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Dare vita ad un vecchio pc


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Inserito:

Con linux posso recuperare un vecchio pc. Ma a cosa devo fare attenzione ? Ho sentito parlare di ubintu. 


Inserita:

Ubuntu.

Seguo con interesse perché ho anch'io un vecchio pc della HP (2009) che vorrei resuscitare.

Inserita:

In prima battuta occorre vedere le caratteristiche del PC :

- scheda madre, CPU, RAM

- Disco (HDD, SSD) e capacità

- Scheda video (se presente) o grafica integrata nella CPU

Nel caso il PC fosse ancora a 32 Bit consiglio di desistere (Linux si installa perfettamente anche a 32 Bit ma, mia opinione personale, saremmo veramente troppo indietro rispetto a quanto in uso oggi).

Dopo sarebbe ragionevole verificare la possibilità (ammesso che si trovi qualcosa in rete) di aggiornare il BIOS all'ultima versione disponibile.

Quindi si valuta cosa sia necessario/possibile aggiornare a livello di HW : se possibile, sicuramente occorre  passare da un HDD meccanico ad un SSD.

Probabilmente sarebbe opportuno adeguare la RAM (4GB sono il minimo sindacale, 8 GB sono adeguati per un PC da utilizzare per navigare / posta elettronica / attività tipo ufficio) ma si tratta di un'operazione non così semplice (potrebbe non essere facile trovare il tipo di RAM giusta, sicuramente è richiesta una certa manualità nello smontare il case / montare la RAM).

A seconda della CPU si potrà poi capire se ci potranno essere prestazioni più/meno significative (anche se il passaggio da HDD a SSD è un po' come passare dalla velocità di una utilitaria a quella di un F1).

Poi ci sarà la nota dolente : quale distribuzione Linux scegliere e con quale gestore delle finestre (per chi arriva da Win scoprire che il sistema operativo Linux è fatto da un kernel e da diversi gestori delle finestre grafiche può essere un attimo destabilizzante).

Le distribuzioni Linux sono molteplici ognuna con le proprie peculiarità. Tendenzialmente condividono il kernel (ovviamente a parità di versione dello stesso) e poi ognuna ha la propria gestione degli aggiornamenti (inteso nella capacità/facilità di permettere l'aggiornamento del sistema e dei vari sw senza dover cercare tutte le dipendenze che possono avere i vari sw e senza necessariamente dover ricompilare qualcosa). Esistono le distribuzioni a pagamento (nel senso che in genere si paga un contratto di assistenza/manutenzione e sono ovviamente indirizzate ad utenze aziendali/server) ed esistono le versioni liberamente utilizzabili senza alcun obbligo economico (il prezzo da pagare è l'impegno del proprio tempo per la gestione/manutenzione del S.O. - nulla è gratuito).

A seconda della distribuzione i vari sw (pacchetti) sono memorizzati (compilati) secondo un certo tipo di formato (i.e. .rpm, .deb) è non sono normalmente tra loro interscambiabili (questo significa che il pacchetto sw LibreOffice.rpm potrà essere installato su quelle distribuzioni che utilizzano il formato rpm ma non potrà essere installato su quelle che utilizzano deb. Se il sw  LibreOffice non viene 'pacchettizzato' per uno specifico formato o si trova qualcuno che lo fa al posto nostro oppure occorre cercare di compilarlo - con tutto quello che compilare implica).

Dopo aver scelto la distribuzione occorre scegliere il gestore delle finestre grafiche (per un PC server il gestore grafico è spesso inutile) e qui la scelta è tra gnome, kde e altri.

gnome (per quel poco che conosco) è più un sistema grafico Linux-like mentre kde è più un sistema grafico Windows-like (significa che la parte grafica si avvicina parecchio a come si presenta in Windows facilitando sostanzialmente il passaggio da Win a Linux).

Il passo successivo è l'installazione di Linux e qui si aprono le 'cataratte' ...

Il processo di installazione di Win tende a 'mascherare' tutto il mascherabile : oggettivamente è superadatto a chi non sa nulla di come sia fatto un PC e/o Sistema Operativo (e molto probabilmente non ha neanche interesse a saperlo). Anche l'utilizzo di Win tende a nascondere tutto il nascondibile (dai driver allo stesso aggiornamento del sistema operativo) ...

Il processo di installazione di Linux richiede una maggiore consapevolezza di quello che si fa e sebbene sia molto guidato viene lasciata ampia facoltà di decisione (specialmente sul partizionamento del disco e su quali sw installare, oltremodo è nettamente chiara la distinzione tra utente di sistema - root - e utente normale)

 

Dopo tutto questo pippone chiudo dicendo che con Linux occorre investire del tempo per imparare cosa si fa : se non si ha tempo/voglia di 'sprecare' tempo è molto più conveniente pagare la licenza dello zio Bill (e probabilmente anche dover mettere nel conto di dover cambiare PC anche se perfettamente funzionante ogni 5-7 anni).

Inserita:

Se è molto vecchio te lo sconsiglio anch'io perchè è vero che Linux richiede meno risorse rispetto a Windows, ma non fà i miracoli (almeno per la mia esperienza con un vecchio processore AMD 32bit).

Inserita:

Capito. Allora faccio prima a smontare tutto il recuperabile e il resto se ne va all'eco-isola.

Grazie per le spiegazioni, buon proseguimento.

🙂

Inserita:
2 ore fa, ALLUMY ha scritto:

Capito. Allora faccio prima a smontare tutto il recuperabile e il resto se ne va all'eco-isola.

Grazie per le spiegazioni, buon proseguimento.

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