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Grandi Masse Metalliche - interpretazione D.L. 123 del 3 agosto 2007


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Inserito:

Salve a tutti. Detta legge, al punto 6.2.2 recita" nei luoghi bagnati o molto umidi, e nei lavori A CONTATTO od entro grandi masse metalliche, è vietato l' uso di utensili elettrici portatili a tensione superiore a 50 V verso terra". Ora, il direttore di un impianto chimico dice che non va applicata solo all' interno di un serbatoio o di un silo, ma anche all' interno dei reparti di produzione, che sono in pratica grandi gabbie formate da colonne e putrelle di acciaio, e si cammina su dei grigliati in ferro zincato. Voglio precisare che tutta la struttura è messa a terra, le prese sono protette da differenziale e la maggior parte degli utensili sono a doppio isolamento. Chiedo a chi è "ferrato" :P se è corretta l' interpretazione del direttore o se la stessa è troppo restrittiva.

Grazie.

Adriano.


Benny Pascucci
Inserita:
Chiedo a chi è "ferrato" se è corretta l' interpretazione del direttore o se la stessa è troppo restrittiva.
A mio avviso esagera, secondo la sua interpretazione il 90% dei capannoni industriali adibiti a produzione ha strutture con putrelle in acciaio, copertura metallica e grigliato sottostante, per cui dovrebbero essere ascritti tra i luoghi ristretti?... :rolleyes: Immagina che le problematiche se una cosa del genere fosse vera..... :lol:
Adelino Rossi
Inserita:

Benny ha ragione tecnicamente,

però il direttore in quanto responsabile del SUO impianto ha praticamente sempre ragione e ha il potere di bloccare i lavori

se non si ritiene tranquillo.

Il direttore può essere molto restrittivo, si può non accettare il lavoro se non lo si ritiene opportuno.

Ho fatto molte riunioni tecniche di sicurezza in cui determinavamo di essere più restrittivi della norma.

A questo proposito è sempre opportuno informarsi tramite una riunione preliminare su quali sono le regole in vigore.

Personalmente applicavo la regola solo a determinati ambienti ristretti e ben definiti su cui avevo fatto pre installare un circuito prese a 24V.

A mio parere se ""Adrianetu"" è un dipendente dovrebbe quanto meno essere soddisfatto dell'attenzione del suo direttore, se invece è un fornitore esterno gli conviene conoscere prima le regole e adeguarsi, fatti salvi eventuali maggiori oneri per un lavoro preso eventualmente a scatola chiusa.

Benny Pascucci
Inserita:
il direttore in quanto responsabile del SUO impianto ha praticamente sempre ragione e ha il potere di bloccare i lavori

se non si ritiene tranquillo.

Ognuno, a casa sua fa quello che gli pare.....concordo con la tua visione, ma normativamente non si può far passare un luogo ordinario per luogo conduttore e peggio ancora conduttore ristretto.
Inserita:

Grazie Benny e Adelino per le risposte. Io sono un manutentore interno, mi sta bene che il Direttore tenga alla nostra incolumità, ritengo però che la sua volontà non sia quella di andare "oltre" ai limiti di legge, probabilmente vuole solo essere certo di rimanere dalla parte della ragione. Mi piacerebbe sapere se ci sono dei colleghi che operano in ambienti simili al mio e come si regolano.

Ciao.

Adriano.

P.S.

Non sono stato preciso nel citare il D.L., si tratta del DL 81, 9 aprile 2008, "Attuazione dell' articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro"

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