scintillaspenta Inserito: 22 gennaio 2008 Segnala Inserito: 22 gennaio 2008 Ho una domanda urgente da fare :nei nostri quadri elettrici per macchine utensili in base all'art. 5.3.5 "Circuiti esclusi" della norma CEI EN 60204-1 deriviamo a monte del dispositivo generale di sezionamento del quadro una linea elettrica Fase-Fase da 2,5 mm2 e di colore arancione, per alimentare un trasformatore di sicurezza che alimenta le prese per servizi manutentivi. Ovviamente tale linea parte dai morsetti in ingresso al dispositivo generale di sezionamento ed arriva ai morsetti di un apposito interruttore magnetotermico (posto all'interno del quadro) che protegge il trasformatore e le utenze ad esso collegate.Il quadro sarà alimentato da una linea trifase del cliente da 25 mm2, protetta a sua volta da un idoneo interruttore magnetotermico del Cliente, che si attesta ai morsetti di ingresso del dispositivo generale di sezionamento; la linea che viene derivata da tali morsetti e che ha una lunghezza di circa 0,8 m all'interno del quadro risulta protetta solo dall'interruttore magnetotermico del cliente a monte della linea da 25 mm2.Domanda: questa linea derivata può essere da 2,5mm2 o deve avere la stessa sezione della linea di alimentazione del quadro?Ringrazio in anticipo per le Vs. risposte .Saluti.
alfa84 Inserita: 22 gennaio 2008 Segnala Inserita: 22 gennaio 2008 Domanda: questa linea derivata può essere da 2,5mm2 o deve avere la stessa sezione della linea di alimentazione del quadro?da 25 mm2 passare a 2,5 mm2 è un triplo salto mortale da un monte...comunque dopo aver introdotto una battutina..passiamo a cose più serie dunque se non ho capito male il quadro generale viene alimentato da una linea da 25 mm2...da quest'ultimo ti devi ricavare una linea derivata da 0,8m=80cm?cioè all'interno del quadro e quindi mi sembra di capire che ti serve per il cablaggio del quadro...giusto?se è per questo motivo tenendo conto che una linea da 25 mm2 ha una bella portata,dico che non potresti mettere un cavo da 2,5mm2 troppo poca,direi un minimo di 16mm2 o uguale a 25 mm2 stesso,in considerazione del fatto che anche se la linea è di soli 80cm,(escludiamo a priori cadute di tensione,la lunghezza è bassa)però non dobbiamo sottovalutare il riscaldamento dei cavi,per cui a maggior ragione 16mm2 oppure 25 mm2 per escludere eventuali problemi di riscaldamento con conseguente arresto della macchina utensile.(chiedo scusa ho parlato al plurale come se lo dovessimo fare insieme)....ciao
Nino1001 Inserita: 22 gennaio 2008 Segnala Inserita: 22 gennaio 2008 Ma non facevi prima a postare uno schizzo ? E meno male che per gli elettrici hanno inventato degli appositi geroglifici.Mi sembra che lo puoi fare ma dovrei ricostruire lo schema per essere sicuro.
scintillaspenta Inserita: 22 gennaio 2008 Autore Segnala Inserita: 22 gennaio 2008 Salve ragazzi , La linea lunga 80 cm non alimenta la parte di potenza dell'armadio elettrico, ma un circuito ausiliarioche deve rimanere in tensione anche quando l'armadio elettrico è aperto ( prese di servizio e lampadedi illuminazione interne dell'armadio, circuito alimentato da trafo di sicurezza ).Come ben sapete quando avviene un cambio di sezione sui cavi ( come in questo caso ) devo proteggere la nuova linea a valle della protezione coordinata . Quindi essendo sulla linea d'ingresso di alimentazione della macchina , dove ho l'interruttore generale di alimentazione della macchina , con i morsetti di collegamento dimensionati per un cavo da 25 mm2 , in questo punto ( a monte di tutto ) derivo per 0,8 m una linea bifase da 2,5 mm2 per arrivare ad un interruttore da 6 A .A norma dovrei avere quel cavo lungo 0,8 m da 25 mm2 e non da 2,5 mm2 perchè in caso di corto sul cavo lungo 0,8 m da 2,5 mm2 la protezione posta sulla linea di alimentazione della macchina non interverebbe correttamente ( il cavo da 2,5 mm2 si surriscalderebbe e via il resto ) . Sembra un problema di lana caprina ma...Attendo suggerimenti Riccardo
Del_user_23717 Inserita: 23 gennaio 2008 Segnala Inserita: 23 gennaio 2008 (modificato) Ma scherziamo? :ph34r: Consideriamo a titolo di esempio che l'interruttore generale della macchina sia un 125ASe da questo dovete alimentare due prese da 16A cosa fate? portate due corde da 25 mmq ad un magnetotermico da 16A o da 6A come scrivi tu? Modificato: 23 gennaio 2008 da a217
scintillaspenta Inserita: 23 gennaio 2008 Autore Segnala Inserita: 23 gennaio 2008 Grazie A217, la tua risposta ( ) mi ha aiutato a risolvere il problema.La normativa di riferimento per l'equipaggiamento elettrico delle macchine utensili è la Cei-EN60204-01:2006-09.Rileggendo la normativa ( spinto dalla risposta decisa di A217 ) ho trovato un punto che posso utilizzare a mio favore .Il punto a mio favore è 7.2.8. Fondamentalmente dice :- serve un dispositivo di protezione contro le sovracorrenti nel punto di riduzione dellasezione dei conduttori però se sono soddisfate 3 condizioni c'è una via d'uscita.Le 3 condizioni da soddisfare contemporaneamente sono :- la portata dei conduttori derivati dalla linea più grossa deve essere quella richiesta dalcarico a valle - la lunghezza della linea derivata non deve superare i 3 m- deve essere una linea protetta da un involucro tale da impedire un cortocircuito accidentale.SalutiRiccardo
stefano_ Inserita: 23 gennaio 2008 Segnala Inserita: 23 gennaio 2008 premetto che non sono esperto ma un discorso simile potrebbe essere:Interr. mt a monte di una dorsale da 16mmq, calata al quadro ( con sezione da 10mmq )dove ci sono 3 prese interbloccate da 16A,cosa succede dal 10mmQ parto con 3 cordine da 2,5 che vanno alle 3 prese ..... mica faccio questa derivazione con cordina da 10 ne tantomeno da 16 !!!!!Sbaglio ?ciao
scintillaspenta Inserita: 25 gennaio 2008 Autore Segnala Inserita: 25 gennaio 2008 La normativa CEI-EN60204-01 viene utilizzata come riferimento per la progettazione degli armadi elettrici delle macchine, in questo caso macchine utensili ( serve per la marcatura CE ) .Quando si realizza un impianto elettrico in un edificio si deve far riferimento alle normative del settore . Ora non sò quale sia la normativa di riferimento del tuo caso. A buon senso : Quanto è lunga la linea da 10 mm2 e successivamente le linee da 2,5 mm2 ?
Del_user_23717 Inserita: 25 gennaio 2008 Segnala Inserita: 25 gennaio 2008 cosa succede dal 10mmQ parto con 3 cordine da 2,5 che vanno alle 3 prese ..... mica faccio questa derivazione con cordina da 10 ne tantomeno da 16 !!!!!In effetti l'esempio/paragone fatto da Stefano, non è calzante, li parliamo di una riduzione di sezione da una dorsale ad una presa finale (tralasciando eventuali protezioni terminali della linea... interruttori, fusibili, ecc..)Qui si parla di derviare una cordina da 1,5 o 2,5 mmq per alimentare un interruttore C6 con una o due prese (alle quali verrà collegata qualche lampada portatile per eventuale manutenzione nel quadro se non ho capito male) a valle di un Interruttore che potrebbe essere da 100A o 125A connesso tra corde da 25 mmq.... e si chiedeva se quello spezzone a valle dell' interruttore doveva avere sezione magiore per risultare protetto da quell' interruttore...o no?
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