Ren 63 Inserito: 10 gennaio Segnala Inserito: 10 gennaio Salve buongiorno, vorrei cortesemente informazioni sul motivo della presenza di una resistenza elettrica (100 Khom) di cui allego foto, posta lungo il cavetto che collega l'elettrodo ionizzatore con la centralina del bruciatore. Solitamente, in caso di ripetuti arresti in blocco per mancata accensione, si consiglia l'asportazione di tale resistenza in quanto ritenuta responsabile. Grazie a tutti per l'aiuto!..
Andrea25 Inserita: lunedì alle 18:00 Segnala Inserita: lunedì alle 18:00 Ciao. No ho mai capito siceramente . Da appassionato di elettronica e facendo un ragionamento credo serva a limitare la corrente di scarica e salvaguardare il trasformatore. Sulla piccola corrente di ionizzazione in base anche alla legge di ohm dovrebbe avere effetto trascurabile . Credo sia possibile che invecchiando il suo valore resistivo aumenti ( abbastanza tipico ) ad un livello tale da inficiare parte della debole corrente di ionizzazione . Dovrebbe trattarsi di una caldaia monoelettrodo credo .
Ren 63 Inserita: lunedì alle 22:40 Autore Segnala Inserita: lunedì alle 22:40 Grazie dell'aiuto Andrea, si tratta di un bruciatore ad aria soffiata "Riello Gulliver BS4D" che ha due elettrodi: uno di accensione ed uno di rilevazione fiamma.
Andrea25 Inserita: mercoledì alle 14:55 Segnala Inserita: mercoledì alle 14:55 Ciao. Avevi scritto nel titolo " ventilato " . Sono a casa con la febbre e sono un po rinc...rimbambito .
Andrea25 Inserita: mercoledì alle 14:59 Segnala Inserita: mercoledì alle 14:59 A questo punto , forse è presente il resistore per limitare eventuali possibili rientri in scheda di scariche nel momento dell'accensione... Comunque invecchiando , titpicamente ,aumentano il valore ohmmico...
Ren 63 Inserita: mercoledì alle 20:59 Autore Segnala Inserita: mercoledì alle 20:59 Grazie di nuovo Andrea. Gentilissimo!.
mc1988 Inserita: mercoledì alle 21:22 Segnala Inserita: mercoledì alle 21:22 (modificato) Sicuro che la presenza di quella resistenza in serie all'elettrodo sia prevista di fabbrica? E, in tal caso, sicuro che venga consigliato di cortocircuitarla in caso di problemi? Mi sembra un roba strana e... un'altra più strana ancora. Modificato: mercoledì alle 21:22 da mc1988
Andrea25 Inserita: ieri dalle 11:50 Segnala Inserita: ieri dalle 11:50 Buongiorno a tutti . Non ci ho mai fatto caso in quei bruciatori li però in effetti un resistore sulla ionizzazione trattandosi di microampere non ne vedrei il motivo se non come ho scritto prima per limitare correnti di rientro accidentali ( ragionamento mio ) . Anche perchè le resistenze servono prprio per limitare le correnti . In questo caso trattandosi di corrente di ionizzazione ( di valore bassissimo ) anche la caduta di tensione provocata dal resistore risulta comunque poco sognificativa... Altro motivo non mi viene in mente ...
Andrea25 Inserita: ieri dalle 12:00 Segnala Inserita: ieri dalle 12:00 (modificato) Potrebbe essere solamente per limitare la corrente di ionizzazione : sembra strano visto i valori in gioco ma dipende anche da che circuito utilizza la " scheda " per leggere tale valore . Potrebbe trattarsi di un circuito sensibile nel quale bisogna evitare correnti oltre un certo limite . Altro motivo sinceramente no mi viene in mente ... Modificato: ieri dalle 12:02 da Andrea25
Ren 63 Inserita: 19 ore fa Autore Segnala Inserita: 19 ore fa Buonasera a tutti, si il cavetto è originale della Riello, ma comunque tale resistenza è presente anche in altre Marche di bruciatori. Il consiglio di eliminare tale resistenza in caso di ripetuti non riconoscimenti della fiamma e relativi blocchi di sicurezza è più o meno noto agli addetti del settore. Allego la foto di una resistenza "ponticellata" artigianalmente per lo stesso motivo.
Andrea25 Inserita: 9 ore fa Segnala Inserita: 9 ore fa (modificato) Buongiorno a tutti . Sai , a volte troviamo un bivio in cui scegliere se mantenere le condizioni originali oppure modificarle . Da una parte il progetto del fabbricante : se hanno previsto un resistore un motivo o un ragionamento o comunque un fondato rischio ci sarà sicuramente ( ad esempio dopo diverse ore di funzionamento poterebbero aver notato che diverse apparecchiature passavano a " miglior vita " ) . Da una parte ci sono i faciloni che modificano dicendo " tanto funziona lo stesso e non rompe le scatole ". Secondo me la miglior cosa e più professionale è sostituire il cavetto con uno uguale , salvando " capra e cavoli ". Se uno ha un minimo di domestichezza può anche saldarci su un resistore nuovo ma non so se ne vale la pena visto il costo di un cavetto nuovo e visto che ci starebbe più tempo ! Poi c'è il discorso " se dovesse succedere qualcosa " e salta fuori qualsiasi seppur piccola modifica , questa potrebbe cagionare rogne ! Da tenere presente che non si tratta di una modifica dell'impianto ma del prodotto finito e certificato dal costruttore... Alla fine di tutto ciò ... ognuno fa la sua scelta . Tornando alla domanda iniziale , il motivo della presenza di quelresistore è quello... Modificato: 9 ore fa da Andrea25
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