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Problema con galleggiante cisterna da 3/4"


giovanni1946

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giovanni1946

In questa cisterna condominiale ogni anno va cambiato il galleggiante perché si rovina la sede della tenuta. Quindi vorrei cercare di risolvere una volta per tutte il problema.

Intanto trattasi di un galleggiante della FARG cod. 511/5.3/4. Questa è la descrizione scritta sulla busta: R.G.5 COP PESANTE 3/4" A:AISI 430

Metto un link che ho trovato in rete con le immagini del pezzo: https://www.ebay.it/itm/185771466683?mkevt=1&mkcid=1&mkrid=724-53478-19255-0&campid=5338624524&toolid=20006&customid=7e71a03f3c576084d68d6011019eb94a&gad_source=1

Ora la domanda è perché si guasta cosi facilmente? Io penso di aver trovato la causa, ma ancora non la soluzione. Intanto dalle specifiche regge fino a 5bar, mentre da noi la pressione arriva anche a 7 bar la notte. E l'altra causa è l'acqua molto dura che mangia la sede della tenuta. Questa l'hanno fatta anche riportata con un pezzo di acc. inox aisi 430 temprato (almeno penso).

Purtroppo il fatto che la battuta sia in acciaio non ne impedisce l'usura... anzi sembra che addirittura la favorisca. Difatti basta domandarsi perché la gomma del puntalino di chiusura non si rovina per niente? La risposta è perché più il materiale è tenero e meno si consuma. Quindi, se è così, si deduce che aumentare la durezza della battuta è controproducente.

E allora, i progettisti, invece di riportarci un rondella in acc. inox avrebbero dovuto, si, metterci una rondella riportata ma di materiale tenero. Per esperienza posso dire che il materiale che meno sente l'abrasione dell'acqua è il polizzene. Viene usato nelle pompe che aspirano la sabbia dal mare, proprio perché qualsiasi altro materiale si consuma rapidamente. Il polizzene, invece, è come il teflon, il materiale più autolubrificante che esista. Però costa molto meno del teflon. 

Il problema sarà calettarcela questa rondella... però, visto che ha il foro di passaggio dell'acqua praticamente non è soggetta a nessuno sforzo. Nel momento che il galleggiante chiude la spinta c'è, però viene controbilanciata dalla spinta della guarnizione di chiusura. Quindi un inserimento a pressione con una interferenza di un decimo o due, dovrebbe bastare.

E con questa modifica il galleggiante dovrebbe durare almeno 10 volte di più.

 

Un altra soluzione potrebbe essere eliminare il galleggiante e metterci una elettrovalvola a 24V normalmente chiusa, comandata da due sensori di livello, uno di minima e uno di massima.

L'elettrovalvola dovrebbe aprire con il consenso del sensore di minima e staccare/chiudere quando da il segnale il sensore di massima. In tal modo il sistema dura la vita utile dell'elettrovalvola.

Difatti viene meno il discorso dell'abrasione delle parti che chiudono, presenti nel galleggiante meccanico.

Però per noi basterebbe la soluzione della battuta in polizzene... basterebbe che usassero quel materiale lì al posto dell'acc. inox.  In attesa che i progettisti della FARG si rendano conto dell'incongruenza a insistere nell'aumentare la durezza della sede di battuta, nessuno ci impedisce di fare un dischetto di 2-3mm di polizzene (o teflon) e inserirlo a pressione dentro il galleggiante. E farlo in fretta, perché penso che già dopo un mese la sede in acc. inox AISI 430 temprata, inizi a deteriorarsi. E a quel punto, se la sede è rovinata, aggiungere il dischetto di polizzene non serve a niente, perché l'acqua gli passa lateralmente. Anche se ne passa pochissima, visto che ci va forzata.

Oppure, dal momento che il galleggiante è già montato, aspettare che si guasti e nel frattempo prepararne un altro modificato. 

Che ne pensate?

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Io metterei un riduttore di pressione e cambierei tipologia di galleggiante

Al limite l'elettrovalvola comandata da galleggiante elettrico potrebbe essere una soluzione alternativa 

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giovanni1946

L'acqua è a 50gradi francesi e quindi un riduttore avrebbe vita breve. Già provato per l'irrigazione: alla fine l'ho dovuto togliere del tutto perché si bloccava e l'irrigazione non funzionava. Lo stesso dicasi per il riduttore per l'acqua diretta in casa: ogni tot mesi lo devo smontare e pulire, perché si blocca.

Riguardo al diverso tipo di galleggiante, a quale ti riferisci?

E dell'idea di mettere una battuta della guarnizione in polizzene che ne dici? In fondo a costo zero  avremmo risolto il problema dell'abrasione della sede. E quindi la durata del galleggiante sarebbe praticamente illimitata. Mi chiedo perché i progettisti di questi galleggianti non ci abbiano ancora pensato. Forse perché poi smettono di venderli?  

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