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Impianto Di Depurazione E D.m. 37/2008


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Inserito:

Buongiorno:

Il D.M. 37/2008 non si applica agli impianti completamente all'aperto.

In un impianto di depurazione (dotato di sole vasche) è presente solamente una nicchia

all'interno della quale è installato il contatore e il quadro con i dispositivi di protezione che alimenta varie apparecchiature elettriche (pompe, ecc.).

Chiedo gentilmente:

si tratta di un impianto che rientra nell'ambito di applicazione del D.M. 37/2008 e quindi è necessario rilasciare la Dichiarazione di conformità?

A parer mio no;

pertanto, quali certificazioni e ai sensi di quale normativa è necessario presentare per un impianto completamente all'aperto?

Si ringrazia.


Inserita:

Ciao black,

nella vecchia 46/90 tale limitazione all'applicazione della Legge a tale tipologia di impianto era esplicitato nel regolamento di attuazione (D.P.R. 6 dicembre 1991, n° 447) che all'art. 1 comma 3 così recitava:

3 Per impianti di utilizzazione dell'energia elettrica si intendono i circuiti di alimentazione degli apparecchi utilizzatori e delle prese a spina con esclusione degli equipaggiamenti elettrici delle macchine, degli utensili, degli apparecchi elettrici in genere. Nell'ambito degli impianti elettrici rientrano anche quelli posti all'esterno di edifici se gli stessi sono collegati ad impianti elettrici posti all'interno. Gli impianti luminosi pubblicitari rientrano altresì nello stesso ambito qualora siano collegati ad impianti elettrici posti all'interno.

Volendo, come ritiene il 99% (me compreso) ritenere che tale regolamento si applichi anche alla 37/08, effettivamente nel tuo caso non va rilasciata la dichiarazione di conformità.

Ovviamento all'impianto va applicata la norma CEI 64-8, per quanto riguarda le verifiche da effettuare sono quelle solite che si fanno per gli impianti interni, prima del rilascio della di.co., indipendentemente dal fatto che tale incombenza non rientra negli obblighi dell'installatore.

Un'ultima cosa, se l'impianto supera i 6 kW è comunque soggetto a progettazione, che unitamente alla planimetria dell'impianto di terra, va conservata nell'archivio del committente e messa a disposizione nel corso di eventuali (improbabili) controlli.

Inserita:

Salve

Ringrazio per la puntuale ed esauriente risposta.

Certo che rimanendo ben intesa la progettazione dell'impianto al di sopra dei limiti dimensionali

è strano che non debba essere rilasciata la DICO da parte dell'impresa installatrice, in quanto

gli Enti ai quali si dovrà presentare la documentazione relativa all'impianto la richiedono....!!!!!

Cordiali Saluti

  • 2 weeks later...
Inserita:

Un saluto a tutti.

Riesumo questa discussione in quanto credo possa essere di interesse generale .L'ingenier Benny ricordava i limiti dimensionali per la progettazione ,ma la progettazione obbligatoria non è forse stata introdotta dal decreto 46 /90 ,quindi su impianti dove non si applica (ora DM 37/08 ) teoricamente non è obbligatorio alcun progetto, idonietà, e quant'altro introdotto dalla famosa legge.La parola discriminante credo sia

" posti all'interno di edifici ecc."

Un box prefabbricato è considerato un " edificio"? Come ricordava black gli impianti di depurazione, le aree ecologiche,diversi impianti di produzione sono completamente all'esterno salvo magari un box per il ricovero dei quadri . E' chiaro che questo sia solo un cavillo normativo però a volte può fare molta differenza .Chiedo al forum che ne pensa.

Benny Pascucci
Inserita:

E no, elpiier...estremizzando il tuo ragionamento, un ristorante, un supermercato, un grande deposito, una officina meccanica non è un edificio, quindi non è obbligatorio la progettazione degli impianti elettrici.

La 46/90 aveva il merito di indicare dov'era obbligatorio fornire un progetto, ma nulla diceva e giustamente, cosa andava o non andava fatto al di fuori del suo ambito.

La 46/90 nacque per aumentare il livello di sicurezza degli impianti elettrici negli edifici civili. Non si occupava degli impianti elettrici negli edifici industriali, poichè in tale ambito le cose sono sempre andate un po' meglio, sia per quanto riguarda l'installazione che la progettazione.+

La domanda che faccio a quanti cercano sotterfugi per non rilasciare la Dico o il progetto.

Operare senza seguire le direttive di un professionista vi fa sentire più sicuri? Io credo di no!

Inserita:

Operare con le direttive di un professionista è sempre meglio e auspicabile.Il fatto che ci siano dei limiti dimensionali indica che sotto delle quali il progetto può essere omesso per ragioni di economia in quanto si presume che le capacità professionali di un installatore abilitato siano sufficenti allo scopo.

Il tema però è un altro :cosa pensava il legislatore quando diceva "all'interno di edifici" escludendo in quel modo gli impianti posti all'esterno , anche se poi li ricomprende in parte con: "se gli stessi sono collegati con impianti elettrici posti all'interno" .A me pare che il fatto di escludere gli impianti esterni fosse intenzionale.Su questo mi Interesserebbe un parere.

Per esempio l'illuminazione pubblica rientra nel DM 37/08?

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