cegt Inserito: 8 dicembre 2009 Segnala Inserito: 8 dicembre 2009 Ciao a tutti. Sono nuovo del forum, ma vi seguo da qualche mese in quanto siete una fonte inesauribile di informazioni, davvero dettagliate e di livello assoluto.Mi sono iscritto per cheidervi un'informazione sul come si procede quando si deve realizzare il progetto definitivo (ma anche preliminare) di un impianto di automazione. Mi interesserebbe sapere quali sono le norme, nazionali ed internazionali, che bisogna tenere in considerazione; i documenti che vanno realizzati (schemi elettrici di progetto, relazioni tecniche, ecc...), insomma tutto quel che serve per realizzare il progetto e consegnarlo al cliente.Io lavoro come libero professionista e, attualmente, mi occupo di impianti elettrici e fotovoltaici ma vorrei entrare anche nel mondo dell'automazione industriale e dei microcontrollori.Poichè dispongo della classica partita iva da libero professionista (posso progettare ma non vendere), inizialmente potrei solo realizzare la parte progettuale di un impianto e, al massimo, la sua programmazione software, ma l'hardware impiegato e la sua installazione sarebbero di competenza di terze persone (ditte, rivenditori, installatori).Ora, per portare un esempio di cosa vorrei imparare, quando si realizza il progetto di un impianto elettrico si forniscono:la planimetria dello stabilelo schema unifilarela disposizione degli apparecchila loro distribuzionei calcoli elettricila relazione tecnica (con tutte le norme)il computo metricoquesto a grandi linee, probabilmente ho dimenticato qualcosa...Vorrei capire cosa occorre di equivalente per un impianto di automazione con plc ecc...Spero di non aver chiesto una cavolata Grazie a tutti
MABE Inserita: 9 dicembre 2009 Segnala Inserita: 9 dicembre 2009 ciaocome primo passo ti devi leggere molto attentamente la Direttiva Macchine
cegt Inserita: 9 dicembre 2009 Autore Segnala Inserita: 9 dicembre 2009 Ciao.Ti ringrazio, intanto, per la risposta. Sto leggendo un sito dove tratta di questo argomento ma, volevo chiederti: riguarda solo chi produce e commercializza, o anche chi deve semplicemente progettare un impianto usando prodotti commercializzati e, quindi di conseguenza, già certificati da parte di aziende terze?
MABE Inserita: 9 dicembre 2009 Segnala Inserita: 9 dicembre 2009 ciaosu questi argomento si è discusso molto spesso in questo forum, e ti invito pertanto a dare una lettura ai relativi topic.Il fatto che tu realizzi un sistema usando componenti marcati, non vuol dire assolutamente che l'insieme sia a norma (in poche parole CE + CE non fa CE), la frase "semplicemente progettare" da citata, mi lascia alquanto perplesso. Leggi la Direttiva Macchine, mi raccomando
cegt Inserita: 9 dicembre 2009 Autore Segnala Inserita: 9 dicembre 2009 Ho provato a leggere alcuni thread a riguardo ma nessuno di essi rispondeva in modo completo a tutte le domande che ho postato nel primo intervento. Ho letto anche il thread dove si discuteva sulla non consequenziale messa a norma di un sistema con componenti a loro volta correttamente a norma. Il problema è che io non devo fisicamente realizzare nulla, ma solo farne il progetto su carta, selezionando i materiali che verranno usati. Per cui non assemblo componenti per crearne uno nuovo, ma ne descrivo il come vanno utilizzati, eventualmente programmandoli al massimo. Un po come si fa per il progetto, esempio banale, di un impianto fotovoltaico: progetto l'impianto, eseguo i calcoli, creo gli schemi unifilari, dico come vanno assemblati i panneli, gli inverter e la relativa cablatura, dico quali componenti utilizzare, e stop.E' questo che vorrei capire bene, insieme a quale documentazione va prodotta (sempre in riferimento alle mie domande iniziali) per rendere esecutivo un progetto: forse nel primo post non mi sono spiegato al meglio. Non vedo cosa dovrebbe lasciarti perplesso
MABE Inserita: 10 dicembre 2009 Segnala Inserita: 10 dicembre 2009 ciaose leggi la direttiva macchine, vedrai che parlerà di fascicolo tecnico; una parte della sua redazione competerà a te. Le norme a cui devi fare riferimento? sono molte e devi applicare quelle che riguardano il tuo progetto. Nel fascicolo tecnico devi spiegare perchè hai usato quelle norme, come il tuo progetto/ macchina le soddisfa, etc. Insomma non è un lavoro da sottovalutare, perchè in caso di infortunio il fascicolo tecnico della macchina è insieme al manuale di uso e manutenzione, la prima cosa che richiedono
cegt Inserita: 10 dicembre 2009 Autore Segnala Inserita: 10 dicembre 2009 (modificato) ciao,quindi devo redigere un fascicolo tecnico anche se non realizzo fisicamente alcuna macchina, ma ne uso di già esistenti? è questo che non riesco a capire. io non produco nulla, ne al momento ho intenzione di farlo: mi limito solo a "far cooperare fra di loro" macchinari, prodotti già esistenti (plc, sensori, attuatori, ecc..)Comunque, per chi dovesse interessarsi alla cosa come me, ho trovato qualcosina in questo decreto: DPR 554/99 dove si parla dei vari elaborati da produrre quando si progetta un qualsiasi tipo di impianto (poi ci sono i vari casi in dettaglio ecc...)Comunque qualsiasi altra informazione è ben accetta. Modificato: 10 dicembre 2009 da cegt
Linus78 Inserita: 10 dicembre 2009 Segnala Inserita: 10 dicembre 2009 Domandone....Io partirei dalle conoscenza delle direttive applicabili alla macchina, poi allo studio delle norme tecniche che danno la presunzione di conformità alle direttive, poi alle redazione del del proprio fascicoletto con calcoli, schema multifilare, verifiche....Poi sulle responsabilità si apre un altro capitolo se si è solo fornitore d'opera del quadro, progettista ed installatore, solo progettista, che contratto si stipula con il costruttore, che documenti vuole ricevere il costruttore,.....
cegt Inserita: 10 dicembre 2009 Autore Segnala Inserita: 10 dicembre 2009 Appunto, inizialmente io sarei solo progettista per questo chiedo
Linus78 Inserita: 10 dicembre 2009 Segnala Inserita: 10 dicembre 2009 Anche il progettista, che sia di impianti fotovoltaici che di quadri d'automazione ricade in responsabilità.... Il quadro deve essere realizzato a regola d'arte...Nel decreto 81/2008 credo si parli per il progettista da 3 fino a 6 mesi di carcere più ammenda Il progettista deve documentare di avere fatto tutto in regola...Tra il costruttore ed il progettista ed il programmatore ci deve essere il maggior numero di informazioni su cosa si va a realizzare..per esempio il costruttore ti indica il livello di sicurezza funzionale da realizzare, tu realizzi il circuito nella categoria opportuna...
cegt Inserita: 11 dicembre 2009 Autore Segnala Inserita: 11 dicembre 2009 Ok, perfetto, vi ringrazio per le info. Se qualcuno volesse aggiungere altro al discorso, ogni suggerimento è ben accetto.Intanto continuo a leggere la direttiva macchine, ci vado piano così vedo di approfondirne i vari punti.
del_user_56966 Inserita: 11 dicembre 2009 Segnala Inserita: 11 dicembre 2009 ogni suggerimento è ben accetto.Si aggiungo che per Impianto d'automazione Industriale si intendono tutti i tipi d'impianto non è un termine assoggettato necessariamente alla sola macchina automatica...quindi dovrai fare riferimento alle normative specifiche della tipologia d'impianto da progettare...
cegt Inserita: 11 dicembre 2009 Autore Segnala Inserita: 11 dicembre 2009 Ciao, e grazie anche a te per il tuo intervento.Quindi se progetto un impianto di automazione nel quale vi è anche tecnologia RFID, ad esempio, devo comunque fare riferimento anche alle leggi che regolamentano quella tecnologia: è corretto?Idem se si tratta di impianti per l'automazione di pompe ecc..
Linus78 Inserita: 11 dicembre 2009 Segnala Inserita: 11 dicembre 2009 Sì, come nel caso di impianti Atex...
del_user_56966 Inserita: 11 dicembre 2009 Segnala Inserita: 11 dicembre 2009 Sì, come nel caso di impianti Atex...Chiarito il concetto...
cegt Inserita: 11 dicembre 2009 Autore Segnala Inserita: 11 dicembre 2009 Beh quelli sono impianti destinati ad ambienti piuttosto sensibili e pericolosi, preferisco iniziare da cose più semplici
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