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Rame anni 80 o nuovo impianto di riscaldamento?


androido

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Ciao a tutti, devo ristrutturare un appartamento di circa 100 mq, palazzina del 1986/87, impianto di riscaldamento in rame con collettore.

Dovrò rifare, con tracce a pavimento, impianto elettrico, idraulico e gas. Per lo spostamento di 2 radiatori nei due bagni mi hanno chiesto 800 euro, per rifare tutto l'impianto in multistrato più collettore circa 2100.

Cosa fareste? Rifare l'impianto mi consentirebbe di spostare anche altri radiatori che attualmente sono messi in posizioni non felicissime, la mia paura è che sto rifacendo tutto e se poi un giorno dovessi avere problemi con l'impianto in rame che comunque ha già i suoi 40 anni?

 

Grazie a tutti

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Se non dovevi fare modifiche ti avrei detto tieniti il rame , 

ma visto che devi fare molte modifiche  , devi valutare  quante  modifiche  e quanto ti costano  

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2 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

Ha resistito 40 anni…

Mica è ferro zincato che arrugginisce.

 

Che risposta è?

Il rame non si ossida (questo è il termine corretto), però subisce il fenomeno della passivazione, ovvero se esposto a umidità e atmosfera viene ricoperto da una sottile patina, che se da un lato lo protegge parzialmente da ulteriori aggressioni, dall'altro ne comporta una riduzione dello spessore utile.

Detto questo non ho la sfera di cristallo per stabilire se l'impianto è in buone condizioni, bisognerebbe fare delle prove di tenuta in pressione ad un valore di almeno il 50% superiore a quello di utilizzo.

 

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Come che risposta è?

Io non ho mai visto rame arrugginito, ho visto tanti tubi zincati bucati.

E poi il rame è estremamente resistente, se nei tubi poi ci passa solo acqua io direi di essere tranquillo.

Certo che se uno vuole rifare tutto può mettere la plastica.

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mrgianfranco
15 ore fa, androido ha scritto:

Dovrò rifare, con tracce a pavimento

Personalmente considero il rame indistruttibile o quasi....il multistrato? economico di facile posa...ma secondo me ci presenterà il conto fra qualche decina di anni!il problema tuo più che altro visto che devi fare tracce a terra sarà non passarci il disco vidia del flessibile sopra qualcuno di questi tubi!

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Inserita: (modificato)
19 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

Ha resistito 40 anni…

Mica è ferro zincato che arrugginisce.

 

Ho chiesto proprio per avere consigli non conoscendo la materia ..

 

19 ore fa, drn5 ha scritto:

Sempre che mentre ti tirano su il pavimento non ti sfascino le tubazioni e comunque tra gli 800 e i 2100... dipende quanto sei tirato...

 

in effetti la mia preoccupazione è anche quella che possano danneggiare l'impianto. Per il costo più che essere tirato è una questione di budget dovendo affrontare una ristrutturazione importante 

Modificato: da androido
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17 ore fa, Stefano Dalmo ha scritto:

Se non dovevi fare modifiche ti avrei detto tieniti il rame , 

ma visto che devi fare molte modifiche  , devi valutare  quante  modifiche  e quanto ti costano  

 

Al momento le modifiche sicure sono 2 e riguardano i radiatori dei 2 bagni, quindi per lo spostamento di questi mi hanno chiesto 800 € + iva.

Gli altri radiatori sono installati su pareti condizionandomi un pò sull'arredamento, se li spostassi potrei farli mettere sotto gli infissi e recuperare lo spazio per i mobili

16 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

Come che risposta è?

Io non ho mai visto rame arrugginito, ho visto tanti tubi zincati bucati.

E poi il rame è estremamente resistente, se nei tubi poi ci passa solo acqua io direi di essere tranquillo.

Certo che se uno vuole rifare tutto può mettere la plastica.

 

io non è che voglio rifare tutto. Io vorrei rifare solo l'indispensabile per ottimizzare i costi ecco perché mi chiedevo se un impianto del genere potrebbe andare avanti altri 40/50 anni visto che parliamo di appartamento principale che in teoria dovrebbe essere quello definitivo 

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16 ore fa, Mariuz ha scritto:

 

Che risposta è?

Il rame non si ossida (questo è il termine corretto), però subisce il fenomeno della passivazione, ovvero se esposto a umidità e atmosfera viene ricoperto da una sottile patina, che se da un lato lo protegge parzialmente da ulteriori aggressioni, dall'altro ne comporta una riduzione dello spessore utile.

Detto questo non ho la sfera di cristallo per stabilire se l'impianto è in buone condizioni, bisognerebbe fare delle prove di tenuta in pressione ad un valore di almeno il 50% superiore a quello di utilizzo.

 

 

Avevo chiesto alla ditta se era possibile fare delle prove di pressione .. la risposta è stata che è inutile perché se ci fossero state delle perdite si sarebbero viste ...!!!!

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Alessio Menditto

Mah, a me sembrano tutte complicazioni inutili, sarà perché io sono molto pratico, se i tubi sono li da 40 anni e non perdono, non vedo perché dovrebbero perdere in futuro…se devi fare un ampliamento basta mettere un raccordo a stringere o a saldare nei tubi di rame con attacco filettato al quale attaccarsi col nuovo tubo in plastica o quello che vuoi, ma poi…danneggiare l’impianto, d’accordo può succedere ma se spaccano un tubo come si fa sempre prima di murare di nuovo si apre l’acqua e si controllano le perdite, non esiste che si muri un qualsiasi impianto prima di fare una prova di tenuta, ma questo è l’ABC.

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In genere gli impianti di riscaldamento a collettore con tubazioni in rame, hanno le tubazioni intere, senza giunzioni, dal collettore al radiatore. I tubi di rame ricotto vengono venduti in rotoli da 50 m. già isolati e vengono posati sul posto tagliandoli alla misura occorrente, per cui anche a me pare del tutto inutile una prova di pressione.

Per quanto riguarda le tubazioni idriche in materiali plastici o simili, se ne sono succeduti diversi tipi, dai tubi di polietilene reticolato uponor, passando attraverso il polipropilene termosaldato, per arrivare all'attuale multistrato.

Fatti salvi i costi proibitivi del rame, per quanto mi riguarda, lo ritengo un ottimo materiale. Peraltro, per quanto riguarda il fenomeno della passivazione, basta guardare qualche grondaia in rame, continuamente esposta all'aria e all'umidità, si ossida, (formazione di verderame), solo dopo numerosi anni, salvo casi particolari.

Personalmente, essendo mio padre in pensione e facendo lavori solo per la nostra abitazione, per non sottostare ai diktat commerciali dei produttori, che ogni volta vogliono imporre sul mercato il proprio prodotto, ho deciso di fare le tubazioni idriche principali in acciaio inox aisi 304 filettato.

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49 minuti fa, click0 ha scritto:

Come fai il riscaldamento? Caldaia? Quella la tieni? 

 

 

Riscaldamento autonomo con caldaia che ha soli 4 anni a camera aperta Baxi, la tengo

1 ora fa, Alessio Menditto ha scritto:

Mah, a me sembrano tutte complicazioni inutili, sarà perché io sono molto pratico, se i tubi sono li da 40 anni e non perdono, non vedo perché dovrebbero perdere in futuro…se devi fare un ampliamento basta mettere un raccordo a stringere o a saldare nei tubi di rame con attacco filettato al quale attaccarsi col nuovo tubo in plastica o quello che vuoi, ma poi…danneggiare l’impianto, d’accordo può succedere ma se spaccano un tubo come si fa sempre prima di murare di nuovo si apre l’acqua e si controllano le perdite, non esiste che si muri un qualsiasi impianto prima di fare una prova di tenuta, ma questo è l’ABC.

 

Grazie

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