Vai al contenuto
PLC Forum


Gear tra motori asincroni


Messaggi consigliati

Inserita:
  Il 06/09/2024 alle 13:26 , batta ha scritto:

Quello che conta non è tanto la velocità dell'albero lento del secondo riduttore, ma quella della ralla, che è solidale al tamburo. Quanti denti ha il pignone? Quanti la ralla?

Per fare i calcoli devi conoscere il rapporto di riduzione complessivo tra i due motori e il tamburo.

Una volta noti i rapporti di riduzione potrai calcolare il riferimento di velocità da dare allo slave, che deve cercare di andare un po' più veloce (5-10%) del master.
Per quanto riguarda la ripartizione della coppia, devi solo operare in percentuale. Non importa la taglia dei motori e il rapporto di riduzione, ogni motore darà il suo contributo, appunto, in percentuale. Se il master lavora al 80% della coppia, anche lo slave lo dovrai far lavorare (circa) al 80% della coppia.
Le modifiche al valore impostato di coppia dello slave serviranno per mantenere il sistema sempre "in tiro" (passatemi il termine poco tecnico), per evitare che lo slave si trovi in certi momenti ad aiutare il master, ed in altri a trascinare il master, generando instabilità.

Expand  

 

Scusa c'è un errore..

Tamburo a 50Hz -> 0.16 giri/min (albero lento riduttore)
Ralla a 44Hz -> 1.76 giri/min (ralla)

 

Perciò, sempre teoricamente, perchè il sistema si bilanciato, le velocità dei motori dovrebbero essere quelle

 

Comunque il motore master dovrebbe girare ad una velocità fissa in quanto mi determina il tempo permanenza, lo slave dovrà adattarsi

Quindi non posso decidere il valore di coppia del master..

 


Inserita:
  Il 06/09/2024 alle 13:58 , Livio Orsini ha scritto:

 

Questo accade più facilmente con il controllo in asse elettrico.

Può anche accadere, nel caso abbastanza probabile, che ilrapporto tra i due non abbia valore finito, che si accumuli un errore sempre nella stessa direzione, quindi dopo poco tempo o il contributo del motore ausiliario sarà pressocchè nullo, oppure avrà raggiunto il limite di coppia.

 

Con un controllo in bilancio di coppia questo non può accadere, al più possono esserci piccole variazioni della ripartizione di coppia, ma sempre molto limitate senza effetto alcuno sulla rotazione.

Expand  

 

Se per "bilancio di coppia" intendi dividere la coppia necessaria al sistema tra i due motori, non credo sia la soluzione

Io ho bisogno di una velocità costante del sistema che dovrebbe fornirla il master, lo slave dovrebbe solo aiutare

Inserita:
  Il 09/09/2024 alle 07:41 , Mister_X_ ha scritto:

Io ho bisogno di una velocità costante del sistema che dovrebbe fornirla il master, lo slave dovrebbe solo aiutare

Expand  

 

I casi sono 2 o non hai letto quello che ho scritto conattenzione, oppure non sia come funziona un limite di coppia.

La velocità è data solo ed esclusivamente dal master, che è regolato in velocità.

La velocità periferica della ralla, se non ci sono slittamenti superficiali, sarà rigorosamente idenditica alla velocità periferica del tamburo.

 

  Il 09/09/2024 alle 07:39 , Mister_X_ ha scritto:

Perciò, sempre teoricamente, perchè il sistema si bilanciato, le velocità dei motori dovrebbero essere quelle

Expand  

 

Le velocità dei motori, soprattutto quella del motore ralla, non sono sgnificative; le velocità significative sono le velocità periferiche del tamburo e della ralla.

 

Infine.

Io ti ho dato indicazioni sulla soluzione che ritengo la più adeguata per risolvere il tuo problema.

Poi se non ti piace, visto che il problema è tuo e non mio, usa la soluzione che preferisci.

Inserita:
  Il 09/09/2024 alle 07:46 , Livio Orsini ha scritto:

 

 

La velocità periferica della ralla, se non ci sono slittamenti superficiali, sarà rigorosamente idenditica alla velocità periferica del tamburo.

 

 

Expand  

 

Non doveva essere 5/10% maggiore rispetto a quella del tamburo?

Inserita: (modificato)
  Il 09/09/2024 alle 08:13 , Mister_X_ ha scritto:

Non doveva essere 5/10% maggiore rispetto a quella del tamburo?

Expand  

 

Allora non solo non conosci come lavora un azionamento in limite di coppia, ma non hai letto con attenzione quello che ti ho scritto nel mio primo messaggio!

 

Si da un riferimento di velocità, al motore slave, pari al 110% circa del riferimento di velocità del motore master. In questo modo il motore slave sarà sempre "in tiro", ovvero spingerà sempre sino ad arrivare al limite di coppia imposto. La sua velocità sarà tale che la velocità periferica della ralla, sarà sincrona a quella del tamburo.

 

La chiave di tutto è il limite di coppia imposto.

Quando l'azionamento raggiunge il limite di coppia, la velocità non può più crescere.

Modificato: da Livio Orsini
corretti errori di dattilografia (spero di averli presi tutti)
Inserita:
  Il 09/09/2024 alle 07:39 , Mister_X_ ha scritto:

Tamburo a 50Hz -> 0.16 giri/min (albero lento riduttore)
Ralla a 44Hz -> 1.76 giri/min (ralla)

 

Perciò, sempre teoricamente, perchè il sistema si bilanciato, le velocità dei motori dovrebbero essere quelle

Expand  

O sono io che mi perdo qualcosa, o il riduttore della ralla è completamente sbagliato.

 

Io ho capito così:

L'albero secondario del riduttore del primo motore (quello che dovrebbe essere il master) fa girare il tamburo.
Il secondo motore (sempre con riduttore) fa girare la ralla.
La ralla è solidale al tamburo.

Come fa il tamburo a fare 0,16 giri/minuti e la ralla ad andare 10 volte più veloce?
Se la situazione è davvero questa, il contributo che il motore secondario potrà dare sarà insignificante.
 

Inserita:
  Il 10/09/2024 alle 07:47 , batta ha scritto:

Se la situazione è davvero questa, il contributo che il motore secondario potrà dare sarà insignificante.

Expand  

 

Se fosse relamente così, il motore ralla dovrebbe sobbarcarsi tutto il lavoro, anche se essendo più piccolo del motore master non ce la farebbe.

 

Però a parte questo, non è molto chiara la spiegazione, perchè se queste sono le velocità angolori dei due dispositivi, bisogna conoscere il rapporto diamentri dei 2 attrezzi. Se il diametro della ralla fosse 1/11 del diamtro del tamburo, le velocità periferiche sarebbero sincrone.

Inserita:
  Il 10/09/2024 alle 08:40 , Livio Orsini ha scritto:

Se il diametro della ralla fosse 1/11 del diamtro del tamburo, le velocità periferiche sarebbero sincrone

Expand  

Proprio questo non mi è chiaro.
Io, dal primo post, l'ho capita così:
- Albero lento del riduttore del motore principale sull'asse del tamburo
- Ralla solidale al tamburo

 

Quindi, se non ho capito male io, un giro dell'albero lento del riduttore principale è un giro del tamburo, e un giro della ralla è un giro del tamburo.
Quindi, o io ho interpretato male quanto scritto nel post di apertura, o i rapporti sono completamente sbagliati.

Inserita:
  Il 10/09/2024 alle 10:26 , batta ha scritto:

Quindi, o io ho interpretato male quanto scritto nel post di apertura, o i rapporti sono completamente sbagliati.

Expand  

Dal disegno, che trovi nella pagina precedente, l'albero lent del riduttore del motore ralla, ha un pignone che ingrana con una corona posta all'interno della ralla.

Ora o non è stato considerato questo ulteriore rapporto, oppure ci deve essere per forza un rapporto diametri tra ralla e tamburo di 1:11, oppure hanno sbagliato tuti i conti e non funzionerà mai niente.😏

Inserita:

Confermo che il rapporto tra gli ingranaggi è 11,04

 

Inserita:
  Il 11/09/2024 alle 06:13 , Mister_X_ ha scritto:

Confermo che il rapporto tra gli ingranaggi è 11,04

Expand  

 

Presumo che tu ti riferisca al rappoto del pignone che ingrana con una corona posta all'interno della ralla.

Inserita:
  Il 11/09/2024 alle 06:13 , Mister_X_ ha scritto:

Confermo che il rapporto tra gli ingranaggi è 11,04

Expand  

Tra quali ingranaggi?
In un post scrivi che 1,76 giri/minuto è la velocità dell'albero lento del riduttore secondario, in un altro che è la velocità di rotazione della ralla.
Se 11.04 è il rapporto di riduzione tra pignone e ralla, allora la velocità di rotazione della ralla (che è la velocità di rotazione del tamburo), con motore a 44 Hz sarebbe pari a:
1,76 / 11.04 = 0.16 giri/minuto, valore coerente con il rapporto di riduzione del motore principale.
In questo caso, con un controllo in coppia del motore secondario, il sistema deve funzionare (salvo problemi meccanici attualmente non noti).

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...