giuseppegp Inserito: 5 ottobre Segnala Share Inserito: 5 ottobre (modificato) Buongiorno, chiedo consiglio per risolvere un problema allo scaldabagno elettrico PRO ECO 50 acquistato il 22/10/2018 a € 144,99. Trattasi di uno scaldabagno elettrico convenzionale di forma circolare con qualche componente elettronico che gli altri scaldabagni standard non hanno. Lo stesso funzionava regolarmente. Poi in occasione al trasferimento dello stesso in altro locale ho proceduto alla pulizia della resistenza e dell’anodo che risultavano essere parecchio incrostati. Allo scopo ho utilizzato un cacciavite e una spugnetta per stoviglie. Rimontato il tutto, ovviamente prima dell’accensione è stata aperto il rubinetto dell’acqua calda fintanto che sia iniziata a scorrere l’acqua a prova che il serbatoio fosse nuovamente pieno, lo stesso scaldabagno dopo l'accensione è andato in blocco (lampeggiano tutti i led). L’autodiagnosi mi segnala errore alla sonda “Sonde di temperatura NTC1/NTC2 rotte (aperte o in cortocircuito)”. A questo punto senza smontare nuovamente il tutto procedevo alla semplice estrazione del termostato con relativa sonda (una barretta verde) e a una attenta analisi di quest'ultima notavo che la stessa presentasse tracce di umidità (non era cioè perfettamente asciutta). Ipotizzo quindi che il condotto ove la sonda si inserisce (condotto che fa parte del gruppo che comprende la resistenza) non sia più stagno e che si possa trafilare acqua che bagni la sonda. La sonda non dovrebbe essere sempre completamente asciutta? Oppure è normale che prenda condensa? Comunque non vedo alcuna perdita o gocciolamento uscire dal foro di inserimento della sonda del termostato. Io non ho utilizzato prodotti liquidi per la pulizia della resistenza, del condotto in cui alloggia la sonda e dell'anodo, ma ho eseguito l’intervento di pulizia a secco limitandomi a passare una spugnetta umida alla fine delle operazioni di pulizia. Reputo impossibile che mi sia sfuggita dell’acqua lì dentro il condotto durante le operazioni di pulizia. In ultimo noto che nella scheda, sempre dietro attenta osservazione, vedo due elementi puntiformi del circuito integrato accendersi, come due puntini luminosi appena visibili. E’ normale ciò oppure può essere indizio di un problema anche alla scheda, magari in seguito al problema occorso del corto circuito della sonda? Infatti ho tenuto per parecchi minuti lo scaldabagno in “stato di fault” eppoi in stato di diagnostica (non sapevo che per uscire dall’autodiagnosi dovevo tenere premuto per 25 secondi il tasto di accensione). Come mi consigliate di procedere? Vale la pena provare a sostituire la resistenza che include pure l’alloggiamento della sonda, oppure basta sostituire il termostato (se non addirittura la sola barretta del termostato..., credo sia quella la sonda)? Non vorrei che poi il problema fosse anche nel circuito integrato. L’autodiagnosi non mi segnala tuttavia errori riguardo la scheda elettronica. E stranamente nelle possibili diagnosi di guasto non esiste la voce che riporta un problema alla resistenza. Nel caso lo dovessi rismontare che ne pensate delle condizioni dell'anodo? Vi sembra troppo usurato per lasciare quello lì? In allegato: - La scheda elettronica (laddove c'è un puntino a pennarello blu sul bordo bianco inferiore della cornice ecco che immediatamente sopra si trovano le componenti del circuito dove vedo come due puntini luminosi accendersi); - La resistenza pulita; - La resistenza prima della pulizia Modificato: 5 ottobre da giuseppegp Integrazione Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Stefano Dalmo Inserita: 5 ottobre Segnala Share Inserita: 5 ottobre Sgancia tutta la parte elettrica e al posto della resistenza collegaci un fon . Vedi se va in blocco lo stesso o cosa succede . Al limite se la scheda costa troppo puoi sempre inserire un termostato tradizionale meccanico. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giuseppegp Inserita: 8 ottobre Autore Segnala Share Inserita: 8 ottobre Il 05/10/2024 alle 08:29 , Stefano Dalmo ha scritto: Sgancia tutta la parte elettrica e al posto della resistenza collegaci un fon . Vedi se va in blocco lo stesso o cosa succede . Al limite se la scheda costa troppo puoi sempre inserire un termostato tradizionale meccanico. Bene, avrei proprio voluto iniziare testando se funziona la parte elettrica. Ma non sapevo come procedere... ipotizzo che nel seguire il consiglio dovrei semplicemente collegare un pon elettrico (che fungerebbe da resistenza "di confronto") ai terminali del termostato lasciando comunque collegata anche la scheda elettronica dello scaldabagno. In modo da testare il tutto. Il pon che utilizzerei per il test mi riporta avere una potenza di 2200 W. Lo proverei regolandolo comunque alla potenza minima (non so a quanti Watt corrisponda l'utilizzo al minimo). Nemmeno dello scaldabagno conosco la potenza, ipotizzo possa essere 1200/1500 Watt. All'atto pratico va bene se realizzo un circuito che allacciato ai due terminali del termostato termina con una presa tonda alla quale poi collego la spina tonda del pon (settato al minimo)? In questo "circuito di prova" cui collegare il pon ritengo non sia necessario distinguere fase e neutro, del resto sia il fon che lo scaldabagno funzionano mediante l'inserimento una spina. Se il pon si accendesse quanto deve durate la prova in questione? Qualche secondo o qualche minuto? P.S.: Dispongo di un multimetro: piuttosto che il pon potrei utilizzare quello? Se sì con quali settaggi? Finora l'ho utilizzato solo per testare batterie di auto... mai sull'impianto elettrico di casa. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Stefano Dalmo Inserita: 8 ottobre Segnala Share Inserita: 8 ottobre (modificato) Scusa , ma se lo metti sotto tensione senza carico cosa da la scheda , sempre errore delle sonde? Modificato: 8 ottobre da Stefano Dalmo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giuseppegp Inserita: 8 ottobre Autore Segnala Share Inserita: 8 ottobre 5 minuti fa, Stefano Dalmo ha scritto: Scusa , ma perché non procedi come ti ho detto ? Potevo dire una lampadina o tante cose . utilizza il phon . Il tempo necessario per constatare che la scheda funziona . metti a potenza minima. Non a freddo . Ok, procederò con la prova del phon come suggerito. Nel frattempo ho verificato sulla targhetta che la potenza dello scaldabagno è di 1200 Watt. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Stefano Dalmo Inserita: 8 ottobre Segnala Share Inserita: 8 ottobre L’intento è di vedere se magari la resistenza non funziona e il sensore non rilevando il calore , la scheda da errore ai sensori , o se , con il carico , viene a mancare alimentazione pur essendo buona la resistenza , e quindi da questo l’errore . O magari bisogna cambiare il termostato perché le sonde sono veramente compromesse . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giuseppegp Inserita: 8 ottobre Autore Segnala Share Inserita: 8 ottobre 47 minuti fa, Stefano Dalmo ha scritto: L’intento è di vedere se magari la resistenza non funziona e il sensore non rilevando il calore , la scheda da errore ai sensori , o se , con il carico , viene a mancare alimentazione pur essendo buona la resistenza , e quindi da questo l’errore . O magari bisogna cambiare il termostato perché le sonde sono veramente compromesse . Provato collegando la spina del phon a una presa tonda "volante" e quindi poi la spina bianca di alimentazione del termostato a una presa di corrente. Il phon non accende. La presa tonda collegata così, in maniera "volante" (cioè fuori dalla sua cassetta a parete) non dovrebbe funzionare comunque? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giuseppegp Inserita: 8 ottobre Autore Segnala Share Inserita: 8 ottobre (modificato) 2 ore fa, Stefano Dalmo ha scritto: Scusa , ma se lo metti sotto tensione senza carico cosa da la scheda , sempre errore delle sonde? Ho letto ora e quindi ho eseguito anche questa prova. Senza alcun carico se lo collego all'alimentazione mi accende il led luminoso orizzontale, dopo qualche secondo si spegne. Allora tenendo premuto 5 secondi il pulsante di accensione (per entrare in fase di autodiagnosi) mi torna a segnalare: "errore alle sonde di temperatura NTC 1/NTC 2 rotte (aperte o in corto circuito)". Quindi o col carico o senza carico il messaggio di errore non cambia... Soltanto cambia il fatto che col carico se ne va subito in errore con lampeggiamento di tutte le spie, mentre senza carico accende brevemente il led orizzontale poi si spegne. In ambedue i casi (led tutti lampeggianti o led che dopo acceso subito si spegne) sono poi io ad andare in modalità autodiagnosi tenendo premuto il tasto di accensione per 5 secondi per vedere il tipo di anomalia che il sistema riscontra. Modificato: 8 ottobre da giuseppegp Integrazione Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Stefano Dalmo Inserita: 8 ottobre Segnala Share Inserita: 8 ottobre Col carico del fon da lo stesso errore e il fon non funziona ? Potresti provare a vedere se riesci a verificare il valore in ohm delle sonde ntc , ma vedi staccare il connettore dalla scheda Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giuseppegp Inserita: 8 ottobre Autore Segnala Share Inserita: 8 ottobre 1 ora fa, Stefano Dalmo ha scritto: Col carico del fon da lo stesso errore e il fon non funziona ? Potresti provare a vedere se riesci a verificare il valore in ohm delle sonde ntc , ma vedi staccare il connettore dalla scheda No, i messaggi di errore dell'autodiagnosi di cui ho scritto si riferivano soltanto a quando lo ho provato con lo scaldabagno montato (spie tutte accese, condizione di blocco) e alla prova senza nessun carico applicato (led del termostato digitale che si è accesso eppoi spento). Alla prova del phon sinceramente non ho guardato i led... ho visto che l'asciugacapelli non partiva e ho subito staccato il circuito. Comunque adesso ho semplificato il mio circuito di prova. Adesso il carico è costituito da una banalissima lampadina a led. Rimane spenta! I led del termostato digitale lampeggiano e la lampadina però sta spenta. Allora mi son chiesto: saranno mica i contatti dei fili del mio circuito di prova che avendoli solo poggiati ai terminali del termostato magari non chiudono bene il circuito e la lampadina non mi si accende? Motivo per cui con il termostato sempre alimentato dalla corrente e lampeggiante (adesso lampeggia anche durante le prove, il lampeggio è segnale di blocco) mi sono armato di un classico giravite cercafase e ho testato uno alla volta entrambi i terminali del termostato: nulla! Non c'è passaggio di corrente. La fase avrebbe dovuto far accendere il cercafase. Quindi il phon e lampadina non si accenderanno mai. Ipotizzo che con il termostato in blocco forse viene interrotta dalla scheda la corrente ai terminali del termostato. Sintanto che sta in blocco non ho cosa testare. Ideale sarebbe appunto staccare il connettore dalla scheda elettronica per isolarla rispetto il termostato. Posto la foto dello connettore che trovasi collegato al termostato. Tuttavia sulle componenti elettroniche vorrei evitare di metter mano. Eppoi anche se staccassi il connettore della scheda mi chiedo se come conseguenza il termostato reagirebbe rimanendo comunque in blocco oppure riprendendo a funzionare. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Stefano Dalmo Inserita: 8 ottobre Segnala Share Inserita: 8 ottobre Guarda se l’asta con i sensori ntc si fosse isolata dalla scheda interna del termostato , va inserita in un connettore , ha normali piste . si vende pure solo l’asta. Se si sono rotti i sensori Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giuseppegp Inserita: 9 ottobre Autore Segnala Share Inserita: 9 ottobre 2 ore fa, Stefano Dalmo ha scritto: Guarda se l’asta con i sensori ntc si fosse isolata dalla scheda interna del termostato , va inserita in un connettore , ha normali piste . si vende pure solo l’asta. Se si sono rotti i sensori La sonda NTC la potrei sfilare dal termostato e cambiarla con una nuova. Non dispongo di connettori dove testarla, se non quello (il connettore dove alloggia) che è parte del termostato stesso. Se tutto va bene dovrei cambiare sonda e resistenza. Continuo a pensare che durante la pulizia della resistenza deve essersi aperta qualche falla nell'alloggio della sonda NTC che infatti avevo trovato essere lievemente umida quando ho rismontato il termostato dallo scaldabagno. In alternativa, se ve ne fossero di adattabili, potrei optare per un termostato tradizionale senza connessioni a schede elettroniche. Immagino che però debba avere la stessa stecca piatta di quello originale (sonda NTC). La temperatura me la regolerei alla vecchia maniera dalla manopolina sottostante il termostato, mentre il frontalino del display elettronico con relativa pulsantiera lo lascerei dove si trova sul coperchio. Staccherei semplicemente il connettore per separarlo fisicamente dal termostato oppure, mal che vada, tranciando i fili dei collegamenti elettronici che la collegano al termostato. Termostato elettronico che andrei a sostituire con altro termostato di tipo tradizionale. Il termostato elettrico ha un corpo in plastica. Quelli tradizionali li ho sempre visti in metallo. Spero che a livello di messa a terra cambiare un termostato elettronico con altro standard non comporti problemi. Il collegamento di massa in ogni caso anche nel PRO ECO EVO è sul fondo del boiler. Quindi penso non dovrebbe cambiare niente. Ho fatto inoltre un ulteriore prova. Ho preso un termostato che avevo da parte proveniente da un altro scaldabagno. Un termostato classico, con sonda metallica circolare e niente schede elettroniche a comandarlo. Ebbene ho fatto un ponte tra i due connettori dove andava alloggiata la resistenza in modo da simulare una resistenza. Ho regolato la manopola del termostato su OFF. A questo punto ho utilizzato il multimetro e inserito i puntali nei morsetti. I morsetti dove vengono inseriti fase e neutro intendo. Il tutto in assenza di alimentazione elettrica. A questo punto ho verificato la continuità elettrica: assente. Ho girato la manopola del termostato su ON ho rifatto la prova e al test la continuità elettrica è stata subito rilevata con un avviso sonoro continuo dal multimetro. A questo punto sono passato al termostato elettronico, cioè quello collegato alla scheda madre. Lì ovviamente non ho manopole o roba simile per accendere/spegnere/salire o diminuire la temperatura. Dovrei agire sulla pulsantiera della scheda ma per far ciò dovrei alimentare il circuito. In assenza di alimentazione ho quindi ripetuto la stessa prova di continuità elettrica e, come immaginavo, risulta assente la continuità elettrica. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Stefano Dalmo Inserita: 9 ottobre Segnala Share Inserita: 9 ottobre Il termostato elettronico non lo puoi testare a freddo . Solo sotto tensione . invece non ho capito perché avendo il termostato meccanico sotto mano , perché non provi ad inserirlo e vedere se funziona . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giuseppegp Inserita: 9 ottobre Autore Segnala Share Inserita: 9 ottobre (modificato) 8 ore fa, Stefano Dalmo ha scritto: Il termostato elettronico non lo puoi testare a freddo . Solo sotto tensione . invece non ho capito perché avendo il termostato meccanico sotto mano , perché non provi ad inserirlo e vedere se funziona . a) Se a quello elettronico aggiungo un ponte tra i connettori a simulare un carico eppoi come ho fatto in precedenza lo testo ma stavolta eseguo la prova mentre è alimentato piuttosto che da spento rischio di danneggiarlo, esso stesso oppure la scheda elettronica? Questa prova, se fattibile, mi sarebbe utile a distinguere tra un possibile problema al termostato e un possibile problema invece relativo alla sola sonda? Che nel caso potrei comprare a parte senza termostato... b) Non ho provato a inserirlo perché seppure quello meccanico è di altezza quasi uguale (appena qualche millimetro più alto come sonda), resta il fatto che quello elettronico ha come sensore una barretta piatta e l'altro un'astina cilindrica. Quindi penso che nell'alloggio del termostato (la cannula del gruppo resistenza entro cui inserirlo) o non entri proprio o anche se entrasse forzandolo toccherebbe magari dove non deve toccare... c) Domanda generale: i termostati meccanici, a parità di altezza, sono tutti intercambiabili tra uno scaldabagno e l'altro anche se trattasi di boiler da 10, 15, 30, 50 o 80 litri? Cioè al massimo può variare il tempo minimo necessario a scaldare l'acqua? Modificato: 9 ottobre da giuseppegp Aggiunta foto e integrato testo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Stefano Dalmo Inserita: 9 ottobre Segnala Share Inserita: 9 ottobre Scusa , ma ti costa tanto vedere se entra e se riesce a inserirsi nei contatti della resistenza ? perché fai tante ipotesi e non vedi dal vivo se ci entra o no ? Così , dici , non ci entra . E lo si esclude come soluzione. non fare nessuna delle prove che hai detto . devi sostituire Il termostato elettronico con uno nuovo . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giuseppegp Inserita: 11 ottobre Autore Segnala Share Inserita: 11 ottobre (modificato) Il 09/10/2024 alle 19:28 , Stefano Dalmo ha scritto: Scusa , ma ti costa tanto vedere se entra e se riesce a inserirsi nei contatti della resistenza ? perché fai tante ipotesi e non vedi dal vivo se ci entra o no ? Così , dici , non ci entra . E lo si esclude come soluzione. non fare nessuna delle prove che hai detto . devi sostituire Il termostato elettronico con uno nuovo . Ho notato adesso che lo scaldabagno in questione spento ormai da tempo se apro i rubinetti della linea dell'acqua calda (da cui ovviamente l'acqua esce a temperatura ambiente) fa abbastanza rumore. Tanto da sentirlo fino nella stanza accanto. Se apro la linea dell'acqua fredda invece non succede, o meglio è appena un istante e quasi non si avverte. Ho provato a muovere o tenere stretti con mano i flessibili sotto il boiler ma non cambia nulla. Il rumore viene proprio da sotto il boiler (spento) appena apro un rubinetto della linea dell'acqua calda. Potrebbe essere un problema di serraggio di quando avevo smontato, pulito e rimontato la resistenza? Avrei anche un video con audio di questo strano rumore, ma non trovo formati adatti per allegarlo alla discussione (forse sul si possono caricare solo immagini). Modificato: 11 ottobre da giuseppegp integrazione Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giuseppegp Inserita: 12 ottobre Autore Segnala Share Inserita: 12 ottobre Credo di aver trovato dove sta il problema del rumore "da frullino" che fa il boiler da spento e "a freddo" aprendo un qualsiasi rubinetto della linea dell'acqua calda. Stringendo con la mano i due flessibili sotto lo scaldabagno noto che quello dell'acqua fredda vibra: si sente distintamente vibrare stringendolo la mano attorno a esso. Io nelle operazioni svolte giorni addietro ho in effetti sostituito questo flessibile del caricamento del boiler con uno nuovo di lunghezza differente da quello che vi era montato. Avevo avuto un problema di gocciolamento nel chiudere la valvolina di arresto posta subito dopo l'uscita a parete, quindi avevo pensato bene di metterla nuova onde prevenire possibili perdite future. Solo che nel montare la nuova valvola di chiusura acqua allo scaldabagno questa aveva la leva di apertura e chiusura che interferiva con la piastrella perché forse andava serrata di meno e ora risultava troppo affossata nel mattone. Io ho risolto con un raccordo per distanziare giusto quel tanto che mi serviva l'uscita dal muro. Nel fare questa modifica evidentemente lo spazio tra uscita a parete del tubo e l' ingresso acqua fredda del boiler, insomma la tratta che viene servita tramite il tubo flessibile, si è inevitabilmente accorciata. Ho pertanto messo un flessibile più lungo a che mio avviso strozzava di meno nella curvatura. Evidentemente questa modifica, (oltre a impedirmi di rimontare la rosaccia/rosetta), crea una vibrazione o una risonanza nel flessibile stesso eppoi nello scaldabagno che prima non c'era e che è causa di parecchio rumore. Non posso intervenire sulla pressione dell'acqua: non ho collettore. Ho solo una valvola di arresto generale (oltre quella piccola a servizio del boiler). Che faccio? Cambio flessibile con uno più corto... o più lungo? Potrebbe esserci come concausa un problema della valvola di tenuta che interferisce nella pressione interna al boiler? Io avevo rimontato quella che c'era... ora ho provato anche a batterla col martello ma non cambia niente. Casomai nel momento in cui cambio il flessibile mi conviene cambiare anche questa con una nuova? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giuseppegp Inserita: 26 ottobre Autore Segnala Share Inserita: 26 ottobre Problemi precedenti risolti. Sostituito il flessibile con altro più lungo che fa una curvatura più ampia. Sostituita la valvola di ritegno in quanto la precedente, a flessibili del boiler smontati, perdeva un filo d'acqua continuo (quindi l'ho reputata difettosa da cambiare). Poi cambiato il gruppo resistenza con altro nuovo e guarnizione della ghiera compresa nel kit. Il problema del rumore a rubinetto acqua calda aperto si è dimezzato. Nel senso che fa molto meno rumore e soltanto a rubinetto tutto aperto. A questo punto ho rismontato il tutto e ripulito la ghiera di fissaggio della resistenza nella faccia a contatto con la guarnizione dalle tracce di incrostazioni (lievi, ma c'erano) con carta abrasiva P220. Rimontato il tutto ho risolto il problema del rumore. A rubinetto aperto il boiler è tornato silenzioso. Come termostato ne ho montato uno tradizionale, meccanico. Regolato al massimo. Mi avevano detto che i termostati recenti ormai sono tarati per riscaldare al massimo fino a raggiungere i 45°- 50°. Quello che ho montato io era uno usato ma non tanto vecchio. Durante la fase di riscaldamento dell'acqua ha cominciato però a gocciolare lo sfiato della valvola di ritegno. L'acqua risultava essere arrivata a temperatura molto calda ma non altamente scottante (potevo tenere la mano sotto l'acqua calda aperta per cinque secondi circa). Preciso che la valvola di ritegno è nuova pure essa seppure realizzata con "tecnologia" diversa rispetto la precedente (vedasi foto). A questo punto ho regolato il termostato a metà corsa e un altro giorno andrò a provare come va. Ovviamente avendo applicato un termostato tradizionale su un boiler elettronico non mi ritrovo il classico strumento indicatore della temperatura con lancetta. Mentre il display elettronico sul coperchio del mio boiler è rimasto solo per figura (spento). L'unica cosa che vedo è la spia luminosa del termostato meccanico quando accesa o spenta. Domanda: nella vecchia valvola di ritegno in ottone se premevo il piolino al suo interno vincendo la resistenza della molla questo scendeva. Mentre nella valvola di ritegno nuova (non più in ottone) non scende di nulla. Come fosse fisso. E' normale ?! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Stefano Dalmo Inserita: 26 ottobre Segnala Share Inserita: 26 ottobre È una valvola diversa di costruzione , il piolino è fisso , mentre è mobile la parte interna . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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