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PLC Forum


relè a stato solido 2 uscite


Gast.one

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salve a tutti , sono  nuovo del forum e mi chiamo Enrico.

detto ciò mi servirebbe aiuto per trovare uno schema elettrico per poter

realizzare il relè in descrizione .

girottolando online mi sono imbattuto nel video di Mirco Ceronti "relè commutatore 3 uscite" e me ne sono innamorato ma,

non avendo nozioni elettroniche non saprei da dove cominciare.

il funzionamento l lè dovrebbe essere:

1' lieve pessione accende  A

2' lieve pressione accende B

3' lieve pressione accende A+B

una pressione lunga spegne da qualsiasi posizione .

ringrazio in anticipo chi potrà aiutarmi e auguro a tutti una buona serata.

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È un semplice contatore con possibilità di reset su comandi lungo.

Senza nozioni é molto dura.

Uno schema a blocchi dovrebbe uno per gestire il reset mediante un timer che confronta il tempo di pressione del tasto e il contatore 0, 1,2,3 e poi dopo il tre cosa fa se riceve un ulteriore impulso?

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grazie max , dopo il 3zo impulso se ne riceve un altro ricomincia da capo 1-2-3 ciclico e reset con pressione lunga

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La tua intenzione è realizzarlo con con integrati o un micro esempio Arduino ?

Nel primo caso ti serve un contatore con reset e preset accessibile, il preset verrà utilizzato per caricare 1 al superamento della combinazione 1+2, mentre il reset per portare tutto a zero.

Nel secondo caso lo fa software.

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Come contatore potresti vedere il data sheet del CD4510 e cominci a studiarlo. Magari con un software di simulazione.

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Il 29/06/2024 alle 16:38 , max.bocca ha scritto:

La tua intenzione è realizzarlo con con integrati o un micro esempio Arduino ?

Nel primo caso ti serve un contatore con reset e preset accessibile, il preset verrà utilizzato per caricare 1 al superamento della combinazione 1+2, mentre il reset per portare tutto a zero.

Nel secondo caso lo fa software.

vorrei realizzarlo con componenti discreti ed integrati ,non con arduino.

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Fai prima con un Arduino micro,non devi neanche. Imbatterti in circuiti anti rimbalzo,timer 555 ,poi in tutti casi sia col CD 4017 che col 555 oppure con larduino devi mettere un transistor ad ogni uscita+relais..

 

Ciao 

Isidoro 

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Più che il 4017, opterei per uno che hai preset coma 74Hc190 e simi, in quanto quando arrivi a 4 non deve ripartire da zero ma da uno, mette se fai il reset va a zero.

Per pilotare un carico di un mini relè un Uln2xxx può andare benissimo.

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Se non sbaglio qualcosa, la logica si potrebbe realizzare nel seguente modo.

 

765454343231.thumb.png.f383004d36bc69bb5ed589ad3ae7eaae.png

 

RP è la resistenza di pull-down, che deve far circolare almeno una decina di mA nel pulsante. R1 e C1 determinano il tempo di debounce, potrebbe essere una cinquantina di ms. R2 e C2 determinano il tempo di pressione lunga, potrebbe essere circa un secondo. R3 e C3 determinano il tempo di autoreset all'accensione.

 

Manca l'alimentazione e lo stadio di potenza in uscita, che non sappiamo se dovrebbe essere in bassa tensione, o a tensione di rete, quindi con tutti i rischi connessi.

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@Claudio F l'hai provato con un simulatore?

Così direi che conteggia al rilascio del pulsante, perché il preset funziona se non ricordo male se il clk si trova alto, altrimenti non carica il preset.

L'avevo pensato anch'io prima di optare per il 74190 o simile perché quelli se non ricordo male caricano il preset indipendente dallo stato del clk.

Io non volevo dare la pappa pronta ma cercare di

Spiegare cosa andare a cercare... Sui data sheet e vari schemi.

 

 

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@max.bocca   Non ho un simulatore, ma secondo tabella verità il preset dovrebbe funzionare anche con clk alto:

 

098876654.png.52c1a96ceb4ec9252f2d2b95f0ae26bd.png

Per il pulsante è giusto che commuti al rilascio, altrimenti non si potrebbe rilevare un long press lasciando invariate le uscite.

 

Per la pappa pronta si, lo avevo capito e generalmente concordo, ma con "nessuna nozione" la vedo tragica anche così. Diverso sarebbe stato se OP avesse detto di voler studiare le basi dell'elettronica.

 

 

 

 

Modificato: da Claudio F
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Livio Orsini
9 ore fa, max.bocca ha scritto:

Io non volevo dare la pappa pronta ma cercare di Spiegare cosa andare a cercare...

👍

 

Se dai un pesce ad un affamato lo sfami per un giorno, se gli insegni a pescare lo sfami per sempre. (dicono sia di Confucio, comunque è verità).

 

Preset e reset non dipendono dal clock, sono ingressi che dipendono solo dal loro livello.

Non appena Q3 va alto, per ever conteggiato il 4°, carica la configurazione di preset.

 

Modificato: da Livio Orsini
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@Livio Orsiniavevo fatto un rapido test con un simulatore sul web ieri.mattina e non mi funzionava il preset, non avevo tempo di cercare il datasheet e mi sono fidato. Probabilmente il simulatore non è affidabile. 

 

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Livio Orsini
1 minuto fa, max.bocca ha scritto:

Probabilmente il simulatore non è affidabile

 

Quelli che si trovano Online, spesso fatti da amatori, è probabile che siano affetti da bugs più o meno gravi. Se si usano quelli "seri" invece no.

 

Comunque un contatore sino a 3 si può fare anche con un74hc74, doppio D-FF, ci sono tanti modi per realizzarlo. Ma oramai, per me, la sola idea di prendere in mano il saldatore mi fa passare la voglia, quindi vado sempre con arduino, ESP8266, ESP32 et similia. Così faccio tutto software e al massimo devo stringere qualche vite delle morsettiere.😁

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@Livio Orsini

Condivido in pieno, una prodotto a base sw è più versatile, fare una modifica su un cablato...  Sai bene che bisogna tagliare piste, fare filature, aggiungere circuiti in aria... Altri tempi. 

I simulatori buoni costano!!

Ecco da dove nasce l'incomprensione del funzionamento del preset load. 

Screenshot_20240703-082315.png

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Livio Orsini
2 ore fa, max.bocca ha scritto:

Ecco da dove nasce l'incomprensione del funzionamento del preset load. 

 

Son cose che capitano, specialmente quando si fa un'analisi un po' sommaria; anche perchè son cose che oramai usiamo veramente poco.

Pensa che quando ero giovane dovevo fare tutto o quasi con transistor, resistenze e condensatori. Le prime logiche che ho usato erano RTL, poi DTL. Quando ti mancava una porta con 2 ingressi te la facevi a transistor per non impiegare un intero chip.

Anche gli amplificatori operazionali i primi che ho usato per un calcolatore analogico (tesi primo anno di Istituto superiore di specializzazione) lo realizzai con transistor al germanio (per spendere poco🥺) impiegando gli OC44, che erano usati come stadio di AF nelle radioline, perchè avevano una bassa deriva termica.

Ma a ventanni si sopporta tutto volentieri, quando si ha passione! A 80, di tempo sai che non te ne rimane molto e allora cerchi di non sprecarne.😜

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grazie a tutti ,per il momento ho da studiare abbastanza....sono cose che midiverto a fare dopo la doccia.....mi rilasso con il saldatore in mano 

poi se non funziona , butto tutto nel cestino ,salvando il salvabile e ricomincio...

di tempo non ne ho molto ma mi svuota il cervello dalla quotidianità....

frazie a tutti e appena metto le mani ricomincio a chiedere.

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