Piero Azzoni Inserito: 21 aprile 2007 Segnala Inserito: 21 aprile 2007 a partire dagli anni '80 si e' cominciato (positivo) ad introdurre il concetto di autocertficazione, questo concetto e' divenuto sempre piu' consuetoi certifiati comunali una volta duravano 3 mesi, per cui se dopo aver presentato a ___ il tuo certificato della data di nascita dopo 4 mesi un'altro ente te lo chiedeva dovevi chiederne un'alro in comune perche' la certificazione della tua data di nascita era scadutal'unico certificato per cui questo ragionamento potrebbe valere e' il "certificato di esistenza in vita" che, notoriamente, ad un certo punto ..... scadeattualmente si autocertifica, poi sara' xxx a verificare, se lo vuole, che quanto dichiari sia veritierocio' premesso caliamo ora nell'ambito elettrotecnicola 46.90 prevede tra gli allegati dell dichiarazione di conformita' la certificazione della camera di commercio stessa che l'impresa e' iscritta nelle liste delle imprese che possono ....a rigore di logica questo certificato scade dopo 3 mesi, e di conseguenza se la data dello stesso e' anteriore alla data della dichiarazione di piu' di 3 mesi non vale, e su questo siamo e dobbiamo essere tuti d'accordoma e' pur vero che la corretta interpretazione delle leggi e degli usi attuali ci autorizza a pensare che il diritto & dovere alla certificazione sia dominante su qualsivoglia richiesta di certificato, esplicita o implicitaqueste due considerazioni, ambedue giuste mi portano ad affermare- e' assolutamente regolare una dichiarazione che alleghi un certificato non anteriore ai 3 mesi- e' sicuramente irregolare una dichiarazione che alleghi un certificato nteriore di piu' di 3 mesi- e' assolutamente regolare una dichiarazione che non alleghi alcun certificato ma ove sia espressamente dichiarato :................ autocertifica di essere in possesso dei requisiti previsti nella legge 46.90 in relazione a quanto eseguito.qualcuno vuole aggiungere altre osservazioni ???
mauro555 Inserita: 21 aprile 2007 Segnala Inserita: 21 aprile 2007 Devo osservare che ti sbagli, era come descrivi tu all'inizio quando il ministero con le norme di attuazione della 46/90 doveva predisporre un apposito certificato che attestava il posseso dei requisiti tecnico professionali, ( che non scadono mai )in seguito dato che il certificato non è mai stato inventato si è deciso di rendere valida la semplice visura camerale senza bisogno di rinnovo, tieni presente che la dichiarazione di conformità viene archiviata dalla C.C.I.A.A. che ha modo di fare tutte le verifiche.SalutiMauro
Elvezio Franco Inserita: 21 aprile 2007 Segnala Inserita: 21 aprile 2007 (modificato) - e' assolutamente regolare una dichiarazione che non alleghi alcun certificato ma ove sia espressamente dichiarato :................ autocertifica di essere in possesso dei requisiti previsti nella legge 46.90 in relazione a quanto eseguito.Mi farebbe comodo se fosse cosi,non ho compreso bene se e' una considerazione(peraltro corretta) o un'affermazione,nel qual caso mi farebbe molto comodo.Vorrei obbiettare la durata del certificato che,per quel che so' e' della durata di sei mesi,la stessa durata di tempo per la presentazione della D.d.C. Modificato: 21 aprile 2007 da Elvezio Franco
mauro555 Inserita: 22 aprile 2007 Segnala Inserita: 22 aprile 2007 Per Elvezio, esistono circolari del Ministero dell'industria e di Unioncamere in merito vedo se riesco a trovarle e ti faccio sapere,L'autocertificazione può essere utilizzata e deve essere accettata ma con un documento a parte con tutte le diciture di legge.Nella mia provincia funziona così, conosco bene l'argomento percè sono stato commissario alla C.C. per il settore artigiani, successivamente son stato vice presidente della C.P.A. che tra i vari compiti aveva quello di raccogliere, verificare e sanzionare le dichiarazioni di conformità, ( dico "aveva" perchè sono state sciolte da pochi giorni )salutiMauro
Piero Azzoni Inserita: 22 aprile 2007 Autore Segnala Inserita: 22 aprile 2007 .... si è deciso di rendere valida la semplice visura camerale senza bisogno di rinnovomi potrebbe anche stare bene, ma vorrei capire chi ci sta dietro il ... si e' deciso ....da quanto tu dici intuisco che ti stai riferendo ad una provincia, quale ?
mauro555 Inserita: 22 aprile 2007 Segnala Inserita: 22 aprile 2007 decidono il ministero dell'industria ed unioncamere ( unione c.c.i.a.a. di tutta Italia ) quindi le regole valgono per tutti,poi magari ad alcune c.c. fanno comodo le entrate derivanti dalle visure e dimenticano di avvisare ........in ogni c.c. c'è l'ufficio artigianato, prova a chiedereti ricordo che i "requisiti tecnico professionali" vengono attribuiti sulla base di esperienze lavorative o di titoli di studio che vengono valutati prima dell'attribuzione tu potresti cambiare ditta, crearne una nuova, chiudere l'attività e riaprirla tra qualche anno, ma i tuoi requisiti rimangono e nessuno li può diminuire puoi solo aggiungerne altri.in ogni provincia esistono le organizzazioni sindacali degli artigiani, che hanno i loro rappresentanti nelle c.c. che devono curare gli interessi degli associati.non me ne volere ma per il momento preferisco restare anonimo, se ti dico la provincia è come se ti dicessi nome e cognomeresto a disposizione, saluti Mauro
Piero Azzoni Inserita: 22 aprile 2007 Autore Segnala Inserita: 22 aprile 2007 nulla da dire sul fatto che non dici la provinciaveniamo invece al punto focale, bene le tue considerazioni sulle normative, ma l'aspetto principale di questa discussione e' l'autocertificazionefermo restando la necessita' che limpresa disponga di ______, ma considerando anche le leggi in vigore che ALLO STESSO MODO vanno rispettate ne deriva che l'autocertificazione dei requisiti non e' semplicemente un diritto, ma e' anche un dovere di chi stende la dichiarazione di conformita'ti racconto un anedoto che anche se applicato ad un campo diverso chiarisce la situazionequando ho iscritto mio figlio all'asilo nido comunale c'e' stato tra me e la responsabile un colloquio del tipo:- la sua domanda andrebbe bene, ma manca lo stato di famiglia- a chi si chiede lo stato di famiglia ?- al comune- l'asilo nido e' comunale, lei ne e' la responsabile pertanto suppongo che in questo colloquio lei rappresenti il comune- si, la sua intrerpretzione e' corretta- allora e' lei che lo deve dare a mela responsabile, essendo una persona intelligente e avendo capito la situazione mi disse che avrebbe mandato avanti il tutto in assenza del certificatola morale e' chiara:nessuna camera di commercio e nessuna commissione emettera' mai una circolare dove dice che gli allegati indicati sul piano formale non servono a nullama nessuna camera di commercio ti potra' mai contestare di non aver allegato un documento della quale lei stessa e' origine mentre tu, l'allegatario ne saresti il destinatarioAUTOCERTIFICHIAMO !!!!!
mauro555 Inserita: 22 aprile 2007 Segnala Inserita: 22 aprile 2007 Infatti, è perfettamente legale ,quello che dicevo all'inizio è che l'autocertificazione deve essere fatta nel modo previsto e cioè con tutti i dati personali con tutti i riferimenti normativi e le diciture varie, una semplice voce aggiunta sulla dichiarazione potrebbe essere motivo di contestazione,quindi sono perfettamente d'accordo con tè.saluti
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