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PLC Forum


Consigli su cablaggio quadro elettrico ristrutturazione (collegamento differenziali, neutro, messa a terra)


Gabri_

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Buongiorno a tutti, 

grazie in anticipo per il vostro tempo e le vostre risposte. Ho letto le regole del forum ma mi scuso comunque in anticipo se commetterò qualche imprecisione o omissione. Grazie per la pazienza e ogni domanda o correzione è ovviamente la benvenuta. Veniamo ai miei dubbi su cui apprezzerei il vostro aiuto:

Non sono un'elettricista ma sono appassionato di fai da te e sono abituato a fare piccoli lavori di elettricità in autonomia, chiedendo consiglio a chi ne sa più di me dove necessario (come in questo caso).

Sto ristrutturando una casa in germania (del 1958), su 2 piani più seminterrato. L'attuale impianto elettrico è un incubo, quindi mi sono ripromesso di rifarlo da zero, o quasi. Siccome qua in germania seguono delle regole e prassi di installazione tutte loro (e.g. cavi inguainati murati invece dei corrugati, sezione massima 2.5mm2 di rame pieno, invece di avere cavi a trefolo nei corrugati con dorsali di sezione maggiore, ecc) vorrei cercare di indirizzare la cosa in una direzione più "a norma" e a me "congeniale".

Situazione di partenza: l'elettricità dalla strada arriva nel seminterrato con un grosso cavo inguainato con tre fasi, neutro (e terra? questo onestamente devo ancora verificarlo). Nel seminterrato è quindi presente un quadro elettrico principale (QP), dove è presente il contatore, dei fusibili (3, uno per piano) e degli interruttori magnetici da 63A (non differenziali, 3, uno per piano) che poi mandano l'elettricità alla sottodistribuzione dei diversi piani (in realtà il piano terra ha dei magnetici direttamente in questo quadro principale, mentre il primo piano ha un suo quadretto di sottodistribuzione con dei magnetici).

La mia idea sarebbe quella di mantenere il quadro principale nel seminterrato (con eventuali modifiche/aggiornamenti sui componenti) e poi lavorare sulle sottodistribuzioni. In particolare metterei un quadro di sottodistribuzione nuovo in ciascuno dei due piani, in ognuno dei quali avrei:

- 3 differenziali bipolari da 40A (ABB F202A-40/0,03A), con dei magnetotermici unipolari sotto ognuno di essi (tipo B o C e amperaggio opportunamente in base ai carichi collegati)
- una barra equipotenziale di neutro (Pollmann N15-F2 15x16)
- una barra equipotenziale di terra (Pollmann PE15-F2 15x16)
 

Domanda 1) mi orienterei verso un impianto monofase, prelevando semplicemente una sola delle fasi da 230v e non utilizzando le rimanenti (a meno in futuro di non aggiungere utenze trifase in garage o similari), per voi ha senso? o dovrei sfruttare le tre fasi in modo migliore in qualche modo? (es. una fase distinta per il piano terra e una per il primo piano, oppure una fase diversa su ciascun differenziale - le linee sotto i magnetici sono tutte ben isolate e distinte e non si mischiano - ad esempio per avere una fase distinta per forno e una per piano a induzione).

Domanda 2) per avere un corretto funzionamento dei differenziali, è compatibile l'uso di una barra equipotenziale di neutro? collegherei il neutro dal quadro principale su uno dei poli in ingresso dei tre differenziali (in parallelo usando qualcosa tipo (Hager 125A, KJ02DN) e poi in uscita tutti e tre alla barra equipotenziale. è una cavolata? dovrei avere una barra distinta per ciascun differenziale? 

Domanda 3) Se usassi una fase distinta per ciascun differenziale, la risposta alla domanda 2) cambia in qualche modo?

Domanda 4) è indifferente collegare fase a destra e neutro a sinistra o viceversa nell' ABB F202A-40/0,03A?
 

Messa a terraAttualmente mi pare di osservare sia presente un sistema di tipo TN-C dove la messa a terra è un tubo dell'acqua che è parzialmente interrato nel suolo del basement. vorrei rifare anche l'impianto di messa a terra naturalmente, e pensavo ad un TN-S, installando dei picchetti di terra oppurtunamente collegati.

 

Domanda 5) il sistema TN-S va bene o è meglio un sistema TT?
 

Domanda 6) per un sistema TN-S tengo neutro e terra separati in tutto l'impianto e poi collego il neutro alla messa a terra a monte del quadro principale?

Domanda 7) Per l'impianto di messa a terra è sufficiente un paletto di terra, oppure sarebbe opportuno installarne più di uno? ad esempio 3 o 4 disposti a triangolo o quadrato con 3 metri per lato? quanto devono essere lunghi i paletti di terra? 1.5 metri potrebbero essere sufficienti? il paletto deve essere di rame o vanno bene anche quelli di acciaio zincato con sezione a T o a "+"? 

 

Mi scuso per la lunghezza e per le tante domande e per le castronerie che probabilmente avrò scritto, e grazie in anticipo per le risposte. Se ho omesso qualche informazione importante chiedete pure.

Modificato: da Gabri_
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il mio dubbio principale è sul collegamento del neutro, e in particolare se questo vada sezionato anch'esso o meno, sia per un fatto di sicurezza e sia per evitare che scattino tutti e tre i differenziali se c'è una dispersione su un carico sotto a uno solo di essi per quanto riguarda la fase

 

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