Tom25 Inserito: lunedì alle 12:53 Segnala Inserito: lunedì alle 12:53 (modificato) Buongiorno, ho alcuni aspetti tecnici di funzionamento che mi sono poco familiari e che vorrei risolvere prima di procedere con questa soluzione con 3 fonti di calore. Situazione attuale: Abitazione a più livelli con caldaia e termocamino che gestiscono il riscaldamento e l'ACS. Fondamentalmente il termocamino gestisce il riscaldamento ed in secondo luogo (merginalmente) l'ACS, quindi nel caso si volesse usufruire di calore per l'ACS si disabilitano da centralina le pompe del riscaldamento e l'elettrovalvola blocca la caldaia. A 50 gradi la centralina chiude l'elettrovalvola in caldaia e si passa al calore fornito dal termocamino per l'ACS; a 55 gradi la centralina attiva le due pompe di circolo del camino e dei termosifoni e blocca la caldaia. La soluzione pensata: I pannelli solari riscaldano l'acqua nel puffer a doppia serpentina. La sera (inverno) il termocamino potrebbe essere sfruttato (in aggiunta) per riscaldare il puffer per avere acqua calda il giorno successivo, considerato il fatto che verrebbe riscaldata molto poco con una giornata invernale nuvolosa. Quesito: Premesso il fatto che il termocamino ha la funzione principale/fondamentale di generare acqua calda per i termosifoni, come dovrebbe essere gestita la configurazione delle elettrovalvole per avere una soluzione corretta e bilanciata? Un tecnico mi ha segnalato la soluzione serale con pulsante che disabilita le pompe termosifoni per far riscaldare l'acqua del puffer, ma l'elettrovalvola al puffer che si chiude a temperatura raggiunta che implicazioni comporta? Se non riattivo le pompe termosifoni, il termocamino rischia di entrare in ebollizione ? Consigli utili? Grazie Modificato: lunedì alle 17:33 da Alessio Menditto Corretto titolo
irudoid Inserita: lunedì alle 14:42 Segnala Inserita: lunedì alle 14:42 Che modello di termocamino stiamo parlando
luigi69 Inserita: lunedì alle 21:55 Segnala Inserita: lunedì alle 21:55 Il termocamino è di per sé molto difficile da gestire, perché si che la sua potenza è di 33 kw , ma a pieno regime e pieno carico di legna , con determinate temperature fra ingresso ed uscita . Il tuo quesito è difficile , sia perche bisognerebbe ragionare con un disegno davanti , sia perché bisognerebbe sapere che legna usi , in che stagione , e come lo riempi . Corretto il ragionamento di un pulsante o un selettore per selezionare il modo di funzionamento, ma tieni conto che 50 gradi sono molto pochi come riferimento: se viene richiesto calore dal riscaldamento, su tutti i piani , e non si riempe di legna , si abbassa troppo la temperatura e la condensa , e il successivo catrame sulle pareti , soni in agguato Il camino ha un serbatoio inerziale? Bisognerebbe avere lo schema completo....tutto il sistema ti è stato progettato , o soni componenti aggiunti a mano a mano ? I termicamente in genere ( e relative centraline dedicate ) spesso non si sposano con i.ianti complessi, proprio perché sono nati per riscaldamento, solo marginalmente per ACS ( dalle serpentine in rame immerse , a scambiatori istantanei
Stefano Dalmo Inserita: ieri dalle 11:15 Segnala Inserita: ieri dalle 11:15 Io penso che il puffer vada riscaldato come fosse un termosifone , in parallelo al riscaldamento . Non da solo . con una valvola elettrica che ad una temperatura determinata lo chiude , mentre il camino continua ad riscaldare i riscaldamenti .
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