Stefano.G. Inserito: 4 marzo Segnala Inserito: 4 marzo Buongiorno a tutti, Gradirei sentire i vostri pareri circa quanto segue: siamo in procinto di ristrutturare una casa con murature in pietra da 60 cm del 1870. Si trova in zona F sebbene sia a solo 770 metri di altitudine. Va detto che: - Sarà una seconda casa di 150 mq su tre piani che, essendo a 40 minuti da dove abitiamo e lavoriamo, verrà pienamente vissuta appena inizieranno le calure estive sino magari a settembre inoltrato. Ma non sarà mai il luogo per il nostro buen ritiro. - Una stufa a pellet con ventilazione canalizzata verso le due camere poste al primo piano è prevista - Nei mesi invernali la stima più ottimistica di utilizzo è di 20 giornate (non consecutive). - Gli immobili in questa zona non hanno alcuna rivalutazione dopo ristrutturazione. Sappiamo già che il valore di mercato sarà inferiore a ciò che andremo a spendere. E arriviamo al punto... abbiamo da subito scartato la pompa di calore per motivi di costi/benefici e eravamo orientati su un impianto a termosifoni con caldaia a GPL. Ma considerando l'utilizzo reale che mai faremo di riscladamento ho pensato: perchè non utilizzare termosifoni nordici a "basso consumo" tipo Nobo? So bene che avrei necessità di 15KW in trifase, e dei costi fissi maggiori (55€/mese) che ciò genera in bolletta per la sola energia disponibile. Ma quanti anni di bollette servono a pareggiare il costo di un impianto di riscaldamento (stimato in 20k dal termotecnico)? Sarebbe solo questione di elettricista, ingegnere che redige il progetto, e utilizzo di relè smart per la gestione puntuale del sistema. Sappiamo che il costo della materia energia non vince contro il GPL per quanto riguarda il riscaldamento, ma parliamo di utilizzarla ad uso riscaldamento per veramente poche giornate. Leggerò con piacere i vostri pareri, e ritenetevi liberi di darmi dello stolto, cosa che in realtà sono parlando di sistemi di riscaldamento.
frog12 Inserita: 4 marzo Segnala Inserita: 4 marzo (modificato) 12 ore fa, Stefano.G. ha scritto: Buongiorno a tutti, Gradirei sentire i vostri pareri circa quanto segue: siamo in procinto di ristrutturare una casa con murature in pietra da 60 cm del 1870. Si trova in zona F sebbene sia a solo 770 metri di altitudine. Va detto che: - Sarà una seconda casa di 150 mq su tre piani che, essendo a 40 minuti da dove abitiamo e lavoriamo, verrà pienamente vissuta appena inizieranno le calure estive sino magari a settembre inoltrato. Ma non sarà mai il luogo per il nostro buen ritiro. - Una stufa a pellet con ventilazione canalizzata verso le due camere poste al primo piano è prevista - Nei mesi invernali la stima più ottimistica di utilizzo è di 20 giornate (non consecutive). - Gli immobili in questa zona non hanno alcuna rivalutazione dopo ristrutturazione. Sappiamo già che il valore di mercato sarà inferiore a ciò che andremo a spendere. E arriviamo al punto... abbiamo da subito scartato la pompa di calore per motivi di costi/benefici e eravamo orientati su un impianto a termosifoni con caldaia a GPL. Ma considerando l'utilizzo reale che mai faremo di riscladamento ho pensato: perchè non utilizzare termosifoni nordici a "basso consumo" tipo Nobo? So bene che avrei necessità di 15KW in trifase, e dei costi fissi maggiori (55€/mese) che ciò genera in bolletta per la sola energia disponibile. Ma quanti anni di bollette servono a pareggiare il costo di un impianto di riscaldamento (stimato in 20k dal termotecnico)? Sarebbe solo questione di elettricista, ingegnere che redige il progetto, e utilizzo di relè smart per la gestione puntuale del sistema. Sappiamo che il costo della materia energia non vince contro il GPL per quanto riguarda il riscaldamento, ma parliamo di utilizzarla ad uso riscaldamento per veramente poche giornate. Leggerò con piacere i vostri pareri, e ritenetevi liberi di darmi dello stolto, cosa che in realtà sono parlando di sistemi di riscaldamento. Per quello che la utilizzerete e costi/benefici, secondo me ti conviene prendere una stufa a pellet, non hai costi fissi come gas e altre utenze. Quando ti serve prendi un po’ di sacchi. Ho una casa al mare e avevo valutato a suo tempo le stesse tue opzioni, alla fine ho preso una stufa a pellet da 12 kw (ora hanno quasi tutte il modulo Wi-Fi per gestirle da remoto) su una superficie simile alla tua e semplice boiler per acqua calda. Chiaro, se parti da 7 gradi per arrivare ad una temperatura da “riscaldamento” mi va un giorno, poi arrivata a temperatura la tengo al minimo. Ma se sono 14/15 gradi, in 4/6 ore riesco a raggiungere una temperatura decente. Non sono un tecnico, quindi magari prova a farti fare due conti sui kw della stufa o magari se te ne servono 2. Ormai con 1000/1500 euro per una stufa e l’installazione credo che te la cavi e i sacchi 4/5 euro, a me dura ogni sacco circa 7/8 ore al massimo della potenza. Non fare investimenti se non avrà nessuna rivalutazione. Modificato: 4 marzo da frog12
Stefano.G. Inserita: 5 marzo Autore Segnala Inserita: 5 marzo 12 ore fa, frog12 ha scritto: Per quello che la utilizzerete e costi/benefici, secondo me ti conviene prendere una stufa a pellet, non hai costi fissi come gas e altre utenze. Quando ti serve prendi un po’ di sacchi. Ho una casa al mare e avevo valutato a suo tempo le stesse tue opzioni, alla fine ho preso una stufa a pellet da 12 kw (ora hanno quasi tutte il modulo Wi-Fi per gestirle da remoto) su una superficie simile alla tua e semplice boiler per acqua calda. Chiaro, se parti da 7 gradi per arrivare ad una temperatura da “riscaldamento” mi va un giorno, poi arrivata a temperatura la tengo al minimo. Ma se sono 14/15 gradi, in 4/6 ore riesco a raggiungere una temperatura decente. Non sono un tecnico, quindi magari prova a farti fare due conti sui kw della stufa o magari se te ne servono 2. Ormai con 1000/1500 euro per una stufa e l’installazione credo che te la cavi e i sacchi 4/5 euro, a me dura ogni sacco circa 7/8 ore al massimo della potenza. Non fare investimenti se non avrà nessuna rivalutazione. Grazie del parere, Frog. Mi conforta vedere che siamo sulla stessa lunghezza d’onda ed infatti una stufa a pellet canalizzata è prevista ma potrebbe scaldare solamente tre ambienti per limiti dovuti alla lunghezza delle canalizzazioni (oltre 5 metri la temperatura decadrebbe troppo) Questa comunque coprirebbe open space soggiorno cucina e le due camere al piano primo. Ma i tre bagni (uno per piano) e il sottotetto abitabile (35 mq) resterebbero quindi scoperti. Da qui l’idea di usare la corrente. Accendo quello che serve dove serve e quando serve. E l’investimento resterebbe contenuto
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