alex2patrick Inserito: 23 settembre 2009 Segnala Inserito: 23 settembre 2009 Mi chiedevo se un macchinario concepito e costruito dal personale all'interno di un azienda (avente un reparto manutenzione) può essere messo in moto dopo il montaggio dello stesso senza aver formato il personale che lo utilizza.Mi spiego: quadro elettrico progettato dal capofficinasoftware del logo concepito dallo stessorealizzazione quadro da elettricista internorealizzazione impianto elettropneumatico da meccanico internomancanza di schemi idonei alla normale comprensione (simbologia e descrizioni superficiali e incongruenti)mancanza di una procedura di utilizzomancanza di una procedura di controllo e manutenzioneecc. ecc.Questa macchina e qui raffigurata:http://www.giesseitalia.com/pope.asp?lan=itaNon è un giocattolo!!!!!!!!!!!! Cosa sarebbe utile suggerire al responsabile della sicurezza? :ph34r: Ed all' Ing. che per disgrazia si trova la gestire la situazione? Grazie
MABE Inserita: 23 settembre 2009 Segnala Inserita: 23 settembre 2009 CiaoLa tua macchina anche se realizzata internamente e non commercializzata, deve comunque rispettare la Direttiva Macchine: marchio CE, manuale d'uso e manutenzione, creazione del fascicolo tecnico (da non sottovalutare, perchè non è molto semplice da realizzare), adeguata formazione degli utilizzatori, etc.
mzara Inserita: 23 settembre 2009 Segnala Inserita: 23 settembre 2009 Allora, dall'indirizzo che hai fornito, si evince chiaramente che la ditta in questione produce macchinari industriali per svariati utilizzi.A questo punto non penso che la macchina in questione sia da ritenersi per solo uso interno; potrebbe essere un prototipo per testare l'efficacia di una progettazione o di una modifica; potrebbe anche essere che sia stata riprodotta, per testare un ciclo produttivo futuro o una parte accessoria da aggiungere in un secondo tempo.Se invece, la macchina in questione, è stata copiata spudoratamente da una ditta che ne fa uso per un ciclo produttivo, le cose si complicano un pochino.Ci sarà comunque un'ufficio tecnico, con un responsabile, che ha dato il via alla realizzazione del lavoro, che ha valutato i rischi e che ha adottato idonee msure di sicurezza, ci sarà un responsabile della sicurezza (solitamente la persona citata in precedenza) che prenderà in mano le redini e valuterà il rapporto che intercorre tra l'utilizzatore del sistema ed il sistema stesso.Sono tantissime le variabili che si incontrano sul cammino, e queste variabili vanno prese in considerazione tutte.
effebi Inserita: 29 settembre 2009 Segnala Inserita: 29 settembre 2009 Aldila' di quello che la normativa dice nella forma (redazione dei manuali, schemi, designazione di responsabili vari) mi sembra chiaro che lo SPIRITO della norma dica che la macchina deve essere progettata a regola d'arte, che la documentazione deve essere leggibile e disponibile ed il personale va adeguatamente formato per prevenire i rischi.Ricordati che nel disgraziato caso di un incidente, si va davanti ad un Giudice che magari ci capisce poco dei dettagli tecnici e formali ma di solito lo spirito della norma (almeno si spera) lo sa interpretare benissimo.ciaoeffebi
dr.marco17 Inserita: 30 settembre 2009 Segnala Inserita: 30 settembre 2009 Le norme prevedono poi che la macchina si attenga a tutte le direttive applicabili quindi ad esempio la direttiva EMC su compatibilità elettromagnetica e altro. Le sicurezze devono essere idonee secondo norma di categoria B 1 2 3 4 con componenti idonei e marchiati in modo idoneo all'utilizzo. La marcatura dei cavi deve essere idonea a dove va installata se in italia o all'estero. Ci sono miglioni di cose da guardare perchè sia perfettamente a norma.
alex2patrick Inserita: 22 febbraio 2010 Autore Segnala Inserita: 22 febbraio 2010 Il quadro elettrico in questione è stato progettato da una persona che ha la terza media e vive di sola esperienza fatta all'interno della ditta con la qualifica di manutentore. Non voglio mettere indiscussione la normativa in essere ma voglio dire che queste situazioni di affidamento lavori a personale non in possesso di requisiti e molto consueto.In caso di danni a terzi o a personale di produzione chi è il responsabile?Il responsabile della sicurezza è anch'esso complice.Alcune ditte stanno ancora sul mercato esclusivamente perchè "se ne fregano" delle normative, non fanno manutenzione adeguata, non tutelano la salute dei propri operai.Ma chi controlla queste aziende?Perche devono restare sul mercato Italiano facendo "concorrenza sleale?"
crmsistemi Inserita: 22 febbraio 2010 Segnala Inserita: 22 febbraio 2010 Mi dispiace deluderti ma non è una novità che in Italia si facciano le normative e non si faccia nessun controllo.Vai a vedere cosa dice il DM 37/08 e le varie normative richiamate (incluse quelle sui cancelli automatici).Eppure i costruttori continuano ad utilizzare nei cantieri lavoratori Extracomunitari (o anche NeoConunitari come i Rumeni) che magari non saranno proprio clandestini ma che senza alcuna preparazione e senza le autorizzazioni di legge realizzano impianti elettrici, elettronici ed anche idraulici e gas. Eppure le case vengono regolarmente vendute perchè tanto le certificazioni (obbligatorie) non le chiede nessuno e nessuno controlla.Certo per il costruttore è una grande comodità pagare due soldi un lavoratore che passa dal dare l'intonaco al fare gli impianti.E intanto la categoria degli elettricisti diventa sempre più malvista perchè "troppo cari" e se parliamo di normative e certificazioni il cliente ci guarda storto perchè si sente fregato avendo ricevuto altre offerte a metà prezzo dai muratori dopolavoristi (senza offesa per nessuno).
alex2patrick Inserita: 23 febbraio 2010 Autore Segnala Inserita: 23 febbraio 2010 Concordo e sottolineo il tuo intervento anche se a malincuore devo dire che la categoria degli "Elettricisti" e tuttora poco compatta. Le difficoltà che un tecnico incontra sono diverse, si possono incontrare problemi tecnici, economici,gestionali. Devo anche dire che, a differenza di altre categorie l'elettricista è penalizzato inquanto tratta un elemento che quando disperso nell'ambiente fa danni non visibili immediatamente (VuOi mettere un tubo rotto in casa).Possiamo star qui a scherzare o irronizzare ma penso che le aziende, settore primario per il proseguimento dell'economia Italiana, stanno facendo passi errati solo ed esclusivamente per un beneficio fittizio e momentaneo.Io penso, come tecnico, che la mancanza di capacità gestionali dovuta ad inesperienza pratica è solo una piccola parte delle problematiche attuali e spero che gli enti preposti si muovano a sistemare le cose.
del_user_56966 Inserita: 23 febbraio 2010 Segnala Inserita: 23 febbraio 2010 In caso di danni a terzi o a personale di produzione chi è il responsabile?Il responsabile della sicurezza è anch'esso complice.La responsabilità in caso d'incidente e piramidale quindi se fai parte della piramide preoccupati!In caso contrario, se vuoi fai le tue osservazioni oppure osserva....
billybestia Inserita: 24 febbraio 2010 Segnala Inserita: 24 febbraio 2010 Cito l'allegato 1 della nuova direttiva macchine:http://www.consted.com/doc2010/nuova-diret...0allegato-1.aspIl fabbricante o il suo mandatario deve applicare i seguenti principi:- informare gli utilizzatori dei rischi residui dovuti all'incompleta efficacia delle misure di protezione adottate, indicare se è richiesta una formazione particolare e segnalare se è necessario prevedere un dispositivo di protezione individuale. Quindi, secondo me, è compito del responsabile della sicurezza far produrre schemi, procedure di utilizzo, formazione controllo e manutenzione.
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