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Protezione Delle Persone Senza L'uso Di Differenziali - chi mi aiuta a far chiarezza?


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Inserito:

Buon giorno a tutti, mi è stato detto che nei sistemi TN-S non è obbligatorio l'utilizzo del differenziale per la protezione delle persone dai contatti diretti e indiretti ma può bastare un interruttore automatico o dei fusibili purchè sia rispettato quanto sotto descritto (ripreso pari pari da un libro facente riferimento alla EN-60204-1)

"...l'interruzione automatica (tramite automatici, fusibili o dispositivi differenziali) dell'alimentazione è il metodo di protezione contro i contatti indiretti più utilizzato nell'equipaggiamento elettrico... si basa sul tempestivo rilevamento del guasto a massa... (entro 5 secondi è considerato un tempo accettabile per le macchine) la corrente di guasto che si genera deve essere tale per cui risulti verificata..."

Z*I < U

Z= impedenza dell'anello di guasto

I= corrente di intervento del dispositivo

U= tensione tra fase e terra

Mi fate un esempio tipo:

Ho un quadro bordomacchina con un motore da 5kw sotto inverter. Il motore è a 25 metri dal PE del quadro e il cavo tra inverter e motore è di sezione 4 mmq, l'inverter è protetto da fusibili oppure automatico, tra i fusibili e l'inverter ci sono 3 fili di 4mmq lunghi 1 metro, quanto può essere la lunghezza massima del conduttore di alimentazione?

La norma cei en60204-1 dice che i quadri a bordomacchina devono essere protetti da contatti diretti e indiretti...

Io voglio capire questa cosa, perchè l'alternativa a questo metodo sarebbe vedere su tutti i quadri di automazione, al posto del sezionatore, un interruttore automatico con differenziale e io sinceramente non ne ho mai visto 1 in giro, non so voi. Grazie


Carlo Albinoni
Inserita:

In un sistema TN la protezione dai contatti INDIRETTI si può effettuare tramite messa a terra coordinata con la protezione da sovra corrente (magnetotermico o fusibile).

L'uso del differenziale è comunque vantaggioso perchè interviene anche in caso di correnti di guasto basse, limitate dall'impedenza di guasto stesso.

Circa la protezione dai contatti DIRETTI questa è ottenuta tramite metodi passivi (isolamento, distanziamento...) è non ha nulla a che fare con differenziali, tantomeno con i magnetotermici.

Casomai, l'interruttore differenziale con Idn <= 30mA può realizzare la protezione ADDIZIONALE dai contatti diretti. Questa è richiesta solo in applicazioni ed ambienti particolari.

Quell' "addizionale" non è un optional e se lo si omette si fa tanta confusione!

Inserita:

Grazie mille Carlo, ok contatti indiretti con fusibili o automatici, se c'è tutto a terra un guasto fa saltare o il fusibile o l'automatico e così avviene la protezione.. ti risulta il tempo di 5 secondi dell'intervento per le macchine e 0,4 secondi nel caso di macchine mobili con prese e spine?

Un'impedenza 0,75 dell'anello di guasto tradotta in cavo frorr da 6 mmq a quanti metri corrisponde?

Una persona viene protetta dai contatti diretti con l'isolamento tipo mettere le protezioni fino a far arrivare tutto a IP2X nel quadro ad esempio e con cavi con guaine o in canali o a doppio isolamento...

...se c'è un cavo di potenza spellato che non va a terra e uno lo tocca, quello cos'è, contatto diretto? e in questo caso che succede?

Inserita:

contro i contatti diretti ..........

:senzasperanza:

si evita che possano accadere come ha detto Carlo

Circa la protezione dai contatti DIRETTI questa è ottenuta tramite metodi passivi (isolamento, distanziamento...)

Del_user_23717
Inserita:
...se c'è un cavo di potenza spellato che non va a terra e uno lo tocca, quello cos'è

è un potenziale infortunio sul lavoro! che può risultare anche abbastanza grave.

Una persona viene protetta dai contatti diretti con l'isolamento tipo mettere le protezioni fino a far arrivare tutto a IP2X nel quadro ad esempio e con cavi con guaine o in canali o a doppio isolamento...

Non solo, è anche previsto il distanziamento e il posizionamento in zone non accessibili in "condizioni normali"

Inserita:

CITAZIONE

...se c'è un cavo di potenza spellato che non va a terra e uno lo tocca, quello cos'è

è un potenziale infortunio sul lavoro! che può risultare anche abbastanza grave.

E questo infortunio si può evitare solo con un differenziale?

Carlo Albinoni
Inserita:
E questo infortunio si può evitare solo con un differenziale?

E' proprio questo il punto: il differenziale non può affatto eviatre questo infortunio!

Casomai, se accade, ne può attutire le conseguenze con molti limiti.....

Inserita:
.se c'è un cavo di potenza spellato che non va a terra e uno lo tocca, quello cos'è

Ecco perchè non ci dovrebbero essere cavi liberi. Se i cavi viaggiano in coduit, canaline, passerelle o altro spazio accessibile solo con azione volontaria la possibilità d'incidente viene ridotta a zero se la persona che accede è persona che sa quello che fa e mette in atto tuttele precauzioni previste.

Inserita:

:( bene...

Dunque vediamo se ho capito.

Per la protezione dai contatti diretti viene fatto tutto il quadro con minimo IP2X, tutti i cavi che circolano nel bordomacchina stanno in canaline di ferro e tutte le zone con potenziale pericolo di scossa sono piene di targhette adesive e protezioni...

Per i contatti indiretti invece in un sistema TN-S si monta un interruttore-sezionatore di curva B e tutto quello in loco viene messo a terra.

Guardando negli allegati ho trovato un paio di tabelle, una per la resistenza che hanno i cavi e una che riporta le impedenze e le lunghezze che possono avere i cavi in funzione dei tempi di intervento...

Usando lo spannometro per fare un esempio... con un interruttore da 50A curva B che interviene in caso di corto a 250A in 0,1s posso mettere un motore a 170 metri dalla protezione considerando un'impedenza di 760 mOhm dal punto di istallazione che per un cavo di alimentazione da 16mmq corrisponde a spanne a un chilometro :ph34r:

Sono fuori strada di tanto ?

Se c'è un cavo spellato e uno lo tocca ma è isolato da terra non succede niente, se è a terra dovrebbe servire il differenziale, se uno prende due fasi in mano che succede? Stasera apro un motore, stacco la terra e provo, domani ve lo dico... :o forse

Inserita:

L'impedenza max è 230/250=0,92 e non 0,76 è con l'automatico a 63A

Inserita:
Per i contatti indiretti invece in un sistema TN-S si monta un interruttore-sezionatore di curva B e tutto quello in loco viene messo a terra.
Non e' necessario che l'interruttore sia in curva B, perche' in certe condizioni (guasto a terra non franco) interviene la componente termica e non quella magnetica. Inoltre, se l'apertura automatica del circuito in caso di guasto a terra e' affidata ad un magnetotermico, e' ammesso un tempo di intervento di 5 secondi.

In ogni caso c'e' un errore di fondo nel ragionamento che stai facendo. Ovvero che non si dimensiona un magnetotermico per la protezione contro i contatti indiretti, ma lo si dimensiona per proteggere i conduttori i quali, a loro volta, si dimensionano in funzione del carico da alimentare. Fatto questo si verifica se l'impianto necessita o meno del differenziale per la protezione contro i contatti indiretti. Sapendo che la tensione massima di contatto ammessa e' di 50V (o 25 in ambienti particolari), si verifica, con le curve di intervento fornite dal costruttore, che il magnetotermico intervenga entro 5 secondi in caso di guasto a terra con la formula I=V/Z, dove V vale 50 (o 25) e Z e' l'impedenza dell'anello di guasto.

Carlo Albinoni
Inserita:
dove V vale 50 (o 25) e Z e' l'impedenza dell'anello di guasto

Ma non è V = tensione tra fase e neutro nel TN ?? <_<

Inserita:
Ma non è V = tensione tra fase e neutro nel TN ??
E' la tensione di contatto massima ammessa

Inserita:

Francesco il dimensionamento è fatto per il carico da alimentare, 50A nel caso specifico. L'interruttore di curva B da quanto ho capito dovrebbe consentire una maggior lunghezza dei cavi, la formula I=V/Z io l'ho considerata Z=V/I dove V è la tensione di guasto verso terra di un sistema a 400V ovvero 230V e I la corrente di intervento della componente magnetica in caso di cortocircuito, ovvero 250A, anzi ho cambiato modello 300A. Il risultato dell'impedenza massima con 300A per rispettare la formula è 0.76 ohm che corrisponde a circa 700 metri di cavo di alimentazione da 16 mmq + una 30ina di metri di cavo che va dalla protezione al motore + l'impedenza dell'inverter.

Non sapendo come è fatto l'impianto, dovrei porre dei limiti all'istallazione, per questo sto cercando di imparare a calcolare questi limiti, poi se non ci riesco metto il differenzale e buona notte, però vorrei capire. Ma esistono linee di alimentazione che dalla cabina di trasformazione di un capannone arrivano ad alimentare un quadro a bordomacchina senza delle protezioni intermedie? E se esistono non ci sarebbe qualche mancanza nell'impianto? Perchè un differenziale di 1 A posto in un qualunque punto dell'impianto dopo la cabina di trasformazione, in un sistema TN risolverebbe già il tutto. Anzichè 230/300 si calcola 230/1 e 230ohm di induttanza ce ne vogliono di metri di alimentazione...Aspetto commenti a queste considerazioni, voglio capire, grazie.

Benny Pascucci
Inserita: (modificato)
Ma non è V = tensione tra fase e neutro nel TN ??

Sì sì.... :lol:

E' la tensione di contatto massima ammessa

No no :rolleyes:

Modificato: da Benny Pascucci

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