paolofbip Inserito: 18 gennaio Segnala Inserito: 18 gennaio Salve a tutti. Sono entrato in possesso di questo autotrasformatore, targato L.A.R.E. Milano, senza numero modello e da 2000 VA. La macchina ha due facce, sulla prima vi sono dei connettori a banana avvitati ai fili interni, il nero per il neutro e i rossi per le varie fasi, sulla seconda una targa nera, con ingressi a banana anche qui e l'indicazione delle varie tensioni per ogni foro, neutro a parte, naturalmente. Ho provveduto a smontare le placche per una pulizia, una stretta dei dadi di contatto per ciascuna presa e la sostituzione del vecchio nastro isolante con uno nuovo e l'ho trovato abbastanza pulito dati gli anni, può darsi sia stato conservato al chiuso e al riparo da agenti atmosferici. L'unica cosa per la quale vorrei un Vostro aiuto è la gestione dei contatti. Non sono un esperto di materia, ma sapevo che un trasformatore aveva un ingresso a 220 V e varie uscite, a seconda della tensione desiderata. Un po' come funziona il mio Variac, ad esempio, a parte che quello non ha uscite fisse ma un variatore. Questo, invece, ha praticamente le stesse disposizioni, sia all'ingresso che all'uscita, come se uno potesse, che so, allacciare una 110 V ed ottenere una 220 V o viceversa, ecco, volevo questa conferma, da parte di chi se ne intende più di me. Inoltre volevo capire quale delle due placche è l'entrata della tensione da trasformare e quale l'uscita, tenendo anche conto che sulla placca nera ci sono le indicazioni delle tensioni, mentre sulla placca trasparente con le banane rosse e nere no. L'uso che ne andrei a fare sarebbe quello di alimentare una radio che funziona a 110 V, in pratica, mi servirebbe fargli entrare la 220 V, per ottenere la 110 V. Vi allego due fotografie dell'apparato. Grazie sin d'ora per chi vorrà dare un contributo, saluti a tutti.
patatino59 Inserita: 19 gennaio Segnala Inserita: 19 gennaio 13 ore fa, paolofbip ha scritto: Questo, invece, ha praticamente le stesse disposizioni, sia all'ingresso che all'uscita, come se uno potesse, che so, allacciare una 110 V ed ottenere una 220 V o viceversa Corretto. Un trasformatore è una macchina reversibile. Si può usare per aumentare la tensione in ingresso, come anche per diminuirla.
paolofbip Inserita: 19 gennaio Autore Segnala Inserita: 19 gennaio Grazie per la risposta, lo immaginavo. Ma non avendo un manuale del prodotto, secondo Te, quale sarebbe l'ingresso, e quale l'uscita, delle due facce. Ma sopratutto, dove non ci sono indicazioni di fase, sulla faccia ove si vedono le banane rosse e nera, qual'è la disposizione delle fasi, la stessa della faccia nera, da 110 V a 280 V in senso orario, o invertita. In buona sostanza, avrei bisogno di capire dove allacciare la 220 V e dove prelevare la 110 V. Ammesso che l'ingresso sia la faccia nera, dove sono le indicazioni di fase, dovrei fare entrare lì la 220 V, ma poi dovrei puntare il tester per rintracciare la 110 V, visto che sull'altra faccia non ci sono indicazioni. Grazie, saluti.
patatino59 Inserita: 19 gennaio Segnala Inserita: 19 gennaio Credo che il pannellino trasparente sia stato sostituito a quello originale di bakelite, perché rotto Spero che i collegamenti siano stati fatti nello stesso ordine. Alimenta l'altro lato con 220 volt , dove è segnato e verifica col tester le varie tensioni tra un nero e i rossi, eventualmente segnandole con un pennarello indelebile. ATTENZIONE ! Quel tipo di trasformatore richiedeva un pericoloso cavo di alimentazione con DUE SPINE alle due estremità ! Maneggiare con cura !
paolofbip Inserita: 20 gennaio Autore Segnala Inserita: 20 gennaio Grazie infinite, mi spiace non aver risposto subito, ma non so perché, non mi arrivano le notifiche sull'email. Ad ogni modo, anch'io ero propenso per il primario sulla bachelite. Per non saper ne leggere, ne scrivere e pur non essendo elettrotecnico, ma figlio di elettrotecnico, sapevo che il primario sfoga valori superiori in Ohm, anche se qui parliamo di AC AC, e non di AC DC, ergo, gli avvolgimenti dovrebbero essere simili, e visto che sono sotto carta, non ho voluto essere invasivo più di tanto. Il pannello in perspex, che sembra una lamina, in realtà è spesso e rivettato, non solo, ha anche degli inviti per ospitare il cilindro filettato femmina di base dell'inserto banana, non so se sia posticcio, speriamo bene. Per l'ordine, poco importerebbe, tanto, in assenza di dati di targa, ci vorrebbe per forza il tester per creare un diagramma delle fasi disponibili sul secondario, tolleranze a parte. Ho misurato i carichi del lato perspex e da, quasi sempre, 6.4 Ohm, salvo due boccole che oscillano sugli 8 e qualcosa. Mentre, sul alto bachelite saliamo di misura, fino a raggiungere il centinaio. A questo punto non rimane che allacciare la 220 V al lato bachelite e, se tutto va bene, testare ogni singola coppia neutro e rosso, fino a conoscere tutte le tensioni trasformate. Ti allego la foto della targa, ma sembra che questa L.A.R.E. sia scomparsa nel nulla, sennò li contattavo, anche se chiusi ci sarà pure qualche superstite. Ti allego anche una foto riguardo i connettori, presi da un'immagine di repertorio, che sono in bachelite anch'essi, mono spina con intaglio per cacciavite, in ottone, tipo le spine anni '50, e che io non ho. Speriamo che le banane che si vendono in internet siano adeguate, come diametro. A casa ho realizzato dei cavi DC XLR 4 pin e banane, ci provo quelle a macchina spenta, solo per vedere se vanno. Grazie ancora per il prezioso aiuto, lo metterò in prova in camera isolata, per sicurezza. Saluti.
patatino59 Inserita: 20 gennaio Segnala Inserita: 20 gennaio E' strano che il lato trasparente abbia resistenza degli avvolgimenti così bassa. Bisogna assolutamente classificare quelle boccole misurando la tensione uscente con alimentazione a 220 volt, prima di fare cavolate. Se poi ti serve alimentare momentaneamente un carico a 110 volt, puoi sempre usare gli avvolgimenti del primario come un autotrasformatore, tenendo conto che il carico NON sarà separato dal primario.
paolofbip Inserita: 20 gennaio Autore Segnala Inserita: 20 gennaio La macchina è classificata, essa stessa, autotrasformatore, così come la si vede, a patto, naturalmente, che nessuno ne abbia fatta divenire un'altra con modifiche. Ho pensato questo sulla scorta della Tua considerazione sulla placca trasparente. La soluzione sarebbe stata quella di vedere uno schema della ditta o un loro manuale d'uso. Andando per ipotesi, certo, l'unica sarebbe provare l'immissione della 220 e la verifica fase per fase. A parte che il lato trasparente penso accetti banane da 4 mm, e quelle si trovano, ma il lato in bachelite ha fori grossi. Occhio e croce mi sembrano equivalenti a quelli delle banane femmina che avevano i cavi di quei ferri da stiro multi tensione, ove mettevi il neutro su zero e la fase sulla tensione desiderata, ma il problema è trovarle, sono cimeli. Per la 110 V, alla fine, non è che sto messo male, mi scocciava usare il Variac direttamente come fonte di alimentazione, volevo piazzarci questo definitivo e usare quello solo per il reforming dei condensatori sulle vecchie radio a valvole, ma vedremo, ciao.
drn5 Inserita: 20 gennaio Segnala Inserita: 20 gennaio 4 minuti fa, paolofbip ha scritto: , ma il lato in bachelite ha fori grossi. che svitandoli potrebbero ospitare questi:
patatino59 Inserita: 20 gennaio Segnala Inserita: 20 gennaio (modificato) 3 ore fa, paolofbip ha scritto: il lato in bachelite ha fori grossi Sono sempre banane diametro 4 e passo 20, compatibili sia con le spine a banana che con le spine da 10 ampere. Modificato: 20 gennaio da patatino59
paolofbip Inserita: 20 gennaio Autore Segnala Inserita: 20 gennaio @drn5 Quelli vanno bene per il lato in perspex, sulla bachelite ci sono solo fori, grazie comunque. @patatino59 Domani faccio una prova fisica sull'inserimento, se rovisto ben bene negli armadi, dovrei avere anche la spina da 10 A, ma non ne sono sicuro, ho una marea di aggeggi vintage, ma sopratutto spine. Poi, sempre per la prova in AC e test delle tensioni ricavate, è giusto andare di 220 V per vedere le reali uscite, quelle studiate per il trasformatore, ma si potrebbe anche entrare con meno V da un Variac e misurare quanto si ottiene, magari si salvaguarderebbero gli avvolgimenti, non so. Saluti a tutti.
patatino59 Inserita: 21 gennaio Segnala Inserita: 21 gennaio 14 ore fa, paolofbip ha scritto: si potrebbe anche entrare con meno V da un Variac e misurare quanto si ottiene, magari si salvaguarderebbero gli avvolgimenti Non lo ritengo necessario. Un poco di cautela riguarda l'alimentazione di condensatori fermi da tempo, ma per un trasformatore non credo serva. Potresti entrare con la 230, invece, dalle boccole 280, e sfruttare tutto l'avvolgimento e potenza del trasformatore. Naturalmente il valore delle tensioni di uscita sarà proporzionale e differente da quanto segnato.
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