Assicurazione Professionale

[messjah]

Salve a tutti,

sono un libero professionista abilitato con P.IVA e tra poco devo consegnare ad un committente il mio primo software (fatto completamente in autonomia) di controllo PLC per una macchina prototipo.

La macchina poi andrà venduta dal committente con il suo marchio. Sarà lui stesso a certificarla CE. Di questa macchina ho realizzato anche il progetto della parte elettrica ma per quello non ho dubbi.

Il mio dubbio nasce invece sulla parte "software di controllo".

Ammettiamo che la macchina a causa di un bug o di una condizione di esercizio non gestita correttamente, provochi danni a persone e/o cose.

Tralasciando la responsabilità penale che è sempre personale, quella civile ricade sul professionista?! Anche se ho dato il codice sorgente al committente?!

Come poter tutelarsi in modo adeguato?! Solo con polizza assicurativa o esistono anche contratti che sollevano (almeno parzialmente) da responsabilità civile il programmatore?!

Grazie a tutti,

Stefano.

[Livio Orsini]

.. provochi danni a persone e/o cose...

Scrivi che oltre al Sw PLC hai anche effettuata la progettazione elettrica. Hai effettuato l'analisi dei rischi?

Se la risposta è no per prima cosa devi emendare il progetto.

Se la risposta è si allora avresti dovuto mettere in atto tutte le sicurezze necessarie ad evitare danni alle cose e, soprattutto, alle persone.

Questa è l'unica assicurazione valida: il rispetto della regola dell'arte, come prescrive la legge.

Molto differente è il ragionamento per eventuali danni di mancata produzione dovuti a funzioni software errate o non previste. Queste potrebbero anche far parte del normale lavoro di avviamento e collaudo della macchina/impianto. A mia esperienza (e sono diversi decenni che mi occupo di queste problematiche) non ho mai visto una macchina prototipo che produce perfettamente al primo avviamento

[MABE]

Ciao

Non mi convince il fatto che tu hai progettato e sviluppato il sistema di comando della macchina, e nessuno ti abbia chiesto di redarre la parte del fascicolo tecnico riguardante quello che tu hai realizzato.

[messjah]

Si, esiste il fascicolo tecnico ed è stata anche fatta l'analisi dei rischi (anche se per ora un po' all'acqua di rose): ...si tratta ancora di "prototipo".

Rileggendo mi son espresso male io...L'ho fatta più grande di quello che è. Provo a riformulare.

Personalmente ho progettato la parte elettrica e di automazione di questa macchina. La parte elettrica è realizzata seguendo la regola dell'arte (Norme/guide CEI/EN - UNEL etc), lo stesso dicasi per gli altri settori (meccanico/pneumatico etc). Ora però tocca alla parte software e qui ho dei dubbi. Infatti, mi chiedo...nella sciagurata eventualità che in un futuro, un bug non rilevato in fase di collaudo blocchi l'impianto del cliente del mio committente, chi risponde?! (danni da mancati profitti/danni d'immagine etc.) ...ergo, è realmente possibile vendere un software sicuramente ESENTE da bug? E' qui che ho qualche perplessità. Esistono contratti che tutelano chi ha scritto il software o mi conviene modificare la mia polizza di assicurazione?! (Rimane pacifico che il software è e sarà realizzato con la massima professionalità).

Scusatemi se la domanda è banale ma è la prima volta che mi occupo da consulente con P.IVA di software per l'automazione.

Grazie ancora,

Stefano.

[Livio Orsini]

..chi risponde?!

Sicuramente, in prima istanza, il fornitore della macchina, cioè il tuo cliente. Questi poi potrebbe tentare di rivalersi su di te.

Il successo dell'eventuale rivalsa dipende da un'infinità di condizioni. Un errore di software, non rilevato in fase di collaudo, non è necessariamente sufficiente per avere un risarcimento danni. Bisognerebbe esaminare il contratto tra te ed il tuo committente, il tuo coinvolgimento e la tua responsabilità nei collaudi, la responsabilita delle specifiche generali di macchina, e tantissime altre cose.

Comunque questi sono dubbi che andrebbero chiariti prima di fare la macchina

[messjah]

Hai ragionissima Livio...!

Grazie mille della risposta. La prossima volta sarò sicuramente più attento.

A presto e grazie ancora,

Stefano.