jotric Inserito: 9 giugno 2008 Segnala Inserito: 9 giugno 2008 Buongiorno a tutti.La mia ditta costruisce macchinari nel settore del packaging.La tipologia di macchine fornite è completamente custom.Di solito forniamo ai nostri clienti la documentazione a corredo delle macchine in formato cartaceo (manuali,liste ricambi,schemi e quant'altro si rende necessario portare all'attenzione del cliente).Un cliente mi chiede, da contratto, di avere gli schemi dell'impianto fornito in formato dwg.Ora mi chiedo sono obbligato a fornire gli schemi in formato elettronico?Esiste una normativa in proposito?La direttiva macchine parla solo di formato cartaceo,per quanto ne so.Grazie.
Hellis Inserita: 9 giugno 2008 Segnala Inserita: 9 giugno 2008 (modificato) Ai sensi della Direttiva Macchine, la macchina è completata dagli schemi su carta.La fornitura di ulteriore documentazione in formato elettronico può essere:• a discrezione del Fornitore.• inclusa per contratto nei termini della Fornitura.Ovviamente l'ultimo punto fa parte di una 'trattativa' commerciale, che esula dagli adempimenti tecnici ai sensi della legislazione vigente. Modificato: 9 giugno 2008 da Hellis
JumpMan Inserita: 9 giugno 2008 Segnala Inserita: 9 giugno 2008 Trova un compromesso, prova a proporli in formato PDF.
Adelino Rossi Inserita: 9 giugno 2008 Segnala Inserita: 9 giugno 2008 Un cliente mi chiede, da contratto, di avere gli schemi dell'impianto fornito in formato dwg.Al giorno d'oggi è abbastanza normale chiedere la documentazione in formato elettronico. pdf, dwg, word, ecc. Se poi il cliente lo richiede da contratto, che l'azienda ha accettato, qual'è il problema?
jotric Inserita: 10 giugno 2008 Autore Segnala Inserita: 10 giugno 2008 Grazie per le risposte.Avevo già proposto la documentazione in formato pdf, ma la richiesta specifica è per il dwg.Sinceramente della parte commerciale non sono affatto interessato e visto che il disegnatore/progettista è ritenuto responsabile anche dal punto di vista penale, mi chiedo: la consegna del file in formato dwg , quindi modificabile da parte del cliente, non è come darsi "la zappa sui piedi"?Come faccio a dimostrare che lo schema che consegno è effettivamente corrispondente alla macchina eseguita e quindi non modificato dal cliente?La documentazione in formato elettronico non è ancora contemplata e certificabile in nessun modo, percui all'atto pratico dimostrare in tribunale che una discrepanza fra la macchina e schema è stata prodotta dal cliente e non dal costruttore mi sembra decisamente difficile....Sbaglio?
Adelino Rossi Inserita: 10 giugno 2008 Segnala Inserita: 10 giugno 2008 Consegni la macchina e la relativa documentazione, copia cartacea e copia elettronica con verbale di consegna che viene controfirmato e di cui tu possiedi le copie in archivio di tutto.
jotric Inserita: 11 giugno 2008 Autore Segnala Inserita: 11 giugno 2008 E' la prassi standard che addottiamo.Sfortunatamente però la documentazione elettronica è facilmente modificabile ed inoltre esistono innumerevoli software che lo fanno senza lasciare traccia.Anche con verbale alla mano risulta impossibile dimostrare che la consegna della macchina è comprensiva di documentazione elttronica corrispondente all'esecuzione.Quindi in caso di controversie, dimostrare che le discrepanze fra la macchina e gli schemi o i circuiti realizzati siano artefatti e non prodotti in fase di costruzione della macchina è impossibile.Cerco di spiegarmi meglio: ho uno schema in archivio e il cliente ha una copia del mio schema nel paese di installazione della macchina.Per un motivo qualsiasi, il cliente modifica la sua copia e apporta delle modifiche alla macchina.Ora le due copie di schemi sono discrepanti.Non essendo il lavoro del mio cliente è presumibile che la modifica che egli fa non sia conforme alle norme in viglore (in materia di sicurezze per esempio).Che strumenti ho io per dimostrare che la modifica è stata creata dal cliente e non da me?Certo esiste anche la versione cartacea che però il cliente potrebbe asserire di aver perso....A quel punto esistono due schemi con per ipotesi stessa data di creazione,stesso numero di revisione,solo con diverse dimensioni....Ha valenza il mio perchè sono il costruttore?...Non mi sembra credibile...
oiuytr Inserita: 11 giugno 2008 Segnala Inserita: 11 giugno 2008 Fai un CDrom con unica sessione chiusa. Sul dorso gli apponi il timbro della ditta, la data e la tua firma (o del responsabile). Poi ti fai firmare che gli consegni un CDrom timbrato e firmato. A questo punto in caso di contestazione il cliente deve presentare il CDrom timbrato e firmato, e se lo ha "perso" sono cavoli suoi.
FANT Inserita: 12 giugno 2008 Segnala Inserita: 12 giugno 2008 Ancora più cattiva di quella di Francesco:Consegni al Cliente due CD uguali, con timbro e firma, e ti fai restituire uno controfirmato, controtimbrato e con data.Anche s e perde il suo, tu hai sempre la copia con la sua firma ed i disegni originali.Mandi
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