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PLC Forum


ABB ACS880 - errore 2340


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carlito.brigante
Inserito:

Gentilissimi,

eccomi ancora a chiedere l'aiuto del forum per togliere dal fuoco delle castagne che si stanno bruciando....

 

Ho 20 ABB ACS880 in configurazione stand-alone, taglia dei motori tra i 5kW e i 7,5kW. Vn 660Vac.

I VFD sono a bordo di un mezzo navale, i motori sott'acqua. Lavorano senza DC link in comune, tutti in DTC+HTL, controllati in Vref.

Tra i VFD e i motori, ho cavi, slip ring, ombelicali e connessioni varie. Circa 350m. Il motore e' irraggiungibile, posso fare solo test da superficie.

 

Su uno di questi VFD rilevo l'errore 2340, cortocircuito linea/motore o alta capacita' della linea.

Ho fatto le varie prove del caso, il motore ha un isolamento dalle schermature/linea di terra di oltre 200MOhm@1kV, resistenza bilanciata sui vari cavi anche se con una linea cosi lunga ho circa 6 Ohm ed e' impossibile leggere un cortocircuito tra le fasi all'interno del motore (collegato a stella).
Scambiando VFD, l'errore rimane col gruppo motore/linea. Il VFD e' buono. I valori elettrici di misura sono consistenti con le linee funzionanti.

Qui sotto una lettura comparativa con un TDR, T1 la linea col problema, T2 una line gemella funzionante.

 

 

image.thumb.png.86b2784bb1d6fd247ceb941596221145.png

 

L'errore 2340 e' permanente su questo motore.

Dopo una settimana e' apparso su un altro VFD gemello, scomparso dopo 15min. Anche qui, motore con buon isolamento da terra e resistenza bilanciata delle linee.

Il motore/linea certamente non era in corto. Rimane la parte capacitiva.

 

Il mio quesito:

- come posso misurare la capacita' di cavi cosi lunghi, cortocircuitati alla fine (stella del motore)?

- L'unico flesso capacitivo e' l'overshoot verso il basso nella schermata del TDR (tutto a sinistra), e un leggera variazione in una JB intermedia (marca dei 305m). Questo tracciato e' comune a tutte le linee e tutte funzionano, a parte una. Ci sono cose che non vedo nel tracciato del TDR?  

- come posso contrastare la capacita' del cavo, se questo e' il problema?

 

Grazie a tutti per l'attenzione!

 


Inserita:

Ciao,

Domanda: Il parametro 97.01 è a 2, oppure hai già provato a metterlo a 2?

Livio Orsini
Inserita:

Tra inverter e motore hai messo un induttore trifase, come solitamente si fa quando la linea di connessione supera i 20m - 30m?

Questi induttori servono proprio per compensare gli effetti delle capacità parassite della linea. Dovresti trovare l'aiuto al dimensionamento o sul manuale di installazione dell'inverter, oppure su A. N. apposita del produttore. In genere queste notizie si trovano sul manuale dell'inverter nel capitolo dedicato all'installazione.

carlito.brigante
Inserita:
7 ore fa, thinking ha scritto:

Ciao,

Domanda: Il parametro 97.01 è a 2, oppure hai già provato a metterlo a 2?

Ciao, e' gia a 2, in tutti i VFD del sistema, ma grazie per l'input ;)

 

6 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

Tra inverter e motore hai messo un induttore trifase, come solitamente si fa quando la linea di connessione supera i 20m - 30m?

Questi induttori servono proprio per compensare gli effetti delle capacità parassite della linea. Dovresti trovare l'aiuto al dimensionamento o sul manuale di installazione dell'inverter, oppure su A. N. apposita del produttore. In genere queste notizie si trovano sul manuale dell'inverter nel capitolo dedicato all'installazione.

Ciao Livio, 

no, non abbiamo nessun induttore trifase tra VFD e motori.

In questi anni con i VFD, europei e giapponesi, lavorando con linee di 100m e oltre, non li ho mai usati ne li ho visti usare dai vendor di turno. Finora mai problemi, ma per fortuna c'e' sempre una prima volta.
Ho cercato nel manuale installazione, nulla.

Sento ABB che, interpellata in fase progettuale, ha consigliato di aumentare le taglie di motori e VFD per avere lo stesso ouput meccanico migliorando il rapporto S/N della linea.

Non hanno mai menzionato tali induttori.

Grazie per l'idea, la porto avanti e vi aggiorno

Livio Orsini
Inserita:

Strano perchè è una metodologia classica in caso di collegamenti inverter-motore di notevole lunghezza, si applica quasi di defoult.

Forse in questi ultimi 20 anni le tecniche si sono evulte ed oranon son più necessari questi induttori.🙂

carlito.brigante
Inserita: (modificato)

Ho rovistato tra vecchi schemi ed amicizie, un collega mi dice che Nidec (ex Ansaldo vfd) mette sempre induttanze esterne. Parliamo di taglie importanti, centinaia di kW e MW, e lunghezze nell'ordine delle decine. 

Rimane da capire come ABB gestisce la cosa, se con hw esterno o internamente. 

 

Modificato: da carlito.brigante
Livio Orsini
Inserita:
9 ore fa, carlito.brigante ha scritto:

. Parliamo di taglie importanti, centinaia di kW e MW, e lunghezze nell'ordine delle decine. 

 

L'induttore esterno, per quanto ne so, è sempre stato consigliato anche per piccolo potenze quando la lunghezza del collegamento è di qualche decina dio metri.

Comunque vedi tu. Per quella potenza un terna di induttori, o un induttore trifase, non è una grande spesa e non èun ingombrodifficile da collocare, quindi un prova la si fa velocemente.

Inserita:

Esempio di un Siemens di fascia entrylevel.

Come opzioni c'è anche l'induttanza ore e post inverter.

Screenshot_20250120-122603.png

carlito.brigante
Inserita:

Ciao a tutti,

Abbiamo recuperato il motore ed effettivamente ha un corto fase/fase. Non c'è acqua dentro, quindi la cosa è sospetta. Rimango dell'idea che la capacità insita nei 300m di linea crei picchi di tensione che hanno danneggiato l'isolamento interno del motore a 660v. Siamo nel regno delle probabilità, ma metto li la mia scommessa. 

 

Stiamo cercando induttori 3P, in concerto con ABB, per vedere con oscilloscopio e analizzatore di armoniche cosa arriva sul motore. 

 

Grazie ancora a tutti per i consigli, vi aggiorno

Inserita:
4 minuti fa, carlito.brigante ha scritto:

Rimango dell'idea che la capacità insita nei 300m di linea crei picchi di tensione che hanno danneggiato l'isolamento interno del motore a 660v

 

é abbastanza probabile, visto anche l'elevatissimo dv/dt degli impulsi di tensione che formano la sinusoide sintetizzata degli inverter. Lo scopo principale dell'induttore in serie al cavo, posto in prossimità dell'inverter, è proprio quello di ridurre il dv/dt di questi impulsi.

Nella seconda metà delgi anni '90 ci fu un'epidemi a di motori bruciati, praticamente in tutta Europa. Questo per la concomitanza di due fatti: grazie asi semiconduttori di ultima generazione il dv/dt dei fronti degli impulsi di tensione, in uscita dall'inverter, era notevolmente aumente; contemporaneamente i produttori, tutti, per abbassare i costi usavano filo con isolante al limite. Questo isolante reggeva bene la tensione sinusoidale, ma veniva degradato dagli i mpulsi con dv/dt elevatissimo. I motori più vecchi, costruiti con materiale migliore perchè non c'era la ricerca esasperata al risparmi, tenevano bene, mentre i motori nuovi duravano pochi giorni e poi...fumavano. Dopo poco i produttori dovettero tornare ad usare isolanti più costosi.

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