Manetto Inserita: 15 agosto 2024 Autore Segnala Inserita: 15 agosto 2024 Perfettamente daccordo. Il limite di Tensione max non è specificato, nominale 48 -50v. Stavo valutando di stabilizzare a causa del valore di tensione del trasformatore, 34 volt non è una tensione standard, poi c'è anche da valutare la v a vuoto e a carico. Inoltre un 500w non è nè leggero nè poco ingombrante. Probabilmente sarà un trasformatore da richiedere su ordinazione. Certo è che uno stabilizzato switching o meno ha i suoi problemi: calore, affidabilità ecc.
Livio Orsini Inserita: 15 agosto 2024 Segnala Inserita: 15 agosto 2024 8 minuti fa, Manetto ha scritto: Certo è che uno stabilizzato switching o meno ha i suoi problemi: calore, affidabilità ecc. Se pensi di usare uno SMPS, ti conviene acquistarne un ed assicurarti che sia di ottima qualità, sicuramente ti costa come l'inverter. Un traformatore toroidal da 500W di buona qualità non costa poi l'ira di Dio, Anche un tradizionale con ferro ad "E" trovi molti avvolgitori che te lo fanno a prezzi decenti.
Manetto Inserita: 15 agosto 2024 Autore Segnala Inserita: 15 agosto 2024 Tutto sommato in questo caso preferisco rimanere nel tradizionale, abbandonando l'elettronica spinta. Grazie Livio per i tuoi suggerimenti: sono sempre competenti e attinenti. Ciao
max.bocca Inserita: 15 agosto 2024 Segnala Inserita: 15 agosto 2024 3 hours ago, Livio Orsini said: No per il parallelo è necessario che l'alimentatore sia predisposto, altrimenti uno fa il lazzarone e l'altro deve fornire (quasi) tutta la corrente. @Livio Orsini avevo specificato che l alimentatore deve essere dichiarato per utilizzo in parallelo. Esempio Omron ha una serie che ha questa possibilità. Nelle centrali telefoniche SIP si montavano stazioni di energia da 100A 48/60V in parallelo secco e ci cercava di tarare la tensione in uscita il più possibile uguale per avere una ripartizione equa della corrente. Diciamo che entro il 5% si riusciva ad equilibrare.
Mariuz Inserita: 15 agosto 2024 Segnala Inserita: 15 agosto 2024 6 ore fa, Manetto ha scritto: Correggetemi se sbaglio ma per le normative al disotto dei 55 volt un apparecchio alimentato da traformatore (non autotrasformatore) o in doppio isolamento non richiede messa a terra essendo bassissima tensione. La bassa tensione arriva fino a 48V
Mariuz Inserita: 15 agosto 2024 Segnala Inserita: 15 agosto 2024 5 ore fa, Livio Orsini ha scritto: No per il parallelo è necessario che l'alimentatore sia predisposto, altrimenti uno fa il lazzarone e l'altro deve fornire (quasi) tutta la corrente. E qualche cosa di simile alla connessione in parallelo dei transistori di potenza. Solitamente si mette un piccolo resistore i serie ad ogni semicondutore per equilibrare il parallelo. Gli alimentatori previsti per il parallelo hanno un ingresso specifico che serve, tramite una reazione, ad equilibrare la corrente. In pratica si realizza quello che è comunemente definito come "bilancia di corrente". No per il parallelo, leggi quanto ho scritto nella risposta a max.bocca. I diodi antiritorno assolvono alla funzione che intendi, garantendo che il flusso di potenza scorra sempre dagli alimentatori verso l'utenza.
max.bocca Inserita: 15 agosto 2024 Segnala Inserita: 15 agosto 2024 5 hours ago, Livio Orsini said: No per il parallelo è necessario che l'alimentatore sia predisposto, altrimenti uno fa il lazzarone e l'altro deve fornire (quasi) tutta la corrente. @Livio Orsini avevo specificato che l alimentatore deve essere dichiarato per utilizzo in parallelo. Esempio Omron ha una serie che ha questa possibilità. Nelle centrali telefoniche SIP si montavano stazioni di energia da 100A 48/60V in parallelo secco e ci cercava di tarare la tensione in uscita il più possibile uguale per avere una ripartizione equa della corrente. Diciamo che entro il 5% si riusciva ad equilibrare.
Livio Orsini Inserita: 15 agosto 2024 Segnala Inserita: 15 agosto 2024 2 ore fa, max.bocca ha scritto: avevo specificato che l alimentatore deve essere dichiarato per utilizzo in parallelo. Esempio Omron ha una serie che ha questa possibilità. Forse lo hai sottinteso perchè io non l'ho letto.🙂 Comunque sono perfettamente d'accordo tanto che l'ho scritto sin dalla mia prima risposta. Mi auto cito 8 ore fa, Livio Orsini ha scritto: Più delicata, invece,è la questione del parallelo; in linea di pricipio si possono parallelare solo alimentatori espressamente previsti per questa operazione. Trascina qui i file da
Livio Orsini Inserita: 15 agosto 2024 Segnala Inserita: 15 agosto 2024 (modificato) 20 minuti fa, Mariuz ha scritto: I diodi antiritorno assolvono alla funzione che intendi, garantendo che il flusso di potenza scorra sempre dagli alimentatori verso l'utenza. Assolutamente no! I diodi antiritorno fanno esattamente quello che specifica la loro definizione: impediscono che ci sia un ritorno di energia dall'esterno. In altri termini impedisco che l'alimentatore con tensione inferiore si comporti da carico per quello con tensione maggiore. Non svolgano alcuna azione di riequilibrio delle correnti. Gli alimentatori che sono previsti per il parallelo hanno l'alimentatore che funge da "master" che regola la tensione, poi l'unione dei "sense" di corrente fa regolare dinamicamente la tensione agli slaves in modo che le correnti siano eqaumente ripartite. Una simile configurazione la si fa sugli azionamenti quando si vuole ripartire il carico meccanico su più motori. Questo è il circuito equivalente di due alimentatori che sono posti in parallelo. R1 e R2 sono le rispettive resistenze interne degli alimentatori, R equivale al carico (nel caso in esame avrebbe un valore nominale di 4,8 ohm). Nel carico scorrerà una corrente che è la somma di I1+I2. Se studi questo circuito usando la sopvrapposizione degli effetti, oppure applichi il teorema di Thevenin o, più semplicemente, i principo di Kirchoff, capisci perchè nella pratica questo risulta molto difficile; dovresti avere 2 alimentatori perfettamente identici e tarati all'idenca tensione e, soprattutto, che non siano soggetti alla pur minima variazione nel tempo. Anno scolastico 1959 - 1960, freqeuntavo il secondo anni ITIS specializzazione elettronica con programma sperimentale. Verso la fine del primo trimestre l'insegnante di elettrotecnica ci fece svolgere non meno di 50 esercizi su questo tipo di circuiti. Io, per natura, ho un'ottima memoria quindi queste problematichi mi sono rimaste molto ben presenti. Modificato: 15 agosto 2024 da Livio Orsini
Mariuz Inserita: 15 agosto 2024 Segnala Inserita: 15 agosto 2024 4 ore fa, Livio Orsini ha scritto: Assolutamente no! I diodi antiritorno fanno esattamente quello che specifica la loro definizione: impediscono che ci sia un ritorno di energia dall'esterno. In altri termini impedisco che l'alimentatore con tensione inferiore si comporti da carico per quello con tensione maggiore. Non svolgano alcuna azione di riequilibrio delle correnti. ...che è esattamente quello del quale si ha bisogno per applicazioni non troppo sofisticate, come suppongo sia quella dell'autore della domanda. Se ho un carico che assorbe 8 A e due alimentatori (identici) da 5 A parallelizzandoli riesco ad alimentarlo? Ovviamente si (parlo per esperienza avendolo fatto decine di volte), pazienza se la corrente erogata dai due alimentatori non sarà esattamente la stessa, il diodo mi garantisce appunto che un alimentatore non diventi carico dell'altro.
Claudio F Inserita: 15 agosto 2024 Segnala Inserita: 15 agosto 2024 (modificato) 1 hour ago, Mariuz said: il diodo mi garantisce appunto che un alimentatore non diventi carico dell'altro Vero, ma per quanto riguarda la ripartizione equa no. Il diodo che scalda di più si prende tutta la corrente possibile. In pratica finisce che un alimentatore è costantemente tirato per il collo, e l'altro eroga solo la quota parte residua del totale (o niente, se il totale è inferiore alla capacità di un singolo alimentatore). . Modificato: 15 agosto 2024 da Claudio F
Livio Orsini Inserita: 16 agosto 2024 Segnala Inserita: 16 agosto 2024 10 ore fa, Mariuz ha scritto: Ovviamente si (parlo per esperienza avendolo fatto decine di volte), pazienza se la corrente erogata dai due alimentatori non sarà esattamente la stessa, il diodo mi garantisce appunto che un alimentatore non diventi carico dell'altro. Hai fatto una porcheria per una decina di volte! Che apparentemente funzioni non significa che la soluzione sia corretta. Il metodo di provare senza sapere ben quello che si fa forse può andar bene per qualche lavoretto amatoriale, dove anche se non è affidabile le conseguenze sono solo....monetarie. Purtroppo durante i 40 e più anni di attività professionale l'ho visto applicare anche in lavori professionali.🥶 11 ore fa, Mariuz ha scritto: che è esattamente quello del quale si ha bisogno per applicazioni non troppo sofisticate, come suppongo sia quella dell'autore della domanda. Che un'applicazione sia semplice o complicata non ha importanza; qui l'alternativa è tra fare le cose in modo corretto e farle in modo errato come può essere il parallelo brutale di due alimentatori. Inoltre supponi male, perchè l'alimentatore di cui si sta discutendo è solo apparentemente semplice, ma l'applicazione è estremamente delicata perchè dovrà erogora continuamente gradini di corrente e, quando il motore rigenera, si ritrova anche un bel generatore che "pompa" sul condensatore di filtro. 11 ore fa, Mariuz ha scritto: e due alimentatori (identici) da 5 A Non esistono 2 alimentatori identici! Anche se riesci a tarare la tensione di uscita con una differenza <1mV, alla prima variazione di carico si farà sentire l'effetto della resistenza interna che sarà sicuramente differente. Inoltre nel tempo le derive degli alimentatori saranno differenti. Perchè non provi a risolvere il modello che ti ho inserito? Si risolve con un sistemino dsemplice semplice: son solo 3 equazioni di 1°grado. Oppure lo puoi anche simulare tranquillamente con un programma gratuito come LTspice.
patatino59 Inserita: 16 agosto 2024 Segnala Inserita: 16 agosto 2024 (modificato) Dalla mia competenza ed esperienza posso affermare che, per aumentare la Tensione, due alimentatori stabilizzati si possono mettere in serie, considerando che la corrente massima sarà quella minore dei due, per ovvio intervento della protezione. Analogamente, ma in pratica meno comune, è possibile mettere in parallelo due drivers in Corrente, possibilmente simili, per aumentare la corrente totale. Le batterie, o analogamente, gli avvolgimenti dei trasformatori, richiedono ben altre considerazioni. Modificato: 16 agosto 2024 da patatino59
Adelino Rossi Inserita: 16 agosto 2024 Segnala Inserita: 16 agosto 2024 Quote Analogamente, ma in pratica meno comune, è possibile mettere in parallelo due drivers in Corrente, possibilmente simili, per aumentare la corrente totale. Io rimango con quanto già detto da altri, se hai un carico di 8-9 ampere reali assorbiti e metti due alimentatori in parallelo da 5A senza nessun controllo o predisposizione di ripartizione delle correnti qualcosa di negativo succederà di sicuro, compreso che dovresti avere un circuito di protezione e stacco del carico se uno dei due alimentatori va fuori uso. Diversamente, se hai sempre due alimentatori da 5A e il carico oscilla tra i 4 e 6 ampere (forse qualcosa in più, il tutto può anche reggere). Sappiamo tutti che ci possono essere varie decine di situazioni di funzionamento e ambientali diverse che portano a tollerare situazioni anche teoricamente non conformi.
rbacchi Inserita: 16 agosto 2024 Segnala Inserita: 16 agosto 2024 Secondo me, per valutare la possibilità di mettere due alimentatori in parallelo occorre valutare come reagisce la protezione in corrente, se fosse come quella che di solito si incontra nei lineari, il funzionamento passerebbe da tensione costante a corrente costante permettendo una distribuzione se non uniforme almeno non distruttiva. Viceversa in certi alimentatori smps accade che un eventuale superamento dei limiti di corrente ne provocherebbe una disattivazione da ripristinare (es. Alimentatore di PC). Qualcosa di simile anche per la serie, nell' eventualità di un sovraccarico.
Mariuz Inserita: 16 agosto 2024 Segnala Inserita: 16 agosto 2024 5 ore fa, rbacchi ha scritto: Secondo me, per valutare la possibilità di mettere due alimentatori in parallelo occorre valutare come reagisce la protezione in corrente, se fosse come quella che di solito si incontra nei lineari, il funzionamento passerebbe da tensione costante a corrente costante permettendo una distribuzione se non uniforme almeno non distruttiva. Viceversa in certi alimentatori smps accade che un eventuale superamento dei limiti di corrente ne provocherebbe una disattivazione da ripristinare (es. Alimentatore di PC). Qualcosa di simile anche per la serie, nell' eventualità di un sovraccarico. Gli alimentatori per PC sono un caso assolutamente particolare, in quanto per garantire una protezione il più possibile completa della motherboard se una linea non ha corretta alimentazione vengono disabilitate anche le altre (non posso avere i 12 V se la linea dei 5V è guasta ad esempio). Detto questo ribadisco per l'ultima volta che la parallelizzazione di alimentatori è perfettamente fattibile pur senza ricorrere a sofisticati nonché delicati circuiti di current sharing che dal punto di vista dell'affidabilità lasciano il tempo che trovano.
Livio Orsini Inserita: 17 agosto 2024 Segnala Inserita: 17 agosto 2024 18 ore fa, patatino59 ha scritto: Analogamente, ma in pratica meno comune, è possibile mettere in parallelo due drivers in Corrente, possibilmente simili, per aumentare la corrente totale. A parte il fatto che leleggi fondamentali dell'elettrotecnica dimostrano che la soluzione non è corretta, rimane il fatto che una o più prove empiriche senza problemi evidenti, non contraddicono la teoria. Come ho scritto in precedenza ti troverai, nel migliore dei casi, che uno dei due lavora al suo limite mentre l'altro fa il lazzarone. Tanto per cominciare un driver di corrente è un generatore di corrente costante e non un generatore di tensione costante come sono i comuni "alimentatori". Per generare una corrente costante, la circuitazione interna fa variare la tensione ai morsetti di uscita in funzione del carico; più l'impedenza del carico diminuisce più si riduce latensione ai morsetti per rispettare la legge di ohm. La tensione di un generatore si riduce sino a quando risulta inferiore a quella del secondo generatore. A questo punto il secondo generatore inizierà a fornire corrente, dando un suo contributo. Il percentuale di ripardtizione dei 2 generatori sarà casuale, in funzione dalle caratteristiche dei 2 due generatori e delle caratteristiche ambientali. Difficilmentesi avrà una ripartizione 50% - 50% in modo stabile.
Livio Orsini Inserita: 17 agosto 2024 Segnala Inserita: 17 agosto 2024 16 ore fa, rbacchi ha scritto: Secondo me, per valutare la possibilità di mettere due alimentatori in parallelo occorre valutare come reagisce la protezione in corrente, se fosse come quella che di solito si incontra nei lineari, il funzionamento passerebbe da tensione costante a corrente costante permettendo una distribuzione se non uniforme almeno non distruttiva. Esattamente, succede proprio questo. Se invece il limite di corrente è del tipo "tutto o niente" entrambi gli alimentatori vanno in blocco. Se invece non hanno limite di corrente c'è il rischio concreto che entrambi gli alimentatori si guastino alla prima accensione. 16 ore fa, rbacchi ha scritto: Qualcosa di simile anche per la serie, nell' eventualità di un sovraccarico. No perchè nel caso di alimentatori in serie, la corrente erogata, per definizione, è identica per entrambi. Quindi in caso di sovraccarico ci possono essere differenti reazioni. Anche se hanno un limitie di corrente simile ci sarà comunque uno che interverrà prima. Poi bisogna distinguere il caso del corto circuito da un sovraccarico "normale"; anche il caso di sovraccarico graduale comporta effetti differenti dal sovraccarico a gradino. Se il limite di corrente è del tipo graduale, l'alimentatore con limite minore comincerà a ridurre la sua tensione per rientrare nel limite, Quindi ci troveremo una tensione totale minore della tensione corretta, con una ripartizione non più al 50% ma, ada esempio, 50% + 40%. In caso di alimentatori con regolazione di corrente "tutto o niente" ci troveremo con tensione dimezzata, sempre perchè ci sarà sempre un alimentatore che reagisce per primo
Livio Orsini Inserita: 17 agosto 2024 Segnala Inserita: 17 agosto 2024 11 ore fa, Mariuz ha scritto: Detto questo ribadisco per l'ultima volta che la parallelizzazione di alimentatori è perfettamente fattibile pur senza ricorrere a sofisticati nonché delicati circuiti di current sharing che dal punto di vista dell'affidabilità lasciano il tempo che trovano. Sai c'è gente che è convinta che la terra sia piatta, tu sei convinto che di poter parallelare comenuque 2 generatori di tensione costante. Fai come credi. Se queste tue convinzioni si applicano a soluzioni amatoriali è una convinzione che coinvolge solo te. Se invece la applichi a soluzioni professionali, compiango i tuoi clienti.
patatino59 Inserita: 17 agosto 2024 Segnala Inserita: 17 agosto 2024 1 ora fa, Livio Orsini ha scritto: Il percentuale di riparttizione dei 2 generatori sarà casuale, in funzione dalle caratteristiche dei 2 due generatori e delle caratteristiche ambientali. Esattamente Due alimentatori in tensione saranno stabilizzati ognuno per conto suo e funzioneranno solo in serie mentre due drivers /per LED) in corrente si comporteranno analogamente, ma solo se in parallelo. (esperienza personale sul campo)
rbacchi Inserita: 17 agosto 2024 Segnala Inserita: 17 agosto 2024 2 ore fa, Livio Orsini ha scritto: No perchè nel caso di alimentatori in serie, la corrente erogata, per definizione, è identica per entrambi. Intendevo dire che nel caso della serie, se uno dei due andasse in protezione potrebbero innescarsi dei pendolamenti specialmente nel caso in cui un alimentatore si inibisse momentaneamente dimezzando la tensione disponibile.
Livio Orsini Inserita: 17 agosto 2024 Segnala Inserita: 17 agosto 2024 19 minuti fa, rbacchi ha scritto: Intendevo dire che nel caso della serie, se uno dei due andasse in protezione potrebbero innescarsi dei pendolamenti specialmente nel caso in cui un alimentatore si inibisse momentaneamente dimezzando la tensione disponibile. Ho capito e sono perfettamente d'accordo con te.
tesla88 Inserita: 20 agosto 2024 Segnala Inserita: 20 agosto 2024 Su una macchina industriale di qualche annetto addietro avevo usato un Meanwell da 48V 10A senza problemi, penso che anche Omron / Weimuller / Phoenix Contact facciano qualcosa... Comunque se è per alimentatre un azionamento potrebbe non servire stabilizzare la tensione, mi sembra strano che il manuale dell'azionamento non definisca il range di tensione o quantomeno la massima tensione.
Manetto Inserita: 28 agosto 2024 Autore Segnala Inserita: 28 agosto 2024 Scusate il ritardo ma ero via. Se può essere utile preciso che il manuale dell'azionamento in oggetto, ovvero il mio (che ha dato origine alla discussione) non indica espressamente un valore critico specifico oltre il quale si abbia un intervento di protezioni o un crash, prescrive un range che va da 12v dc a 50 v dc. Quindi il concetto di tensione stabilizzata non è richiesto come già affermato da Livio. Questa specifica lascia pensare che un valore di tensione superiore potrebbe non essere ammesso. Il valore nominale dell'alimentazione è di 48 v dc, che corrisponde alla tensione di funzionamento del motore. Ho provato ad usare una alimentazione a 24 v ed il motore funziona normalmente ed è rogolabile in velocità, chiaramente al diminuire della tensione di alimentazione diminuiscono le prestazioni dello stesso il cui numero di giri massimo è inferiore al nominale essendo sottoalimento. Di conseguenza volendo usare motori a 24v dc trifase per ovvi motivi l'azionamento andrebbe alimentato a 24 v dc. Ciao
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