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Omron sysmac mini sp16


kopo

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Buongiorno mi hanno proposto un nacchinario che mi interesserebbe governata dal plc in oggetto.  La macchina è praticamente ferma dal 1995 o 1996. Secondo voi quante possibilità ci sono che una volta collegata il plc funzioni ? Grazie a chi mi risponde

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È un terno al lotto...

Al limite fai un revamping.

Un PLC simile ha avuto un guasto all' alimentazione e ho messo due alimentatori esterni, un 5V e uno 24V, e funziona.

La batteria??? Forse quel modello aveva il programma in Ram tamponata ma non ne sono sicuro , bisogna cercare  la documentazione.

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Questi i dati sulla memoria:

image.png.fbfaba94018ce16a88bb766d27070018.png

 

Il programma era in EEPROM, e probabilmente è ancora buono. Sicuramente i dati in RAM (sotto SuperCap per 20gg) sono spariti, a meno che non li abbiano salvati in EEPROM.

Importante casomai è alimentare il PLC gradualmente, per non stressare troppo i condensatori sicuramente un po' secchi.

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@Ctecvedo che questo PLC è alimentato in AC, anche alimentato con un variac la parte bassa tensione viene alimentata alla v nominale quando superata la soglia minima di attivazione dello switching 

Ecco non ricordavo se era già con EEPROM o RAM tamponata.

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Max, infatti intendevo per preservare il condensatore primario dello switching, che altrimenti si becca 310V di botto. Intanto si rigenera, e appena sopra soglia comincia a funzionare l'alimentatore.

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Vi ringrazio per le vostre risposte. Non ci ho capito molto poiché non è il mio campo. Il plc una volta accesso potrebbe avere ancora tutti i movimenti della macchina? Purtroppo la devo comprare a scatola chiusa senza possibilità di vederla in funzione prima dell acquisto ma se andasse potrei anche incominciare a farla lavorare subito...Grazie mille mille

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La sintesi delle risposte precedenti è, in buona sostanza:

 

- probabilmente hai ancora il programma in memoria;

- il rischio più concreto che corri è che alla rialimentazione, o in un breve arco di tempo dopo, il PLC possa subire un guasto che nel caso sarebbe da imputare alla lunga disalimentazione (ma non è assolutamente una cosa prevedibile), se non accade nulla di male allora dovresti poter far funzionare la macchina fin da subito.

 

Ciao

mc1988

 

 

 

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22 ore fa, mc1988 ha scritto:

La sintesi delle risposte precedenti è, in buona sostanza:

 

- probabilmente hai ancora il programma in memoria;

- il rischio più concreto che corri è che alla rialimentazione, o in un breve arco di tempo dopo, il PLC possa subire un guasto che nel caso sarebbe da imputare alla lunga disalimentazione (ma non è assolutamente una cosa prevedibile), se non accade nulla di male allora dovresti poter far funzionare la macchina fin da subito.

 

Ciao

mc1988

 

 

 

Grazie mille 

 Quindi basta che la collego che comunque il plc si carica in modo esponenziale?  E giusto ciò che ho capito?

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E' un salto nel buio.

Un plc fermo da 30 anni se non parte, il programma che sta dentro non lo recuperi manco a piangere, quindi hai un ammasso di ferraglia fermo.

O la paghi 2 soldi oppure metti in conto una possibile sostituzione di plc, altri parti e programma fatto da uno che lo sa fare.

Che poi dipende dal tipo di macchinario...

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54 minuti fa, kopo ha scritto:

si carica in modo esponenziale

Per un PLC non vuol dire nulla questa frase.

Se il PLC si accende regolarmente alla prima alimentazione, ed ha mantenuto il programma, passando in run funzionerà. Non deve "caricarsi" nè fare alcunchè "in modo esponenziale".

 

 

 

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2 ore fa, kopo ha scritto:

Quindi basta che la collego che comunque il plc si carica in modo esponenziale? 

 

Se intendi con "carica in modo esponenziale" alimentarlo con tensione che cresce a passi, come ha suggerito "Ctec" è corretto, questo per non stressare il condensatore principale dell'alimentatatore, quello che lavora normal mente con 325Vcc di tensione. Però se l'alimentatore è integrato nel PLC doventa pericoloso fare questo.

Non è un problema di facile soluzione. I condensatori elettrolitici che rimangono disalimentati a lungo necessitano di una specie di rodaggio, con tensione iniziale molto bassa per crescere poi lentamente sino a raggiungere la normale tensione di lavoro.

Con un PLC che è fermo da 30 anni, se ha un alimentatore di tipo SMPS, bisognerebbe togliere l'alimentatore, fornire all'alimentatore una tensione alternata iniziale >=90V, farlo lavorara qualche ora con questa tensione, per poi raggiungere la tensione di 230V in almeno 3-4 apssi successivi.

Ci sono alimentatori che, per specifiche di progettazione, già con 90V di ingresso danno una tensione di uscita normale, mentra altri al di sotto dei 160V non garantiscono un funzionamento regolare.

Per questo motivo, durante l'avviamento regolare, è meglio non usare l'alimentatore per alimentare il PLC.

Una volta "rodato" l'alimentatore, se questi lavora regolarmente, si spegne, lo si connette al PLC e poi si riaccende.

Ammesso e non concesso, che il PLC funzioni regolarmente, non è detto che poi la macchina non abbia qualche altro inconveniente di tipo elettrico o meccanico. In genere decenni di inattività non giovano ne agli equipaggiamenti elettrici, ne a quelli meccanici.

Dallo schema ho visto che ci sono elettrovalvole, cosa che fa pensare ad un qualche ciclo fluidico; anche l'impianto fluidico o idraulico non è detto che funzioni regolarmente dopo decenni di intattività.

 

Come ti hanno già scritto o la macchina la paghi veramente poco, poco più che a peso di rottami di ferro, e ci metti in conto una cifra non banale per la revisione, oppure consiglio spassionato: lasciala stare dove è.

Tanto per farti un paragone. Pensa ad una vecchia giulia AR, ferma in garage dal 1994 e mai più messa in moto da allora. È impensabile che basta metterci una batteria nuova e carica, cambiare l'olio e mettere benzina nel serbatio, girare la chiave di avviamento e la macchina si mette in moto senza problemi!

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24 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

Però se l'alimentatore è integrato nel PLC doventa pericoloso fare questo.

Dal disegno l'alimentatore (ingresso 220VAC) è integrato nel PLC e non separabile da esso.

L'unica chance è la possibilità che il PLC accetti anche 110VAC come tensione di alimentazione, in questo caso si potrebbe pensare di alimentarlo a 110VAC con un trasfo 220/110 dedicato oppure di "allenarlo" per un po' a 110VAC per poi tornare a 220VAC come da schema.

 

Ciao

mc1988

 

 

 

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2 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

 

Se intendi con "carica in modo esponenziale" alimentarlo con tensione che cresce a passi, come ha suggerito "Ctec" è corretto, questo per non stressare il condensatore principale dell'alimentatatore, quello che lavora normal mente con 325Vcc di tensione. Però se l'alimentatore è integrato nel PLC doventa pericoloso fare questo.

Non è un problema di facile soluzione. I condensatori elettrolitici che rimangono disalimentati a lungo necessitano di una specie di rodaggio, con tensione iniziale molto bassa per crescere poi lentamente sino a raggiungere la normale tensione di lavoro.

Con un PLC che è fermo da 30 anni, se ha un alimentatore di tipo SMPS, bisognerebbe togliere l'alimentatore, fornire all'alimentatore una tensione alternata iniziale >=90V, farlo lavorara qualche ora con questa tensione, per poi raggiungere la tensione di 230V in almeno 3-4 apssi successivi.

Ci sono alimentatori che, per specifiche di progettazione, già con 90V di ingresso danno una tensione di uscita normale, mentra altri al di sotto dei 160V non garantiscono un funzionamento regolare.

Per questo motivo, durante l'avviamento regolare, è meglio non usare l'alimentatore per alimentare il PLC.

Una volta "rodato" l'alimentatore, se questi lavora regolarmente, si spegne, lo si connette al PLC e poi si riaccende.

Ammesso e non concesso, che il PLC funzioni regolarmente, non è detto che poi la macchina non abbia qualche altro inconveniente di tipo elettrico o meccanico. In genere decenni di inattività non giovano ne agli equipaggiamenti elettrici, ne a quelli meccanici.

Dallo schema ho visto che ci sono elettrovalvole, cosa che fa pensare ad un qualche ciclo fluidico; anche l'impianto fluidico o idraulico non è detto che funzioni regolarmente dopo decenni di intattività.

 

Come ti hanno già scritto o la macchina la paghi veramente poco, poco più che a peso di rottami di ferro, e ci metti in conto una cifra non banale per la revisione, oppure consiglio spassionato: lasciala stare dove è.

Tanto per farti un paragone. Pensa ad una vecchia giulia AR, ferma in garage dal 1994 e mai più messa in moto da allora. È impensabile che basta metterci una batteria nuova e carica, cambiare l'olio e mettere benzina nel serbatio, girare la chiave di avviamento e la macchina si mette in moto senza problemi!

Ok si grazie.  Effettivamente è  complicato.  Si il prezzo non è altissimo....in realtà potrei pensare di installare un nuovo plc come un altra macchina simile. Ma le tempistiche sono veramente ristrette e quindi mi avrebbe fatto comodo farla partire in brevissimo tempo. Grazie mille 

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5 ore fa, drn5 ha scritto:

E' un salto nel buio.

Un plc fermo da 30 anni se non parte, il programma che sta dentro non lo recuperi manco a piangere, quindi hai un ammasso di ferraglia fermo.

O la paghi 2 soldi oppure metti in conto una possibile sostituzione di plc, altri parti e programma fatto da uno che lo sa fare.

Che poi dipende dal tipo di macchinario...

Grazieee si è un salto nel buio mal che vada la porteremo a casa e con calma sostituiremo il plc. 

5 ore fa, mc1988 ha scritto:

Per un PLC non vuol dire nulla questa frase.

Se il PLC si accende regolarmente alla prima alimentazione, ed ha mantenuto il programma, passando in run funzionerà. Non deve "caricarsi" nè fare alcunchè "in modo esponenziale".

 

 

 

Ok grazie non sapevo bene come spiegarmi!

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Se non ricordo male aprendo il PLC ci sono PCB,quello inferiore è l'alimentazione che fornisce +5 e +24 alla piano superiore.

Potresti separe le due parti e alimentatore con variac il convertitore AC/DC facendo il refarming

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20 ore fa, max.bocca ha scritto:

Potresti separe le due parti e alimentatore con variac il convertitore AC/DC facendo il refarming

Se partisse con 110VAC e con un variac aumentasse progressivamente fino a 220VAC non occorrerebbe neppure aprire il PLC e metterci meno dentro... giusto?

 

 

 

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Il 25/09/2024 alle 16:28 , mc1988 ha scritto:

Se partisse con 110VAC e con un variac aumentasse progressivamente fino a 220VAC non occorrerebbe neppure aprire il PLC e metterci meno dentro... giusto?

 

 

 

Grazie seguo . 

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