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Il mio primo riscaldamento a pavimento


giammax

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Buonasera a tutti,

 

Sono entrato da poco in un appartamento in affitto, circa 70 mq, al piano terra, classe energetica B con riscaldamento a pavimento (la casa è stata costruita nel 2009).

Già un mese prima di entrarci, volendo arrivare "preparato" in vista dell'inverno, ho passato diverse ore a leggere varie discussioni a riguardo degli impianti di riscaldamento a pavimento, dato che non avevo un'idea chiara di come siano fatti e delle grosse differenze rispetto a una casa con sistema tradizionale a radiatori. Proprio grazie a queste letture, mi sono fatto un'idea abbastanza completa del mondo del riscaldamento a pavimento, del suo funzionamento e delle diverse possibilità di gestione. Purtroppo però, mi sono scontrato con una realtà più "vecchia" e meno facilmente regolabile-intuibile rispetto a quelle lette/viste qui, e anche rispetto a quanto pensavo di poterci mettere mano autonomamente (sia a livello di impianto che di caldaia).

 

Essendo appena entrato in questo appartamento, ho subito provato a inquadrare la situazione di caldaia e impianto, ma mi sono trovato in difficoltà a comprendere come io possa agire non appena arriverà il vero freddo. Provo a descrivere quel che ho rilevato ad oggi:

- Caldaia a condensazione: Caldaia Sile Condensa R 24 kW; la caldaia non ha chissà che impostazioni configurabili, ho visto che è correttamente settata nel range "bassa temperatura", adatto a impianti a pavimento; non sono presenti la sonda climatica ne il controller remoto (che permetterebbe di configurare meglio alcune impostazioni e un'eventuale curva climatica....erano optional che al tempo non sono stati acquistati). Ho letto nel manuale che è possibile una "Regolazione della potenza nominale del riscaldamento" ("Le caldaie escono dalla fabbrica regolate per un funzionamento di 18 kW in riscaldamento").
- Termostato ambiente on/off: un unico termostato nel disimpegno che, da quanto ho appreso qui nelle varie discussioni, non serve a molto se non a tenere la caldaia sempre in funzione settando una temperatura alta/non raggiungibile.

- Uno scalda-salviette in bagno: dato che ho letto essere una "classica castroneria" mettere uno scalda-salviette quando c'é un sistema a pavimento, credo lo terrò sempre chiuso.

- Il sistema di mandata e ritorno dell'acqua (collettori e i vari circuiti): non sono presenti ne termometri ne flussimetri, tutte le valvole-manopole sono aperte al massimo (...). Sui tubi di ritorno c'é scritto a quale stanza corrispondono, mentre sui tubi di mandata ci sono solo dei numeri. Vi lascio due foto per farvi capire meglio.

So che, prima di agire sulla temperatura di mandata della caldaia (che senza sonda e curva dovrà essere regolata manualmente.....), il sistema dev'essere bilanciato.

Qualcuno mi darebbe una mano a capire quali sono i primi passi da muovere in una situazione del genere?

Posso fornirvi altre informazioni/foto in caso rendano le cose più semplici.

 

Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Gianmaria

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C'è poco da capire:

innanzitutto non vedo circuito miscelato quindi credo che il tuo scaldasalvietta vada in bassa temperatura ergo lo puoi tenere aperto sempre.

Poi spero che ci siano almeno i numeri sui rubinetti, li apri al massimo e se hai una idea dei Mq della stanza, parti dal tutto aperto alla più grande a chiudere di una o 2 posizioni sulla seconda e così via!

Poi accendi a questo punto a T fissa ed attendi tra una regolazione e l'altra almeno un paio di giorni!

Modificato: da omaccio
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Ok per lo scaldasalviette, grazie.
Sui rubinetti non ci sono numeri e non hanno scatti, quindi è una regolazione molto grossolana e "a occhio". Eventualmente posso comprare delle manopole con numeri/regolazione a scatti e sostituirle per facilitarmi il lavoro?

Per cominciare a bilanciare dovrò agire sulle manopole bianche (di mandata) e lasciare quelle blu (di ritorno) sempre aperte al massimo? Una cosa che non mi è ancora chiara è proprio come cominciare a regolare partendo dal tutto aperto (sia mandata che ritorno) e se devo agire su entrambi.

Più o meno i metri quadri delle stanze li conosco.

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Alessio Menditto

Fai una cosa, non complicarti la vita, a occhio non si bilancia, tu apri tutti i rubinetti, cominci a scaldare quando hai freddo, dopo tre giorni che funziona misuri le temperature con un termometro laser o a contatto su ogni tubo di RITORNO, vicino al collettore, e ti segni su un foglio ogni temperatura, poi torni qui con le misure.

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Il 15/10/2024 alle 18:44 , giammax ha scritto:

- Uno scalda-salviette in bagno: dato che ho letto essere una "classica castroneria" mettere uno scalda-salviette quando c'é un sistema a pavimento, credo lo terrò sempre chiuso.

ma anche no

è stato fatto lavorare in bassa temperatura (solo guardando il collettore per cui ho utilizzato "la sfera di cristallo") per cui non si riscalderà mai molto, resterà malapena tiepido

 

lasci tutto aperto, regola la caldaia a 25/27 gradi con 15/16 esterni 

man mano che le temperature esterne caleranno alzerai in modo ad avere con 0 gradi esterni a 40° massimi in regolati in caldaia

 

se hai troppo caldo regoli in modo da scendere un 1 grado se hai freddo invece sali di 1 o 2 gradi alla volta

 

Modificato: da click0
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Inserita: (modificato)

Ok, grazie mille. Proverò a tenere lo scaldasalviette aperto.

 

Vedo di procurarmi un termometro laser o dei termometri con sonda (ho letto più volte il consiglio in altre discussioni di fissare la sonda con scotch isolante + scotch termoisolante) e, appena comincia a fare freddo, faccio partire il termostato (la caldaia). Vi farò avere le temperature dei vari ritorni.

 

In questi giorni le temperature esterne qui sono tra 11-14 di minima e 16-19 di massima: in casa si sta bene e non sento la necessità di accendere. Appena comincio a sentirne il bisogno inizio quindi con 27-28 gradi di mandata e attendo 24h per valutare il comfort? 

Modificato: da giammax
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  • 4 weeks later...

Ciao a tutti, eccomi qua a distanza di un mese.

 

In questi giorni le temperature esterne min-max sono di 2-12 gradi, ma non ho ancora acceso il riscaldamento, non ne ho sentito ancora il bisogno  (la casa é ben isolata, ho sempre 19-20 gradi in casa), ma credo che con l’abbassamento di temperatura che progredisce a breve arriverà il momento.

 

Ho provveduto a installare i termometri con sonda: uno a uno ho tirato giù i manicotti rossi, fissato la sonda al tubo con un giro di nastro isolante bianco + un giro di nastro termoisolante (gommapiuma) + un altro giro di nastro isolante bianco; ho tirato su i manicotti e ho fatto altri due giri di isolante bianco per “chiuderli” in alto. Forse sono stato eccessivo ma credo e spero di aver fatto un buon lavoro.

 

Ora vi chiedo:

- da che temperatura di mandata parto? 
- dopo quanto dall’avvio comincio a registrare le temperature dei ritorni? E con che frequenza? 
- dopo che aumento (o abbasso) la temperatura di mandata, devo attendere 24h per valutare se é ok o se necessita di essere alzata o abbassata ancora? 

IMG_0801.jpeg

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Alessio Menditto

Bravissimo !

Parti da 37, lasci andare a regime un paio di giorni, durante i quali capisci se è troppo poco, nel caso aumenti di UN grado e aspetti un altro giorno, se è ancora poco alzi di UN grado e aspetti un altro giorno e via così (e lo stesso viceversa quando le temperature esterne si alzeranno in primavera).

Quando avrai trovato la temperatura di mandata ideale, controlla i termometri che hai perfettamente messo, e vedi se ci sono differenze rilevanti

Nel caso regolerai sempre con molta pazienza, perché chiudendo o aprendo di poco devi aspettare il pavimento si stabilizzi.

Importante che i circuiti siano aperti il più possibile, cioé l’impianto non deve lavorare in strozzatura.

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Alessio Menditto
3 minuti fa, drn5 ha scritto:

 è in brodo di giuggiole.

Sì si veramente, vedere tanta precisione e generosità a mostrare anche la logica di una taratura in temperatura, che in foto è più facile da capire che descriverla, sono molto contento !

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Alessio Menditto

Tenendo conto della imprecisione dei termometri, diciamo 1 grado, adesso che l’impianto è spento si vede come i ritorni sono tutti alla stessa temperatura, quando si accenderà l’impianto, sarà interessante vedere le differenze tra i vari circuiti, aspetto con ansia.

Modificato: da Alessio Menditto
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Alessio é tutto merito delle molte ore passate a leggere questo forum e soprattutto i tuoi messaggi in risposta ad altri utenti! 😁
 

Tutte le manopole (sia di mandata che di ritorno) sono aperte al massimo, quando decido di accendere provo a impostare 37 gradi e attendo.


Un unico dubbio: quindi prima trovo la temperatura di mandata “ideale” e poi agisco eventualmente solo sui rubinetti delle mandate (andando a chiudere leggermente  quelle con i ritorni più alti)?

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Alessio Menditto

Certo, devi partire con tutte le mandate aperte al massimo, e calerai solo quelle dovevi ritorni saranno più alti, in modo che l’impianto sarà il più aperto possibile.

3 minuti fa, giammax ha scritto:

e soprattutto i tuoi messaggi in risposta ad altri utenti! 

Non mi stanco mai di ripetere che questo é UN modo per regolare questi particolari impianti, ma non c’è solo questo, c’è quello classico in portata d’acqua, poi c’è quello con termostati, cronotermostati, miscelazioni varie ecc ecc, io l’unico che so per certo che funziona é questo.

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Non riesco a modificare il messaggio precedente, chiedo cortesemente che venga eliminato.

 

Ieri ho deciso di far partire per la prima volta il riscaldamento, cominciavo a sentire leggermente freddo in casa (il termostato segnava 18.3-18.5 gradi)..

 

Verso ora di cena ho impostato la temperatura di mandata a 35 gradi: devo dire che già dopo 3 ore si percepiva una differenza e addirittura quando sono andato a dormire avrei quasi preferito la camera leggermente più fresca. Sono rimasto sorpreso in termini di tempo necessario a percepire un cambiamento nel comfort in casa, pensavo ce ne volesse di più.

Questa mattina al mio risveglio ho sentito la casa calda e i pavimenti tiepidi, il termostato (lo uso solo come riferimento segnava 20.5 gradi (21.3 ora che scrivo), per me il caldo in casa é già “troppo” e quindi ho provato a diminuire la temperatura di mandata a 33 gradi

 

Ho però un grande dubbio sul funzionamento-comportamento ciclico della caldaia:

- a 31/32 gradi parte la fiamma per un tempo di 4 secondi;

- quando si spegne la  fiamma si leggono 35 gradi, ma per altri 4 secondi la temperatura sale fino a 40;

- in 10 secondi scende da 40 a 32/31;

- arrivati a 32, può:

A ) rimanere a 32 per 7 secondi e far ripartire la fiamma e il ciclo;

B ) rimanere a 32 per 10 secondi, scendere a 31 per 3 secondi e far ripartire la fiamma e il ciclo;

 

Questo comportamento é continuo (immagino che il ciclo si ripeta ininterrottamente h24...? ), mi direste se è normale per un impianto a pavimento? 


Ho fatto un video:
 

 

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Alessio Menditto

No non è normale, o meglio non dovrebbe fare così, per risolvere l’arcano sarebbe meglio eliminassi proprio le letture delle temperature ambiente, per un po’ non le guardare, nascondi i termometri, e poi chiediti: come sto?

Ho troppo caldo? Calo di un grado e aspetto un giorno.

Il giorno dopo ti chiedi? Come sto? Ho ancora troppo caldo, calo di un grado e aspetto un giorno ecc.

Arriverà il giorno che se cali di un grado non avrai più caldo, e ti fermi.

Prima di fare questo, adesso controlla che come dicevo messaggi fa tutti i detentori siano aperti al massimo (li regoli con i termometri che hai messo eventualmente) e che la pompa di circolazione sia alla velocità massima e che non ci siano strane valvole che bloccano i flussi di acqua.

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Inserita: (modificato)

Va bene, non guardo più le temperature ma vado solo di percezione corporea.

 

I detentori sono quelli che aprono/chiudono le mandate o i ritorni? I termometri con sonda sono installati sui ritorni (manopoline blu). In questo momento ho sia le bianche sia le blu tutte aperte al massimo.

 

La pompa di circolazione non so se ci sia, dove sia e come o da dove si regola...

 

Tutto quel che vedo e su cui posso mettere mano, oltre alla caldaia, è quel che si vede nella foto del primo post.

Modificato: da giammax
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Alessio Menditto

La pompa di circolazione è dentro la caldaia, devi smontare il pannello e controllare se la velocità impostata è al massimo, se è al massimo e sei SICURO sia tutto aperto, allora procedi col piano iniziale, se senti troppo caldo abbassa un gradi ecc ecc e dai tempo all’ impianto di stabilizzarsi, non si può regolare un impianto se non è a regime.

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Ok. Ho controllato:
- La pompa è già impostata al massimo;

- Le manopole blu (ritorni) e le manopole bianche (mandate) di tutti i circuiti sono aperte al massimo.

 

Partendo da queste condizioni:
- procedo con la regolazione della temperatura di mandata fino a trovare quella ideale, dando il tempo all'impianto di stabilizzarsi dopo ogni regolazione;

- solo una volta trovata la temperatura, a impianto stabilizzato, comincio a monitorare le temperature dei ritorni e torno qui con le varie temperature?

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Alessio Menditto

Esatto, dagli tempi, non bisogna avere fretta con questi impianti.

Minimo un giorno da qualsiasi variazione fai.

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