Antoniocampane Inserito: mercoledì alle 12:17 Segnala Inserito: mercoledì alle 12:17 Da poco mi sono approcciato alla riparazione di un impianto per il suono delle campane di una chiesa. Mi chiedo se qualcuno può aiutarmi nella ricerca degli schemi elettrici che pilotano tre campane (motori pilotati da teleruttori e Martelli delle campane). grazie
max.bocca Inserita: mercoledì alle 13:47 Segnala Inserita: mercoledì alle 13:47 Schema? Ci sarà una una scheda elettronica che pilota i martelli e i motori. Ricordo che per ogni campana sul quadro di potenza c'è un contattore per il.motore della rotazione campana, poi dei relè tipo innesto per il martello, la posizione di campana rovesciata, il freno ecc normalmente sono tre. Io ti parlo di sistema di trebino. La logica di pilotaggio può essere elettro meccanica con pendolo oppure elettronica. Spiega meglio cosa ti serve e cosa hai tra le mani.
Antoniocampane Inserita: ieri dalle 08:36 Autore Segnala Inserita: ieri dalle 08:36 Questo è il quadro di potenza. Riesci a spiegarmelo ?
Livio Orsini Inserita: ieri dalle 10:11 Segnala Inserita: ieri dalle 10:11 Visto la componentistica sembra un prodotto di circa 50 anni fa, quindi sarà tutto elettromeccanico. C'è un solo tipo di concerto o c'è la possibilità di scegliere tra più concerti?
Antoniocampane Inserita: ieri dalle 10:26 Autore Segnala Inserita: ieri dalle 10:26 Si C’è la possibilità di scegliere tra vari concerti
Livio Orsini Inserita: ieri dalle 10:37 Segnala Inserita: ieri dalle 10:37 Il dispositivo è completamente non funzionante o lo è solo parzialmente? 22 ore fa, Antoniocampane ha scritto: Mi chiedo se qualcuno può aiutarmi nella ricerca degli schemi elettrici Questa, forse, è la cosa più difficile; quello sembra un aquadro costruito da un artigiano specializzato in questo campo.
max.bocca Inserita: ieri dalle 11:01 Segnala Inserita: ieri dalle 11:01 I campanari in Italia non sono molti. I concerti non sono programmati in questo quadro. Tipicamente vicino alle campane c'è quello della foto, e in sacrestia il quadro comando. Dai contattori breter s+s e l'interruttore Ticino si può datare anni ottanta se non cambiati .. Il sequencer facilmente è a schede perforate o disco con pioli, successivamente anni novanta cominciato con quelli con sequenza su eprom / Ram tamponata e infine SD. Cosa non funziona? Dal quadro comandi si manda l'impulso del 🔨 laterale per le ore o Song, comando a distesa libero, campana ferma con bicchiere rovesciato ... Il tutto e a gruppi, alcuni sul quadro di potenza mettono dei interruttori a levetta per fare manutenzione, se ci sono quelli fai le prove. Il comportamento è identico per tutte le campane. I ponti di greatz sono per I freni normalmente perché utilizzati in DC anche se ci sono quelli in versione trifase.
Antoniocampane Inserita: ieri dalle 11:36 Autore Segnala Inserita: ieri dalle 11:36 C’era un martelletto che mandava in corto l’impianto. L’ho smontato , ho smontato la bobina e ho trovato un artigiano che me la sta’ rifacendo. Se ho capito bene i tre ponti di greatz per i freni sono quelli a destra. Io ho capito che : Ci sono tre contattori con annessi tre relè termici (uno per ogni campana) Poi tre raddrizzatori (quelli a destra) che dovrebbero comandare i tre martelletti Non capisco a cosa servano i due contattori superiori anche se sono battezzati 2 e 3 (sembrano collegati alle campane 2 e 3) Inoltre non capisco la funzionalità delle due file di rele (prima fila da 7 relè seconda fila 6 relè) .
max.bocca Inserita: ieri dalle 13:36 Segnala Inserita: ieri dalle 13:36 L'Elettromagnete dei martelletti spesso si trovano a terra o interrotto. Li ho sempre riavvolti io a mano qualche centinaio di spire, ma normalmente sono in alternata 230V, raramente sono 24Vdc. Se segui i fili riesci a ricostruire lo schema e capire come funziona
Livio Orsini Inserita: ieri dalle 14:59 Segnala Inserita: ieri dalle 14:59 3 ore fa, max.bocca ha scritto: Dai contattori breter s+s e l'interruttore Ticino si può datare anni ottanta se non cambiati .. L'interruttore BTicino già a metà anni '70 era fuori produzione; lo so per certo perchè ne ho 4 di simili nell'impianto del seminterrato, rtegalati da un conoscente di mio padre che li aveva cambiati perchè fuori produzione e, a suo dire, fuori normativa (di allora).🙂
max.bocca Inserita: 23 ore fa Segnala Inserita: 23 ore fa @Livio Orsini parli di interruttore e presa? Oppure del sezionatore trifase e quello con il fusibile a filo(guarda che fusibile ha!!). Fino al 1977 ricordo che erano prodotti gli interruttori con i fusibili, prima era colorato rosso e verde poi leva nera senza colori. La versione 16A non aveva il contenitore dei ricambi come il 26A. Poi hanno tolto dal catalogo le versioni con fusibile a filo perché pericolosa l'operazione di sostituzione. Dopo qualche anno la versione a fusibile a tappo indicava che la sostituzione andava fatta a sezionatore aperto. Ricordo anche quando un ispettore Enpi fece sostituire tutti gli interruttori con i fusibili a filo con quelli a tappo... Anno 1978.....
Livio Orsini Inserita: 9 ore fa Segnala Inserita: 9 ore fa 13 ore fa, max.bocca ha scritto: Oppure del sezionatore trifase e quello con il fusibile a filo(guarda che fusibile ha!!). Si mi riferisco a quello. Tra garage, laboratorio, lavanderia e locale cladaia,ne abbiamo parecchi alcuni in versione monofase bipolare, tutti con fusibili a tappo. Ne abbiamo uno trifase con presa che è una meaviglia! Per inserire o disinserire la spina devi aprire l'interruttore, quindi puoi sollevare il coperchio, inserire la spina a 4 lamelle, chiudere il coperchio. Oggi costruire un arnese simile costerebbe una piccola fortuna. Ai bei tempi, nella mia zonache è anche la zona diove ci sono le fabbriche BTicino, c'erano tantissime famiglie che assiemavano gli interruttori civili, e piccoli laboratori che assiemavano le serie industriali.
max.bocca Inserita: 1 ora fa Segnala Inserita: 1 ora fa @Livio Orsini per anni ho mantenuto la loro telefonia, ricordo benissimo la spina Interbloccata tipo la 912 913 tutta metallo e ceramica. 20A ma sicuramente portava molto di più. Veniva chiamato interruttore antifurtunistico, esempio la 912 era due poli con neutro e terra. Ai tempi era costosa, ora sarebbe fuori mercato. Se non erro le "valvole automatiche" meglio chiamarle magnetotermici serie 16xx mi dicevano che avevano un laboratorio presso il carcere,
Livio Orsini Inserita: 27 minuti fa Segnala Inserita: 27 minuti fa 59 minuti fa, max.bocca ha scritto: Se non erro le "valvole automatiche" meglio chiamarle magnetotermici serie 16xx mi dicevano che avevano un laboratorio presso il carcere, Si davano lavoro ai detenuti dei Miogni (carcere di Varese). Inoltre davano lavori ad alcuni istituti dove erano ricoverati malati di mente ed anche ai ricoveri per anziani (le attuali RSA). Questo, con il lavoro casalingo di centinaia di famiglie, era decisamente un super sfruttamento della mano d'opera. Però nella realtà dell'italia pre boom era visto da quasi tutti come una convenienza per tutte le parti. L'azienda poteva contare su numerosa mano d'opera, non qualificata, a basso costo il cui numero si adeguava automaticamente alle necessità produttive aziendali. Per molti che non avevano professionalità specifiche come casalinghe, anziani delle RSA, carcerati, etc., era un modo per guadagnare qualche soldo con un lavoro abbastanza semplice, anche se piuttosto noioso, comunque molto meno stressante delle catene di montaggio delle fabbriche. Inoltre, ancora negli anni 50, la provincia di Varese nella parte nord, era considerata area depressa e di lavoro non ce ne era tanto, specie per chi non aveva una specializzazione. Non c'erano praticamente nemmeno i frontalieri perchè il Canton Ticino era un Cantone povero, senza industrie. Anche questo è parte dei ricordi della mia infanzia e adolescenza. Però noi siamo parecchio OT. Dovrei autosanzionarmi.😀
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