pincopallo1098 Inserito: 20 aprile 2008 Segnala Inserito: 20 aprile 2008 (modificato) Signori buon giorno ho un quesito da porvi.Ho un cliente che servo da anni ( come sicurezza) il quale ha acquistato un porzione di casa e si sta facendo una restrutturazione economica.Cosa intendo,Opere murarie e tutto cio' che riesce se lo fa da se o con l'aiuto di qaulche anima pia.. Ecco io dovrei rientrare tra quelle :L'impianto elettrico lo rifara' da zero io fungero' da supervisor ovvero lo traccieremo insieme lo imbastiremo insieme ma posa tubi,passaggio cordine,collegamento apparecchiature lo fara' lui sempre sotto il mio controllo.Il signore in questione non è uno sprovveduto in materia quindi ha una base e in scondo luogo ho un rapporto di lavoro continuo in materia di sistemi di sicurezza quindi sono quasi obbligato.Il problema è che essendoci una DIA al termine dei lavori il GEO gli ha richiesto una certifica anche della parte elettrica.Ora io non ho nessun problema a fargliela perchè ho seguito il tutto da vicino ma come devo comportarmi in merito . Cioe io non ho fatto alcun acquisto di materiale e nessuna fattura di installazione perche' non ho lavorato.. Devo fare una fattura solo per la certificazione? posso farla? E sul modulo cosa devo barrare ,realizazione nuovo impianto o ampliamento?Grazie a tutti per la cortese attenzione e buona domenica Modificato: 20 aprile 2008 da pincopallo1098
GPMARGI Inserita: 20 aprile 2008 Segnala Inserita: 20 aprile 2008 (modificato) Non essendo un libero professionista ma (presumo) artigiano puoi farlo specificando il tuo vero ruolo e cioè verifica dell'impianto con le dovute modifiche del caso che devi fare (anche se virtuali) e certificazione. il fatto che tu non hai fornito i materiali non deve essre un problema tuo poi comunque piu dettagli inserisci più tranquillo riposi la notte.Paolodimenticavo più il conto che di solito si fa salato in questi casi non sò se mi sono spiegato Modificato: 20 aprile 2008 da GPMARGI
rsdv Inserita: 21 aprile 2008 Segnala Inserita: 21 aprile 2008 Dal punto di vista fiscale, cioè per la fattura relativa all'acquisto/fornitura materiali, puoi dire che i materiali li ha acquistati e forniti il cliente.Dal punto di vista tecnico/installativo, siccome il cliente non è soggetto abilitato all'installazione, devi fare tu la dichiarazione di conformità, come se stessi facendo tu l'impianto con il materiale fornito dal cliente, con tutti gli allegati obbligatori previsti dal d.m. 37/08.La fattura per la sola dichiarazione di conformità non esiste perchè non si può vendere o fornire una dichiarazione di conformità, quindi dovresti fatturare il lavoro d'installazione dell'intero impianto.
pincopallo1098 Inserita: 21 aprile 2008 Autore Segnala Inserita: 21 aprile 2008 RSDV in effetti il tuo discorso è corretto ma mettiamo il caso che l'ipotetico cliente compri una casa dove l'impianto è praticamente terminato e per x problematiche non è stato certificato? IN questo caso non posso rifargli l'impianto da zero al limite verificare le varie sezioni dei fili,giunte, collegamenti etc etc... Quindi farei una fattura per il tempo che ho impiegato.Cosi' puo' funzionare o il fisco se ne infischia?Altra opzione,che puo' capitare il cliente commissiona un impianto ad un elettricista il quale lo porta a termine poi non lo certifica per x motivi.lasciando perdere i motivi della mancata certificazione che tutti possiamo ben immaginare ma in questo caso se subentri in questa situazione,fiscalmente come devi comportarti?dimenticavo più il conto che di solito si fa salato in questi casi non sò se mi sono spiegatoPaolo purtroppo qui non posso mordere perche ci mangio tutto l'anno....Saluti a tuttiBuona giornata
GPMARGI Inserita: 21 aprile 2008 Segnala Inserita: 21 aprile 2008 Ribadisco fai le tue dovute verifiche dell'impianto ; considara un'assistenza tecnica senza null'altro che accessori per il completamneto (morsetti-coperchi e tutto quello che credi) distingui quel che è il fisco da quel che è la normativa il tuio problema non è il fisco basta dire che sei subentrato in un impianto esistente chiaro che se vuoi dimostrare che l'impianto lo hai eseguito tu ovvio che servono tutti i documenti dal caso e qui sono scelte a tua discrezione.In poche parole dipende chi si deve e o vuole assumersi i rischi del caso.Paolo
paolotronico Inserita: 21 aprile 2008 Segnala Inserita: 21 aprile 2008 Ciao Fulvio, quoto in toto GPMARGI.Con la certificazione, ti assumi delle responsabilità.Se hai massima fiducia della persona, ti basta solo eseguire qualche prova e la misura di terra.Per pararti "la fortuna" nel tempo ti converrebbe buttare giù una relazione descrittiva di tutto l'impianto, da avere in caso di necessità se col tempo dovessero subentrare modifiche "fai da te" (non è un obbligo)Cappitto mi hai? Ciao. PS chessedeve fà pettirare accampà?!
rsdv Inserita: 21 aprile 2008 Segnala Inserita: 21 aprile 2008 RSDV in effetti il tuo discorso è corretto ma mettiamo il caso che l'ipotetico cliente compri una casa dove l'impianto è praticamente terminato e per x problematiche non è stato certificato? IN questo caso non posso rifargli l'impianto da zero al limite verificare le varie sezioni dei fili,giunte, collegamenti etc etc... Quindi farei una fattura per il tempo che ho impiegato.Cosi' puo' funzionare o il fisco se ne infischia?Così può funzionare, ma più che del fisco mi preoccuperei delle responsabilità che possono discendere dalla dichiarazione di conformità di un impianto che non hai eseguito tu. Potresti "fare tua" l'installazione esistente, scrivendo praticamente la verità in una relazione che allegherai alla dichiarazione: hai rilevato l'esistente, l'hai ritenuto conforme ed a partire da esso hai completato i lavori realizzando ciò che mancava. Tieni per te una parte dei lavori, almeno virtualmente, per esempio il cablaggio e l'installazione del centralino. Alleghi poi uno schema di impianto realizzato come si trova alla fine dei lavori. Compili una dichiarazione di conformità per trasformazione o ampliamento. Il completamento non è contemplato ma nella relazione puoi specificare che si in effetti si tratta di questo. Fatturi esattamente il lavoro che hai svolto.
lucaboetto Inserita: 21 aprile 2008 Segnala Inserita: 21 aprile 2008 Per quanto sia un buon cliente io non mi assumerei mai il ruolo di dichiarare conforme un lavoro che ho solo visionato, anche perchè non penso che tutti i giorni vai a verificare ciò che ha fatto...piuttosto gli faccio una buona offerta...per il resto sta a te decidere, la responsabilità della firma è solo tua!
pincopallo1098 Inserita: 21 aprile 2008 Autore Segnala Inserita: 21 aprile 2008 PS chessedeve fà pettirare accampà?!E ci avete ragione....Adesso ho le idee piu' chiare e ho idea di dove mi sono andato ad infilare.... Grazie a tuttiSaluti
bruno.m Inserita: 21 aprile 2008 Segnala Inserita: 21 aprile 2008 (modificato) io credo che la certificazione di conformità può essere rilasciata esclusivamente dall' impresa che ha realizzato l' impiantoTRATTO DAL DM 37/2008Art. 7.Dichiarazione di conformita'1. Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalla normativa vigente, comprese quelle di funzionalita' dell'impianto, l'impresa installatrice rilascia al committente la dichiarazione di conformita' degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui all'articolo 6. Di tale dichiarazione, resa sulla base del modello di cui all'allegato I, fanno parte integrante la relazione contenente la tipologia dei materiali impiegati, nonche' il progetto di cui all'articolo 5.3. In caso di rifacimento parziale di impianti, il progetto, la dichiarazione di conformita', e l'attestazione di collaudo ove previsto, si riferiscono alla sola parte degli impianti oggetto dell'opera di rifacimento, ma tengono conto della sicurezza e funzionalita' dell'intero impianto. Nella dichiarazione di cui al comma 1 e nel progetto di cui all'articolo 5, e' espressamente indicata la compatibilita' tecnica con le condizioni preesistenti dell'impianto.Art. 8.Obblighi del committente o del proprietario1. Il committente e' tenuto ad affidare i lavori di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzione straordinaria degli impianti indicati all'articolo 1, comma 2, ad imprese abilitate ai sensi dell'articolo 3.Art. 15.Sanzioni7. Sono nulli, ai sensi dell'articolo 1418 del Codice Civile, i patti relativi alle attivita' disciplinate dal presente regolamento stipulati da imprese non abilitate ai sensi dell'articolo 3, salvo il diritto al risarcimento di eventuali danni.l' articolo 8 prevede espressamente da parte del committente che i lavori siano affidati ad un impresa abilitatasaluti Modificato: 21 aprile 2008 da bruno.m
notte Inserita: 25 aprile 2008 Segnala Inserita: 25 aprile 2008 Concordo con Bruno,la dichiarazione la può fare solo chi ha realizzato l'impiantocioè: "per fornitura e posa in opera di ......."poi attenzionenon sottovalutate l'aspetto fiscalead un controllo la finanza che vi trova una dichiarazione di conformità senza fattura "dedicata" presume subito che l'abbiate fatto in nero facendo scattare controlli incrociati con casini anche per il committenteio, se non c'è fattura, non rilascio dichiarazioni.poi se proprio vuoi (devi)fai fattura per fornitura e posa in opera di un particolare di cui tu poi farai la dichiarazione di conformità, c'è un punto dove dice che "controllato l'impianto ai fini della sicurezza" o qualche cosa del genereche praticamente ti coinvolge nel controllo di tutto l'impianto e serve a farti prendere in carico il fatto che hai controllato l'impianto e lo hai trovato idoneo a quello che tu hai fatto, quindi in pratica a dire e certificare che l'impianto è a normascusa se non sono molto chiaro ed i giri di parole, ho fatto anche io qualche cosa del genere ma non ricordo i dettaglisaluti
contelao Inserita: 10 luglio 2010 Segnala Inserita: 10 luglio 2010 Già e se fosse un impianto ante dichiarazione(46/90)...ma fatto con tutti i crismi del caso? e il cliente richiede dichiarazione...che ne sò per affitarlo?Devo rifagli l'impianto perchè non l'ho fatto? anche se controllando è efficente al 100%?Grazie
Benny Pascucci Inserita: 10 luglio 2010 Segnala Inserita: 10 luglio 2010 No, se è ante 46/90, basta, se hai i requisiti, previa effettuazione di tutte le verifiche, rilasciare una Dichiarazione di Rispondenza.
contelao Inserita: 10 luglio 2010 Segnala Inserita: 10 luglio 2010 Ho trovato questo articolo qua è attendibile:La conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha pubblicato una guida sulla sicurezza degli impianti elettrici, nell'ambito della guida viene proposto un modello di Dichiarazione di Rispondenza, si tratta del primo modello promosso da una organizzaizone pubblica per rispondere alla necessità di attestare la rispondenza alla norma tencica di un impianto sprovvisto di Dichiaraziona di Conformità. La Dichiarazione di Rispondenza è un atto intellettuale, cioè non è associato all'esecuzione di lavori, che attraverso l'esecuzione di esami a vista e prove elettriche permette di attestare la conformità di un impianto alle norme esistenti all'atto della sua costruzione. Possono emettere le dichiarazioni di rispondenza i Responsabili Tecnici delle imprese con almeno cinque anni di anzianità di possesso dei requisiti (riconosciuti) per lo specifico tipo di impianto, per gli impianti con obbligo di progetto professionale la dichiarazione di rispondenza deve essere emessa solo da Professionisti con almeno cinque anni di anzianità nel settore specifico. L'emisisone della dichiarazione di rispondenza sottende l'esecuzione di verifiche prove che devono essere correttamente documentate ed allegate. Al momento non è nota la presenza e la disponibilità di modulisitica ufficiale emessa con atto ministeriale.Cioè devo aver 5 anni di esperienza come responsabile tecnico? e il modulo deve essere completo di verifiche....ma quali per la precisione?grazie mille
Carlo Albinoni Inserita: 10 luglio 2010 Segnala Inserita: 10 luglio 2010 DICHIARAZIONE, non CERTIFICAZIONE !
ciciusx Inserita: 7 ottobre 2010 Segnala Inserita: 7 ottobre 2010 Ma la dichiarazione di rispondenza non può essere fatta (sempre avendo i 5 anni di attività specifica) anche negli impianti "post" 46/90?A me risulta di si
Benny Pascucci Inserita: 7 ottobre 2010 Segnala Inserita: 7 ottobre 2010 Ti risulta male.... , se così fosse, non sarebbe altro che un artificio per eludere il rilascio della dichiarazione di conformità ai sensi del DM37/08, che è invece è obbligatorio rilasciare.La dichiarazione di rispondenza vedila come una sorta di sanatoria, serve unicamente a mettere in regola gli impianti che per un motivo o per un altro non sono provvisti di dichiarazione, ovviamente di vecchi impianti, ossia di quelli che ricadono nel periodo in cui era in vigore la 46/90....
ciciusx Inserita: 7 ottobre 2010 Segnala Inserita: 7 ottobre 2010 Cito testualmente articolo 7, comma 6 del decreto 37/08: Nel caso in cui la dichiarazione di conformita' prevista dal presente articolo.... non siastata prodotta o non sia piu' reperibile, tale atto e' sostituito -per gli impianti eseguiti prima dell'entrata in vigore del presentedecreto (37/08))- da una dichiarazione di rispondenza....Quindi la DIRE si può redigere anche per gli impianti post 46/90 ma ANTE 37/08 (e non ante 46/90 come hai scritto sopra).Scusa se mi sono permesso ma per me è così.
Benny Pascucci Inserita: 7 ottobre 2010 Segnala Inserita: 7 ottobre 2010 Quindi la DIRE si può redigere anche per gli impianti post 46/90 ma ANTE 37/08 (e non ante 46/90 come hai scritto sopra).Che fai ciciux, pettini il minipony...quella era l'attività preferita di mia nipote..... La 37/08 è entrata in vigore appena la 46/90 ha tirato le cuoia, quindi non c'è stata alcuna lacuna temporale legislativa.Una volta si diceva "morto un papa se ne fa un altro"....in questo caso..."morta una legge se ne fa un'altra".... Scusa se mi sono permesso ma per me è così.Non psso convincerti se sei così riluttante, cosa dire...resta nel tuo errore....
ciciusx Inserita: 7 ottobre 2010 Segnala Inserita: 7 ottobre 2010 beh scusami ma se io sento dire ante 46/90 intendo prima dell'entrata in vigore della stessa e cioè prima del 1990.Non avresti suscitato in me l'equivoco se avessi detto ante 37/08 non trovi? comunque intendevamo la stessa cosa e per tagliare la testa al toro io affermo che per un impianto del 2007 ,chi ha i requisiti,può redigere la DIRI. Convieni con me?
Benny Pascucci Inserita: 7 ottobre 2010 Segnala Inserita: 7 ottobre 2010 e per tagliare la testa al toro....Ok, tagliamo pure la testa al topo.... Hai ragione, non avevo colto quanto dicevi prima.....mi correggo ante 37/08....
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