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Reparto Manutenzioni Interno - Requisiti e/o abilitazioni


Messaggi consigliati

Inserito:

Può un'azienda eseguire i lavori di manutenzione straordinaria dei propri impianti mediante il proprio reparto tecnico interno in assenza di una figura che abbia i "famosi" requisiti previsti dalla legge per le imprese abilitate? In altre parole ci sono delle semplificazioni in questo caso? Qual è la normativa vigente al riguardo?

Grazie per le risposte

  • 3 weeks later...

Inserita:

Per eseguire la manutenzione straordinaria è assolutamente necessaria la presenza di un responsabile tecnico ed inoltre facilmente il vs. stabile rientra nell'obbligo di progetto che è obbligatorio anche per ogni modifica all'impianto stesso. Non sottovalutate le responsabilità individuali in mancanza dei requisiti.

Inserita:

E' secondo me necessario capire cosa si intende per manutenzione ordinaria e/o straordinaria.

Cosa fate abitualmente nel contesto della manutenzione ordinaria? qual'è la struttura operativa del personale e con quali qualifiche?

Cambiare una volta all'anno 10 elettrovalvole, due cavi e tre motori è una cosa, modificare il progetto e la funzionalità di un impianto è cosa diversa.

Se non diamo una dimensione definita potrebbe diventare tutto straordinario o ordinario.

Parliamo di grandi impianti o di singole macchine.

  • 2 weeks later...
Ospite giantecnico
Inserita:

A mio avviso se si analizzano le Norme di riferimento ( ma non solo quelle riferite a questa particolare situazione ) ogni manutenzione o particolre che cambia l'originario funzionamento di qualsiasi apparecchiatura e o inpianto già precedentemente costruito, è soggetto alla rconsiderazione della dichiarazione di coformità originaria, è soggetta a queste considerazioni.

Conclusione l:

1) La sostituzione di un particolare con uno identico o con le stesse caratteristiche ( Tensione, corrente, potenza Ecc. )

è da cosiderarsi manutenzione ordinaria.

Non si può affermare la tessa cosa per mnutenzioni dove es. :

2) Viene aggiunto una pulsantiera di comando, si sostituisce un motore da 0,75Kw con uno a 1,1Kw, e magari si passa da 1400 giri a 2800 giri, l'agginta di un micro in serie agli esistenti di sicurezza, si aggiunge una elettrovalvola, ecc. così fino all'infinito.

Fatte queste considerazioni;

chi dichiara che quella modifica rispetta i requisiti di sicurezza ?

chi si assume la responsabilità che il cablaggio di quel micro in più non comporta uno squilibrio nel circuito delle sicurezze '

l'elettrovalvola in più sarà aggiornata nei DATA BASE dello schema elettrico della ditta contruttrice ?

La mia esperienza di anni di manutenzione, mi suggerisce dare a Cesare cio che è di Cesare.

Spesso i direttori di stabilimento fanno fare manutenzioni al personale interno, per risparmiare, allo scopo di fere cariera, fino a quando succedono strani incidenti ( VEDI ULTIMI incidenti sul lavoro acciaierie TORINO ).

Voglio dare un consiglio a tutti; ci si accorge di dove arriva il dovere di un manutentore solo dopo un grave incidente, e gurda caso tutti lo sapevano ma nessuno ha fatto niente per evitarlo.

Occhio MANUTENTORI !! il lavoro è importante, ma la pelle di più.

Saluto tutti Giancarlo.

Del_user_23717
Inserita:
Qual è la normativa vigente al riguardo?

Quella del risparmio...

Se una piccola azienda può eseguire manutenzione straordinaria sui propri impianti (col proprio personale e i propri mezzi), stai quasi certo che lo farà, a prescindere dai requisiti particolari richiesti...

Ampliamenti impianti, realizzazione quadri per automazione pompe/motori sono cose che abbiamo sempre fatto da soli in azienda... a nostro avviso con responsabilità e professionalità, ma diciamocelo chiaramente, in certe realtà quando c'è qualcosa da fare, la si fa e basta... senza andare troppo per il sottile.

Ospite giantecnico
Inserita:

Lo spirito del dovere che traspare è ammirevole !!

La norma di riferimento ? Bee !!

Forse la prima e la più gettonata la 626 ( Molto vasta , e particore ).

Forse anche la 60204.... Con tutti i suoi aggiornamenti.

Anche la semplicissima e forse ritenuta nel settore superflua 46/90.

Se ne potrebbero elencare a centinaia, una Normativa però per essere efficace, bisogna interpretarla in base al caso, e sopratutto applicarla.

Ho lavorato in passato in condizioni simili, siamo andati a fuoco 3 volte e saltati in aria in vari settori 4 volte, allorchè dopo l'ultimo infortunio di un manutentore grave, ho deciso di cambiare aria.

Come ti ho già detto, il LAVORO è una cosa importante, considerando i tempi, la pelle di più . Considera che se un dipendente dimostra che un certo tipo di lavoro non è di sua competenza, questo non vuol dire che è polemico, o vagabondo, traspare invece la sensibilità e la responsabilità verso sè stesso e gli altri; parola mia ti rispetteranno molto di più.

Questo è un mondo strano, dove non si capisce bene dove parte il dovere, e dove arriva la coscenza, stà in noi trovare il giusto equilibrio.

Ciao Giancarlo.

Del_user_23717
Inserita: (modificato)

Ciao Giancarlo,

Sono pienamente daccordo con quanto tu affermi, probabilmente viviamo realtà un pò diverse, dalle mie parti

se un dipendente dimostra che un certo tipo di lavoro non è di sua competenza

[intendo l'esempio del manutentore che deve realizzare un quadro, aggiungere qualche presa CEE o qualche interruttore automatico o eseguire una modifica provvisoria/definitiva su un quadro di automazione]

perchè non ha l'abilitazione scritta... posso assicurarti che solo in rarissimi casi

non vuol dire che è polemico, o vagabondo, traspare invece la sensibilità e la responsabilità verso sè stesso e gli altri; parola mia ti rispetteranno molto di più

-------------------

Il mio è un discorso che funziona finchè nessuno si fa male...

per questo ritengo cosa fondamentale in tutto questo sistema (diffuso a parere mio) cercare di non perdere d'occhio i propri limiti, oltrepassare quelli per i motivi che ho sopra citato, è da irresponsabili...

e allora si che si rischia la propria e l'altrui incolumità...

PS: L'argomento è molto vasto, è difficile trattarlo in poche righe

Saluti

Attilio

PS 2

Questo è un mondo strano, dove non si capisce bene dove parte il dovere, e dove arriva la coscenza, stà in noi trovare il giusto equilibrio

CON DUE RIGHE IN PRATICA HAI TROVATO IL MODO ESATTO DI SINTETIZZARE QUELLO CHE INTENDEVO ;)

Modificato: da a217
Inserita:

Se posso dire la mia, io sono un manutemtore di una Grossa azienta metalmeccanica internazionale e ... la manutenzione ordinaria e straordinaria è all'ordine del giorno e questi problemi sono stati espressi anche da noi hai nostri superiori senza nessuna risposta.

Per rendervi un'idea di cosa facciamo, oltre che alla sostituzione di proximiti guasti, motori brucianti e tutto quello che può essere classificato come ordinario, in questi giorni stiamo finendo di avviare una macchina che era equipaggiata con plc CGE Serie 3 e plc CGE serie one-plus con un'automazione con plc S7-300, touch-pannel Mp370 e valvola proporzionale Rexrot ovviamente con sw e Q.e fatti in "casa"

Inserita:

Interessante la discussione,

quali le "autorizzazioni", necessarie ad un dipendente di ente pubblico, per cambiare un componente guasto dell'impianto elettrico ( interruttore luci, un punsante o una presa ad es.).

Può un tecnico informatico o di laboratorio avere "mandato" dal dirigente a sostituire un componente dell'impianto?

Lampsss

Inserita:

Salve

sono anche io un dipendente in uno stabilimento e mi occupo non solo di manutenzione ordinaria e straordinaria ma anche di progettazione di nuove macchine che realizzo in toto dalla progettazione alla programmazione e alla definitiva messa in funzione. Premetto che per 20 anni ho fatto impianti di automazione su macchine facendomi una discreta esperienza su norme e buon senso di applicazione. Il topic mi fa venire un dubbietto per quanto rigurda queste autorizzazioni di cui si parla. Ricordo che all'entrata in vigore della legge 46/90 per l'impiantistica, non vi era il corrispondente per le macchine, tanto è vero che, non potendo documentare impianti da me eseguiti, mi fu negata dalla camera di commercio l'autorizzazione a eseguire tali impianti nonostante abbia l'iscrizione al collegio dei periti industriali specializzazione elettrotecnica da molti anni.

Riassumendo : esiste qualche ente o persona che debba rilasciare una autorizzazione o è semplicemente un accordo fra le parti ( propietà della azienda-manutentore) ?

Devo comunque dire che, per quanto riguarda le nuove macchine che realizzo, le sottopongo alla consulenza di un ingegnere del settore esterno all ditta che mi rilascia una perizia di rispondenza alla normativa CE.

Grazie

Alessandro

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