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Fantanorma O Realtà?


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Inserito:

Salve, non sono esperto in norme impianti civili ma oggi mi è venuto il dubbio su una norma presunta o vera che l'elettricista, impegnato a casa nel rifacimento di impianto elettrico mi ha posto. Questa norma l'ha posta non appena gli ho detto che a fine lavori voglio la certificazione impianto...

1) ad ogni doccia o vasca deve esserci una 503 in alto per inserire campanello;

2)ogni stanza deve avere sensore per allarme (se prevedo di fargli installare anche l'allarme)

3) nelle postazioni computer ci devono essere 3 scatole 503: una per la corrente elettrica, una per il telefono, una per l'antenna(visto che ormai molti monitor accettano segnali TV.

Sono vere?

Grazie a tutti Luca


Inserita:

Ciao ; per quanto riguarda le prime 2 non ho idea ; per la terza , visto che i classici cavi elettrici che si passano nei corugati ( cordine ) non hanno nessuna schermatura , vanno separati dai doppini e dal cavo antenna , o mettendo altre cassette con altri corugati , oppure si puo' optare per dei separatori da inserire nelle stesse cassette ma essendoci poco spazio al interno è molto scomoda come alternativa ; quindi non ha detto una cavolata , anche se , non vorrei sbagliare ma mi pare che il cavo antenna puo' essere inserito nella stessa 503 del doppino telefonico ..

Inserita:

per la prima non sono sicuro ma penso che non ci sia nessuna norma in merito ma comunque io ti consigli di installarli

per la sconda e una fanta norma

per la terza nella postazione computer se ti serve internet e tv in questo caso installi due scatole una per l'alimentazione e una per antenna e internet

se non ti serve antenna e internet basta una scatola solo per alimentazione

Inserita:

Quoto la risposta di "Ferodo" sul terzo punto, anche se io utilizzo solo due 503 una per rete, una per tv e telefono con separatore (raramente anche senza, pur essendo fuori norma :ph34r: , anche se almeno ho lasciato l spazio di un modulo tra i frutti antena e telefono).

Sulle altre 2 fantanorme devo preoccuparmi o posso dormire sonni tranquilli ???? Cosa non si inventano le persone !

(sinceramente mi sembra veramente una cosa furi dal mondo, forse intendeva che se lo volevi avrebbe dovuto predisporre guaine cassette diverse.....) BOH ??

Inserita:

solchiere perche non sei anorma se non metti il separatore ?

Carlo Albinoni
Inserita:

Tutte fanta norme.

Ma questi elettricisti hanno mai visto una norma, l'hanno mai sfogliata?

Inserita:

Bè, immagino che fare l'elettricista civile dalle mie parti significa fare una scuola da elettrotecnico per un paio di anni, poi mettersi sotto qualche ditta che fa impianti elettrici e dopo cinque o sei anni mettersi in proprio!

Non male se si avesse competenza e passione!

Comunque grazie a tutti per le risposte, sospettavo delle fantanorme spero solo non faccia casini più gravi!

Inserita:

puntalino

solchiere perche non sei anorma se non metti il separatore ?

ciao ; credo che se si lascia lo spazio senza mettere nessun frutto centrale, anche senza separatore non credo che sia fuori norma..

Inserita:

Il tirante sulla 503E posta sulla doccia- vasca, non è una norma ma una consuetudine del "buon senso".

Ogni stanza non è detto che necessiti di una copertura tramite sensore volumetrico di natura sconosciuta (dt - pir- microonde).

Spetta all'installatore abilitato (non a un semplice elettricista) stabilire il grado di rischio e i possibili punti d'intrusione. Di conseguenza, in accordo con il cliente, installerà la sensoristica adatta (anche alle tasche di quest'ultimo).

Per quanto riguarda la condivisione di conduttori di rete con segnali di diversa natura (telefono - antenna), non dovrebbero

esserci norme che impongano la separazione ma, anche in questo caso, consuetudine e buon senso (serve sempre :lol: ) portano l'elettricista a dividere i conduttori di diversa natura :angry: .

Come già detto, puoi separare la rete su una 503 e il tel con il segnale sat, li metti in un'altra.

Inserita:

(non a un semplice elettricista)

Cari elettricisti, non voletemene perchè, prima di buttarmi nell'antintrusione, per qualche anno, ero un vostro collega, per la legge ancora oggi :lol: :lol: , anche se normalmente maneggio altro :ph34r: . La nostalgia ce. :(

Volutamente Anonimo
Inserita:

e' da un po' di tempo che non mi occupo piu' di progettazione, provo a risponderti

1) la prima NI, a seconda dei regolamenti comunali possono prevedere sulle nuove costruzioni una perdisposizione per i disabili, e quella soluzione potrebbe essere una interpretazione restrittiva.

2) solo prestazionale, nel senso che nessuna norma/legge obbilga a questa soluzione.

3) c'era una vecchia prescrizione sui vecchi contratti SIP, che imponeva il passaggio esclusivo delle linee telefoniche, (se ci fai caso l'impianto telefonico termina alla presa, e dalla presa a monte non e' roba tua)

Saluti

Inserita: (modificato)

anche se non obbligatorio , e' meglio fare cio' che dice l'elettricista.

d'altra parte se a lavori finiti si vuole mettere l'antifurto e si scopre che non ci sono scatole e tubi predisposti , passa per incompetente chi ha fatto l'impianto elettrico.

riguardo le 3 scatole in effetti le norme impongono la separazione totale fra i 3 impianti , anche se alla fine la loro convivenza non e' pericolosa.

comunque se lui deve firmare puo' esigere la cosa, proprio perche' le norme lo richiedono.

ivano65

Modificato: da ivano65
del_user_56966
Inserita:

Io comincerei a vedere la cosa in modo diverso...

Va tutto bene ciò che è equiparabile alla regola dell'arte, le norme sono solo una strada per arrivare a questa definizione

e ultimamente su alcune cose si stanno anche allontanando dalla regola dell'arte!... :lol:

Quindi se l'installatore ritiene che la regola dell'arte sia questa l'argomento è più complesso da trattare che non riferirsi alle sole norme,

che possono solo "consigliare" ma non imporre in quanto non sono legge dello stato!

Del_user_23717
Inserita:

Forse è un elettricista con poca autostima e necessita di "aggrapparsi" alle norme tecniche.

In realtà quello che lui vuol fare non è tanto assurdo, probabilmente è anche consigliato, soprattutto per quanto riguarda le predisposizioni, ma ovviamente queste nulla hanno a che fare con le norme...

...riguardo al tirante poi, sarebbe da mettere in parallelo ad un elettroserratura della porta del bagno, così se ti sei chiuso e ti serve aiuto la porta si apre da se...

Non sempre bisogna ricondurre un lavoro fatto bene e a regola d'arte... alle norme... anche perchè risulta riduttivo delle qualità dell' elettricista (se questo è ben preparato), oltre che essere fuorviante per il cliente che prende per oro colato tutto ciò che gli viene detto, e purtroppo spesso viene anche "raggirato" (spero sempre in maniera non dolosa, ma sono per abitudine) per pseudo adeguamenti secondo "le norme"... che quando vengono chiamate e noninate in questo modo sembrano sempre qualcosa di astratto, etereo.... :rolleyes:<_<

PS: Ottimo il tirante in bagno... per chiamare la moglie o il marito quando finisce la carta! :lol:

  • 6 months later...
edmondo calia
Inserita:

salve a tutti,

Ho un pò di tempo libero è sto aumentando la mia professionalita sul nostro bel forum, pertanto ho deciso di rispolverare questo topic per evidenziare il discorso delle norme a cui qualcuno pensa non si debba far riferimento in quanto si può lavorare a "regola d'arte" anche autonomamente.

Se posso vorrei dire la mia (dopo aver fatto il corso PES presso la CEI di Milano)

Dunque il Criterio della regola d'arte è un giusto criterio ma se effettuato autonomamente diventa un criterio soggettivo e vi garantisco che i criteri soggettivi in un aula di tribunale servono a poco.

Non sò se lo sapete (io l'ho imparato poco tempo fà) attualmente l'unico ente che si arroga il diritto della regola d'arte e solo il comitato CEI quindi i lavori a regola d'arte devono per forza soddisfare tutte le norme in merito.

Cioè se effettuo un lavoro elettrico si può considerare fatto a regola solo se ho soddisfatto tutte le norme di riferimento.

Se l'utente dovesse rimanere vicino una presa state tranquilli che anche dopo anni chiameranno il bravo elettricista.

Il giudice (ignorante in materia) con l'aiuto di un perito(spesso del CEI) vedrà se il lavoro avra soddisfatto i criteri della regola dell'arte.

La morale è:

Se ci sono norme che dicono di non fare collegamenti "diversi" nelle cassette non li fate altrimenti fateli.

Poi se volete dormire su 50 cuscini mettete separatori nomex ecc.

Le norme vi posso garantire che in termini di sicurezza abbondano anche di molto quindi se dicono che qualcosa si può fare o meglio se non è sotto norma allora vuol dire che davvero non ci sono problemi.

Spero di non aver scocciato ma vedo che in questa sezione il tema delle norme è molto attuale .

Ciao e auguri

del_user_56966
Inserita:
Il giudice (ignorante in materia) con l'aiuto di un perito(spesso del CEI) vedrà se il lavoro avra soddisfatto i criteri della regola dell'arte.

Già il fatto che frequenti tribunali lascia pensare...(scherzo... :lol: )

Comunque la legge parla chiaro è dice che i lavori devono essere eseguiti a regola d'arte

e in particolare la legge 37/08 (ex 46/90) recita cosi:

3. I progetti degli impianti sono elaborati secondo la regola

dell'arte. I progetti elaborati in conformita' alla vigente normativa

e alle indicazioni delle guide e alle norme dell'UNI, del CEI o di

altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri

dell'Unione europea o che sono parti contraenti dell'accordo sullo

spazio economico europeo, si considerano redatti secondo la regola

dell'arte.

Quindi come vedi non si deve seguite per forza una normativa determinata come dici tu, io posso fare l'impianto secondo

qualsiasi normativa europea e il giudice come dici tu non può che prenderne atto!

Salvo questo le normative non riescono a stare al passo con l'evoluzione tecnologica quindi è lecito in caso di vuoti

normativi che ci si rivolga alla regola d'arte, per altro il CEI si è schierato con prodotti specifici e questo lo rende non

neutrale rispetto al mercato, e quindi lo pone in una condizione contestabile!

Salvo questo il riferimento che tu poni riguarda la sicurezza e nel caso specifico vale sempre

la regola "del buon padre di famiglia" (rif. 626)

Ps: cosi al volo ci sono almeno un paio di norme che sono già o fuori legge o obsolete, e nessuno se ne accorto...

tu segui quelle poi ci vediamo...

Benny Pascucci
Inserita: (modificato)
Se posso vorrei dire la mia (dopo aver fatto il corso PES presso la CEI di Milano)

Non sò se lo sapete (io l'ho imparato poco tempo fà) attualmente l'unico ente che si arroga il diritto della regola d'arte e solo il comitato CEI quindi i lavori a regola d'arte devono per forza soddisfare tutte le norme in merito.

Interpreti male la legge fondamentale degli impianti elettrici, che ti riporto per tua conoscenza:

Legge 1 marzo 1968, n. 186

Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazione e impianti elettrici ed elettronici.

Articolo 1

Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d'arte.
Articolo 2

I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruiti a regola d'arte.

Da cui si deduce che seguire le norme CEI è condizione sufficiente per classificare che l'esecuzione di un impianto sia stata fatta a regola d'arte, ma non necessaria.

Chiaro che l'aver fatto il corso al CEI ti ha portato alle considerazione che hai fatto e che ho precedentemente quotato.

A Napoli c'è un proverbio splendido:
Acquaio' l'acqua è fresca? manco 'a neve!
Traduzione per gli amici nordici..... :rolleyes:
Ossia se si chiede a un rivenditore d'acqua, com'è la temperatura dell'acqua, è chiaro che questi ti risponda che neanche la neve ha temperatura più bassa..... :lol:

Spero non in Tribunale...... :rolleyes:

Modificato: da Benny Pascucci
del_user_56966
Inserita:
Spero non in Tribunale....

Per viver in Italia non si deve pensare esclusivamente a norma di legge ma si deve pensare anche Italiano...

a buon intenditore poche parole ;)

edmondo calia
Inserita:
Da cui si deduce che seguire le norme CEI è condizione sufficiente per classificare che l'esecuzione di un impianto sia stata fatta a regola d'arte, ma non necessaria

Perchè dici che non è necessario?

Vuoi dire che se lavori a norma CEI lavori a regola ma se lavori con altri criteri puoi lavorare ugualmente a regola d'arte?

Quali sono gli altri criteri?

Ciao

Inserita:
Vuoi dire che se lavori a norma CEI lavori a regola ma se lavori con altri criteri puoi lavorare ugualmente a regola d'arte?

Esatto! Proprio così. Leggi anche la risposta di Alen, per esempio

del_user_56966
Inserita:

Per partire e rimanere a norma di legge!

I progetti elaborati in conformita' alla vigente normativa

e alle indicazioni delle guide e alle norme:

dell'UNI,

del CEI

o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri

dell'Unione europea o che sono parti contraenti dell'accordo sullo

spazio economico europeo.

In ogni caso se l'impianto e costruito seguendo un criterio migliorativo e non limitativo rispetto alle norme vigenti

difficilmente è contestabile!

Ti facci un esempio semplice, in alcuni casi è richiesto il doppio isolamento,

bene se io utilizzassi un triplo isolamento il risultato finale sarebbe maggiorato rispetto alle norme vigenti

per questo non meno sicuro, magari inutile, ma per questo non contestabile!

Per altro ci si preoccupa molto della sicurezza elettrica quando spesso i disastri avvengono per fughe di gas,

quindi oserei dire che se si fanno impianti con rivelatore + elettrovalvola d'intercetto si è più a regola d'arte che non

se ci si limita a quello che prevede la normativa attuale!

e cosi potremo rivedere altri settori e singole norme!

Benny Pascucci
Inserita: (modificato)

Gli OT erano decisamente troppi, pertanto, ho ritenuto necessario spostare i post non inerenti la discussione in un'altra.

Per chi vuole continuare questo è il link.

Modificato: da Benny Pascucci
Inserita:

Partendo dalla domanda iniziale, mi chiedo perchè queste, che per il momento chiamo 'regole di buon senso', l'elttricista le ha tirate in ballo solo alla richiesta delle Dichiarazione di Conformità.

Fosse per me vola fuori dal cantiere solo per questo.

Per il resto. Quando qualcuno mi parla di Norma me la deve citare: mi deve dare i riferimenti legislativi o tecnici. Altrimenti per me la Norma rimane quella vecchia signora che ci rimepiva di frittelle,

in tempo di carnevale, circa una trentina di anni fa.

del_user_56966
Inserita:

Allora ricapitolando!

1) ad ogni doccia o vasca deve esserci una 503 in alto per inserire campanello;

2)ogni stanza deve avere sensore per allarme (se prevedo di fargli installare anche l'allarme)

3) nelle postazioni computer ci devono essere 3 scatole 503: una per la corrente elettrica, una per il telefono, una per l'antenna(visto che ormai molti monitor accettano segnali TV.

Sono vere?

Indistintamente da quali, per le predisposizioni di questo tipo, se non le desideri non sei obbligato!

è chiaro che se al contrario fai una particolare predisposizione questa dovrà essere fatta almeno a norma!

In sostanza la norma ti dice se devi installare dei circuiti speciali come lo devi fare, non ti dice dove lo devi fare...

fino a prova contraria il telefono e la TV a casa tua lo decidi tu in quale stanza e parete installarli!

Carlo Albinoni
Inserita:
fino a prova contraria il telefono e la TV a casa tua lo decidi tu in quale stanza e parete installarli!

Puoi anche non averli affatto!

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