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Aiuto per sostituzione termostato


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Inserito:

Buongiorno a tutti e buon anno.

Abito in una casa su due piani. Il primo è riscaldato tramite pavimento da una caldaia immergas, sempre al primo piano è presente il termostato che ha anche le funzionalità di controllo della caldaia stessa. Il secondo piano è riscaldato da normali termosifoni alimentati dalla stessa caldaia, è presente qui un termostato analogico per la regolazione della temperatura. Da quello che so, sono presenti due pompe, una per l’impianto a pavimento del primo piano e una per l’impianto di riscaldamento classico del piano di sopra. Per motivi di precisione di regolazione temperatura ed estetica vorrei sostituire il termostato del piano di sopra, in quanto datato e con un margine di errore che non mi soddisfa, vorrei inoltre mantenere l’alimentazione dalla 220 visto che la predisposizione c’è già, e l’attuale termostato la utilizza. Avrei trovato questo modello, che è anche regolabile via wi fi, Termostato WiFi Beca BHT-005GCW, il prezzo è basso, e ad un prezzo nettamente superiore ho trovato un termostato MeanWell, che esteticamente mi sembra identico a quello da me trovato, il che mi porta a pensare che condividano lo stesso hardware. Sono però presenti tre modelli nei quali cambiano anche i vari collegamenti e avrei bisogno del vostro aiuto per capire se vanno bene al mio caso. In IMG 5604 trovate la foto presa dalle istruzioni, i modelli sono GA, GB e GC. In IMG 5601 trovate la foto del collegamento dell’attuale termostato, vedo i due cavi dell’alimentazione del termostato e due cavi che immagino siano quelli che fanno partire o spegnere la caldaia in base alla temperatura impostata. Il mio dubbio è appunto per questi due cavi. Vedendo il disegno del circuito sul termostato non capisco se quando il circuito è aperto collega i due cavi oppure i due cavi rimangono separati. Se i due cavi si collegano, il modello per me credo sia il GC. Se invece sono due cavi che rimangono separati, quale modello fa al mio caso? Grazie a tutti in anticipo.

IMG_5604.jpeg

IMG_5601.jpeg


Inserita:

Ma per caso hai volvole di zona nell'impianto?

Se la tua risposta è no, allora il modello come pensavi è il GC

18 minuti fa, Negalo91 ha scritto:

quando il circuito è aperto

scollega i due fili, quindi non fa' partire la fonte di calore.

Inserita:

Perfetto, molto chiaro. Non ho valvole di zona. I tre termosifoni del secondo piano si accendono e si spengono tutti insieme in quanto lo spazio è abbastanza contenuto. Grazie

Inserita:

Buongiorno, torno di nuovo sull’argomento in quanto il termostato è arrivato, montato ed è correttamente funzionante. Mi sono reso conto però solo ora che, probabilmente essendo la predisposizione per montare il termostato fatta nel corridoietto che comunica con le tre stanze del piano superiore, il quale non ha un termosifone, ed essendoci la possibilità che le stanze a volte siano a porte chiuse, il termostato a volte rimane sempre in funzione in quanto il caldo delle stanze non raggiunge lo strumento. Inoltre lo stesso potrebbe secondo me essere influenzato anche dal caldo del riscaldamento a pavimento del piano sottostante, in quanto posizionato proprio in cima alle scale.

Dalle istruzioni del termostato mi pare di capire che può essere montata una sonda esterna NTC. Vedo che è possibile inoltre, entrando nelle impostazioni selezionare il tipo di rilevamento temperatura IN, OUT o AL, di default viene impostato in AL.

Secondo voi è sensato provare a montare una sonda collegata allo stesso e montarla in una delle stanze per risolvere il problema rilevando la temperatura ad esempio della stanza che reputo più fredda, chiaramente impostando il termostato su OUT (credo che in questo modo verrebbe bypassata la sonda interna del termostato)?

Nel caso, avete consigli su che tipologia di sonda montare? Esistono sonde wireless in modo da evitare eventualmente passaggio di cavi?

nel caso in cui non esistessero wireless, dopo qualche test con cavo volante proverei a farla passare nei corrugati dell’ impianto elettrico per poi posizionarla nel punto più consono.

attendo vostre considerazioni e ringrazio ancora.

IMG_5672.jpeg

IMG_5671.jpeg

Inserita:
3 ore fa, Negalo91 ha scritto:

termostato a volte rimane sempre in funzione in quanto il caldo delle stanze non raggiunge lo strumento

È da considerare che l'impianto a pavimento funziona a bassa temperatura e impostata in caldaia; 

 

3 ore fa, Negalo91 ha scritto:

Esistono sonde wireless

Forse converrebbe spostare il termostato nell'ambiente più freddo

 

3 ore fa, Negalo91 ha scritto:

Dalle istruzioni del termostato mi pare di capire che può essere montata una sonda esterna NTC.

Si effettivamente sembrerebbe che abbia questa possibilità 

Inserita:

Al piano di sopra dove ho montato il nuovo termostato ci sono i normali termosifoni mentre a quello di sotto ho impianto a pavimento con termostato dedicato. La caldaia è impostata dall’installatore a 50•C in uscita dall’installatore probabilmente per bilanciare l’impianto ibrido tra primo e secondo piano. La temperatura nelle stanze di sopra con i termosifoni credo venga raggiunta in quanto si sta bene quando il riscaldamento è acceso, ma passando nel corridoio dove è presente il termostato si sente che è più fresco, non raggiungendo la temperatura di 21•C richiesta, il riscaldamento è sempre in funzione, impostandolo invece a 20•C non parte mai perchè arriva il caldo da di sotto. Non ho la possibilità di spostare il termostato, sarebbe necessario creare altre tracce. Sicuramente l’utilizzo della sonda renderebbe più semplice il lavoro. Hai idea di che sonda potrei utilizzare?

Alessio Menditto
Inserita:

Sono perplesso, prima di controllare bisogna che sei certo di capire come funziona lo sdoppiamento tra termosifoni e pavimento, perché hanno temperature e tempi di alimentazione praticamente all opposto, termosifoni alta temperatura di mandata in funzione della chiamata dei vari termostati, pavimento bassissima temperatura di mandata praticamente 24/24, e i termostati intervengono solo in caso di apporti gratuiti di calore e non per raggiungimento di una certa temperatura ambiente, insomma alfa e omega, dall’ Alpi alle piramidi, dal Manzannarre al Reno, i due impianti fanno a cazzotti continuamente.

Inserita:

Non sono sicuramente del mestiere e ho sicuramente lacune in merito, quello che posso fare è dirti quello che so sull’ impianto sperando che possiate aiutarmi sulla base delle info che riesco a darvi.

 

Sotto la caldaia, di fuori, è presente un vano di cui allego prima foto. Da quello che mi hanno spiegato una delle due pompe, credo quella a sinistra, lavora su impianto a pavimento e termoarredo bagno primo piano, anche perché la sento tiepida mentre lavora e mai bollente. I due termostati analogici in foto sono collegati alla parte a pavimento, credo uno in andata e uno in ritorno, anche perché uno dei due è sempre più basso in temperatura dell’altro. Quando parte la pompa di destra la sento bollente al tatto, è proprio per questo presumo che sia quella dei termosifoni al piano superiore. La temperatura di uscita dalla caldaia è impostata su 50 gradi dal termostato del piano di sotto (allegata seconda foto). Ora, non so se l’impianto miscela o meno per rendere a bassa temperatura questa temperatura di uscita per il pavimento o meno. La terza foto che allego è quella del piano superiore, il termostato è stato sostituito ieri, quello precedente era uno analogico con rotella. Il motivo della sostituzione è proprio perché pensavo che il vecchio avesse un malfunzionamento, visto che impostando la temperatura su 21/22 gradi questa non veniva mai raggiunta. (A quanto pare non era il motivo)

La temperatura al piano di sotto la impostiamo fissa a 22 gradi per tutto l’inverno. In base alle giornate sento partire l’impianto dalle due alle tre volte al giorno, non appena la temperatura raggiunge i 22 gradi l’impianto gira fino al raggiungimento dei 22.4 gradi. Di sopra invece impostando la temperatura a 20 gradi l’impianto non parte quasi mai, appunto perché credo che essendo il termostato messo nel corridoio in cima alle scale arriva il caldo da di sotto. Il risultato è che le stanze di sopra sono freddine, e nel corridoio si sta benino. Ieri ho provato ad alzare la temperatura di uscita a 60 gradi e ho impostato il termostato di sopra a 22 gradi per capire se riusciva a raggiungere tale temperatura, ho inoltre spalancato le porte della camere. Dopo 4 ore era ancora a 21.5 gradi. Se imposto la temperatura di uscita della caldaia a 50 gradi (come impostata dall’installatore) la temperatura di 22 gradi non viene mai raggiunta. Non parliamone nemmeno se una delle 3 porte è per caso chiusa. Poco fa, dopo che mi hai parlato di apporti gratuiti ho notato una cosa che non avevo notato prima, ma non so se è un caso, nel caso me ne accerterò domani. Quando è scattato il termostato del riscaldamento di sotto ho sentito tiepidi i termosifoni di sopra. Può essere che quando è in funzione il riscaldamento a pavimento, fa girare basse temperature anche nei termosifoni di sopra?

è comunque per questi motivi che pensavo che mettere la sonda del termostato al piano superiore in una delle tre stanze al piano di sopra potrei risolvere il problema del non raggiungimento della temperatura nel corridoio con la conseguenza quindi di avere un impianto che gira sempre senza raggiungere i 22 gradi.

IMG_5676.jpeg

IMG_5677.jpeg

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Alessio Menditto
Inserita:

Io vorrei avere la soddisfazione, almeno una volta, di vedere il tecnico che ha progettato e creato quell impianto così complesso, come risolverebbe quel casino: in tanti anni purtroppo ho solo visto questi tecnici darsi alla macchia e lasciare il povero utente finale districarsi in mezzo a quell accozzaglia di cose che per i motivi detti sopra non possono funzionare, e se lo fanno lo fanno a prezzo di compromessi.

Inserita:
25 minuti fa, Negalo91 ha scritto:

Ora, non so se l’impianto miscela

Sicuramente ci sarà una valvola miscelatrice, in quanto l'impianto a pavimento lavora sui 30 gradi

Inserita:
3 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

Io vorrei avere la soddisfazione, almeno una volta, di vedere il tecnico che ha progettato e creato quell impianto così complesso, come risolverebbe quel casino: in tanti anni purtroppo ho solo visto questi tecnici darsi alla macchia e lasciare il povero utente finale districarsi in mezzo a quell accozzaglia di cose che per i motivi detti sopra non possono funzionare, e se lo fanno lo fanno a prezzo di compromessi.

Capisco ció che dici, ma io mi ritrovo questo impianto ora e vorrei cercare di farlo lavorare al meglio. Ho letto varie discussioni che parlano di impianti composti sia da radianti che da termosifoni, quindi non credo che siano rare queste combinazioni, questo chiaramente non vuol dire che sia la scelta migliore. Essendo una mansarda il piano di sopra, nel mio caso probabilmente all’epoca (15 anni fa) c’erano anche questioni di spazio per eventualmente valutare riscaldamento a pavimento anche di sopra.

detto questo, esiste secondo te un modo per migliorare la mia situazione? Magari alzando la temperatura di uscita per far raggiungere la temperatura ambiente desiderata? Se facessi così la volvola miscelatrice andrebbe re impostata o lavorerebbe in automatico?

Alessio Menditto
Inserita:
5 ore fa, Negalo91 ha scritto:

quindi non credo che siano rare queste combinazion

Certo che non sono rare, ma io ho detto un altra cosa, ossia che tutto si può fare ma poi deve andare.

D’altronde se andasse non saresti qui.

Detto questo, in sostanza la caldaia deve per forza avere una mandata tale da scaldare i termosifoni, quindi più di 60 gradi, ci deve essere un miscelatore che l’abbassa a -40 per il pavimento, e in più come dicevo il pavimento NON si controlla con la temperatura ambiente, ma si controlla con la temperatura di mandata, mentre i termosifoni devono essere controllati con la temperatura ambiente.

Questo implica che quando per i termosifoni la temperatura è raggiunta, la caldaia dovrebbe spegnersi, ma se si spegne il pavimento comincia a raffreddarsi, e non va bene, quindi ci dovrà essere un circuito che esclude i termosifoni ma che continuerà a miscelare l’acqua (come se non c’è più ritorno dei termosifoni?) da mandare al pavimento.

Secondo te un problema così complesso si può risolvere da qui?

Io te lo auguro veramente, spero ci sia qualcuno che possa aiutarti.

P.s. In teoria, non lo fa nessuno ma sarebbe l’unica cosa da fare, sarebbe semplicemente avere DUE caldaie, una per i termosifoni con i suoi termostati per stanza, e una solo per il pavimento, semplice, pulito, logico.

Inserita:

Grazie per le dritte, chiameró chi ha progettato gli impianti per cercare di capirci qualcosa.

Inserita:
10 ore fa, Negalo91 ha scritto:

la volvola miscelatrice

Ti consiglio di non toccarla; hai pensato di usare delle valvole termostatiche sui termosifoni?

Inserita:

Senza dubbio ci sarà una miscelatrice montata dove hai collettori del radiante, certo che avere una mandata di 60 e più gradi per poi doverla miscelare altro che risparmio energetico, dovresti vedere se impostando a 35 gradi il piano di sopra e tenendo acceso h24 le stanze si riscaldano

Inserita:
11 ore fa, irudoid ha scritto:

Ti consiglio di non toccarla; hai pensato di usare delle valvole termostatiche sui termosifoni?

Valuto, grazie mille.

7 ore fa, ilsolitario ha scritto:

Senza dubbio ci sarà una miscelatrice montata dove hai collettori del radiante, certo che avere una mandata di 60 e più gradi per poi doverla miscelare altro che risparmio energetico, dovresti vedere se impostando a 35 gradi il piano di sopra e tenendo acceso h24 le stanze si riscaldano

Faccio delle prove, grazie per la dritta

Inserita:
8 ore fa, ilsolitario ha scritto:

Senza dubbio ci sarà una miscelatrice montata dove hai collettori del radiante, certo che avere una mandata di 60 e più gradi per poi doverla miscelare altro che risparmio energetico, dovresti vedere se impostando a 35 gradi il piano di sopra e tenendo acceso h24 le stanze si riscaldano


Faccio delle prove, grazie per la dritta. Anche se credo che visto che controllando ora, l’attuale configurazione miscela appunto sui 35 gradi in andata, e dopo un paio d’ore di funzionamento la temperatura ambiente al piano di sotto di 22 gradi viene mantenuta e superata in circa un paio d’ore da quando il riscaldamento parte, non otterrei un impianto radiante in funzione h24 come dice Alessio Menditto. Per avere un impianto radiante in funzione h24 ad una temperatura costante di circa 22 gradi dovrei trovare la temperatura di mandata giusta  che credo sia sicuramente inferiore a 35 gradi se ho capito bene il meccanismo. Questo chiaramente ammesso che sia sufficiente per i termosifoni del piano di sopra, anche se dubito. Giusto?

Alessio Menditto
Inserita:
6 ore fa, Negalo91 ha scritto:

Per avere un impianto radiante in funzione h24 ad una temperatura costante di circa 22 gradi dovrei trovare la temperatura di mandata giusta  che credo sia sicuramente inferiore a 35 gradi se ho capito bene il meccanismo.

Eh sarebbe facile ma purtroppo non è così, come detto è vero che teoricamente il pavimento radiante deve andare 24/24 al minimo, ma se la temperatura di mandata fosse poi raggiunta pure lui si deve fermare ( e nelle mezze stagioni il pavimento va in difficoltà), oppure se una stanza ha apporto gratuito di calore, il termostato ambiente può fermare l’alimentazione di acqua alla stanza, ma la cosa più complessa è che la temperatura di mandata che hai impostato ad esempio il 1 settembre che c’erano condizioni esterne di temperatura umidità ecc X, non è detto che saranno uguali a quelle del 1 dicembre, dove ad esempio la temperatura può calare drasticamente, per cui la temperatura di mandata si deve alzare di un grado o due.

Quindi a tutto quel bordello di controlli, devi aggiungere una sonda esterna che si spera (ma io ho sempre poca fiducia) che adegui la mandata alle condizioni esterne.

In altre parole, man mano fuori fa più freddo, più devi alzare la mandata, e viceversa.

 

La temperatura di mandata si trova in base a “sensazioni”, non esiste una proporzionalità diretta tra temperatura esterna/mandata.

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