blackpuntino Inserito: 29 giugno 2009 Segnala Inserito: 29 giugno 2009 Buongiorno, chiedo gentilmente una delucidazione:un Centro Estetico (anno 2004) in cui si utilizzano apparecchi elettromedicali con parti applicate al paziente rientranell'ambito dei locali ad uso medico (CEI 64- 8 parte 7) quindi è soggetto alla redazione del progetto dell'impianto elettrico da parte di un professionista ai sensi della legge 46/1990.Il centro estetico di cui all'oggetto è dotato di dichiarazione di conformità ma NON del progetto dell'impianto elettrico.come si deve comportare il Datore di lavoro del centro estetico, visto che possiede una dichiarazione di conformità, secondo me, priva di valore, essendo il locale soggetto alla redazione del progetto dell'impianto elettrico, al quale la DICO doveva fare riferimento?Secondo me la DIRI (DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA) ai sensi del D.M. 37/2008 non rientra in questo caso, in quanto la dichiarazione di risponenza può essere rilasciata solamente nel caso in cui l'impianto non sia dotato di DICO (art. 7, comma 6);per quanto mi riguarda il Datore di lavoro dovrebbe far redigere il progetto dell'impianto ai sensi del D.M. 37/2008 e successivamente la DICO (DICHIARAZIONE DI CONFORMITA') sempre ai sensi del D.M. 37/2008.Chiedo conferme, grazie!!!
mzara Inserita: 29 giugno 2009 Segnala Inserita: 29 giugno 2009 Io proporrei:1° Contattare una persona abilitata a realizzare progetti per impianti elettrici.2° Modificare l'impianto elettrico in base al progetto redatto (questo perchè l'impianto non avrà le caratteristiche che il progettista desidera)3° Rilasciare la Dichiarazione di conformità con allegato il progetto dell'impianto.4° Emettere regolare fattura e soprattutto riscuotere il dovuto. Ed il gioco è fatto!!!
cordalenta Inserita: 6 luglio 2009 Segnala Inserita: 6 luglio 2009 la dichiarazione di risponenza può essere rilasciata solamente nel caso in cui l'impianto non sia dotato di DICOQuesto non è corretto.Si deve procedere così:- Sopralluogo di un professionista abilitato iscritto da almeno cinque anni all'albo e che ha esercitato per almeno cinque anni attività nel settore impiantistico relativo. Misure e prove sull'impianto e relazione sullo stato dell'arte e dei lavori da effettuare per adeguarlo.- Progetto dell'adeguamento a seguito incarico formale al professionista.- Affidamento ad impresa installatrice dei lavori indicati nel progetto, al termine dei quali l'impresa rilascia la DICO relativamente a ciò che ha realizzato.- Il professionista controlla i lavori e rilascia la DIRI relativa all'intero impianto, con allegata la DICO.
Benny Pascucci Inserita: 6 luglio 2009 Segnala Inserita: 6 luglio 2009 Al flow chart di cordalenta, seppure corretto, preferisco quello di mzara...
mzara Inserita: 6 luglio 2009 Segnala Inserita: 6 luglio 2009 Non pensavo di aver fatto un diagramma di flusso!
Benny Pascucci Inserita: 7 luglio 2009 Segnala Inserita: 7 luglio 2009 Non pensavo di aver fatto un diagramma di flusso! Lo hai fatto, lo hai fatto....
cordalenta Inserita: 7 luglio 2009 Segnala Inserita: 7 luglio 2009 Al flow chart di cordalenta, seppure corretto, preferisco quello di mzara...e so anche il motivo, è perché termina con la fatturazione e la riscossione del dovuto... ...ma a mio avviso, trattandosi di un impianto elettrico post 13/03/90 e ante 27/03/08, non soddisfa il DM 37/08. Se, come lo stesso mzara suppone, ci sono da fare interventi correttivi, va rilasciata la DICO per gli interventi e la DIRI per l'intero impianto.La DICO può e deve essere rilasciata unicamente dall'installatore.La DIRI può essere rilasciata:- da un professionista sempre- dall'installatore se la potenza impegnata è inferiore a 6kW, non c'è centrale termica, non c'è luogo a maggior rischio in caso di incendio o con pericolo di esplosione, non c'è ambiente medico.Ora secondo quando diceva l'autore del post, ci troviamo in ambiente medico e aggiungo io, probabilmente anche con potenza impegnata superiore a 6kW.In questo caso la DIRI non può essere emessa dall'installatore, ma solo dal professionista.
mzara Inserita: 7 luglio 2009 Segnala Inserita: 7 luglio 2009 E' proprio dei giorni scorsi un esempio che fa al caso nostro.Un centro di medicina dello sport ha ampliato la sua dotazione di macchinari, per per questa ragione il tutto si è trasformato da "ambulatoriaccio" a locale di gruppo1 con zona paziente e compagnia bella.Allora il nostro flow chart è stato il seguente:- Valutazione dello stato iniziale dell'impianto COMPLETO (Effettivamente realizzato con una tecnica eccellente)- Accordo con il progettista sui lavori da eseguire per attuare le disposizioni sui locali di questo tipo- Realizzazione dei lavori nella sola zona paziente ed in piccolissime parti di impianto esistente- Realizzazione del fascicolo progettuale da allegare alla dichiarazione di conformità- Denuncia di attivazione dell'impianto ad ISPELS- Realizzazione e consegna della dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico PER TUTTO IL LOCALENon si è ancora proceduto alla regolare fatturazione per mancanza di tempo........ma questo avverrà al più presto, ma si è già provveduto alla riscossione di quasi tutto il dovuto Le leggi non sono insormontabili, ci si può sempre girare intorno, o meglio: fatta la legge, trovato l'inganno.......ma questo resti tra noi, anche se non c'è stata nessuna violazione di nesuna legge!P.S. C'era una volta un programma che si chiamava Flow Chart 7 e realizzava proprio diagrammi di flusso.......MAH!
cordalenta Inserita: 8 luglio 2009 Segnala Inserita: 8 luglio 2009 Ciao mzara, secondo me, nella tua procedura non è ben chiaro che tipo di dichiarazione di conformità viene emessa e soprattutto la data in cui risale la realizzazione dell'impianto esistente.Allora visto che ti piacciono i flow chart, provo a descrivere le varie casistiche:Supponiamo di richiedere un aumento di potenza contrattuale o di dover fare un ampliamento o trasformazione che richiede interventi sull'impianto esistente, le casistiche sono tre:1. Impianto esistente risalente a prima del 13/03/90- Esame a vista e verifiche- Progetto degli interventi- Esecuzione degli interventi- Rilascio DICO per gli interventi- Rilascio DIRI per l'intero impianto2. Impianto esistente risalente a dopo il 13/03/90 ma prima del 27/03/08- Esame a vista e verifiche- Progetto degli interventi- Esecuzione degli interventi- Rilascio DICO per gli interventi- Rilascio DICO o DIRI per l'intero impianto3. Impianto esistente risalente a dopo il 27/03/08- Esame a vista e verifiche- Progetto degli interventi- Esecuzione degli interventi- Rilascio DICO per gli interventi- Rilascio DICO per l'intero impianto La DICO è rilasciata dall'impresa installatrice che ha eseguito i lavori per attestare che questi sono stati eseguiti a regola d'arteLa DIRI è rilasciata a posteriori, da un professionista o, se l'impianto non è soggetto a progetto, dal responsabile tecnico dell'impresa installatrice, per attestare che un impianto o parte di esso presenta i necessari requisiti di sicurezza.Non bisogna fare confusione tra le due dichiarazioni perché l'una non sostituisce l'altra.L'impianto di blackpuntino un Centro Estetico (anno 2004)ricade nel caso: 2. Impianto esistente risalente a dopo il 13/03/90 ma prima del 27/03/08. Quindi ribadisco quanto a lui consigliato nel mio primo intervento.L'impianto che hai indicato tu (mzara) non so in quale caso rientri, perché non hai indicato la data di realizzazione dell'esistente.Ho l'impressione che tu applichi sempre la stessa procedura in ogni caso e se è così commetti un errore , e commetti anche l'errore di rilasciare una DICO unica per l'intero impianto, senza rilasciare quella per gli interventi di modifica.L'errore che di sicuro non commetti è quello di riscuotere velocemente il compenso BRAVO Infine:Le leggi non sono insormontabili, ci si può sempre girare intorno, o meglio: fatta la legge, trovato l'inganno.......Su questo non sono d'accordo, almeno non in questo caso, non serve girare intorno ad alcuna legge, quando si può tranquillamente soddisfare ciò che richiede.
mingo72 Inserita: 8 luglio 2009 Segnala Inserita: 8 luglio 2009 dal sito UNAE:7. Rifacimento parziale (art. 7 comma 3)Il Decreto precisa che in casi di rifacimento parziale dell’impianto, la DICO si riferisce alla solaparte d’impianto oggetto dell’opera di rifacimento, ma sia sulla DICO che sul progetto deve essereespressamente indicata la compatibilità tecnica con le condizioni preesistenti dell’impianto. È statoprecisato che comunque la responsabilità dell’installatore si riferisce ai soli interventi effettuati,fermo restando l’obbligo di verificare che il nuovo intervento non determini situazioni di pericolo inrelazione alle condizioni dell’impianto sul quale interviene la modifica.Per come la vedo io nel caso di mzara si è dichiarato il falso per una parte dell'impianto.
time Inserita: 10 luglio 2009 Segnala Inserita: 10 luglio 2009 E' giusto precisare quanto segue:Se la legge, per un impianto (ad esempio il centro estetico in oggetto) richiede il progetto di un professionista significa che secondo la legge l'impresa installatrice non ha le competenze necessarie per eseguire tale impiano senza il progetto.L'impresa che ha comunque eseguito l'impianto, ha svolto un lavoro non di sua competenza e quindi la Dichiarazione di Conformità che ha rilasciato è senza valore (anche perchè è priva di progetto richiesto in allegato).Per quanto sopra scritto e per rispondere alla domanda iniziale, il titolare del centro estetico che tra le altre cose sarebbe corresponsabile e passibile di ammenda visto che era tenuto ad affidare il progetto ad un professionita e depositarlo in Comune, dovrà incaricare un professionista che gli rilasci una DIRI e tutto finisce se l'impianto risponde alla regola dell'arte altrimenti, il professionista stesso provvederà a rilasciare una relazione tecnica nella quale indicherà i lavori da realizzare perchè l'impianto risponda a quanto richiesto dalle norme tecniche e/o dalle leggi vigenti in materia.
mzara Inserita: 14 luglio 2009 Segnala Inserita: 14 luglio 2009 Per tutto il resto.......de gustibus, ma per questoSupponiamo di richiedere un aumento di potenza contrattualesono esterefatto dal caso di oggi: ho rifatto l'impianto in un casale di campagna dove si intende ricavare un bar. Siccome il committente è una persona di "identità incerta" mi sono tutelato rilasciando una conformità per 3Kw :ph34r: supponendo che non servisse a nulla.Ieri sono andato sul cantiere.......ENEL ha installato un bel 6Kw e via andare!Per quale motivo buttiamo via delle serate intere a scrivere delle "put..nate" e poi ci troviamo queste sorprese????????
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