AndreaCapiluppi Inserito: 9 febbraio 2010 Segnala Inserito: 9 febbraio 2010 Ciao a tutti.La mia azienda è costruttrice di macchine e impianti, quasi sempre diverse tra loro.Per verificare la conformità alla 2008/108, abbiamo qualche volta chiamato un ente notificato per fare le prove in campo, visto che le macchine hanno dimensioni tali da non poter essere portate in camera anecoica per i test.Qualcuno di voi ha provato a farsi queste prove in casa? E' ipotizzabile l'idea di acquistare/noleggiare la strumentazione minima per fare le prove?A me non risulta che la loro esecuzione debba per forza essere eseguita da un ente notificato...Il tutto direi che possa rientrare in una valutazione di costi/tempi per portare in azienda certe competenze, piuttosto che demndarle ad altri...Avete opinioni al riguardo?Ciao, Andrea
Aldo Om. Inserita: 28 dicembre 2010 Segnala Inserita: 28 dicembre 2010 (modificato) Sicuramente se le macchine sono ogni volta diverse eseguire delle prove interne semplifica la vita e probabilmente fa risparmiare.Tieni conto che da quando nel '95 sono "esplose" le richieste di prove molte case costruttrici hanno realizzato strumenti compattie multifunzione per eseguire i test. Ormai sono diversi anni che non faccio ricerche in tal senso ma mi ricordo che esistevanoapparati tipo quelli dell'ASITA, quelli della EM TEST, della TESEO che erano abbastanza abbordabili.E' ovvio che con mezzi in casa in genere le prove sono di precompliance ma la è responsabilità del costruttore della macchinaverificare ciò che si dichiara.Considera una cosa importantissima, che va al di sopra di ogni norma. Avere la possibilià di provare in casa, in qualunque momento,con tutta calma, porta sicuramente ad acquisire un'esperienza tale sui disturbi EMI che poi le nuove macchine nascono già beneall'origine e di conseguenza la strada è molto più spianata. Questo vale molto di più di qualsiasi prova eseguita da laboratoriesterni che se ti devo dire la mia, da assiduo frequentatore di vari laboratori in varie città, spesso fanno quello che possono anche loro.Purtroppo eseguire le prove bene non è semplice perchè le situazioni sono sempre diverse e non sempre si riescono a creare delle situazionirealistiche. Quindi secondo me nessuno al mondo raggiunge mai il 100% (sarebbe presunzione) e quindi in un certo senso nessunoè senza peccati. Mi è capitato più volte di vedere anche molto più fumo che arrosto...Quello che conta è acquisire una esperienza e mentalità relativa alla EMC che come prima cosa da risultati sul campo reale dai clienti.I certificati e i fascicoli tecnici vengono poi di conseguenza.PS. Errore di scrittura.Ho scritto TESEO ma in testa avevo PMM.Ciao Aldo Modificato: 28 dicembre 2010 da Benny Pascucci
AndreaCapiluppi Inserita: 26 gennaio 2011 Autore Segnala Inserita: 26 gennaio 2011 Ciao Aldo.Grazie della tua risposta, che vedo solo oggi...
mauro_ Inserita: 2 febbraio 2011 Segnala Inserita: 2 febbraio 2011 Sicuramente aiuta , ma non basta la strumentazione , bisogna avere personale formato per l'utilizzo degli strumenti , conoscere i set-up normativi . Avere anche esperienza delle norme d'applicare... Tenersi aggiornati...e avere anche un contratto di consulenza per i casi più ostici...Un salutoMauro
lelerelele Inserita: 15 febbraio 2011 Segnala Inserita: 15 febbraio 2011 avrei però un dubbio.....sulla impossibilità di eliminare disturbi RF dalle misure fatte sull'apparecchiatura in prova.mi ricordo che in camera schermata misuravamo una spuria intorno ad i 3MHz, e davamo la colpa ad un'alimentazione awitching dell'apparecchio, in realtà è emerso che era un saldatore a stagno!!!con le misure all'aperto non so quanto possano essere affidabili e riproducibili.
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