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alimentatore da banco in kit


liloeconnie

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2 ore fa, Ctec ha scritto:

Consiglio: non partire a cercare di capire come può funzionare un circuito piuttosto complicato come quello. Ci sono parecchi blocchi e molto interconnessi, ciascuno agisce su un altro.

è appunto...quello che volevo intendere. al massimo di circuito che ho fatto è stato:

-il diodo sulla batteria tampone non ricaricabile (fatto da un amico peraltro), anche se comunque ora l'ho capito abbastanza bene.

-accensione di un led, che ho pure bruciato, ma l'ho fatto apposta per prova. La saprei calcolare sicuramente la resistenza da usare. A questo livello ci sto bene o male...

 

2 ore fa, Ctec ha scritto:

Per analizzare un circuito, parti da roba semplice. La base, come dice Claudio F, sta nella legge di Ohm. Da li comincia tutto. Circuiti semplici con resistenze, partitori, come si "sommano" e "sottraggono" tensioni e correnti. come si misurano, ecc.

eh si è quello che sto iniziando a fare da poco tempo...

 

2 ore fa, Ctec ha scritto:

Prima di poter vedere come funziona un circuito retroazionato secondo me prima ci vuole un po' di fondamenta. Prima circuiti in continua e poi in alternata.

circuito retroazionato!!!! cioè c'è qualcuno che lo spinge da dietro?? hahaha pazzesco! lasciamo stare...per quello dicevo del passo indietro, qui siamo almeno 2-3 avanti...

 

supereterodina??? vabè pure i supereroi mo? 

 

dai scherzo

 

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48 minuti fa, liloeconnie ha scritto:

ok, ma allora perchè si usa "la convenzione" che la corrente circola nel senso dal + al - nei circuiti? come al solito ci si complica la vita?

 

Come diceva il mio professore di elettronica: "Perchè gli elettricisti, che notoraimente non ne capiscono molto, sono convinti che la corrente fluisca dal positivo al negativo. Perchè non conoscno la fisica, ingorano che la corrente elettrica è causata dal movimento degli elettroni. Ma noi, che siamo elettronici, sappiamo bene come stanno realmente le cose."🙂

Probabilmente è stato un errore di interpretazione che risale ai tempi di Volta, ed è rimasto così. Gli elettronici che sono stati costretti sin da subito a confrontarsi con il movimento degli elettroni, invece, usano la dizione corretta.

 

44 minuti fa, liloeconnie ha scritto:

esistono correnti negative? forse mi ricollego al post precedente, i valori sotto lo 0 della semionda dell'alternata sono negativi, in questo caso come si chiamano?

 

No è solo la tensione che è negativa, ma la corrente fluirà sempre dal polo negativo al polo positivo. Quindi, in caso di corrente alternata a 50Hz, nei fili che costituiscono il circuito elettrico, ogni 10ms si inverte il verso della corrente.

Questa inversione permette ai motori elettrici in alternata di ruotare; nei motori elettrici in corrente continua si deve invertire il senso in modo artificiale tramite le lamelle del collettore.

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15 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

No è solo la tensione che è negativa

non ho capito che vuol dire...è solo un fatto di misurazione come dicevi? ok ma nel circuito come avviene e cosa comporta sui componenti? e come faccio a sapere dove avviene questa inversione?

es.

Come se con l'auto metto la prima e vado avanti, la retromarcia e vado indietro, inverto la rotazione del motore.

Una pompa spinge acqua in avanti, se gira al contrario la risucchia

 

E' voluta perchè serve a qualcosa oppure è "naturale" cioè provocata da componenti del circuito?

 

Se volessi fare una prova, un esercizio diciamo, cosa dovrei fare di preciso per vedere questo fenomeno?

 

altra cosa che non capisco..in molti componenti (chip), ci sono pin con V+ e V-, ecco il V- non ho capito che vuol dire. Sarebbe già un inizio prima di studiarli, nel 2048...

 

 

Modificato: da liloeconnie
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5 minuti fa, liloeconnie ha scritto:

Se volessi fare una prova, un esercizio diciamo, cosa dovrei fare di preciso per vedere questo fenomeno?

 

 

Non lo vedi, perchè hai sempre un punto fisso di osservazione, quindi vedi sempre un'inversione. Se tu potessi invertire i puntali dell'amperometro in sincronismo con l'inversione di polarità vedresti che la corrente è sempre positiva.

 

Non ti offendere ma questo non lo capisci perchè ti mancano completamente le basi di fisica e di elettrologia. Prendilo come...un dogma!

 

Ricordati sempre che gli elettroni hanno carica negativa, quindi sono attratti dal polo positivo.

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1 ora fa, Livio Orsini ha scritto:

Non lo vedi, perchè hai sempre un punto fisso di osservazione, quindi vedi sempre un'inversione. Se tu potessi invertire i puntali dell'amperometro in sincronismo con l'inversione di polarità vedresti che la corrente è sempre positiva

vabè già distinguere che la polarità si inverte e la corrente no è qualcosa...nel corso degli studi ci arriverò a capirlo penso, spero..

 

1 ora fa, Livio Orsini ha scritto:

Non ti offendere ma questo non lo capisci perchè ti mancano completamente le basi di fisica e di elettrologia. Prendilo come...un dogma!

forse sono strano io, ma non mi sono mai offeso in vita mia. Di nulla. Sono di mentalità aperta, forse troppo, per me qualsiasi cosa è un dato in più per valutare meglio le cose, crescere, imparare. Mio padre quando ero piccolo mi diceva che ero curioso, chiedevo sempre "perchè" a tutto (magari ero anche un tantino rompiballs hehehe)

Si ovviamente tante cose le dovrò prendere per buone, per forza di cose, non avendo basi teoriche, nemmeno da diploma avendo fatto meccanica, fisica un pò, matematica pochissima e male e sono passati 30 anni. Non mi ricordavo nemmeno le equazioni.

 

Però come dicevo piano piano..non devo diventare ingegnere. già capire queste piccole/poche cose giorno per giorno mi fa piacere. Pure saldare meglio di prima, avere attrezzi da laboratorio che prima non avevo, tutte cose nuove che fino a un anno fa non conoscevo. Ci sto mettendo le mani ora e, umilmente, penso sia tutto di guadagnato.

 

PS: mi spiace per la mia lungaggine nello scrivere. Ho preso 3 e 1/2 al compito di italiano al diploma, il foglio era più rosso che nero e un collega di lavoro mi disse tanti anni fa che ero "molto analitico ma poco sintetico". vi tocca pure questo...

 

 

 

 

 

 

 

 

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1 ora fa, Livio Orsini ha scritto:

Probabilmente è stato un errore di interpretazione che risale ai tempi di Volta, ed è rimasto così. Gli elettronici che sono stati costretti sin da subito a confrontarsi con il movimento degli elettroni, invece, usano la dizione corretta.

Vero il discorso degli elettroni, ma per convenzione si e' assunto che la corrente scorre dal potenziale più alto a quello meno alto,

ovvero dal positivo al negativo.

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3 minuti fa, NovellinoXX ha scritto:

potenziale

"Quello ha un grande potenziale" oppure "Ha forti potenzialità", mi fanno pensare che il potenziale sia un qualcosa che non viene espresso, una caratteristica intrinseca. una forza interiore che però è ferma. Uno grosso ma inerte o senza muscoli. Sarebbe giusto rappresentarlo così?

 

cosa fa scaturire questa forza per metterla nel circuito e far attivare tutto?

 

se vado fuori strada ditemelo che mi fermo subito...no problem.

 

 

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2 ore fa, NovellinoXX ha scritto:

Vero il discorso degli elettroni, ma per convenzione si e' assunto che la corrente scorre dal potenziale più alto a quello meno alto,

ovvero dal positivo al negativo.

 

Allora è vero quello che diceva il mio insegnate di elettronica!😀

 

Ferse è una convenzione per mgli elettricisti, ma gli elettronici sanno bene che gli elettroni, avendo carica negativa possono andare solo verso il positivo.

La corrente elettrica non è altro che un movemento di elettroni, quindi....

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2 ore fa, liloeconnie ha scritto:

"Quello ha un grande potenziale" oppure "Ha forti potenzialità", mi fanno pensare che il potenziale sia un qualcosa che non viene espresso

 

In effetti in elettrotecnica si parla sempre di "differenza di potenziale" e si assume il potenziale di terra come potenziale zero. Quand si parla di tensione di "X" volt si fa sempre riferimento alla differenza di potenziale misurata tra 2 punti ben individuati. Quando invece si specifica come riferimento il potenziale di terra si identifica un valore assoluto.

Ad esempio la tensione mono fase presente in casa tua ha una differenza di potenziale di 230V nominali se riferisci il potenziale della linea di fase rispetto alla linea di neutro, però essendo il neutro, per definizione, connesso a terra, quindi a potenziale zero, si può ipotizzare che i 230V siano valore assoluto.

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10 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

 

In effetti in elettrotecnica si parla sempre di "differenza di potenziale" e si assume il potenziale di terra come potenziale zero. Quand si parla di tensione di "X" volt si fa sempre riferimento alla differenza di potenziale misurata tra 2 punti ben individuati. Quando invece si specifica come riferimento il potenziale di terra si identifica un valore assoluto.

Ad esempio la tensione mono fase presente in casa tua ha una differenza di potenziale di 230V nominali se riferisci il potenziale della linea di fase rispetto alla linea di neutro, però essendo il neutro, per definizione, connesso a terra, quindi a potenziale zero, si può ipotizzare che i 230V siano valore assoluto.

ok ci sono bene o male. E' una differenza tra due valori, un range diciamo, che non sempre è misurato tra X e 0 (in questo caso è il valore assoluto che dici), ma può essere anche tra X e Y, all'interno di un circuito, tra due punti diversi.

 

 

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1 hour ago, liloeconnie said:

E' una differenza tra due valori, un range diciamo, che non sempre è misurato tra X e 0

 

Tutte le seguenti interpretazioni sono corrette (tra i tre poli disponibili c'è sempre la stessa tensione e polarità). Lo zero nel circuito è una convenzione (un riferimento), diventa reale (zero ambientale) solo quando si collega fisicamente a terra.

 

987583685.png.934d117e9a676ec6ceaab3875e987aa1.png

 

Di solito si sceglie come zero il negativo dell'alimentazione, ma non è sempre così.

 

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2 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

Allora è vero quello che diceva il mio insegnate di elettronica!😀

Fermo restante che gli elettroni vanno dal negativo al positivo, e' una convenzione anche per gli elettronici

che la corrente va dal positivo al negativo.

Hai mai chiesto al tuo insegnante di elettronica come mai nei simboli dei semiconduttori le freccette rappresentate

sono sempre orientate dal positivo al negativo nella conduzione diretta????

Queste cose si studiano in Fisica e Chimica nei primi 2 anni anni propedeuitici degli istituti tecnici superiori quando ancora 

non si e' orientati  verso un indirizzo di studio specifico.

Quindi la distinzione tra elettrotecnici ed elettronici e' puro frutto di presunzione.

Il libro di fisica su cui ha studiato il tuo insegnante risale ai primi anni del '900 e nel frattempo

il modello fisico dell'atomo  e' cambiato almeno tre volte.

Chi ha studiato Fisica e Chimica agli inizi del secolo scorso, se non si e' aggiornato, ha/aveva delle cognizioni a dir poco puerili, se non errate,

rispetto a quello che si conosce e si studia adesso. 

Modificato: da NovellinoXX
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Diciamo così, in passato non avevano modo di determinare la reale natura fisica sottostante, e sparando al 50% hanno cannato due volte di fila. La prima decidendo di chiamare + l'elettricità statica del vetro e - quella dell'ambra. La seconda quando Franklin (100 anni prima della scoperta dell'elettrone da parte di Thomson) "decise" che il movimento del "fluido elettrico" andava dal più qualcosa al meno qualcosa.

Se avessero chiamato + l'elettrificazione della resina, adesso i versi reale e convenzionale concorderebbero. L'elettrone sarebbe una carica positiva, e il positrone sarebbe un negatrone 😄

 

 

Modificato: da Claudio F
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8 hours ago, liloeconnie said:

quindi il potenziale fa muovere questo flusso di cariche (che è appunto la corrente). In base a quale forza?

 

Forza elettromotrice, di origine magnetica, chimica, termica, fotovoltaica. Nel paragone del tubo questa forza mette in pressione (tensione) il tubo, al cui interno si instaura un flusso (corrente) dipendente dall'attrito (resistenza). Ma è solo un modello mentale didattico semplificato.

 

8 hours ago, liloeconnie said:

Potenziale positivo che vuol dire che li c'è un accumulo di cariche, di elettroni?

Potenziale negativo = 0 cariche?

 

Accumulo di elettroni = negativo, rarefazione di elettroni = positivo

 

8 hours ago, liloeconnie said:

Corrente alternata, quindi si parla di corrente non di tensione (220v). Cioè i valori sono in Ampere

 

Anche qui il termine "corrente" è solo discorsivo, non si riferisce alla grandezza elettrica. C'è una tensione alternata (causa) che produce un movimento di corrente avanti-indietro (effetto).

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13 ore fa, NovellinoXX ha scritto:

Fermo restante che gli elettroni vanno dal negativo al positivo, e' una convenzione anche per gli elettronici

che la corrente va dal positivo al negativo.

 

L'unica cosa vera è che gli elettroni si possono muovere solo verso un potenziale positivo, quindi la corrente elettrica fluisce sempre verso il polo positivo.

Tutto il resto sono solo chiacchere. Non c'è alcuna convenzione internazionale che dica il contrario.

 

13 ore fa, NovellinoXX ha scritto:

l libro di fisica su cui ha studiato il tuo insegnante risale ai primi anni del '900 e nel frattempo

il modello fisico dell'atomo  e' cambiato almeno tre volte.

 

Magari anche 5 volte, però in qualsiasi modello l'elettrone ha carica negativa ed il  protone ha carica positiva.

Citami un libro di fisica seria che affermi il contrario!

Oppure un libro di fisica che affermi che gli elettroni si muovana verso potenziali negativi.

Oppure un libro di fisica o di elettrotecnica che affermi che la corrente elettrica che scorre in un conduttore  è causata dal movimento dei protoni.

 

Comunque tutte queste chiacchere, oltre ad essere sterili, non hanno niente a che vedere con l'argomento della discussione.

Modificato: da Livio Orsini
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37 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

Non c'è alcuna convenzione internazionale che dica il contrario.

🤣😂😝

 

Senza andare a scomodare nomi famosi e testi di fisica ti posto un sunto che tutti possono trovare semplicemente consultano Wikipedia

 

"Con la corrente elettrica ci si riferisce solitamente a cariche negative, gli elettroni, che "scorrono" in conduttori solidi, solitamente metallici. Ma in altri casi si verifica uno spostamento di carica positiva, come ad esempio ioni positivi di soluzioni elettrolitiche. Sia per ragioni storiche, sia dal momento che la direzione del flusso delle cariche dipende dal fatto che esse siano positive o negative, si definisce convenzionalmente il verso della corrente come la direzione del flusso di carica positiva. Tale convenzione si deve a Benjamin Franklin. Nelle applicazioni pratiche, comunque, il verso della corrente è importante per il corretto funzionamento dei circuiti elettronici, mentre ha una importanza minore nei circuiti elettrici."

 

Aggiorna le tue nozioni di Fisica studiando su qualche libro stampato recentemente perchè sei rimasto indietro!

Modificato: da NovellinoXX
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Fai riferimento a Franklin, perbacco sei molto aggiornato! Complimenti devi rislare a circa metà del 1700, quasi 3 secoli addietro!

 

E come la metti con la tua presuntuosa affermazione:

 

14 ore fa, NovellinoXX ha scritto:

Chi ha studiato Fisica e Chimica agli inizi del secolo scorso, se non si e' aggiornato, ha/aveva delle cognizioni a dir poco puerili, se non errate,

 

 

Ora come moderatore scrivo che questo OT deve terminare qui!

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Il 06/09/2024 alle 17:38 , Claudio F ha scritto:

Tutte le seguenti interpretazioni sono corrette (tra i tre poli disponibili c'è sempre la stessa tensione e polarità). Lo zero nel circuito è una convenzione (un riferimento), diventa reale (zero ambientale) solo quando si collega fisicamente a terra.

 

987583685.png.934d117e9a676ec6ceaab3875e987aa1.png

 

Di solito si sceglie come zero il negativo dell'alimentazione, ma non è sempre così.

 

questo schema mi piace...mi servirebbero un paio di altre info per fare le misurazioni.

Allora..2 batterie in serie (es. 12v+6v). Se volessi misurare quei valori degli schemi, basterebbe mettere una lampadina da 18v o basta collegarle con un filo?

 

 

 

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43 minuti fa, liloeconnie ha scritto:

Allora..2 batterie in serie (es. 12v+6v). Se volessi misurare quei valori degli schemi, basterebbe mettere una lampadina da 18v o basta collegarle con un filo?

 

colleghi il positivo di un batteria al negativo dell'altra, poi misuri tra il negativo della prima ed il positivo della seconda misurerai la tensione totale delle due batterie.

 

tanto per esemplificare con numeri.

batteria A = 12V, batteria B = 6V.

 

Colleghi il positivo di A al negativo di B, misuri la tensione tra negativo di A e positivo di B e devi leggere 18V.

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4 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

 

colleghi il positivo di un batteria al negativo dell'altra, poi misuri tra il negativo della prima ed il positivo della seconda misurerai la tensione totale delle due batterie.

 

tanto per esemplificare con numeri.

batteria A = 12V, batteria B = 6V.

 

Colleghi il positivo di A al negativo di B, misuri la tensione tra negativo di A e positivo di B e devi leggere 18V.

ok e per misurare i valori intermedi metto qualche filo tra i vari poli...volevo essere solo sicuro che non serviva un carico.

 

comunque ho visto che c'è stato un pò di trambusto in questo periodo...mi spiace e comunque penso si possa chiudere il post, sono uscite fuori molte cose utili almeno per me.

 

 

 

 

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10 minuti fa, liloeconnie ha scritto:

ok e per misurare i valori intermedi metto qualche filo tra i vari poli..

 

No, metti i puntali del voltmetro tra positivo e negativo di ogni singola batteria e misuri la tensione ai capi della batteria.

 

11 minuti fa, liloeconnie ha scritto:

comunque penso si possa chiudere il post,

 

Se per te è terminato lo chiudiamo.

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