Del_user_23717 Inserito: 29 luglio 2007 Segnala Inserito: 29 luglio 2007 Avevo sottomano un vecchio (1999) progetto di un ampliamento per un sito industriale con potenza installata di 400kVA.Nelle conclusioni finali, quando si parla dei componenti elettrici che la ditta realizzatrice dovrà utilizzare, si fa riferimento alle norme CEI-UNI, e richiede espressamente che tali componenti dovranno essere dotati di marchio I.M.Q. od altro equivalente, riconosciuto in sede CENELEC-IEC. Poi continua con l'obbligo del contrassegno/marcatura CE, sempre per i medesimi componenti...C'è qualcosa che secondo voi stona? Sinceramente, non sapevo che fosse necessario che la componentistica fosse dotata di marchio I.M.Q. ma è vero?
del_user_56966 Inserita: 30 luglio 2007 Segnala Inserita: 30 luglio 2007 Indistintamente da quello che prescrive la base normativa, il progettista può chiederequalsiasi certificazione aggiuntiva ritiene opportuna per il buon esito dell'impianto, il marchio I.M.Q è per molti progettistista a significare che le prove tipo sono state eseguite con successo, quindi hanno un riscontro in più sul prodotto rispettoa quello senza marchio....Questo almeno in teoria Alen
Del_user_23717 Inserita: 30 luglio 2007 Autore Segnala Inserita: 30 luglio 2007 Ho capito.Però i miei dubbi permangono... più per la forma che non per la sostanza... Il criterio quindi dovrebbe essere il seguente:La marcatura e l'omologazione I.M.Q. (come quella UTE, KEMA, SEMKO, DEMKO, NEMKO) si ottengono (se si ottengono) facendone opportuna richiesta a spese del costruttore per determinati prodotti. Quindi il fabbricante, paga (come funziona per ogni certificazione) per ottenere l'omologazione. Ma quello che mi chiedo è: produttori come ABB Sace, MG, Siemens, Schneider, Moeller e compagia bella, davvero corrono il rischio di non ottenere una cerificazione I.M.Q. su i loro prodotti? Ovvero, chi è produttore leader per determinati prodotti, si presume che costruisca rispettando tutti gli standard tecnico/qualitativi e di sicurezza, in tutto ciò a che serve un' altra omologazione... Penso che tutti i produttori pocanzi citati siano certificati internamente secondo le varie norme ISO... Forse l' I.M.Q. guarda esclusivamente il prodotto? E i test da superare per ottenere questa omologazione, sono davvero più selettivi di quelli che un produttore serio fa prima di commercializzare un prodotto?
Livio Orsini Inserita: 30 luglio 2007 Segnala Inserita: 30 luglio 2007 Aziende come quelle che hai citato non hanno, in genere, problemi ad ottenere l'omologazione UTE, KEMA, SEMKO, DEMKO, NEMKO, IMQ ed altre, come CSA/UL, perchè progettano i dispositivi avendo come obbiettivo anche la rispondenza alle normative di quessti enti. Inoltre la potenza economica e commerciale è tale che, a meno di clamorose "toppate", venga loro negato il marchio. prima di sottoporre il prodotto alle prove di accettazione dell'ente, il prodotto ha dovuto superare rigidissimi controlli interni per cui si arriva alla certificazione praticamente a colpo sicuro.Il marchio di questi enti poco aggiunge alla certificazione di qualità di prodotti di ziende serie e grandi, anche perchè commercializzare un prodotto di scarsa qaulità sarebbe un vero boomerang per un'azienda di questo calibro.Invece la marcatura IMQ, VDE, etc. è una garanzia per prodotti di piccole aziende di cui non si conoscano gli standard di qualità a partire dalla progettazione.In quanto alle normative ISO... meglio stendere un velo (ovviamente è solo una mia personale opinione). Garantiscono quasi esclusivamente il processo.....burocratico: se le carte sono in ordine anche lo standard di qualità è rispettato (sic!).Sono partiti dai sistemi di qualità aereospaziali, semplificando un poco la parte documentazione e dimenticando che alla carte devono corrispondere anche azioni ben precise.Ovviamente ci sono moltissime aziende che non si limitano alla sola apparenza, ma delle norme applicano anche la sostanza, ma questo è lasciato molto all'iniziativa delle singole aziende.
del_user_56966 Inserita: 30 luglio 2007 Segnala Inserita: 30 luglio 2007 anche perchè commercializzare un prodotto di scarsa qaulità sarebbe un vero boomerang per un'azienda di questo calibro.Visto cosa gira sui vari forum....chissà quanti bernoccoli ultimamante per qualcuna di queste... Alen
Del_user_23717 Inserita: 30 luglio 2007 Autore Segnala Inserita: 30 luglio 2007 E' proprio questo il punto, in impianti idustriali penso che sia comunque inevitabile acquistare componentistica di buon livello, e non affidarsi a pinco-pallini mezzi sconosciuti, o con ancora troppo poca esperienza diretta; almeno in fase di realizzazione di tutte le strutture portanti.Quindi, per non fare nomi di produttori, si fa riferimento ad un' omologazione i cui test sono uguali per tutti coloro che ne fanno richiesta, e a quel punto, la concessione del marchio I.M.Q. (o gli altri elencati) ne attesta la conformità rispetto a [...] E quindi fra il componente X della casa costruttrice Y e il componente W della casa costruttrice Z, posso indistintamente prenderli per buoni entrambi... nonostante probabilmente continui ad esserci parecchia differenza tra i due prodotti... è più o meno in questi termini che devo vedere la cosa?In quanto alle normative ISO... meglio stendere un velo (ovviamente è solo una mia personale opinione). Garantiscono quasi esclusivamente il processo.....burocratico: se le carte sono in ordine anche lo standard di qualità è rispettato (sic!).Purtroppo più che una tua opinione personale, è più una verità in espansione... Ovviamente ci sono moltissime aziende che non si limitano alla sola apparenza, ma delle norme applicano anche la sostanza, ma questo è lasciato molto all'iniziativa delle singole aziende.Menomale che anche questo è vero...
LB81 Inserita: 30 luglio 2007 Segnala Inserita: 30 luglio 2007 tali componenti dovranno essere dotati di marchio I.M.Q. od altro equivalente, riconosciuto in sede CENELEC-IEC. Poi continua con l'obbligo del contrassegno/marcatura CEIl marchio CE è obbligatorio e ti dice solo che il prodotto è sicuro. Il marchio IMQ non è obbligatorio, ma dal punto di vista tecnico è più significativo perchè riguarda anche la qualità. Un esempio sono alcuni prodotti cinesi che sono riusciti ad ottenere il marchio CE (in altri casi è contraffatto ), ma non riusciranno mai ad ottenere l'approvazione dell' IMQ.Ciao.
del_user_56966 Inserita: 30 luglio 2007 Segnala Inserita: 30 luglio 2007 (modificato) il CE cinese trae un po in inganno vero!!specialmente quando tradotto significa:Cina Export :goofy: Alen Modificato: 30 luglio 2007 da alen
marco.riefolo Inserita: 30 agosto 2007 Segnala Inserita: 30 agosto 2007 Oltre a CE (obbligatorio se soggetto) e IMQ (non obbligatorio ma da più garanzie e controlli) segnalo anche il marchio CEI che si pone in mezzo: il costruttore appone il marchio di conformità ad una specifica norma prodotto CEI. Non ci sono controlli ma il costruttore è responsabile.
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