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Il Progetto Secondo Il Nuovo Decreto 37


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Inserito:

Ho letto tutto il DM 37 e ho capito, o credo di aver capito, che ai responsabili tecnici delle imprese installatrici sia data facoltà di redarre progetto in vece dei professionisti nei casi previsti al di sotto delle limitazioni specificate.

Io sono artigiano, sono anche geometra iscritto all'albo ma non esercito, e allo stesso tempo sono il responsabile tecnico della mia ditta. Quindi mi trovo a dover redarre il progetto dell'impianto che andrò a realizzare. Non avendo mai redatto nulla del genere mi trovo un po' in impaccio.

Preciso che nelle mie Dichiarazioni di Conformità ho sempre allegato una planimetria con il posizionamento delle apparecchiature elettriche, una planimetria con i percorsi delle tubazioni (comprese le sezione delle medesime e dei conduttori in essa contenuti) e uno o più schemi unifilari a seconda dei circuiti. Ovviamente il tutto corredato con la relazione e con una tabella contenente i materiali utilizzati. Alla luce di questo vi chiedo: alla fine il progetto non è altro che una Dichiarazione di Conformità con un nome diverso e senza il modulo (Allegato I del DM 37) vero e proprio della dichiarazione stessa?

Grazie infinite per le risposte che saprete accordarmi :)


Inserita:

Il progetto, per me, non è altro che anticipare gli schemi di realizzazione impianti che solitamente vengono redatti al termine lavori con la di.co., quindi per chi già lo faceva prima non cambia nulla, se non per il fatto che se mi richiedono il progetto, dovranno pagarlo!!!

Inserita:

Quindi tu ometteresti la tabella con i materiali, che non sono ovviamente utilizzati ma previsti?

marco.riefolo
Inserita:

Non è cambiato nulla, solo i termini. In pratica gli schemi che l'installatore già prima allegava alla DICO ora si chiamano... progetto creando inutili confusioni con il progetto vero e proprio del professionista. In realtà una cosa è cambiata. Ora è ancora più esplicita la responsabilità dell'installatore che sui disegni che allega verrà anche dichiarato come progettista. Una legge normale non riescono a farla, eh...

Inserita:

Vi ringrazio per le risposte :)

Seguendo quanto mi avete risposto, credo che utilizzerò i "modelli" che utilizzavo prima per la Dichiarazione di Conformità spostando i tempi verbali al futuro e omettendo l'elenco dei materiali utilizzati :P

Le cose diventano sempre più burocratiche, l'unica speranza è che finalmente si cominci a premiare chi cerca di lavorare con un po' più di professionalità e che si estingua la ridda di praticoni della domenica che fanno l'impianto all'amico, il quale a sua volta viene a piangere per una certificazione nei nostri uffici. Il tempo da dedicare a questi adempimenti cartacei spesso supera quello passato in cantiere e forse adesso sarà lecito farselo pagare per la redazione di un progetto

Inserita:

Dunque, il progetto è il "progetto" che non è lo schema di impianto realizzato. Il progetto è costituito da tutte quelle valutazioni, considerazioni e scelte che il progettista fa prima dell'installazione dell'impianto. Siccome la progettazione è un atto di responsabilità, è bene che, a tutela del progettista ma anche dell'installatore e anche del committente che il processo che porta a determinate soluzioni impiantistiche ed installative sia chiaro e documentato.

E' ovvio che questa attività ha un valore.

La CEI 0-2 spiega cosa dovrebbe contenere il progetto e lo definisce come:

"Per progetto si intende il complesso di studi che, partendo dalla conoscenza delle

prestazioni richieste nelle condizioni ambientali e di funzionamento assegnate,

produce le informazioni necessarie e sufficienti alla valutazione ed esecuzione

dell’impianto in conformità alla regola d’arte."

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