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Massima resistenza dell'impianto di terra


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Inserito:

..scusate...

Ancora sulla massima resistenza dell'impianto di terra.

In edicola è in vendita un libretto sul condominio scritto da Carlo Parodi.

In esso è riportato che la resistenza di terra deve essere di 20 ohm ( presumo uguale o minore ).

Ero a conoscenza che le norme CEI , in presenza di interruttori magnetotermici , prescrivessero una resistenza di terra massima data dalla formula R= V/I , dove V è posto a 50 Volt o 25 Volt e I è uguale a 30 mA ( 0,03 A ).

Forse l'autore ritiene che , poichè non è stato esplicitamente abrogato , sono ancora in vigore alcuni articoli del DPR 547/55?

Ho sentito di sentenze giudiziarie che danno valore legale alle norme CEI e conseguentemente "annullerebbero" le precedenti qualora in contrasto.

grazie

P.S. L'amministratore è da considerarsi datore di lavoro , anche se non vi sono dipendenti, ma solo personale esterno di pulizia ecc.?

grazie


Inserita: (modificato)

Tutte le aree condominiali potenzialmente accessibili a personale dipendente vanno trattate come luogo di lavoro (DPR 547/55 e successive) e l'amministratore del condominio è responsabile della sicurezza dei luoghi e della relativa efficienza dell'impianto di messa a terra.

Se l'amministratore affida il servizio di prevenzione e sicurezza ad una ditta/tecnico esterno perchè lui ritiene di non avere la competenza tecnica, mi sembra chiaro che il responsabile sia quast'ultima/o.

L'amministratore non è il datore di lavoro, ma incombono su di lui doveri ben precisi.

Modificato: da Pietro_1
Inserita:

Non è che sia tanto daccordo tuttavia:

1) La norma CEI che prescrive una resistenza di terra data dalla nota formula è valida o no?

Vi era già un dispersore e la resistenza era di 24 ohm. Un "tecnico" ha richiesto un'altro dispersore con conseguente corda di rame per portarla sotto i 20 ohm.

Secondo la norma CEI 64-8 la resistenza massima ammissibile è di 1666 ohm alla tensione di sicurezza di 50V negli ambienti normalie e 833 ohm alla tensione di sicurezza di 25 V in ambienti speciali.

grazie

Inserita:

Lo Stato Italiano riconosce il CEI come ente specifico normativo, la regola d'arte è eseguita seguendo ciò che specifica il CEI (lo dice lui stesso), ma se dimostri le tue scelte sei tu come professionista a fare (meglio o peggio) la regola d'arte.

faccio un esempio stupido: tu hai un impianto di terra con 15 ohm. Una persona muore a causa di questo (è solo un esempio). La magistratura ipotizza una tua colpa. Se non giustifichi le scelte fatte, ma "ho letto su un libretto che la terra deve essere minore o uguale a 20 ohm". è quasi sicura che almeno una parte delle colpe ti verrà retribuita.

se spieghi che hai messo un int diff con le caratteristiche.... , che hai controllato la terra che aveva il valore coordinato in modo che......., e l'unico modo che il tale per morire aveva il vizio di riparare gli elettrodomestici in tensione mentre fa la doccia...., dimostri che hai fatto tutto ciò che si poteva per evitare danni a persone e cose (nell'ordine).

magari il "tecnico" voleva solo avere un valore di terra più basso di quello letto.

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