dibdabdu Inserito: 14 ottobre Segnala Share Inserito: 14 ottobre (modificato) Sono felice possessore di questa caldaia da oltre 15 anni, installata a GPL per servire 4 bagni e circa 200 metriquadri con radiatori in ghisa. Mai un problema. Premessa per chi non la conoscesse, è una caldaia a basamento con accumulo integrato di 80 litri e con - leggo sulla copertina del manuale - "funzione che permette lo smaltimento di eventuali sovratemperature". Negli ultimi circa 2 anni ha manifestato per 4 o 5 volte, sporadicamente e senza riuscire a identificare una causa scatenante, il seguente malfunzionamento. In modalità "estate", con setpoint ACS a 45°C circa (ossia a metà del pomello selettore), capita che il bruciatore non si spenga e superi ampiamente il setpoint. Ce ne accorgiamo perchè durante la doccia la temperatura sale sempre di più fino a che dai tubi dell'acqua calda esce praticamente vapore. In questi casi, per paura di scoppio o di tubi che saltano (impianto anni 70), corriamo in cantina a spegnere la caldaia dal quadro elettrico. Mi chiedo cosa succederebbe se invece la lasciamo fare, a che temperature arriverebbe. Finora abbiamo visto il termometro di caldaia superare i 100°C e il termometro del bollitore superare i 90°C. In un paio di occasioni abbiamo trovato dell'acqua sul pavimento nei pressi della caldaia, probabilmente qualche sfiato per eccessiva pressione. Allego foto del 2 ottobre scorso. Chiamato il tecnico Riello l'anno scorso, ha fatto le verifiche e le misure concludendo che tutto sembra a posto. Dice che l'unica possibilità di individuare il guasto è chiamarlo quando il malfunzionamento si verifica. Il che è obiettivamente impossibile, a meno che il tecnico non venga a vivere con noi per settimane o mesi in attesa che il guasto si manifesti.... Attualmente era da oltre un anno che non si ripeteva, ma questo mese è successo già due volte, il 2 ottobre alle 9.30am e stamattina alle 6.30am circa. Mi spaventa pensare che potrebbe succedere mentre non c'è nessuno in casa ed è impensabile andare in cantina per disconnetterla dalla rete elettrica ogni notte oppure ogni volta che l'ultimo esce di casa. Da hobbysta ho pensato come rimedio estremo di comprare un termostato a contatto come quelli che per 40 anni hanno funzionato egregiamente quando al posto di questa Riello avevamo un bruciatore a gasolio con caldaia in ghisa. Monterei questo termostato sul tubo di mandata dell'ACS e lo imposterei intorno a 70 gradi. Elettricamente lo metterei tra magnetotermico di caldaia e ingresso rete caldaia, così funzionerebbe da "stacca tutto" solo in caso di eccessiva temperatura ACS, e la riaccenderebbe quando i bollenti spiriti della caldaia si placano un po'.... Eviterebbe le corse in cantina inzuppati con relativo rischio di scivolare e fratturarsi una gamba... Ho scritto alla Riello, ma sicuramente arriverà la solita risposta inutile "gentile cliente deve contattare il Centro Assistenza pù vicino". Cosa che ho già fatto. Un indizio: il pomello con cui si regola la temperatura del bollitore è il classico termostato che ruotandolo fa il "clic" in prossimità della temperatura attuale. Quando si verifica il malfunzionamento, questo "clic" non lo fa mai. Spero che qualcuno del forum abbia sperimentato questa casistica e sappia darmi qualche dritta utile da riferire ai tecnici. O che in alternativa mi sappia suggerire cosa sia meglio fare per la sicurezza e l'incolumità nostra. Grazie mille in anticipo Modificato: 14 ottobre da dibdabdu Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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