzo 2007 Segnala Inserito: 16 marzo 2007 (modificato) Salve a tutti.Volevo iniziare una discussione su alcuni temi normativi allo scopo di conoscere opinioni in merito.Nel messaggio, che forse sembrerà un minestrone (anzi lo è), ci metto un po' di tutto tra polemiche e qualche richiesta di aiuto.Volevo sapere se qualcuno sa indicarmi se esiste e dove trovare documentazione tecnica, in particolare guide normative sugli impianti liberamente scaricabile magari create con licenze creative commons oppure gnu free, di ditte costrutrici ect..Ad esempio tra i tanti dubbi che vorrei risolvere è quello sull'attuale applicabilità della 46/90 alle varie tipologie di edifici alla luce delle continue proroghe del capo V del testo unico sull'edilizia. Mi chiedevo se qualche volenteroso avesse creato un qualche schema, diagramma, mappa concettuale per capire sulla base del tipo di impianto e del tipo di edificio sia applicabile la 46/90.Inoltre cercavo discussioni e documentazione sull'adeguamento dei vecchi impianti. In particolare su come adeguare, risparmiando al massimo, un vecchio impianto elettrico.Ho letto un ottimo testo sull'accettabilità del rischio che appunto tratta del problema economico e della sicurezza (leggi giudice). Ma alla fine ne ho tratto la conclusione che per garantire la sicurezza bisogna spendere, spendere e spendere.Premetto che sono dalla parte dei consumatori e che non credo assolutamente che la sicurezza la si porti ad un livello accettabile solo rifacendo totalmente gli impianti.Tutto il castello normativo per me serve essenzialmente a lubrificare l'economia. Viva il fai da te.Una cosa che non sopporto è ad esempio questa:Si deve modificare una parte di edificio e con essa gli impianti.Gli impianti elettrici (magari eseguiti dopo il 90 ma privi di uno straccio di dichiarazione di conformità) della parte che rimane non modificata devo adeguarli? Secondo il progettista e l'impresa sicuramente. Primo e principalmente perchè gli entrano più soldi in tasca poi perchè nessuno si vuole assumere la responsabilità su cose eseguite da altri, o perchè la verifica di esso costa più di rifarlo e poi perchè la norma ti obbliga (ma è vero?).Perchè si deve sostituire per forza un intero quadro elettrico costruito nel 1980 con materiali IMQ con i magnetotermici perfettamente funzionanti? magari basta sostituire solo il differenziale.Qualcuno sa rispondermi a questo quesito?:Perchè non é possibile eseguire un impianto da sè, farlo verificare da un tecnico abilitato e avere quindi tutte le carte in regola.Daltronde è prassi che qualcuno (ad esempio un semplice fruttivendolo con la passione del fai da te) già lo faccia facendosi rilasciare la dichiarazione di conformità da una ditta di conoscenti.Perchè non mi posso autocostruire un collettore solare, con materiale di recupero senza violare la legge?L'eccessivo costo della burocrazia intorno all'adeguamento degli impianti è solo un ostacolo al miglioramento della sicurezza, allo sviluppo, al miglioramento della qualità della vita.Ci sono impianti vecchi più sicuri di tanti nuovi.Ci sono tanti cittadini non impiantisti capaci di autocostruirsi tutti gli impianti di casa in maniera sicura. E ci sono altrettanti installatori che non capiscono un ... che fanno cose pericolosissime.Ma qualcuno ha visto quella puntata delle IENE dove simulavano un guasto all'impianto elettrico ed i vari elettricisti intervenuti si inventavano di tutto. Uno di essi ha sostituito un interrutore con uno di taglia maggiore in quanto a detta sua insufficiente.Ci sono imprese abilitate che "aggiustano" una pompa di calore ponticellando a manca e a destra.Poi c'è il tema della manutenzione ma mi fermo in attesa di qualche reazione.Saluti. Modificato: 16 marzo 2007 da sss
ClA Inserita: 16 marzo 2007 Segnala Inserita: 16 marzo 2007 Per ciò che riguarda l'adeguamento dei vecchi impianti, il CEI aveva redatto una bozza di guida, andata in inchiesta pubblica, che illustrava nei vari casi cosa si doveva fare. In particolare le deroghe alle norme attuali che tuttavia potevano essere accettate come conformi alla Regola d'Arte.La cosa penso si sia arenata, probabilmente qualcuno si è scandalizzato a leggere che in taluni casi si possono utilizzare cavi con sezione ridotta, addirittura isolati in tela catramata.Ma anche se non ha valore ufficiale, quel documento potrebbe essere un valido riferimento per l'elettricista.
panrob Inserita: 16 marzo 2007 Segnala Inserita: 16 marzo 2007 la legge 46/90 è stata emessa principalmente per eliminare l'evasione fiscale da lavoro nero, e non per ragioni espressamente tecniche
ClA Inserita: 16 marzo 2007 Segnala Inserita: 16 marzo 2007 Non voglio tornare su argomenti per altro già ampiamenti discussi.Ricordo solo che la legge 46/90 non dà prescrizioni tecniche se non piuttosto generali.Obbliga al rispetto della Regola dell'Arte per la quale il rispetto delle norme CEI (per i materiali e per gli impianti) è condizione sufficente ma non necessaria.Non obbliga ad alcun rifacimento, nè tantomeno all'uso di materiali dotati di marchio IMQ......
Del_user_23717 Inserita: 18 marzo 2007 Segnala Inserita: 18 marzo 2007 Gli impianti elettrici (magari eseguiti dopo il 90 ma privi di uno straccio di dichiarazione di conformità) della parte che rimane non modificata devo adeguarli?Dipende, c'è da capire rispetto a cosa vadano adeguati? Penso, che in questo contesto, sia alla base della regola d'arte che chi effettua "adeguamenti" si limiti ad adeguare ciò che non è adeguato, non quello che lo è già, ma quì il discorso si perde e si rarefà parecchio... Ci sono impianti vecchi più sicuri di tanti nuovi.Non so la tua concezione di vecchio, ma ci sono tanti impianti datati realmente pericolosi, e ce ne sono altri meno datati ma che ritengo ancora più pericolosi e mi riferisco a quelli fatti subito dopo l'entrata in vigore della 46/90 :ph34r: In conclusione se rileggi delle vecchie discussioni (ce ne sono tante) in questa stessa sezione, vedrai che le tue perplessità sono più che leggittime e condivisibili, ma c'è sempre chi invece la pensa diversamente da te (anzi posso dire da noi, mi ci metto anche io..)....
Nino1001 Inserita: 18 marzo 2007 Segnala Inserita: 18 marzo 2007 Ho rifatto molti impianti elettrici vecchi basandomi (la situazione lo permetteva) con un discorso diretto con il cliente. Esigenza del cliente del tipo " Non me frega nulla se è o non è a norma....voglio vivere in questa casa tranquillo.". Clienti affidabili, di cui ero sicuro che non cercavano pastoie burocratiche per non pagarmi. Parliamo di vecchie abitazioni passate in eredità, comprate "vecchie" con l'intenzione di abitarci. Niente ditte estranee di mezzo, niente burocrazia o cavilli, norme o citazioni varie. Per cui per ciascun passo mi chiedevo ( e mi chiedo) sempre: subito o in futuro il mio operare crea pericolo? Per cui alla tua domanda non so proprio risponderti. Sicuramente a fine lavori il cliente potrà trovare mille scuse per non pagarti perchè " non a regola d'arte". Oltretutto il tuo disagio prelude a : ogni tecnico , perito o quant'altro può tranquillamente contestarti l'operato.
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