Vai al contenuto
PLC Forum

Partecipa anche tu alla Live su Youtube martedì 28/01/2025 per festeggiare i 24 anni di PLC Forum

Per ulteriori informazioni leggi questa discussione: https://www.plcforum.it/f/topic/326513-28012025




circuito minimo di alimentazione


Messaggi consigliati

Inserito:

Buonasera a tutti, vorrei realizzare una ventina di automazioni a 220Vca nelle quali per motivi di spazio è previsto l'impiego di Arduino mano. Le informazioni che richiedo qui riguardano la realizzazione di un circuito di alimentazione per Arduino molto molto compatto alimentato a 220Vca. Grazie a chi vorrà aiutarmi ed un saluto a ciascuno.


Inserita:
6 ore fa, lapaiolo ha scritto:

Grazie a chi vorrà aiutarmi ed un saluto a ciascuno.

 

Già la selta di arduino è molto discustibile, stante laì'assoluta assenza di immunità ECM.

L'idea di usare un alimentatore a 230V "molto compatto" non fa che peggiorare la situazione.

 Comunque, visto che vuoi andare in cerca di guai, compra un alimentatore di quei tipi Switching che stanno diettamente nella presa, con uscita 9V e con quello ci alimenti arduino. Ce ne sono di ottimi con costi molto contenuti.

  • 3 weeks later...
Inserita:

Buongiorno, grazie per la risposta, chiedo susa per il ritardo con cui sono tornato. Sarebbe così gentile da spiegarmi anche sommariamente cos'è l'immunità ECM ed indicarmi una chiave di ricerca per gli alimentatori di cui ha parlato? La ringrazio comunque di nuovo per la gentile risposta. Cordiali saluti.

Inserita:
2 ore fa, lapaiolo ha scritto:

sommariamente cos'è l'immunità ECM

 

E l'immunità ai disturbi irradiati e condotti. I disturbi irradiati sono quelli che giungono via etere, mentre quelli condotti son quelli che intrano attraverso i conduttori di alimentazione e i conduttori di collegamento degli ingressi e uscite verso il campo.

Tanto per darti un'idea di cosa sono. Nelle apparecchiature industriali ogni nuova apparecchiatura nei test ECM come prima prova, solitamente, si collega l'apparecchiatura e la si alimenta. Tutti i cavi vengono fatti passare tra 2 armature di un condensatore che costituiscono una sorta di tubo rettangolare di lunghezza pari a 50 cm (cito a menoria quindi la misura poittebbe essere un poco differente). A queste 2 armature vengono applicate tensioni impulsive di 2000V di ampiezza di picco; frequnza e forma sono variabili secondo una legge specifica prevista dalla normativa. L'apparecchiatra in prova deve funzionare, senza alcun problema o riduzione delle prestazione, per un tempo minimo di 20 minuti. Se non supera questa semplice prova la si ritiene inidonea.

Se supera questa prova si procederà con le succissive verifiche in camera anecoica e schermata per verificare la sensibilità ai disturbi irradiati. Inoltre poi saranno verificate le missioni irradiate e condotte dell'apparato, perchè anche il livello di emissione deve rientrare entro apposite specifiche.

Però per il funzionamento dell'apparato la verifica importante è la sua immunità ai disturbi.

 

Arduino e raspberry sono apparecchi prgettati per essere usati per altri scopi. Arduino è un strumento per svilupp Sw; raspberry è stata progettata come PC a bassissimo costo.

I costi contenuti e la facilità di uso le hanno rese molto popolari tra i dilettanti di elettronica e, tutto sommato, possono essre impiegate con ottimi risultati per applicazioni non critiche.

Non sono certo adatti per realizzare anche semplici automazioni, dove sia necessario un minimo di sicurezza di funzionamento.

Pensa all'automatismo di una serranda di un'aurorimessa casalinga. Basta un piccolo disturbo e la serranda si apre anche senza alcun comando o, peggio a serranda aperta, mentre stai entrando o uscendo con un'autovettira la serranda si chiude ignorando i blocchi di sicurezza.

Tanto per farti un esempio pratico. E noto, perchè c'era un personaggio televiso "Capitan Ventosa" che ci ha fatto parecchie trasmissioni, che in alcuni luoghi i telecomadi delle automobili si bloccano, causa interferenze radio che distrurbano la ricezione. Qui l'unico probelma è il fastido di dover aprire la porta dell'auto in modo manuale. Pensa se in vece questi interferenze mettessero in moto un meccanismo.

 

2 ore fa, lapaiolo ha scritto:

chiave di ricerca per gli alimentatori di cui ha parlato?

 

"9v wall plug"

Io per alcune mie applicazioni ho usato alimentatori di questo tipo seguiti da robusti filtri sulla continua; in genere i 9V sono leggermente abbondanti, specialmente se l'alimentatore è sovradimensionato in corrente, quindi ci si può permettere anche una caduta di tensione di 1V - 1,5V sul filtro.

Ovviamente la presa in cui inserisco l'alimentatore è filtrata da un buon filtro di rete.

Questa soluzione permette di effettuare un'ottima barriera per i disturbi condotti dalla rete.

Ovviamente anche tutti i segnali di ingresso ed uscita devone essere separati galvanicamente e, possibilmente, filtrati.

Il contenitore, se metallico e messo a terra, funge da ottimo schermo per i disturbi irradiati e captati dalla scheda.

 

Con questo si è ancora ben lontani da una immunità ECM a livello indistriale ma,almeno, l'affidabilità è quasi decente.

Inserita: (modificato)

Eccellenti e chiarificatrici risposte che mi mettono in difficoltà. A questo punto arrivato ad accertare ed accettare la mia ignoranza rinuncio a tutte queste automazioni meno una, quella della porta del garage (potendo). Allora la domanda nasce spontanea: esiste la possibilità di realizzarla con un microcontrollore in maniera sicura (e non molto dispendiosa)? Ancora grazie e saluti.

 

Modificato: da lapaiolo
Inserita:
23 minuti fa, lapaiolo ha scritto:

Allora la domanda nasce spontanea: esiste la possibilità di realizzarla con un microcontrollore in maniera sicura (e non molto dispendiosa)? Ancora grazie e saluti.

 

Certo. Trovi in commercio numerosi dispositivi per Home Automation pronti, funzionanti e, soprattutto, affidabili a prezzi accessibili.

Se magari tu spiegassi in dettaglio cosa intendi realizzare, potrei forse darti consigli più mirati.

Inserita:

Buongiorno, le cose stanno in questo modo: ho il cancello controllato da una scheda, piuttosto costosa che ha un ciclo di funzionamento alquanto insolito ma per me molto comodo che vorrei emulare per tre porte elettriche (garage e due accessi di casa) in maniera economica. Il funzionamento è in seguente: a cancello chiuso la pressione pulsante (PP in seguito) comanda l'apertura, in apertura pp  comanda l'arresto, in arresto (in fase di apertura) con cancello parzialmente aperto PP comanda l'inversione di marcia, partendo dal cancello completamente aperto il funzionamento è duale, cioè: pp comanda la chiusura, in chiusura pp comanda l'arresto, in arresto (in fase di chiusura) con cancello parzialmente chiuso PP comanda l'apertura. Spero di essere stato abbastanza chiaro. Per ora per una realizzazione di questo tipo io sono riuscito ad immaginare solamente una realizzazione con un microcontrollore tipo Arduino, fermi restando tutti i problemi di sicurezza. Grazie per tutto l'aiuto ed i consigli. Cordiali saluti.

 

Dumah Brazorf
Inserita: (modificato)

Boh, è il normale funzionamento del mio cancello con automatismo CAME degli anni 90. E' settabile.

Hai controllato i manuali delle schede di controllo dei tuoi che non ci sia niente di simile?

Modificato: da Dumah Brazorf
Inserita:

Come pensavi di risolvere il connubio tra microcontrollore e l'elettronica esistente ?

Oppure il microcontrollore rimpiazzarebbe anche tutta l'elettronica di controllo esitente sulle porte? Sono parecchio attento alla sicurezza e questa seconda ipotesi mi lascia perplesso...

 

Inserita:
20 ore fa, lapaiolo ha scritto:

che vorrei emulare per tre porte elettriche (garage e due accessi di casa) in maniera economica.

 

Ma queste tre porte hanno una loro automazione? Se si come è comandata?

Inserita:

Attualmente sono comandante con dei semplici pulsanti No.

Inserita:

La soluzione potrebbe essere un microPLC o relè programmabile.

Perchè vorresti realizzare circa venti automazioni di questo tipo? Hai intenzione di commercializzarle?

Con cosa comanderesti apertura e chiusura? Con tradiocomando?

Un'altra soluzione potrebbe essere quella dei relè programmabili per Home automation. Ci sono alcuni standard presenti sul mercato che offrono parecchie gamme di apparati.

Inserita:

A casa ho le tapparelle elettriche e mia moglie diciamo che "si lamenta" per il funzionamento poco pratico e così avevo pensato di automatizzarle, ho deciso di lasciar perdere e di limitarmi all'ingresso ed al garage. Penso, a questo punto che un microplc faccia più al caso mio per il garage e dei relè programmabili per la porte su cui posso limitarmi solo all'apertura e chiusura totale senza realizzare il ciclo completo che ho descritto.

Inserita: (modificato)
16 minuti fa, lapaiolo ha scritto:

Penso, a questo punto che un microplc faccia più al caso mio per il garage e dei relè programmabili per la porte su cui posso limitarmi solo all'apertura e chiusura totale senza realizzare il ciclo completo che ho descritto.

 

Relè programmabili o microplc sono più o meno la stessa cosa.

Guarde nelle due sottosezioni di questa sezione, puoitrovare spunti interessanti ed idee per risolvere il tuo problema nel modo migliore.

Modificato: da Livio Orsini
Dumah Brazorf
Inserita: (modificato)

Per le tapparelle ci sono i sonoff o gli shelly appositi. Una volta installati puoi creare scene e raggrupparli per stanza o tutti insieme e con un comando alzare o abbassarle tutte.

Modificato: da Dumah Brazorf
Inserita: (modificato)

Io mi sono costruito alcune schede "Arduino" che uso per prove sul campo ma che non userò per la produzione; l'alimentatore di tipo lineare, benché piccolo è curatissimo con diodi e filtri di protezione in abbondanza;

Ingressi ed uscite digitali sono prese pari pari dai manuali Siemens S5 di 40 anni fa, (allora fornivano schemi e valori anche se parziali), il tutto in un buon contenitore metallico.

Ingressi analogici non optoisolati ma filtrati e anche loro protetti da diodi zener e schottky nonché dove possibile da un piccolo snubber.

Le macchine agricole ed inaspettatamente la campagna, sono dei formidabili generatori di disturbi...

Modificato: da Colonial54
Inserita:
10 ore fa, Colonial54 ha scritto:

Io mi sono costruito alcune schede "Arduino".....

 

Lo hai portato quasi a livello industriale.

Ho fatto anch'io alcune applicazioni, per automazione domestica, con modalità simile. Sono in funzione da alcuni anni e non hanno avuto problemi di disturbi, tranne che per un visualizzatore che si è "impallato" una volta; ma questo è proprio un problema intrinseco del visualizzatore. L'automazione ha comunque continuato a funzionare regolarmente. Dovrei cambiare tipo di visualizzatore per eliminare il problema.

Inserita:

La cosa sta diventando piuttosto complessa e si sta "espandendo" andando fuori dalla mia portata. Ho piacere a realizzare "cose" molto personalizzate senza dovermi adeguare alla produzione. Ho un'ultima domanda relativa all'alimentazione, potrebbe servire una separazione galvanica realizzata con un trasformatorino (immagino di no visto il tipo di disturbi ), si risolverebbe alimentando con una batteria eventualmente in tampone? Grazie a tutti ed arrivederci a presto.

Inserita:
14 minuti fa, lapaiolo ha scritto:

Ho un'ultima domanda relativa all'alimentazione, potrebbe servire una separazione galvanica realizzata con un trasformatorino (immagino di no visto il tipo di disturbi )

 

Un trasformatore, di suo, taglia parecchi disturbi, specialmente se ha uno schermo, connesso a tera, tra primario e secondario. Un buon filtro di rete, prima del trasformatore, abbatte notevolmente i disturbi. Quelli che rimangono si abbattono con almeno un paio di celle C-L sulla continua.

Inserita:

Buonasera, forse stiamo tro,vando una soluzione alla mia portata, nel mio "magazzino" non credo di avere un trasformatore schermato. Come potrei fare (se sono fattibili) o dove trovo il filtro di rete le celle C-L?

Inserita:

Un tempo eran più favili da reperire pronti in commercio, oggi si fanno avvolgere; tra primario e secondari si avvolge uno strato di spirelasciando un capo dell'avvolgimento troncato all'interno,mentre l'altro lo si porta all'esterno ed andrà collegato a terra.

I filtri di rete si reperiscono dai rivenditori di materiale elettrico; i migliori, a mio parere, sono quelli prodotti da Shaffner.

Le celle C-L, o quelle a pgreco, si fanno. Ad esempioio uso mettere unelettrolitico da 500µF, a basso ESL, seguito da un induttore da 220µHy e poi da un condensatore da 0,33µF ceramico multistrato.

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...