Diomede Corso Inserito: 15 novembre 2010 Segnala Inserito: 15 novembre 2010 Ciao Amici del Blu, premesso che andrò subito a leggere questa (curiosa) insolita discussione sulle FANTANORME, ho da porvi un quesito che mi non mi da pace da giorni...Agli albori dell'industria elettrodomestica si può dire che i dispositivi di sicurezza erano pochi o quasi nulli, se pensiamo che le lavatrici potevano essere aperte in qualsiasi momento del ciclo e che c'era solo un'interruttore (e su alcune nemmeno quello!) che disinseriva l'alimentazione del motore o quella generale dell'apparecchio.Poi, credo intorno alla fine degli anni 80 ma alcuni modelli di alcune marche anche prima (forse legate alla velocità della centrifuga che era disponibile con giri sempre più elevati) iniziarono ad introdurre il bloccaporta, un dispositivo con il ritardatore di apertura in modo tale da assirucarsi che una volta sbloccato il coperchio tutto fosse effettivamente fermo e immobile. A quale norma si riferisce questo dispositivo? Dove posso trovare riferimento normativi sugli organi meccanici in movimento relativi e applicabile anche al settore elettrodomestico?Grazie
jawdb212 Inserita: 15 novembre 2010 Segnala Inserita: 15 novembre 2010 Non credo che ci sia una norma specifica in tal senso.Il dispositivo e' stato creato per evitare l'apertura a macchina in funzione.
Diomede Corso Inserita: 15 novembre 2010 Autore Segnala Inserita: 15 novembre 2010 ma sarebbe bastato allora un dispositivo elettromeccanico come ad esempio un solenoide, perchè il ritardatore di apertura?
ivano65 Inserita: 15 novembre 2010 Segnala Inserita: 15 novembre 2010 bisogna partire dal presupposto che in quegli anni gli elettrodomestici mietevano diverse vittime ogni anno , a causa principalmente di 2 fattori: la tecnica di costruzione non ancora perfezionatala grande deficenza costruttiva degli impianti elettrici di allora ( messa terra e differenziali erano praticamente sconosciuti)oltretutto non esistevano norme e controlli nel campo specifico.ragion per cui dal momento che i costruttori cominciarono a prendere coscienza del problema usarono tutte le precauzioni e le innovazioni disponibili per rendere sicuri i propri apparecchi.tieni conto poi che si affacciava la prospettiva del mercato comunitario prossimo a venire DOVE le norme di sicurezza ( VDE germaniche in testa) erano gia' nen presenti e progredite e quindi se volevano esportare gli apparecchi dovevano adeguarsi.ivano65
NoNickName Inserita: 15 novembre 2010 Segnala Inserita: 15 novembre 2010 Perchè in caso di mancanza tensione, il cestello potrebbe ancora girare sotto l'inerzia del momento angolare. Di fatto il blocco porta è costituito da un solenoide, che però non si apre in mancanza tensione, perchè è dotato di un bimetallo che rimane dilatato per alcuni secondi, grazie al calore ceduto da un resistore. Dopo essersi raffreddato, il bimetallo scatta e permette l'apertura dell'oblò.
Diomede Corso Inserita: 17 novembre 2010 Autore Segnala Inserita: 17 novembre 2010 Perchè in caso di mancanza tensione, il cestello potrebbe ancora girare sotto l'inerzia del momento angolare qui ti volevo... comunque ho rintracciato qualcosa online e mi sono fatto un'idea di come stanno le cose. Numericamente le norme non dicono nulla, è poi la tecnica che convenzionalmente riesce a starci dentro.
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