Rilascio DiCo e deposito in Comune \ uff. Edilizia

[chopin_ita]

Chiedo ai professionisti del settore aiuto.

 

Il mio inquilino, col quale sono in contenzioso e ci si parla solo tramite avvocati, (locale commerciale) lamenta che la sua assicurazione non gli paga un danno perchè l'immobile è sprovvisto di DiCo per gli impianti elettrici.

 

I lavori di riqulificazione, quando è entrato come inqulino, sono stati commissionati dall'inquilino, il capo cantiere scelto dall'inqulino.

Poco fa ero in comune all'ufficio edilizia e ho preso visione degli atti.

Io avevo firmato un documento (agli atti) dove autorizzo l'inqulino a fare generici "lavori di riqualificazione"

Poi l'inqulino, forte della mia autorizzazione, nomina un capo cantiere, un ingegnere, un architetto e imprese varie e presenta la richiesta al Comune, che la concede.

Allegato c'è solo la planimetria dello stato di fatto e di progetto per le opere edili.

La richiesta recita: "..... omissis.... rifacimento impianto elettrico per adeguamento alle nuove necessità legate alla attività di ristorazione.....  in ottemperanza delle vigenti normative..."

Agli atti non è presente la DiCO (è presente per esempio il collaudo della soletta)

Correva l'anno 2017

L'impiegata comunale dice: tutto ciò che arriva è archiviato (indice elettronico, documento cartaceo)

 

Domanda: ma quando un professionista esegue i lavori sull impianto elettrico, deve SI/NO trasmettere copia all'ufficio edilizia del comune?

[Microchip1967]

Ad oggi la Di.Co viene depositata in comune al momento della richiesta di abitabilità. Una volta doveva sempre essere depositata

Il resto è depositato presso il committente e installatore e devono essere esibiti in caso di controllo

Tieni conto che nel caso di attività commerciali l'impianto, generalmente, è a carico dell'inquilino in quanto esso dipende dall'attività che viene inserita nello stabile.

 

un link rapido:

https://nt24.it/2017/05/quando-la-dichiarazione-di-conformita-va-consegnata-al-suap/

 

Per quanto riguarda l'assicurazione, quelle sono beghe tra quest'ultima e l'inquilino in qiuanto non avrebbero dovuto accettare la stipula in assenza dei documenti richiesti (a meno che l'inquilino non abbia autodichiarato la presenza della Di.co. anche in assenza della stessa)

 

Negli scorsi anni ho dato in affitto un locale ad uso commerciale con un'impianto "generico", con allegato relativo progetto e Di.Co.

Successivamente l'inqulilino ha fatto ulteriori lavori con aggiunta di un'altro progetto e relativa Di.Co.

 

[chopin_ita]

Il 08/11/2024 alle 16:05 , Microchip1967 ha scritto:

Ad oggi la Di.Co viene depositata in comune al momento della richiesta di abitabilità. Una volta doveva sempre essere depositata

Il resto è depositato presso il committente e installatore e devono essere esibiti in caso di controllo

 

... quindi... è giusto che la DiCo dei lavori di adeguamento dell'impianto elettrico fatti dall'ultimo inqulino, menzionati nella SCIA depositata al comune, non siano stati trasmessi all'ufficio edilizia?

 

Allo stesso modo, per esempio, ho da poco fatto installare una wallbox con una linea dedicata dal contatore al garage e ho la DiCO in mano... questa non l'hanno trasmessa al comune?

 

[Maurizio Colombi]

Allora, se non è già stato detto 3 mesi fa, la conformità va rilasciata a nome del proprietario dell'immobile e non dell'inquilino, in tutti i modi.

Quindi, anche se l'inquilino (che poi non ho capito se è ancora quello di prima) avesse fatto realizzare dei lavori ed avesse richiesto a suo nome la conformità, questa avrebbe il valore della carta igienica.

In ogni modo, se dopo tre mesi sei ancora nella condizione di partenza, vedi di mettere in atto una di queste procedure:

cercarti un nuovo avvocato,

far realizzare una copia farlocca della conformità

cacciare via l'inquilino,

consigliare all'inquilino di rivolgersi ad assicurazioni più oneste,

.

Non ci sono alternative.

[Microchip1967]

12 ore fa, Maurizio Colombi ha scritto:

Quindi, anche se l'inquilino (che poi non ho capito se è ancora quello di prima) avesse fatto realizzare dei lavori ed avesse richiesto a suo nome la conformità, questa avrebbe il valore della carta igienica.

Non proprio.

perchè nella DDC c'è la sezione di chi ha commissionato i lavori , la parte relativa a dove sono stati realizzati i lavori e la voce relativa alla proprietà dei locali

un'eventuale errata indicazione della proprietà non invalida il documento (altrimenti un eventuale cambio di proprietà lo renderebbe nullo.....)

Avrebbe valore della carta igienica se non completa degli allegati obbligatori.

 

Se uno ha perso la propria copia puo' richiedere una copia autenticata all'installatore (la sola fotocopia non ha alcun valore), semprechè l'impresa non abbia chiuso baracca e burattini

[chopin_ita]

Il 13/11/2024 alle 18:59 , Microchip1967 ha scritto:

Se uno ha perso la propria copia puo' richiedere una copia autenticata all'installatore (la sola fotocopia non ha alcun valore), semprechè l'impresa non abbia chiuso baracca e burattini

 

In realtà io, in qualità di proprietario, come già dicevo... in 45 non ho mai commissionato alcun lavoro dentro a quel locale e di inqulini se ne sono susseguiti almeno 4.

Non mi è mai stata consegnata alcuna copia di alcuna DiCo e notare arriva ad essere ristorante quando prima era solo un grosso garage... quindi di lavori ne han fatti che metà basta.

 

Pensando che una copia delle DiCo fosse sempre trasmessa all'ufficio edilizia in comune, mi sono recato li su appuntamento, ho speso 15 € di commissioni e mi hanno sbolognato tre faldoni alti due spanne l'uno, ma di DiCo li dentro non c'è alcuna traccia.

Ma cosa è servito è la copia dell'autorizzazione richiesta in comune, per... cito... "....ADEGUAMENTO DELL'IMPIANTO ELETTRICO ALLA NORMATIVA VIGENTE..."

 

A posto cos'ì'... per ora... ha pagato, anche gli arretrati